Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: Polloistheway    28/02/2014    2 recensioni
Dal capitolo 1
-CLARY!- urlò mentre la ragazza che amava cercava di afferrare qualcosa per fermare la sua caduta nel portale.
-Jace avvisa Magnus di questo portale e cerca di riaprirlo. Ti prego... ti amo- queste furono le sue ultime parole. Lasciò il ramo che la stava trattenendo, non emise nemmeno un suono mentre cadeva e il portale si chiudeva sopra la sua figura. Jace urlò di nuovo e crollò sulle ginocchia piangendo. Fu un dolore quasi fisico, che gli trafisse il cuore fino a mozzargli il respiro. Fu trovato solo ore dopo, mentre ancora le lacrime gli rigavano il volto, da Alec e Isabelle, che lo portarono all'Istituto.
Genere: Fantasy, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cha-Ching

(Till We Grow Older)


Image and video hosting by TinyPic

 

-Jace, è ora di svegliarsi.- Isabelle lo scosse dolcemente, mentre le sue palpebre si aprivano leggermente. Quella notte non aveva dormito molto, solo poche ore quando per la fatica di passare dentro i portali e lo sfinimento psicologico l'avevano fatto crollare.
-Muoviti, è mezzogiorno passato-
COSA? Altro che poche ore! Aveva dormito più di cinque ore e la mattina se n'era andata senza fare alcunché! Si alzò di scatto e si mise in piedi, raccogliendo i vestiti della sera prima e mettendoseli addosso senza concentrazione.
-JACE TRANQUILLIZZATI SUBITO! Non hai perso l'intera mattina se è questo che pensi. Simon ci ha costretti a farti riposare e aveva ragione, sei troppo teso. Abbiamo trovato una pista, a quanto dicono gli angeli. Non so dirti quale... EHI ASPETTA CRETINO!- Jace si caricò Izzy sulle spalle e la portò in biblioteca, dove stavano confabulando Magnus e Tessa.
-Resoconto dettagliato- esordì sedendosi e lasciando a terra un'Iz sconvolta e molto arrabbiata.
-Che devo dire? Io vi lascio soli, parlate voi due. Io ho una questione da risolvere- Magnus si alzò e trascinò Isabelle fuori dalla porta, chiudendosela alle spalle. Il Cacciatore spostò lo sguardo su Tessa.
-So che ti sembrerà strano, ma vorrei raccontarti la mia storia- disse la ragazza -Tutto iniziò quando presi una nave diretta a Londra nel lontano...- e iniziò a raccontare la storia di Will, Jem, Charlotte, Henry, Jessamine, Gabriel, Tatiana, Gideon e Benedict Lightwood, Nate, Mortmain, le Sorelle Oscure e tutti gli altri.
-Ed ecco perché sono qui. Ho aiutato Magnus nell'incantesimo per i ricordi di Clary, ho tenuto gli Herondale sotto controllo per anni, sempre senza avvicinarmene e mi sono tenuta in contatto con tutti quelli con cui avevo passato la vita- tristemente si toccò la collana con l'angelo meccanico.
-Quella è il motivo della “stella degli Herondale” quindi?- chiese curioso Jace indicando il ciondolo. Tessa alzò lo sguardo, con gli occhi che brillavano e sorrise raggiante annuendo.
-Beh, dato che eri la moglie di William... io sono il tuo bis-bis-bis e qualcosa nipote? Questo è davvero ambiguo- ridacchiò il ragazzo alzandosi, andando incontro alla strega e allargando le braccia. Lei si alzò sospettosa, ma quando notò lo sguardo sincero di lui ci si fiondò dentro.
-Piacere di conoscerti nonnina di non so che grado- E risero insieme, come due amici appena ricongiunti.

Image and video hosting by TinyPic

Isabelle camminò velocemente fino all'ascensore, seguita da Magnus.
-Senti Magnus, perché li hai lasciati soli? Tessa è una sconosciuta!- alzò le braccia al cielo, fissando in cagnesco lo stregone. Quello scrollò le spalle.
-Tu adesso vieni con me.- ordinò facendolo entrare in ascensore. Passarono il tragitto in silenzio, quando uscirono percorsero il corridoio, fino ad una stanza sul fondo.
-Ora tu entri e ci parli. Ne ho le scatole piene di vederlo depresso e silenzioso, e so che non ci stai bene nemmeno tu.- gli sfiorò la spalla delicatamente se andò, lasciandolo davanti alla porta in legno massiccio. Poteva benissimo andarsene, ma qualcosa lo portò a bussare.
-Vieni, è aperto!- la voce del Cacciatore lo raggiunse. Aprì ed entrò silenziosamente. Il ragazzo non c'era, il rumore dell'acqua di una doccia si udiva in una stanza affianco.
-Arrivo subito Isabelle- Magnus rimase in piedi, senza ribattere, accanto all'uscita, finché Alec non uscì dal bagno con solo un asciugamano addosso.
-MAGNUS!- gridò quando notò la presenza dello stregone nella stanza.
-Alexander...- balbettò distogliendo lo sguardo dal suo corpo.
-Che ci fai qui?- Alec camminò fino alla cassettiera e, cercando di scoprirsi il meno possibile, si rivestì.
-Isabelle mi ci ha trascinato- sussurrò appoggiandosi al muro alle sue spalle.
-Izzy sta impazzendo, ma sono felice che l'abbia fatto, perché venire a parlare con te di mia spontanea volontà... beh non sarebbe mai successo.- scrollò le spalle disperatamente – Non sono coraggioso come lei e Jace. Io sono il codardo della famiglia- borbottò sedendosi sul letto.
Magnus ebbe un tuffo al cuore e fu come essere colpito da uno schiaffo in piena faccia.
“No, non posso lasciarmi andare” pensò nella sua testa, poi, però si avvicinò al ragazzo e si inginocchiò ai suoi piedi.
-Alec non pensarci neanche. Tu mi hai salvato la vita un milione di volte, non sei un codardo. Saresti morto per salvare Jace e i tuoi amici. Sei uno Shadowhunter fantastico- gli mormorò.
Quello alzò gli occhi da terra, dritti su quelli da gatto di Magnus.
“Sono un debole quando si parla di ragazzi mori con gli occhi azzurri” sospirò pesantemente.
-Le molte volte che hai rischiato di morire sono state per colpa dei Nephilim, Magnus, per colpa mia. Ero così accecato dai sentimenti nei tuoi confronti che non pensavo al fatto che ti mettevo in pericolo. Mi dispiace per tutto, soprattutto per ciò che è successo con Camille. Sono stato uno stupido. Volevo solo raccontarti il vero motivo per cui andavo da Camille: non era per chiedere come toglierti l'immortalità, ma per scoprire cos'è successo nella tua vita, di Will Herondale, di tuo padre, della tua relazione con lei. All'inizio non mi aveva chiesto niente, se non di uccidere Raphael, ma ho rifiutato. Poi ho dovuto dare il mio sangue, ma l'ho fatto, non volentieri, ma l'ho fatto. E sai perché? Perché io ti amo Magnus e non sapere nulla di quello che è il tuo passato mi dilania. È come se tu non ti fidassi abbastanza da dirmelo. Pensavo che scoprendolo, anche da qualcun altro, sarei riuscito a legarci ancora di più, ma l'unica cosa che sono riuscito a fare è stato mentirti e rovinare il nostro rapporto- lo stregone spalancò gli occhi, mano a mano che Alec parlava. Non poteva credere che n Cacciatore avesse offerto il suo sangue a un Nascosto che odiava, solo per scoprire qualcosa del suo passato. Sapeva anche che Camille, probabilmente, non gli aveva rivelato molto, ma Alec era tornato giù nelle fogne lo stesso, continuando a cercare risposte che lui non era disposto a dargli. E poi gli aveva detto “ti amo” cosa che l'aveva stupito in un contesto del genere. Il ragazzo rimase in silenzio alla fine del suo monologo, aspettando una sua reazione, che non arrivò. Magnus era così sconvolto che non riusciva a spiccicare parola.
-Alexander...- sussurrò sbalordito alzandosi.
-Smettila di pronunciare in quel modo il mio nome. Sembri mio padre quando si arrabbia.- Alec fece un adorabile broncio che fece crollare definitivamente le barriere che Magnus si era prefisso.
Si lanciò sul letto, proprio addosso ad Alec, che per attutire la caduta lo circondò con le braccia muscolose.
-Alexander, Alexander, Alexander. Non smetterò di chiamarti così, perché sono ancora molto arrabbiato con te, ma anche perché è un nome che amo, come amo la persona che si chiama in quel modo- disse tutto d'un fiato. All'inizio Alec aprì la bocca come per dire qualcosa, poi la richiuse, avvicinando il suo volto a quello dello stregone.
Le loro labbra si sfiorarono diverse volte, poi Magnus approfondì il bacio, passando le lunghe dita tra i capelli corvini del Cacciatore.
-Aku cinta kamu Alexander- sibilò contro la pelle del collo del ragazzo, quello trattenne il respiro per qualche secondo, poi mandò fuori il fiato, pronunciando quelle parole che tutti e due avevano sognato di dire.
-Anche io ti amo Magnus-

Image and video hosting by TinyPic

Clary e Cam stavano tornando silenziosamente al quartier generale dei Candidi, quando il vento cambiò e alzò un leggero profumo di menta.
-Non so perché ma questo odore mi ricorda Arianne- borbottò Cam calciando un sassolino dal cemento sotto i loro piedi.
-Arianne? Chi è?- domandò Clary curiosa. La vita dell'angelo caduto per lei era rimasta un mistero. Chissà quanta gente aveva conosciuto, quante persone aveva visto morire e quante ne avrebbe viste ancora...
-Arianne è una mia vecchia amica, penso che ci sia ancora da qualche parte in questo mondo, con il suo ragazzo Roland. Sono sempre stati legato quei due. Ma mai come Lucinda e Daniel.- commentò senza inflessione nella voce. Sembrava quasi che non gli interessasse, ma Clary si accorse che i suoi occhi erano diventati improvvisamente chiari come un prato d'erba, in completa armonia.
-Eravate tanto legati eh?- la sua voce si addolcì e lo prese per mano.
-Figurati, io ero un demone, loro no, cioè... Roland lo era, ma alla fine è riuscito a tornare nelle schiere del Paradiso, penso. Sono passati secoli ormai.- ridacchiò. -Lui e i suoi dread, Arianne li adorava.- piegò la testa di lato. -Ti sto raccontando troppo.- sussurrò.
-No, voglio sapere. Se devo rimanere qui ancora per molto mi pare dovuto!- mise un dolcissimo broncio e Cam le sorrise.
-Ok, ok. Togliti quell'espressione dalla faccia. Va bene, va bene. Sono caduto, senza scegliere. Non volevo, mi sembrava uno spreco inutile dividere in due parti contrapposte quella bellezza. Io e Daniel eravamo fratelli. Sicuramente tu ti saresti innamorata di lui se non lo fossi già di Jace,- sorrise mestamente- ma il suo cuore apparteneva già ad un'altra. Prima di tutto e tutti c'era lei. A loro non importava di niente. Il mondo attorno non contava. Penserai: ah è una cosa dolcissima, ma il Trono e Lucifero avevano in mente qualcos'altro. Li maledissero perché sia lei che Daniel non scelsero Cielo o Inferi, ma l'amore. La maledizione era pesantissima per tutti e due. Lucinda ogni diciassette anni era costretta a morire: ogni volta che ricordava minimamente qualcosa di tutto il mondo sovrannaturale, o come lo vuoi chiamare, gli Annunziatori se la portavano via. Era una sofferenza per Daniel, costretto a girovagare per la terra fino ad incontrarla di nuovo, sia per Luce, che non aveva una vita propria, sia per i suoi familiari delle varie epoche, che perdevano una figlia.
Sono andati avanti però, finché Luce, quando scoprì cos'era Daniel non morì. Il patto era che se lei non fosse stata battezzata, quindi una credente, la maledizione avrebbe potuto dissolversi. Naturalmente non fu così facile. Alla fine però, davanti a Lucifero e al Trono scelsero nuovamente l'amore. Il Trono li trasformò in umani, entrambi. Io me ne andai, come gli altri. Penso che Arianne e Roland li controllino ancora nel tuo tempo.- rise.
Clary chiuse gli occhi e si perse nell'immaginarsi un amore così forte e duraturo come quello dei due angeli. Jace l'avrebbe fatto per lei? Non lo sapeva. Lei l'avrebbe fato al posto di Daniel? Certamente. Socchiuse le palpebre e si ritrovò davanti il demone che la fissava curioso.
-A che stavi pensando?- chiese sorridendo.
-A quanto sarei disposta a fare per Jace e a quanto lui sia disposto a fare per me. A quanto il nostro amore possa durare. Siamo sempre divisi da un sottile strato di un non so che. È strano, ma il nostro amore è come nascosto da uno strato di ghiaccio. Non so se riusciremo mai a stare insieme come una coppia normale.-
-Non esiste un amore normale Clary. Tutti gli amori sono diversi e assolutamente inimitabili. Forse a te e a Jace serve solo un po' di tempo per abituarsi all'idea di stare insieme seriamente- Cam scrollò le spalle.
-Comunque non mi hai parlato di te!- sbuffò la ragazza tirandogli un leggero pugno sulle costole.- Come hai scelto di diventare demone?-
-Non è difficile: tutta colpa di una donna. Dovevo sposarmi sai? Poco dopo essere caduto, ma la donna con cui stavo voleva sposarsi in chiesa, ma gli angeli caduti non possono entrare nei luoghi consacrati. È vietato. Lei non capì. Mi mollò e si sposò con un altro. Daniel cercò di convincermi a pensare lucidamente, ma quando perdi quello che credi essere l'amore della tua vita non ti accorgi del mondo attorno a te. Sei troppo accecato dal dolore.- il demone sorrise malignamente e si voltò verso di lei. -Solo successivamente ho capito che lei era una stronza patentata-
Detto questo arrivarono davanti al quartier generale dei Candidi.
-Entriamo e diciamo tutto a Quattro- Clary lo abbracciò.
-Grazie di essere venuto a salvarmi- gli lasciò un bacio sulla guancia ed entrò, lasciando il ragazzo senza parole.
Doveva togliersela dalla mente, assolutamente.

Image and video hosting by TinyPic

Tessa lasciò gli altri, dirigendosi in camera di Alec, dove Isabelle l'aveva avvertita avrebbe trovato anche il suo amico Magnus. Tessa non aveva mai visto lo stregone così imbarazzato come la sera precedente e la mattina. Sapeva che Alec e Magnus si erano lasciati, ma non avrebbe mai pensato che lo stregone ne fosse uscito così sconvolto. Sperò ardentemente che non si fossero fatti del male mentre erano in stanza soli.
Bussò leggermente e sentì un “un attimo” balbettato proveniente dall'interno.
Si stampò sulla faccia il sorriso più tranquillizzante che aveva e aspettò pazientemente. Le aprì un Alec molto imbarazzato, del colore dei pomodori.-Ah, Tessa... ehm arriviamo subito. Aspetta qui due secondi.- il moro socchiuse la porta e preparò la sua attrezzatura, mentre Magnus si alzava con un sorriso sornione dal letto.
-Ci vediamo fuori fiorellino- Alec lo fissò in cagnesco, poi prese le ultime cose e uscì, seguendo i due stregoni.
-Magnus forse abbiamo una traccia, ma è molto strana. Arianne e Roland hanno captato che l'Annunziatore è stato aperto da un angelo caduto, ma che non capiscono chi. Non hanno mai sentito questa presenza, quindi sono abbastanza preoccupati. Pensano possa essere uno degli Esclusi che non hanno mai incontrato e che è tornato nei Cieli, ma Arianne non ne è per niente convinta. Il possessore dell'Annunziatore si nasconde molto bene.- Tessa camminò velocemente fino in biblioteca, dove li aspettavano gli altri. Arianne e Roland parlavano animatamente con Jem mentre Isabelle cercava di trattenere Jace dal camminare su e giù per la stanza.
-Ragazzi ho captato dell'altro!-urlò l'angelo alzando le mani.

-Ora: noi andiamo a cercare questo angelo, voi prendete le vostre gambe e trovate tutto quello che potete sulla “scena del crimine”. Chi ha creato quell'Annunziatore è molto potente.- 
 

Image and video hosting by TinyPic


SPAZIO AUTRICE:
Questo capitolo nonmi piace assolutamente, ma volevo
i Malec, quindi l'ho scritto **
Oddio la mia OTP.... ^^
Va beh, grazie a tutti per le recensioni
e per la lettura :3
Baci
Pollo

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Polloistheway