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Autore: miky_92    24/06/2008    2 recensioni
Ino e Sakura sono due grandi amiche che vivono la loro esistenza in un piccolo villaggio dimenticato dal mondo. Il loro sogno sarebbe superare le colline che separano il paese dal resto della civiltà. in questo lungo viaggio incontreranno tante persone, impareranno nuove tecniche e saranno protagoniste di amori e tradimenti.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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cuore di donna

Cuore di donna

 
Non lontano dai boschi e dalle colline, sorgeva un villaggio il cui nome deriva dalla principessa guerriera Yuki che pare avesse combattuto nel leggendario mondo ninja,  all’epoca della guerra di Onin.
Non a caso sorgeva un tempietto in suo onore, circondato da un giardino in perfetto stile giapponese. Gli abeti per l’eternità e i crisantemi per la pace, tutto conferiva serenità mantenendo un’atmosfera altamente spirituale. Gli abitanti del villaggio si recavano al tempietto, curavano il giardino e onoravano gli spiriti naturali quotidianamente.
Non c’erano molti bambini e quei pochi non amavano l’istruzione se non quella dei campi e della lotta, solo una era desiderosa di imparare, ampliando le conoscenze in tutti i campi.
Sakura Haruno, figlia di un falegname molto stimato, frequentava la scuola con interesse, amava le arti mediche e sognava di poter viaggiare negli altri villaggi dietro le colline.
Per lei le colline rappresentavano una barriera che nascondeva e separava la realtà del villaggio dal resto del mondo; la sera le osservava e immaginava di poterle superare con Ino, la sua amica più cara con la quale finite le lezioni raggiungeva un posto segreto dietro la locanda del signor Murakumo, tra gli arbusti e le foglie d’acero. Ivi da un po’ di tempo discutevano circa i preparativi del viaggio in caso avessero affrontato le colline, si divertivano fantasticando e ipotizzando cosa le sarebbe potuto accadere…
- e se trovassimo tanti ragazzi carini? - disse Ino con fremito.
- si tutti belli che ci fanno la corte!- ribatté Sakura.
Subito scoppiarono a ridere con la bocca piena di Kokuto Ame , le mani appiccicose e gli occhi allegri e quando la sera calava e i sogni regnavano nei silenzi della notte,  le fantasie sui luoghi inesplorati dietro le colline, le luci dei villaggi e le loro potenziali attrattive riguardo l’utilizzo di cure mediche e medicine ignote , stimolavano la mente di Sakura, tanto da annunciare il mattino seguente, una rivelazione importante…
- Ino… ho deciso… compiuti 15 anni e ottenuto il diploma sulle conoscenze basi mediche, partirò… -
- dove andrai?non mi dire che vuoi intraprendere il viaggio dietro le colline? –
Lo sguardo di Sakura rimase immobile, fermo… i suoi occhi verdi  parlarono a quelli cristallini dell’amica…
- in ogni caso io verrò con te… abbiamo progettato insieme la partenza e così sarà… -
- grazie Ino… lo sai che sei la mia migliore amica? –
Le due si sorrisero e insieme raggiunsero il posto segreto dietro la locanda.

 Il sogno poteva avverarsi, poteva davvero… ma non sarebbe stato facile… tuttavia in attesa della fine della scuola, potevano  programmare il viaggio con serena tranquillità, dato che a Maggio mancavano tre mesi.
Quando giunse Aprile e arrivò la fioritura dei ciliegi, il villaggio fu indaffarato coi preparativi della festa, non c’era molto tempo per pensare. Sakura, il cui nome le era stato dato in onore di questa cerimonia mistica, era indaffarata ad aiutare la madre, i preparativi alla traversata si svolgevano segretamente in determinate ore del giorno, ove ambedue fossero state libere.
Per Ino era ancora più difficile,  il padre era il fioraio del villaggio, doveva allestire per la festa ed essendo botanico, riusciva a comprendere meglio le fioriture. Così Ino passava intere giornate a studiare ed aiutare il padre, che vedeva in lei la futura ereditaria della sua serra. Durante quei pomeriggi, pensava come avesse reagito il padre alla sua partenza, dopo tutto si trattava di qualche anno, in questo modo avrebbe conosciuto nuove piante e fiori ampliando le conoscenze ottime, seppure limitate che poteva offrirle il villaggio. Così si convinse con determinazione, aspettando ansiosa l’arrivo del diploma.

 
Dolci e sinuosi, i petali di ciliegio cadevano con fragilità ed eleganza, colorando i luoghi e profumando le strade. Gli abitanti li osservavano, attratti da quella gracilità e soavità.
Sakura e Ino, assistevano all’ondeggiare dei petali al vento, anche loro avrebbero lasciato il villaggio, come un petalo fa con il suo ramo, giunta l’ora vola via.

 - guarda, non è incantevole… ?-
- si… sai Sakura stavo pensando al nostro viaggio, hai già pensato alla reazione dei tuoi? –
- no… però so di altri ragazzi che in passato lasciarono il villaggio per esplorare luoghi sconosciuti… non penso la prenderebbero male, si tratta di uno studio… -
- si, infatti l’ho pensato anch’io… potrei conoscere nuove piante, ampliare la mia conoscenza… sono stufa delle illustrazioni sui libri… -
- già… - Sakura sorrise, poi sfiorò un petalo e disse…
- ti immagini noi due sole, senza genitori, in giro per i villaggi… stupendo! –
- si… stupendo… anche se credo dovremmo esercitarci di più con la lotta… potremmo incontrare banditi o comunque gente violenta, bisogna sapersi difendere… -
- si hai ragione, ma non siamo scarse, il maestro  Atsutane ha detto che siamo delle giovani fanciulle promettenti! –
All’imitazione del maestro Ino scoppiò a ridere, mentre il sole calava e il buio si preparava a investire i cieli.
- mi sa’ che ora di rincasare… -
- si, ciao Saku ci vediamo domani - Sakura sorrise poi disse...
- ciao ino a domani e buona notte! -.

Voltò le spalle e si diresse verso casa, i petali ricoprivano tre quarti delle strade, il loro profumo era intenso, come se delle fate avessero fatto il bagno nel  villaggio. A quell’ora tarda i contadini smettevano di lavorare, i commercianti chiudevano e i bambini sospendevano i giochi, solo qualche ninja continuava gli allenamenti.

Osservando i suoi abitanti, Sakura provò nostalgia come se avesse già lasciato il suo paese natale. Le sarebbero mancate le voci dei bambini, il profumo del sushi del signor Murakumo, il tempietto di Yuki, il luogo segreto e la casa dei suoi. Tuttavia come vi era un’età per i giochi, vi era un’età per il lavoro, non era più una bambina, quindici anni erano considerati tanti, erano considerati a un passo dall’essere donna.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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