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Autore: annasalva    28/02/2014    3 recensioni
Siamo in piena estate, Klaus è partito a New Orleans già da qualche mese. Caroline e i suoi amici si sono appena diplomati ma Mystic Falls continua a non essere un posto così sicuro. Nuove amicizie, amori che sbocciano, tradimenti e allenze inaspettate.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline, Forbes, Elijah, Klaus, Matt, Donovan, Rebekah, Mikaelson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 13.

 

Hotel di Flowerange.

Per quanto avesse provato a farsi apprezzare per ciò che era  con la sua arte, quella mostra non poteva cancellare il passato di Klaus. 
Aveva ancora tanti nemici, non avrebbero perso altro tempo per vendicarsi.
Marcel stava cospirando contro di lui e non era solo.  Avevano tentato di fare del male a Caroline, ma avevano fallito.
Questo ,però, non voleva dire che si sarebbero fermati così facilmente.
Sì, sicuramente Klaus soffriva di paranoia ma nelle sue paure, c’era sempre un filo di verità.
Ora era lì, davanti a quello specchio.
Vedeva la sua immagine riflessa e nei suoi occhi una certa tristezza.
Si sentiva in colpa perché, per colpa sua, Caroline aveva rischiato di perdere la vita.
Se al posto di Caroline ci fosse stata una persona qualunque, sicuramente ci sarebbe passato su come era solito fare.
Ma non riusciva a togliersi dalla mente quella Caroline torturata dalla squadra di Marcel, sentiva nelle orecchie ancora la voce fievole di Caroline che chiedeva aiuto, tutto ciò lo tormentava.
I suoi pensieri furono interrotti da qualcuno che stava bussando alla sua porta.
“Avanti..è aperto!” esclamò Klaus, spostando lo sguardo in direzione della porta.
“Klaus” esordì Camille, andando verso di lui.
“Hey..” sussurrò l’ibrido allungando le braccia nella sua direzione.
“Tutto apposto?” domandò la donna con sguardo preoccupato “Ero passata un’ora fa e non ti ho trovato. Ho provato anche a chiamarti ma non rispondevi..”.
“Ero andato a fare una passeggiata in compagnia di Elijah” rispose Klaus, mentendo solo in parte.
“Mi ero preoccupata..” disse Camille , guardandolo negli occhi.
“Non devi preoccuparti per me, sono un ibrido e so badare a me stesso”  rispose con voce dolce.
“Hai ragione..”borbottò la donna, abbassando lo sguardo, sentendosi un po’ stupida.
“Comunque.. credo che sia meglio tornare a New Orleans il più presto possibile” aggiunse Klaus, cercando di evitare lo sguardo della donna.
“Per quale motivo? Mancano solo altre tre serate alla fine della mostra..” replicò Camille.
“Non so, forse qualcuno della mia famiglia sarebbe dovuto rimanere a New Orleans. Insomma qualcuno potrebbe decidere di spodestarmi..”.
“Ancora queste paranoie, Klaus?” lo rimproverò la donna “Nessuno ha voglia di mettersi contro di te e i tuoi fratelli. Siete la famiglia dei vampiri Originali” .
“Sai cosa diceva Kurt Cobain, Cami?” domandò Klaus, assumendo un’espressione più seria “ Il fatto che tu sia paranoico non significa che non ti stiano dando la caccia.. E secondo me, aveva ragione”.
“Che ne dici di mandare Kol oppure Elijah a New Orleans? E’ la tua mostra, devi godertela in pieno!” tentò di farlo ragionare Camille.
“Potrebbe essere un’idea..” rispose Klaus dopo qualche secondo di silenzio “Io potrei rimanere qui fino alla fine della mostra e uno di loro potrebbe controllare il mio quartiere..”.
“Prova a parlarne con loro, sono certa che ti farà bene esporre le tue paure”.
“Paure? Nah..io non ho paure, ho solo preoccupazioni. Ma comunque grazie Cami” sussurrò Klaus, stringendola in un forte abbraccio e dandole un tenero bacio sulla fronte. Sembrava che quella donna riuscisse trovare la più semplice delle soluzioni in qualsiasi situazione, la considerava la sua ancora di salvezza.
 
 

Motel di Mystic Falls.

 “Abbiamo fallito!” sbottò Marcel, tirando un pugno ad uno specchio appeso al muro.
“I miei poteri non funzionavano contro Kol, non riesco a capire..” disse Davina, con voce affranta mentre le lacrime le rigavano il viso.
“Marcel, devi calmarti..” proferì Diego,guardandolo negli occhi.
“Come faccio a calmarmi? Non ci metterà molto a trovarci e siamo finiti..quattro streghe sono morte!E Davina non può rischiare la vita per noi..” urlò Marcel con tutta la voce che aveva.
“Deve esserci una strega di mezzo..” intuì Thierry, inarcando le sopraciglia “Una volta Katie mi raccontò di un incantesimo di protezione..”.
Parlare di Katie, della sua donna uccisa da Klaus senza alcuna pietà, faceva ancora male a Thierry.
Pronunciò il suo nome con la voce tremante, l’immagine del viso della donna era ancora impressa nella sua memoria, non l’avrebbe dimenticata facilmente e tutto ciò non faceva altro che aumentare il suo odio nei confronti di Klaus.
“Incantesimo di protezione, dici?” domandò Marcel, mentre una strana luce balenava nei suoi occhi “ Quindi gli Originals nascondono una strega..”.
“Se fosse solo una, il problema non si pone” fece notare Diego “Sarebbe uno scontro ad armi pari. Noi abbiamo Davina, loro hanno questa strega sconosciuta..”.
“Ma se fossero di più?” si chiese Marcel ad alta voce “Devo avvisare Camille..ma non credo che sappia di più di quello che sappiamo noi”.
“Tentar non nuoce” disse Thierry, porgendogli il cellulare.
 

Casa Forbes.

 Leggere un libro non riusciva a distrarla, non poteva uscire e si annoiava da morire.
Caroline sbruffò, seccata.
Forse non sarebbe potuta uscire, ma avrebbe potuto portare qualcuno a casa sua, pensò.
Così decise di telefonare a Matt, visto che Bonnie doveva rimanere dentro casa quanto lei.
“Hey Matt” esclamò con tono allegro.
“Hey..” rispose Matt dall’altro capo della cornetta.
“Stai lavorando?” chiese la vampira, mentre con un dito si attorcigliava una ciocca di capelli.
“No,oggi lavoro solo in serata” precisò l’umano.
“E sei occupato in questo momento?”.
“Sto facendo zapping, non c’è niente di interessante in tv..perché me lo chiedi?”.
“Ti va di passare da me?Devo parlarti di una cosa che mi è successa e ho bisogno seriamente di un amico che mi possa ascoltare e consigliare..” confessò velocemente la ragazza.
“Certo, sarò da te tra un quarto d’ora..” disse Matt, alzandosi dal divano “Allora a dopo, Care!”.
“A dopo ,Matt!” rispose Caroline, riagganciando.

Era arrivato il momento di sfogarsi, anche se non riusciva a non pensare a come l’avrebbero giudicata i suoi amici,perché una parte di sé non era in grado di lasciarsi alle spalle il passato di Klaus .
 Andò a sedersi di fronte alla scrivania , prese un foglio e cominciò a buttar giù una sorta di mappa concettuale per programmare un discorso lineare e convincente .
“Potrei iniziare un discorso partendo da Stefan ..poi potrei andare verso Damon” pensò ad alta voce, scrivendo quei due nomi e unendoli con delle freccette.
Ma non le piaceva, non la convinceva. Strappò il foglio e ne prese uno nuovo.
“Cosa diavolo sto facendo ?” si chiese ad alta voce, scuotendo il capo.
Organizzare un discorso, esporre i suoi sentimenti in maniera ragionevole non era un piano che avrebbe potuto influenzare la reazione dei suoi amici, non l’avrebbero mai capita.

Matt bussò alla porta, interrompendo il corso dei suoi pensieri.
Caroline aprì la porta e gli rivolse un sorriso.
“Eccoti qui..” esclamò la vampira, facendogli strada verso il salotto.
“Allora..è successo qualcosa di preoccupante?” chiese Matt, sedendosi sul divano.
“Sì, nelle ultime ore ne sono successe tante..” rispose Caroline, abbassando lo sguardo verso il pavimento e sedendosi di fronte a lui .
“Spiegati meglio..” .
“Sono stata catturata da alcuni nemici di Klaus ma grazie a Bonnie e Kol, sono viva!” disse la ragazza, riassumendo tutto senza andare nei dettagli.
“Che cosa?” esclamò l’umano sbalordito.
“Tutto è bene quel che finisce bene, no?” disse Caroline , volendo arrivare al punto.
“No, non va bene!” rispose Matt, con gli occhi sgranati “Nemici di Klaus?E cosa volevano da te?”.
“Credo che mi abbiano voluta usare come esca..” mormorò la vampira, sentendo lo sguardo di Matt su di sé.
“Quindi se Bonnie e Kol ti hanno salvato, questo vuol dire che Bonnie ha ricominciato a praticare la magia?” domandò il ragazzo, sempre più sconvolto.
“E’ stato solo un incantesimo sporadico, non credo che Bonnie voglia ricominciare”.
“Capisco, anzi non capisco ma va bene” disse Matt, inarcando le sopracciglia “Pensavo che le nostre vite fossero tornate alla normalità..”.
“Ma lo sono. Una volta che Klaus e i suoi fratelli torneranno a New Orleans, potremmo stare tranquilli..” disse Caroline, lanciando un sospiro.
“Quindi è per questo motivo che ti sei barricata in casa?” domandò Matt. Essendo abbastanza intuitivo , aveva capito il motivo per cui gli aveva chiesto di passare da lei.
“Sì, sto cercando di salvaguardarmi. E anche Bonnie sta facendo lo stesso..” la vampira fece una pausa , sentiva le mani tremare “Però non ti ho chiamato per parlarti di questo”.
“Ah, c’è anche dell’altro?” domandò l’umano, poggiando la testa sullo schienale del divano.
“Sì, ma nulla di così preoccupante..” mentì , arrossendo un po’.
“Ok. Ti sto ascoltando..”.
“Tu non mi giudicheresti mai, vero?” chiese Caroline, preoccupata per la reazione che avrebbe potuto avere il suo amico.
“Giudicarti? Per quale motivo?Hai combinato qualcosa?”.
“No, non ho fatto nulla ma..” prese fiato mentre la voce le stava tremando “Sono certa di provare qualcosa per Klaus”.

Caroline chiuse gli occhi, stringendo i denti e mettendo le mani giunte. Aveva veramente paura della reazione che avrebbe potuto avere Matt.
Ora che l’aveva detto ad alta voce, se ne stava quasi pentendo. Come avrebbe fatto Matt a guardarla negli occhi?
L’umano abbassò lo sguardo e poi lo rialzò in direzione dell’amica, scoppiando a ridere per via della buffa espressione che aveva in quel momento.
Caroline spalancò gli occhi, sentendo Matt ridere di sano gusto.
“Perché stai ridendo?” domandò la ragazza, con un’espressione affranta in volto.
“Per tanti motivi, Caroline Forbes” disse l’umano, alzando l’indice “Innanzitutto la tua espressione era troppo buffa..e poi ero quasi certo che provassi qualcosa per lui,si vede lontano un miglio!”.
“Che cosa?” urlò Caroline, non aspettandosi una reazione del genere.
“Ma dai..sarò umano,ma questo non vuol dire che sono stupido!Certe cose le intuisco..”disse Matt, sorridendo.
Allora Caroline prese un cuscinetto posato sul divano e lo buttò sull’amico e lui rispose a sua volta con una cuscinata su Caroline, finchè non iniziarono una vera e proprio guerra di cuscini , tra risate e battutine.
Matt l’aveva presa bene, Caroline non aveva nemmeno immaginato ad una reazione simile e tutto ciò la faceva sentire meglio.
 

Hall dell’Hotel di Flowerange.

Rebekah ammirava il nuovo aspetto delle sue unghie, mentre Kol postava alcune foto di paesaggi  di Flowerange su un social network .
“Cosa pensi ci dirà Klaus?” esordì Rebekah, spezzando quel silenzio .
“Non ne ho idea, forse qualcosa riguardo Marcel..” rispose il vampiro, un po’ accigliato.
“Io trovo assurdo il fatto che vi siate presentati, era chiaramente una trappola” sbottò la bionda, infastidita da quello che era successo.
“Beh se non ci fossimo presentati, io non avrei ucciso ben quattro streghe..adesso sarebbero ancora in vantaggio” puntualizzò Kol.

Klaus ed Elijah arrivarono in quell’istante, si scambiarono un’occhiata complice, evidentemente avevano già parlato tra di loro per giungere ad una sorta di accordo.
“Ho avuto modo di riflettere con Elijah” disse Klaus, andandosi a sedere su un divano “E come abbiam ben capito, Marcel ha intenzione di prendere il potere. Non sappiamo di preciso cosa stia succedendo a New Orleans, quindi penso che qualcuno di noi debba tornare nella nostra città il più presto possibile”.
“Sarebbe ingiusto chiedere a Klaus di abbandonare la sua mostra” aggiunse Elijah con tono molto serio “La decisione spetta a noi”.
Rebekah e Kol si guardarono , un po’ scettici.
“Ma cosa cambierebbe? Klaus dovrebbe tornare comunque in fine settimana. Un giorno in più,un giorno in meno, non cambia nulla” disse Rebekah, con tono disgustato.
“Loro non si aspettano un nostro ritorno anticipato ,se non cancello la mostra” rispose Klaus, con tono risoluto.
“Klaus ha ragione, secondo me” mormorò Kol, ricevendo un sorriso da parte del fratello.
“Va bene, allora torno io a New Orleans” si propose Rebekah, alzandosi dal divano “Questo posto è una noia mortale!”.
“Questo era il punto uno..” disse Elijah, mantenendo un’espressione seria e pacata “C’è un punto due. Le due fanciulle di Mystic Falls sono comunque in pericolo, non è detto che  Marcel si fermerà e se scoprisse che Bonnie è una strega, potrebbe portarla anche dalla sua parte..”.
Rebekah scosse il capo, leggermente infastidita da quel discorso.
“Potrei andare io a Mystic Falls e controllare la zona” si propose Kol.
Klaus ed Elijah si scambiarono un’occhiata, annuendo.
“A me sembra solo una scusa per gironzolare attorno a quelle due..” aggiunse la vampira “Voi uomini siete tutti uguali, pensate ad una sola cosa..che ribrezzo!” .
“Linguaggio, Rebekah!” la riproverò Elijah a gran voce.
“Io non ho detto nulla, se la vostra mente è andata altrove, non posso che riconfermare la mia teoria” rispose la bionda, andando in direzione della sua stanza per fare le valigie.
Klaus sospirò esasperato, non era il momento per iniziare una lunga discussione che non avrebbe avuto conclusione ,pertanto decise di passarsi sopra senza fare ulteriori commenti.
 

Casa Bennett.

Era ormai sera, il sole era già tramontato e Bonnie stava guardando il notiziario in tv .
Sentì qualcosa sbattere contro il vetro della finestra, la ragazza si voltò sussultando.
Si avvicinò per vedere cosa fosse stato,con la preoccupazione che i nemici di Klaus avessero scoperto il suo segreto.
Ma finché fosse rimasta dentro quella casa, non le sarebbe accaduto nulla visto che li avrebbe invitati ad entrare.
Scrutò da dietro la tenda e nella penombra riconobbe l’immagine di Kol, decisi di andare ad aprire la porta, presa dalla preoccupazione.
“Kol! E’ successo qualcosa?” domandò Bonnie, sgranando gli occhi.
“No, ero solo passato a controllare. Tu stai bene?” chiese il vampiro, con sguardo indagatore.
“Sì, non sono uscita ma non penso che tu debba stare qui..se rintracciano te, potrebbero arrivare a me e sarebbe la fine” rispose Bonnie.
“Allora fammi entrare in casa, così non ci vedranno parlare sul portico..” rispose Kol con molta nonchalance.
Bonnie esitò un po’, farlo entrare era un po’ un’arma a doppio taglio perché questo voleva dire che sarebbe potuto entrare in casa sua in qualsiasi momento. Ma infondo Kol aveva salvato Caroline e doveva riconoscerglielo.
“Ok, entra pure..” esclamò Bonnie, un po’ imbarazzata.
“Bel posto!” disse il vampiro, mettendo piede in casa “Mi piace come è arredata”.
“Se sei venuto per fare commenti sull’arredamento, potevi rimanere a Flowerange” controbatté la streghetta, un po’ infastidita dalla sua presenza.
“No, in realtà sono venuto per aggiornarti” disse il vampiro, sedendosi sul divano “Rebekah sta tornando a New Orleans ed io faccio la guardia a Mystic Falls. Questo vuol dire che mi avrai tra i piedi per qualche giorno..”.
“Quindi sei passato anche da Caroline?” chiese la ragazza, incrociando le braccia.
“No, la nostra arma segreta sei tu e non penso che andranno nuovamente ad attaccare Caroline. Se vuoi ospitarmi..io mi accontento anche di questo divano, è comodo!”.
Bonnie roteò gli occhi, Kol infondo era un mezzo conosciuto e averlo in casa sarebbe stato alquanto imbarazzante per una ragazza come lei.
“Non so se mio padre sarà d’accordo..” esclamò Bonnie qualche istante dopo.
“Posso soggiogarlo..”.
“Prende la verbena”.
“Allora posso dissanguarlo affinché non ci sia più la verbena nel suo corpo e poi potrò soggiogarlo. La scelta è tua!” disse Kol, con fare molto sicuro di sé.
“Ho capito, gliene parlerò io con calma. Gli dirò che sei uno studente europeo che sta facendo una vacanza studio..”disse la ragazza, mettendosi una mano sul viso.
“Affare fatto!”.
“Ma in questa casa ci sono delle regole!”.
“E dai..ammetti che la mia presenza non ti dispiace..” aggiunse Kol, rivolgendole un sorriso.
Bonnie non riusciva a capire se Kol fosse fatto semplicemente così oppure ci stesse provando con lei, ma non voleva porsi troppe domande. Tuttavia se doveva rimanere chiusa in casa, sarebbe stato meglio avere qualcuno con cui scambiare quattro chiacchiere , provò quindi a guardare il lato positivo di quella situazione.
“Vado a prepararmi del thè. Ne vuoi un po’?” chiese Bonnie.
“Questa volta passo, grazie” rispose il vampiro, prendendo il telecomando e cominciando a fare zapping tra un canale e l’altro.
 

Casa Forbes.

“Ora che ti sei sfogata..” disse Matt, posando il cuscino “Dimmi un po’, cos’hai intenzione di fare con Klaus? Glielo dirai?”.
“Oh no, Matt. Che cosa ti viene in mente?” disse Caroline, mettendo a posto l’altro cuscino.
“Caroline, non ti capisco” rispose l’amico, scuotendo il capo.
“Il fatto che abbia sputato il rospo non vuol dire che correrò da lui” precisò Caroline, scrollando le spalle “Devo  guardare in faccia la realtà, lui ha voltato pagina come è giusto che sia”.
“Stai parlando di quella biondina in sua compagnia,vero?”.
“Già..” sospirò la vampira “Forse non avrei dovuto parlartene”.
“No,perché?” disse Matt, posando una mano sulla sua “Hai fatto benissimo, parlarne con qualcuno fa sempre bene e forse non dovresti rinunciare così facilmente a lui”.
“Matt Donovan, sei serio?” esclamò Caroline, decisamente sbalordita da quello che le aveva appena detto “Mi stai dicendo di non rinunciare a Klaus?”.
“Forse non dovresti, forse dovresti..dipende da te, da ciò che provi veramente per lui” mormorò Matt, abbassando lo sguardo.
“Mettiamo anche il caso non ci fosse questa donna di mezzo, Klaus ha tanti nemici. Decisamente troppi. Con lui correrei troppi rischi” puntualizzò la vampira.
“Devi valutare per bene se vale la pena correre questo rischio” concluse Matt,aggiustandosi il colletto del giubbotto “Ma infondo l’amore non è tutto un rischio?”.
“Io credo che l’amore sia anche sicurezza..”rispose la vampira, con sguardo perso.
“Potresti aver ragione ma se non rischi, lo rimpiangerai dopo” disse Matt, alzandosi dal divano “Il mio turno inizia tra mezz’ora, meglio che vada al Grill”.
“Ok. Grazie per esser passato..” disse Caroline, accompagnandolo fino alla porta.
“Figurati. Gli amici servono a questo..” rispose l’umano ,rivolgendole un sorriso e andando via.
Caroline chiuse la porta, sospirando.
 Matt aveva ragione, se non avesse detto a Klaus la verità, prima o poi se ne sarebbe pentita.
Avrebbe continuato ad immaginare cosa sarebbe successo se solo si fosse dichiarata.
Ma essere sincera con Klaus voleva dire anche mettersi in mezzo, ormai lui aveva una donna al suo fianco e doveva farsene una ragione.
Posò le mani attorno al viso, era così confusa.
 

Hotel di Flowerange.

Elijah si stava sistemando la cravatta davanti allo specchio, sarebbe andato alla mostra anche quella sera per supportare il fratello.
“Disturbo?” domandò Klaus, entrando nella stanza del fratello.
“Accomodati pure, Niklaus” rispose Elijah con tono cordiale, voltandosi verso il fratello.
“Ho bisogno di un consiglio, fratello” disse Klaus, sedendosi su una poltrona.
“Consiglio?Riguarda Marcel?” chiese il fratello,voltandosi verso l’ibrido “O riguarda l’outfit che indosserai questa sera?”.
“Nessuna delle due..” rispose Klaus, scuotendo il capo “Come sai, sto dando una chance a Cami..”.
Elijah annuì, sedendosi di fronte a lui.
“Però la mia testa è da tutta altra parte..”continuò l’ibrido con un sorriso nervoso.
“E’ a Mystic Falls, giusto?” chiese Elijah in maniera retorica.
Klaus non rispose , si limitò a lanciare un sospiro e rivolse lo sguardo al di là della finestra che si trovava di fronte a lui.
Elijah non voleva forzarlo, aveva notato che l’espressione del fratello era diventata più dura e distante.

“Camille è dolce, bella , comprensiva” disse Klaus, spezzando quel silenzio “E’ l’unica che mi accetta così come sono e riesce a leggermi dentro..”.
“Immagino ci sia un ma..” lo incalzò il fratello, aggrottando la fronte.
“Ma vedere Caroline in pericolo, mi ha fatto capire che una parte di me non rinuncerà mai a lei” confessò l’ibrido , mettendo le mani giunte.
“Non è una cosa negativa, Niklaus” affermò Elijah.
Una parte di sé era davvero felice che Klaus finalmente tenesse davvero a qualcuno, la speranza di una redenzione del fratello poteva diventare reale se solo Caroline fosse rimasta al suo fianco.

“Non so, Elijah. Camille è davvero interessata a me..ma in lei, cerco Caroline” aggiunse l’ibrido “Mi sto aggrappando alla speranza che un giorno mi innamorerò davvero di Cami”.
“E sbagli allora!”disse Elijah con tono calmo “Certo nella vita tutto è possibile, ma vedi Niklaus, tu non sei come Rebekah. Se hai perso davvero la testa per Caroline e ,a distanza di tempo,pensi ancora lei..non credo che te ne libererai facilmente”.
Klaus non sapeva cosa dire, sembrava quasi che volesse sentirsi dire quelle cose dal fratello che più stimava.
“Non prenderlo come un rimprovero. Io ti conosco, non sei uno che si accontenta e soprattutto che si innamora facilmente..Hai mai pensato a Camille?A come si possa sentire?Insomma è chiaramente una ruota di scorta” continuò Elijah.
“Certo che ci ho pensato e mi sento pessimo. Mi ha dato tanta fiducia..” proferì Klaus amaramente , andando in direzione della finestra “Lei mi ascolta, mi consiglia , mi capisce. Ha organizzato anche questa mostra ed io ..”.
Klaus strinse i pugni, sperava che il fratello riuscisse a trovare una soluzione infondo era sempre stato più bravo di lui in questo campo.
Elijah si alzò dalla poltrona e posò la mano sulla spalla del fratello.
“Chiarisci con Camille e poi prova a fare un tentativo con Caroline..”gli consigliò il fratello.
Klaus trattene un sorriso, contento di avere un fratello che stava dalla sua parte.
Ora doveva solo trovare il coraggio di parlare con Camille  e di raggiungere Caroline non appena fosse stato possibile.
 
 

Anche quella sera la mostra fu un successo.
Sembrava proprio che la voce si fosse diffusa anche nelle cittadine limitrofe, quindi erano accorsi in molti ad ammirare i capolavori di Klaus.
Per tutta la serata Klaus aveva rivolto il suo sguardo a Camille, con la speranza di riuscire a trovare il momento giusto per parlare con lei, ma ogni volta sembrava che lei gli stesse sfuggendo.
Arrivarono insieme in albergo, Camille gli rivolse un sorriso non appena misero piede nella Hall.
Si avvicinò a Klaus e lo baciò. L’ibrido ricambiò quel bacio, stringendola verso di sé.
Ma cosa stava facendo? Doveva mantenere il controllo e dirle la verità, non doveva fingere né con lei e né con sé stesso.
Tutte le volte che l’aveva baciata, una parte di sé pensava : come sarebbe stato baciare Caroline ?

Klaus spostò le sue labbra ed il suo sguardo divenne cupo e distante.
“Qualcosa non va?”chiese Camille, inarcando le sopracciglia.
“Cami..” esordì Klaus, prendendole le mani “Io ti devo dire una cosa..”.
“Dimmi allora..” .
“Io non credo che tra di noi possa funzionare..”sussurrò Klaus con sguardo dispiaciuto.
“Ti stai già arrendendo?” sbottò Cami, guardandolo dritto negli occhi.
“Cami, guarda in faccia la realtà. Un ibrido millenario e un’umana?” esclamò l’ibrido, deviando il discorso da un’altra parte.
“E’ questo che ti spaventa?” chiese la donna,posando una mano sul suo viso “Il nostro futuro dopo neanche due giorni che stiamo insieme? Se devi inventare una scusa, trovatene una buona..”.
Fu così che Cami si voltò, andando in direzione delle scale per raggiungere la sua stanza.
Klaus  spostò il suo sguardo altrove, si sentiva un codardo.
Non era stato in grado di essere completamente sincero con lei e Camille se ne era accorta .
Forse stava per fare una cavolata, ma sentiva che fosse la cosa più giusta da fare in quel momento.
O almeno era ciò che pensava che potesse farlo stare meglio.
 

Casa Forbes.

Caroline si era svegliata nella notte con una certa sete, pertanto scese dal letto e raggiunse la cucina.
Ma vide un’ombra davanti alla porta, accese la luce e riconobbe quel volto.
Era Klaus. Ed era di fronte a lei.
La vampira si voltò verso lo specchio, la sua immagine non era delle migliori .
Aveva i capelli un po’arruffati , era senza trucco e indossava un pigiamino che forse le andava un po’ troppo stretto.
Che vergogna, pensò mentre andava ad aprire,notando che Klaus indossava degli abiti eleganti.

“Cosa ci fai da queste parti?” chiese la vampira a bassa voce, visto che lo sceriffo stava dormendo.
Klaus entrò, era stato già invitato ad entrare in passato dallo sceriffo .
L’ibrido si voltò verso la vampira, ma lei sembrava un po’ assente.
“Caroline..guardami quando ti parlo” disse Klaus, prendendola da un braccio.
“E tu abbassa la voce, per favore!” le chiese Caroline in tono supplichevole.
“Scusa..” disse l’ibrido, lasciandole il braccio, sebbene la vampira avesse provato piacere da quel tocco  e la presenza di Klaus non le dispiaceva affatto.
“Marcel è qui?”chiese Caroline,tornando con i piedi per terra.
“No, o per lo meno non credo. Non è per questo motivo che sono qui..” disse l’ibrido con voce ferma e guardandola negli occhi.
“Riguarda Bonnie?” domandò ancora la vampira.
“No, Caroline. Riguarda te..”sussurrò l’ibrido avvicinandosi a lei  e posando una mano sul viso della ragazza.
“Klaus..” disse Caroline, abbassando lo sguardo mentre lui le accarezza il viso con dolcezza .
Erano troppo vicini, Caroline pensò allora alle parole di Matt, pensò al fatto che Klaus avesse già un’altra donna.
Non doveva farsi trasportare dalle emozioni, doveva comportarsi da persona matura  e affrontarlo.
Divenne improvvisamente rigida e Klaus se ne accorse.

L’ibrido spostò subito la mano dal volto della vampira, voltandosi di spalle.
A quanto pare, lo stava rifiutando come aveva già fatto in passato.
Riusciva a capirlo dal suo sguardo, le parole non erano necessarie quando si trattava di Caroline.
“Allora non avrò mai una chance con te..”mormorò Klaus amaramente , rimanendo di spalle.
“Perché vorresti una chance?” domandò Caroline “Insomma hai già un’altra donna, sei andato avanti. Hai voltato pagina, hai fatto bene e ti capisco”.
“No,non capisci invece..” disse l’ibrido scuotendo il capo “Quando stavo con lei, pensavo a te. Ma evidentemente non era,non è  e non sarà mai un sentimento reciproco” .
Caroline deglutì nel sentire quelle parole. Aveva usato il passato ,questo forse voleva dire che  aveva già rotto con quella biondina.
“Quindi non stai più con lei?” chiese la vampira con tono incerto,facendosi un po’ di coraggio.
“No, non sto più con lei. Non siamo durati molto..” disse Klaus con tono dolce ,voltandosi verso di lei .
“Ah..”fu l’unica cosa che uscì dalla bocca di Caroline, mentre il suo viso assumeva un’espressione un po’ divertita e un po’ sollevata, sebbene in quel momento stesse rimproverando se stessa .
“Che cosa vorrebbe dire quello sguardo?” disse Klaus, rivolgendole un sorriso.
Caroline scosse il capo, non voleva dargli una risposta. In quel momento sentiva le gambe tremare e se avesse parlato, probabilmente anche la sua voce non sarebbe stata ferma e sicura.
Pertanto si avvicinò a lui, posando le mani attorno alle sue guance.
Erano così vicini , Klaus non riusciva a capire, non riusciva a credere a quello che stava per accadere.
Caroline posò le labbra su quelle di Klaus, mentre sentiva le guance avvampare.
Klaus la strinse a sé, cedendo a quel bacio che aveva tanto atteso.
Quando le loro labbra si staccarono, i due si sorrisero poco dopo.

“Non me l’aspettavo ma ci speravo,Caroline..”sussurrò Klaus all’orecchio della vampira , la quale sussultò.
L’ibrido non potè fare a meno di notare che la vampira fosse arrossita e non poteva che fargli piacere.  
Caroline posò un dito sulle labbra disegnate dell’ibrido.
“Non parlare..”sussurrò la vampira, prima di baciarlo nuovamente ma dovette fermarsi subito dopo.
Sentì una porta aprirsi, doveva essere sua madre che si stava alzando.
“Oh mio dio..”mormorò la vampira,mordendosi un labbro.
“Buona notte, Caroline” disse Klaus a bassa voce, correndo a velocità vampiresca per non esser visto da Liz Forbes.
“Hey Caroline, come mai la porta è aperta?” disse Liz poco dopo.
“Avevo bisogno di un po’ di aria fresca..” rispose Caroline con tono incerto.
“Non sai quanto ti capisco!Con questo caldo afoso, non riesco a dormire bene” disse la donna, andando in cucina per prepararsi una camomilla "Odio l'estate!".
Caroline tirò un sospiro di sollievo,forse la madre si era bevuta quella bugia.
Chiuse la porta e tornò nella sua camera. Si buttò sul letto, con un sorriso da ebete stampato in volto.
Si sentiva finalmente  felice, dopo tanto tempo.
  
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