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Autore: Carotina91    28/02/2014    2 recensioni
Dal capitolo 14:
-Grazie di amarmi- Ancora più rossa, nasconde il viso oltre la spalla di lui.
-Ancora arrossisci? -Rise lui- Sciocca. Sai perfettamente che ti amo, e che non devi ringraziarmi- Le prese la mano conducendola in macchina.
Ancora baci, tanti baci dati di sfuggita mente Alex guida. Mentre cerca di parcheggiare, mentre entrano in casa e Bobo gli fa le feste. Mentre lui la prende in braccio portandola in camera.
E tanti altri, che sanno di amore.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexander Ludwig, Isabelle Fuhrman, Jack Quaid, Jacqueline Emerson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Your love is a lie - Il tuo amore è una bugia'
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Chapter 12

Quella mattina Alexander, si svegliò di buon umore.
Fece qualche flessione, corse sul tapirulan e doccia calda subito dopo.
Bobo era li, in cucina ad aspettarlo per la colazione.
In jeans, Alex scese in cucina sbadigliando. Prese la ciotola di Bobo, riempiendola di crocchette. Aprì il rubinetto facendo scorrere l’acqua fredda, e riempì l’altra.
Guardò nel frigo pensando a cosa poter sgranocchiare. Ma trovò solo un succo di frutta, sbuffò, doveva fare la spesa.
Ma comunque non aveva voglia di fare colazione, avrebbe mangiato qualcosa da Starbucks.
Si sentiva tremendamente felice.
Le cose tra lui e Isabelle, stavano andando bene. Non voleva più rovinare niente.
Sa però, che lei non lo ha perdonato completamente.
Jennifer è il terzo in comodo.
Va bene, è bella non può non ammetterlo.
Ma doveva pensare solo a Bells, è lei la sua ragazza. Non voleva perderla e rifare l’errore di ferirla ancora.

-Che dici Bobo?- Lanciò uno sguardo al cane –Chiamiamo Isa? So che vuoi vedere Lily- Disse malizioso, e il cane a quel nome scodinzolò felice.
Alex digitò il numero della mora.
-Buon giorno, amore- Sentì Isa sospirare –Io e Bobo, abbiamo voglia di vedervi!-
“Vederci?” Disse lei.
-Si, tu e Lily. Sei a casa?-
“No, sono appena uscita dal parco, con Lily”
-Oh, bene- Disse salendo in camera –Se rimani in zona, ti raggiungo.
“Ahm, non so se resterò a lungo”
-Ti prego, non andare via- Alex fece il labbruccio, anche se lei non può vederlo –Ho davvero voglia di vederti, mi manchi-
“È che sono con…mia sorella” Sentì la voce di Maddy.
-Beh, se proprio non vuoi…- Il biondo è evidente, ci restò male e Isa se ne accorse.
“Magari va via”
Alex si illuminò –Perfetto. Tra mezz’ora al parco-
“Si, ti aspetto alla solita panchina” Disse raggiante.
-Non sparire. Hai già fatto colazione?-
“No, perché?”
-La facciamo assieme- Disse riagganciando. Si vestì in fretta, indossando un paio di bermuda di jeans. T-shirt e convers. Si infila le cuffiette nelle orecchie, occhiali da sole una spruzzatina di deodorante. Scende in salotto, sbuffa perché non trova il guinzaglio di Bobo, ma il suo cane spunta alle sue spalle con l’oggetto in bocca. Ride e esce di casa, direzione il suo amore.

[...]

-Devi sparire- Disse Isa alla sorella.
-Ma perché?- Si lamentò lei.
-Perché Alex sta per arrivare-
-E quindi?-
-Vuoi fare il terzo in comodo?-
-Ho capito, volete fare i piccioncini. Volete comportarvi come quelle coppie felici-
-Noi siamo felici-
-Da due giorni?- Sputò cattiva lei –Da quanto tempo siete ritornati insieme?-
-Perché sei così?-
-Perché io guardo in faccia, la realtà- Disse Mad.
-Una sorella dovrebbe sostenere, non comportarsi come te- Disse ferita Isa.
-Scusa se penso che hai fatto un errore, nel rimetterti con lui-
-Non è un problema tuo-
-Sbaglio o è uscito con un'altra, mentre stavate insieme?-
Isa si ammutolì. È vero, Alex è uscito con un'altra. Ma ora lo ha perdonato, ha deciso di farlo…perché interferire ancora? Perché farla sentire una merda?!
Non è stata Maddy a venir ferita. Ci pensò su e si accorse, che lei non aveva tutti i torti, stava commettendo un errore?
No, no NO…si stava facendo influenzare da lei.

-Smettila, io so cosa fare. Tu non sei nessuno per potermi dire, con chi devo stare- Disse infuriata Isabelle. Sua sorella vuole solo proteggerla, ma lei lo ama, non conta questo?
-Bene. Se è questo che credi- Disse allontanandosi appena –Se pensi che il tuo principe azzurro, ti sarà fedele, allora…bene!-
-Cosa vuoi dire?-
-Che quando tornerai a piangere per lui. La mia porta la troverai chiusa- Disse Maddy velenosa. Vuole bene a Isabelle, ma c’è un limite a tutto, Alex non fa per lei. C’è di meglio al mondo.
-Siamo sorelle, viviamo sotto lo stesso tetto. Non puoi non parlarmi perché sono tornata, con il mio fidanzato-
-Il lupo perde il pelo, ma non il vizio- Sorrise lei –Ricordatelo, prima che sia troppo tardi- Disse lasciandola da sola.

Due mani le coprono gli occhi, lei sovrappensiero pensa sia un maniaco.
Una volta ha visto il film di karate kid, le viene in mente “metti la cera, togli la cera” e soprattutto una mossa di karatè. Ma non è un esperta, appena sente le labbra dello sconosciuto baciargli il collo, non ci pensa due volte. Gli prende le mani, si gira e “la persona” dietro di lei, presa alla sprovvista non si accorge del calcio in arrivo, verso le sue parti intime.
Urla per il dolore, si accascia a terra imprecando. Un abbaiare familiare fa voltare Isa, che vede un labrador correre verso di lei. È Bobo. Isa sbianca, allora vuol dire che…il maniaco è…

-Ma che ti è preso, tesoro…- Dice affannato il biondo.
-Scusami…- Lo aiuta a sedersi su una panchina –Pensavo fossi un maniaco- Disse mortificata.
Alex storse il naso –Un maniaco mica ti attacca in un luogo pubblico?- Disse guardandola.
-Ehm…ma io che ne so- Fece dei gesti con le mani –E poi, sei tu che mi sei venuto alle spalle- Disse giustificandosi. Alex sorrise, prese il suo mento con la mano avvicinandola. Catturò le labbra di lei, in un lungo e romantico bacio.
Quando si allontanò Alex, notò il rossore sulle guance di lei. Da quando è diventata timida?
-Sei arrossita- Disse dolcemente carezzandole la guancia.
-Noo, che arrossire- Ma socchiuse le palpebre girando la testa di lato.
-Si, invece. Sei un pomodorino- Disse inumidendosi le labbra, cercando di prenderle il viso per farsi guardare. Ma Isa ridacchiando, sfuggiva alla sua presa.
-Smettila. Mi metti in imbarazzo- Disse infine guardando il biondo. Perdendosi in quei meravigliosi specchi d’acqua.
-Allora lo ammetti?- Rispose riprendendola lui.
-Ammettere, cosa?-
-Che mi ami. Non puoi vivere senza di me…- Disse ridendo contagiando automaticamente anche la mora –E che arrossisci quando ti dico che sei bella, e quando ti mordicchio le labbra-
-Ehy, ora non esagerare- Disse cercando di sembrare naturale.

Alex non disse nulla, sapeva che era come diceva lui.
Guardò Bobo e Lily, che si rincorrono. Gli sembra quasi impossibile essere qui, con lei.
Ha timore che possa svegliarsi, ritrovarsi nel suo letto e che questo sia solo un sogno. Diede un pizzicotto a Isa, che con la testa tra le nuvole lanciò un urletto piuttosto forte.

-Perché lo hai fatto?- Disse massaggiandosi il braccio.
-Volevo solo vedere, se stavo sognando- Disse lui alzando le spalle.
-E perché su di me?- Disse imbronciandosi.
-Perché se mi svegliavo, ed era un sogno…- Spiegò –Sarebbe stato brutto poi-
-Ah, bene. Quindi pizzicare me, è stata solo la prova che non stai sognando?- Il biondino annuì.
Isa si alzò saltandogli addosso, e pizzicandolo ovunque. Alex la teneva stretta per non farla cadere e si lasciava “torturare” da lei.
Perché è bello sentirla ridere, pensò. I cani si avvicinarono. Alex fermò le sue mani, lei le intrecciò dietro il collo di lui. Entrambi si specchiarono negli occhi dell’atro. Ci sono tante cose da dire, ma perché rovinare un momento così bello?
Un rumoroso brontolio si sentì, facendo in modo che smettessero di baciarsi.

-Ehm…- Arrossì in un colpo Isa –Credo sia il mio…stomaco- Disse ridacchiando.
-Credo sia ora di andare a mettere qualcosa, nello stomaco- Si alzò, lasciando a lei il tempo di ricomporsi.
-Starbucks?- Disse ridendo.
-Eh, sia- Guardò i cani –Pensi che li lascino entrare?-
Isa fece spallucce –Possiamo sempre mangiare fuori.
Alex la ribaciò, non può fare a meno delle sue labbra. Come anche Isa, si accorse che stargli lontano fa troppo male.
Uscirono dal parco con i loro cani dietro. Isa non pensò più alle parole della sorella, come Alex non pensava a Jennifer. Il suo universo, il suo mondo perfetto è Isabelle.
Lei lo fa sentire bene, si completano a vicenda.

[...]

Isabelle si concesse un bagno caldo. Ringraziò di non dover fare la fila, ed aspettare che qualcuno uscisse per dedicarsi alla sua persona. Il bagno profuma ancora di bagnoschiuma alla frutta. Accese solo una candela per dare più atmosfera all’ambiente. Sorrise chiudendo la porta per raggiungere la sua camera.
Ricordò che guardava spesso siti di arredamento, per prendere ispirazione.
Arrivò davanti al grande specchio sfilandosi il telo da doccia.
Cominciò a guardarsi spalmandosi una crema al cocco. Non si è mai trovata brutta o cosa, anzi per essere una ragazza magra, si piaceva molto. Il seno piccolo ma non inesistente, i fianchi morbidi, la pancia piatta, le gambe magre e lunghe anche se, avrebbe preferito qualche centimetro in più.
Sciolse i capelli arrossendo vistosamente. Improvvisamente penso ad Alex, era come se fosse li con lei, che la abbraccia da dietro.
Lei alza la testa catturando le sue labbra, e lui che accarezza i fianchi scendendo pericolosamente verso il basso, fino ad arrivare hai glutei. Sospirò toccandosi le guance calde. Ma non poté non sorridere, le piaceva quella sensazione di essere toccata da Alex, anche se lo ha solo immaginato.
Ma ora sono di nuovo una coppia, e prima o poi deve succedere.
Cominciò a vestirsi, indossando l’intimo e dopo un pigiama.
Stava per mettersi a letto, quando sua mamma entra nella sua stanza dicendole che una persona vuole parlarle.

-Tu?- Isa sgranò gli occhi –Che ci fai qui?-

[...]

-E si è presentata a casa tua!- Jackie guardò l’amica –Questa cosa mi puzza-
-Già l’ho pensato anche io-
-Cioè è strano…dai, non puoi crederle-
-E se…stesse dicendo la verità?-
-Devo ricordarti di chi stai parlando?-
-No, so di chi stiamo parlando. Non mi dimentico che persona è-
-Allora è normale che mie è difficile, credergli-
-Lo so, ma…mi sembrava sincera-
-Anche i serpenti sembrano innocui. Ma appena ti distrai, ti mordono- Disse Jackie.
-La paragoni a una vipera?- Disse ridacchiando.
-Beh, se non lo è, dimmi tu cos’è-
-Non so cosa pensare, giuro…appena l’ho vista- Isa gesticola –Volevo innanzitutto saltarle al collo, e poi beh mi sono trattenuta-
-E infine l’hai ascoltata-
-Eh, già- Si guardò le scarpe muovendo le gambe.
-E quindi cosa vuoi fare?- Disse la rossa.
-Non lo so proprio. Penso che ne parlerò con Alex-
-E lui che pensi che farà?-
-Non ne ho idea, ma se era sincera…è un punto a mio favore-
-Beh si…perché almeno così, una si è fatta da parte-
-Esatto- Disse Isa.
-Però raccontami ciò che ti ha detto. Parola per parola-
-Ok-

Back in time

Isabelle’s Pov

-Che vuoi? Stavo per andare a dormire?-
-Oh, il tuo bel principe non te lo ha dato il bacio della buona notte?- Disse ridendo.
-Non ho tempo da perdere con te. Vuoi dirmi o no perché sei qui?!-
-Ok, scusa. Volevo parlarti-
-Tu? Parlare a me?- Disse quasi mettendosi a ridere.
-Si, lo trovi così strano?-
-Si, detto da te…poi-
-Va bene, ti capisco. Non mi sono comportata molto bene con te, soprattutto con te. Però voglio recuperare quello che è rimasto, se è rimasto qualcosa-
-Eravamo amiche, prima che cercassi di portarmi via il ragazzo-
-Lo so, e ti chiedo scusa…- Disse la bionda-
-Tu che chiedi scusa?- Isabelle scoppiò a ridere –Questa è nuova-
-Senti sto cercando di chiederti scusa- Sbuffò Leven –Ma vedo che a te non importa-
-Ovvio. Non ti credo- Fece Isabelle appannando la porta di casa –Come posso crederti? Fino a ieri ti stavi spalmando come una gatta morta, su Alex- La bionda fece per dire qualcosa, ma la mora la interruppe –Cioè, ti sembra normale dopo tutto quello che mi hai fatto, vieni qui e pretendi che diventiamo amiche?-
-Io non pretendo niente- Disse con sincerità –Sono davvero dispiaciuta. Vi ho visto al parco, e…-
-Ci hai spiati?-
-No, passavo di lì, ero con un ragazzo…-
-Un altra tua vittima, immagino-
-Isabelle…ti sbagli. So di aver fatto cose cattive, però ti giuro che…non penso più ad Alexander- Sbuffa –Devi credermi. Io non lo voglio più, era solo una cotta…ne sono sicura-
-Oh, ora te ne lavi le mani-
-Isabelle…ti sto solo dicendo che non voglio più mettermi tra voi- Isa non la guarda, è incredibile prima le fa la guerra e poi, si presenta alla sua porta chiedendole perdono?
-Tu non sei come me- Cominciò Leven.
-Su questo ci puoi giurare-
-È così difficile per te, credermi?- Isa annuì –Io voglio degli amici, e solo ora ho capito che ti stavo facendo del male. Permettimi di essere una persona migliore, di essere…diversa da come sono. Voglio cambiare,e lo sto facendo cominciando da te-
-Cosa mi dirà, che dopo questo…non tornerai a fargli la corte?-
-Non lo farò. Lui non è me che vuole- Disse con un sorriso amaro la bionda –Corrergli dietro, e sapere che non ho speranza…è così triste. Io non voglio sentirmi così-
-Leven, io…vorrei davvero poter crederti-
-Senti, non ti sto chiedendo di essermi amica, anche se…-
-Anche se cosa?- Fece Isa.
-Anche se mi piacerebbe tanto- Era sincera? Doveva fidarsi? –Hai bisogno di tempo, e ti capisco. Ma non escludermi dalla vostra vita- La vide strofinarsi le mani –Odio stare da sola, non avere nessuno con cui parlare. Tutti che mi credono una perfida strega. Non ne posso più-
-Io…ci penserò. Non sperarci-
-E io invece ci spero. Perché tu sei buona, e so che farai la scelta giusta- Disse voltandole le spalle e andando via, così come è venuta.

-Cavoli…- Sopirò Jackie –Che discorso. Cosa posso dirti…aspettiamo, vediamo come si comporta e alla fine decideremo se vale la pena perdonarla-
-Si, lo penso anche io-
-E con Alex? Come va?- Disse maliziosa.
-Cos’è quello sguardo?-
-Andiamo…sai cosa voglio dire- Ride la rossa.
-No, giuro…dimmi perché ridi-
-Mi chiedevo solo…- Ok, forse so cosa vuole dire.
-Mi stai chiedendo se l’ho mai fatto, con Alex?- Disse arrossendo un po’.
-Certo. Allora, è successo?- Disse sorridendo facendole l’occhiolino.
-Ehm..no, non è ancora successo-
-Oh, bene. Vuol dire che ti dovrò spiegare delle cose-
-Ehy, non mi serve quel discorsetto- Disse più rossa di prima.
-Sicura?-
-Si, ma grazie lo stesso. E se avrò bisogno ti faccio un colpo di telefono- Disse ridendo la mora.
-Va bene. Ci vediamo, ho un appuntamento con Jack-
-Vedi di comportarti bene-
-Tranquilla. Ciao mora- Disse schioccandole un bacio sulla guancia.
-Ci vediamo rossa- Rispose mimando il gesto dell’amica.

[...]

Agosto 1984

Elina’s Diary

Il campo estivo mi piace tantissimo. Sono tre settimane che non sento mia madre.
È un sollievo, io e Margaret ci stiamo divertendo un casino.
Abbiamo fatto amicizia con le compagne di “letto” Abbie e Lucy.
Sono spassose, e per niente noiose.
Con Luke, non ci siamo sentiti molto, anche perché il campo è per sole ragazze.
Ah, dovevo immaginarlo. C’è un grande lago che divide il nostro campo, da quello dei maschi all’altra sponda. Un uccellino però, mi ha detto che una persona che mi piace tantissimo, si trovo all’altro campus.
Se Luke, è davvero qui, con me in questa mitica vacanza. Non potrei esserne più felice.
Margaret insiste che devo confessargli, che gli voglio bene più di un amico. Che credo…anzi so di amarlo. Ma ho paura, perché non so se lui prova i miei stessi sentimenti.

L’altro giorno Julia e Jacob, ci hanno divise in gruppi e portate nei boschi.
Non avevo mai fatto campeggio con le amiche. È un esperienza unica, stare davanti al fuoco ad arrostire marshmellows, e a raccontarci storie di paura.
Ma durante la notte, quando Julia e Jacob dormivano, i ragazzi sono venuti a farci visita.
So che può sembrare una cosa da film, ma è successo.
E so per certo, anzi potrei metterci la mano sul fuoco. Abbie, ha ospitato un ragazzo nella sua tenda, non ricordo il nome, ma Lucy che è una pettegola di sicuro lo saprà.
E poi, c’era Luke. Margaret andò nella tenda di un'altra ragazza, lasciandoci soli.
Era la mia occasione, dovevo confessargli ciò che provavo.

-Ma sentili- Disse ridendo piano, per non farci scoprire dagli istruttori.
-Noo, non dirmi che sul serio Abbie lo sta facendo?- Disse Elina.
-Si, ti sembra strano?-
-No figurati, è solo che…stanno insieme?-
-No, ma tutti conoscono Abbie, perché la da facile-
-Non ne avevo idea- Dice con sincerità.
-È una buona amica però, solo dovrebbe stare attenta- Disse Luke, sdraiandosi accanto ad Elina.
-Io non riuscirei mai a farlo con…qualcuno che non amo- Disse arrossendo.
-Idem, anche se…-
-C’entra Michelle?-
-No, io e lei siamo stati insieme un po’ di tempo. Ma nulla di serio, fa troppo la preziosa per i miei gusti- Lui la guardò, erano vicini –Dimmi, ti piace qualcuno?-
-Perché me lo chiedi?- Sussurrò lei imbarazzata.
-Sei arrossita- Sorrise lui –Sei bellissima-
-Dai, non è vero. Io non sono come Michelle, lei è bella…non io-
-Lei può essere passabile, ma la bellezza non basta- Lui si girò avvicinandola –Tu sei bella dentro e fuori-
-Luke, mi fai arrossire. Perché mi dici queste cose?-
-Perché provo qualcosa per te. Mi piaci Elina-
-Dici sul serio?-
-Mi piaci. Lo so da un po’, ma non sapevo come dirtelo-
-Anche tu mi piaci molto. E anche io non sapevo come dirtelo. Avevo paura che…non volessi più parlarmi-
-Non potrei mai- Luke si avvicinò catturando le labbra di Elina.

Ci baciammo a lungo, ma non ci spingemmo oltre.
Nessuno dei due era pronto per quel passo. Ciò non vuol dire che non lo faremo mai, solo che quel momento non era adatto. Ne io, ne lui volevamo concederci in un bosco, in una stupida tenda circondati da atri ragazzi.

-E brava mamma- Disse Isabelle, continuando a leggere –Farò come te, aspetterò il momento giusto- Isabelle ama Alex, ma non vuole buttarsi in qualcosa e poi pentirsi.

Un cinguettio cattura la sua attenzione. È appena arrivato un sms.

“Ho voglia di vederti” Scrive Alex.
“Anche io…tanto” Risponde Isa.
“Passo io o vieni tu?”
“Casa mia non è vuota…passo io. Sei solo?”
“Si, sono tanto triste”
“Oh, povero cucciolo. Mi dovrò far perdonare”
“Si, tesoro”
“Mi cambio e arrivo. Ho troppa voglia di stare con te” Sorride la mora, mordicchiandosi il labbro.
“Ti aspetto, fai in fretta”
“Sono già lì”

Prende il diario della mamma, corre in camera e caccia dei vestiti dall’armadio. Vuole vestirsi carina ma non volgare.

Decide di indossare shorts rosa chiaro, top bianco, e scarpe con il tacco non troppo alto rosa cipria. I capelli li lega in una coda lasciando la frangia libera. Al collo mette una collana color oro, con un pendente a forma di cuore. Orecchini anch’essi a cuore e qualche bracciale. Trucco leggero, e un filo di lucidalabbra.
Si guarda allo specchio, prende le chiavi di casa, prima di uscire lascia un biglietto alla mamma, dicendole che va a casa del suo amore.

[...]

-Stai scherzando, vero?- Disse nervosa Jennifer, a una Leven tranquilla e allegra.
-No, faccio sul serio-
-No, tu mi prendi in giro- Si stava arrabbiando –Non puoi dirmi che ci rinunci. Non dopo tutto quello che mi hai fatto fare-
-E invece è così- Disse tranquilla la bionda –Non voglio più che infastidisci Alex e Isabelle. Basta è finita, tornatene alla tua vita, e lascia in pace la loro-
-Sai cosa?- Sorrise Jennifer –Tu menti, vuoi farmi credere che di lui non ti importa niente. E invece non è così-
-Ti sbagli, con lui è storia chiusa-
-Ma se non è mai iniziata- Rise cattiva la mora.
-Come ti pare. Se non lasci in pace Alexander, io dirò tutto a Isabelle- Disse minacciandola.
-Non lo farai mai- Rispose sicura Jennifer.
-Invece lo farò, non mi conosci per niente-
-No, non lo farai- Jennifer sorrise –Se solo ci provi, loro ti odieranno-
-Alex odierà di più te-
-Io so come comportarmi con lui. Tu invece…sei cattiva, volevi separarli da prima che arrivassi io- Jennifer si avvicinò a Leven –Tu parla e io ti farò vedere chi tra le due, verrà odiata e allontanata. Pensaci bene Leven-
-Tu non mi fai paura, sono io che ti ho trovata. E io posso distruggerti-
-Illusa. Fallo…e vedrai quali saranno le conseguenze. Loro già ti odiano, pensa se vengono a sapere che mi paghi per dividere la “felice coppietta”- Disse mimandolo con le dita.
-Non azzardarti, non darai la colpa a me-
-Alex, scusami…- Recitò Jennifer –Lei mi ha costretta…- Finse di piangere, singhiozzando –Io non volevo, non sono quel tipo di persona…mi servivano soldi e lei mi ha ricattata- Jennifer rise –Perdonami, io non ho mai voluto farti del male-
-Che gran p*****a!- Disse scioccata Leven.
Jennifer si asciugò le finte lacrime, ridendo guardando l’espressione della bionda.
-No, sono solo una ragazza innamorata. E se tu ti tiri indietro cara, beh…mi lasci campo libero- Disse allontanandosi. Leven le strinse il polso fermandola.
-Te lo ripeto, non provarci…-
-Smettila con questa sceneggiata- Jennifer liberò la presa –Un amore non si dimentica da un giorno, all’altro. A meno che non hai un cuore di pietra, e il tuo non era amore ma solo il vedere una coppia distrutta. Io non ti credo, sei troppo falsa- Jennifer le diede le spalle abbandonandola in quel vico dove la bionda le aveva dato appuntamento, per disdire il suo servizio.
Lei si stava facendo da parte, ma Jennifer è ostinata, e lei doveva fare qualcosa, per rimediare hai suoi errori.

[...]

Buona seraaa. Lo so ho aggiornato ora, e oggi non è sabato xD
Ho appena finito il cap, e non resisto a non postarlo e poi ho cambiato giorno, quindi lo posterò ogni venerdi, perchè sto pensando di continuare la "Clato" e...penso che quella mi è più difficile da scrivere rispetto a questa, perchè una Clove cattiva non mi riesce proprio. Sono per il genere "romantico" io ;) Ok, se siete arrivati fino a quì, cosa ne pensate del capitolo?
Leven secondo voi si è pentita sul serio, o è come dice Jennifer? Farà finta?
Questo capitolo è un pò dolcioso xD Alexbelle <3
Ringrazio chi legge, commenta, chi legge e basta (anche se un parere in più non fa mai male) mi fa molto piacere che venga letta, commentata..sapere che alle persone piace ciò che scrivo è bellissimo penso.
Mi piace scrivere, e faccio errori come tutti :P eh va bene, mi sono dilungata un pò. Comunque aggiornamento al prossimo venerdi e spero di poter continuare la Cato, amo troppo quei due! Baci e a presto <3<3<3

  
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