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Autore: Clary1234    28/02/2014    1 recensioni
Tradimenti, amore, bugie...a chi va la tua fede?
Sei disposto a cambiare tutto quello in cui credi, per amore?
Non avere paura di amare sarà la tua unica salvezza.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate, Triangolo
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Salve :) Come state??? Devi dire che ci ho messo un po' a scrivere questo capitolo e non sono pienamente soddisfatta ma il prossimo sarà meglio, promesso!
Spero vi piaccia e ancora grazie a chi mi segue <3

 
MAGNUS
Magnus stava fissando degli occhi azzurri che conosceva molto bene. Alec.
Il ragazzo si era presentato a casa sua, bagnato fradicio (fuori pioveva) con un enorme felpa sformata e dei jeans logori che gli davano un’aria ancora più trasandata. Il volto era molto più magro del solito e segnato da piccole rughe dovute alla mancanza di sonno, vederlo in quello stato provocava a Magnus una piccola fitta al cuore che si impegnò a cancellare dagli occhi prima che lui la potesse leggere, non gli avrebbe lasciato nessun vantaggio.
-Mi hai detto di venire a casa tua- disse Alec scrollando la pioggia dai capelli. – Sì, l’ho fatto- confermò lo stregone allontanandosi dalla porta e sedendosi su una poltrona rosa schoking che, Alec ne era sicuro, prima non c’era. –Ma solo perché tu continuavi a scrivermi bigliettini e io sono molto sensibile allo spreco della carta.
Il ragazzo rimase interdetto qualche istante sulla porta, prima che con una scrollata di spalle  entrò nell’appartamento e si sedette sul divano difronte a Magnus che aveva incominciato a fumare da una grossa pipa che rilasciava fumo azzurro a ogni boccata.
-Hai intenzione di parlare o devo mandarti un invito ufficiale?- Magnus usava l’ironia come rifugio per non soffrire, in questo assomigliava molto a Jace.
-Sì io…ho bisogno di parlarti di quello che è successo tra noi-
-Intendi dire di come hai quasi messo fine alla mia eternità per uno stupido capriccio?- Quelle parole ferirono Alec come un coltello, Magnus lo aveva fatto apposta aveva scelto con cura ogni sillaba per ottenere il risultato desiderato.
-Okay ora basta.- Il ragazzo ora si era alzato in piedi e fissava lo stregone con occhi disperati cercando di trasmettere le parole con solo lo sguardo. –È vero. Ho chiesto informazioni a Camille per sapere se era possibile farti perdere l’immortalità, e ho chiesto anche se era possibile che io diventassi immortale per vivere accanto a te tutta la mia vita. Non riesco a smettere di pensarti, Magnus. Sei entrato nella mia vita cambiandola completamente, mi hai regalato un benessere e un’autostima che prima non possedevo. Tu mi hai cambiato non sarei niente senza di te tranne che un ragazzino spaventato che non sa esprimere i suoi sentimenti. Non ho mai avuto l’intenzione di mettere uno stop alla tua vita, volevo solo legarla alla mia per sempre. Io ti amo Magnus Bane e ho bisogno di sapere se anche per te e lo stesso, se puoi dimenticarti del mio errore e guardare avanti. Sta a te la scelta.
 
JACE
Clary entrò nella stanza i capelli, arricciati per via dell’umidità, le creavano una specie di aureola rosso fuoco in torno alla testa. Jace rimase a guardarla in silenzio mentre si avvicinava, i suoi occhi si nutrivano della vista di lei dopo tanto tempo in cui erano stati separati. Questo pensiero gli provocava ancora una fitta al petto nonostante lei fosse lì in quel momento, davanti a lui a guardarlo con gli occhi verdi che risplendevano.
-Dove sei stata?- La voce gli uscì in un sussurro, soffocato dal desiderio. Lei gli si avvicinò e posò la fronte sulla sua.
-Da Sebastian.- Appena quelle parole le uscirono di bocca Jace si allontanò da lei come se lo avesse spinto, gli occhi prima dolci erano diventati freddi e rabbiosi. –Da Sebastian?! Che cosa vorrebbe dire che eri da Sebastian?! Clary sai benissimo quanto lui sia pericoloso ti poteva portare via o…- Uccidere. Non riusciva neanche a dirlo ma Clary doveva averglielo letto in faccia perché gli si riavvicinò prendendogli il viso tra le mani in modo che la guardasse negli occhi.
-Jace devi smetterla di preoccuparti per me. Sono anche io una Shadowhunters. Sono anche io forte.
 Mio fratel…Sebastian è legato e chiuso in una cella, non riuscirà a fare del male a nessuno, non questa volta.- Nel momento stesso in cui diceva quelle parole sentiva in bocca il sapore amaro della menzogna: suo fratello aveva un piano. Lei faceva parte di quel piano. Jace non doveva saperlo.
 
CLARY
Lei e Jace passarono quasi tutto il pomeriggio stretti sul letto a baciarsi, come se volessero recuperare tutto il tempo che gli era stato portato via. Nonostante la felicità di Clary per trovarsi lì con Jace una piccola parte del suo cervello era con suo fratello nella cella umida e fredda. Con un movimento improvviso Jace si mise sopra di lei senza schiacciarla ma facendole sentire tutto il suo corpo snello e muscoloso contro quello di lei.
-A cosa stai pensando?- Ahia. Non era riuscita a nascondere la sua preoccupazione, non sarebbe mai stata brava come lui in questo. Si mordicchiò nervosamente il labbro cercando di cancellare ogni pensiero negativo dagli occhi. –A noi. Stavo pensando a quanto sia felice di essere di nuovo con te.
Jace si piegò verso il suo viso scrutandole gli occhi. –Davvero? Perché non avevi certo un’espressione felice.- disse lui rabbuiandosi, bastò quello per far tornare la determinazione a Clary, Jace non doveva sapere, lui non doveva soffrire. Con un sorriso un po’ tirato ma sincero gli strinse le braccia intorno al collo e si avvicinò ancora di più a lui in modo che quando parlasse le loro labbra si sfiorassero.
-Ti sbagli. Non esiste persona più felice di me in questo momento.
Nonostante la tensione di prima era la verità, e quando lui si chinò nuovamente su di lei per baciarla gli e lo lasciò fare, dimenticando tutto anche se per pochi minuti.
 
ISABELLE
La ragazza si muoveva freneticamente intorno al letto dove Simon giaceva svenuto, continuando a sistemarli i cuscini, a passarli una mano sulla fronte o a cercare di chiamare Magnus il quale, da quando aveva litigato con Alec, era solito non risponderle. Era tutto il pomeriggio che era sola, Clary e Jace probabilmente erano insieme, e lei non aveva nessuna intenzione di disturbarli: era ora che quei due di dessero una svegliata per quanto riguardava il loro rapporto. Alec era non si sa dove, forse a pensare al suo stregone o a sua sorella…probabilmente pensava a Magnus. Lei invece era rimasta da sola con Simon ferito e svenuto.
Finiva sempre così in fondo, era lei quella a rimanere senza nessuno, da quando era arrivato Simon, però, non si sentiva più così lui era capace di capirla e guardarle dentro come nessun altro, e questo la lusingava e spaventava nello stesso tempo. Prima di arrivare lì si era dovuta subire una Jocelyn isterica che cercava disperatamente sua figlia, sapeva di essere cattiva ma era stata molto sollevata quando sua madre, tornata da Idris più stanca e intrattabile che mai, l’aveva portata via per calmarla.
Un flebile gemito dal letto di Simon la distolse dai suoi pensieri, i ragazzo aprì lentamente gli occhi e Isabelle cacciò un grido, proprio lei che non mostrava mai sorpresa o dolore, ma quella vista le aveva gelato il sangue: Simon aveva gli occhi completamente rossi.


Allora?? Vi è piaciuto?? Spero di sì, commentate!!!
Alla prossima, Clary
 

 
 
 
 
 
 
  
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