<<  No, No, no e ancora no! >>
<< Non se ne parla! >> sbraito contro quel ciccione dell'impiegato Mr. Callaway
<< Ma signorina sono le direttive del principale! >>
'E sti gran cazzi?' Cerco  di calmarmi  provando a regolare i miei respiri ma si sa... Mantenere la calma non è di certo mai stato il mio forte! 
Mentre Duncan sghignazza come una iena affianco a me sento salirmi il crimine e serro serro i pugni fino a farmi sbiancare le nocche che iniziano a dolermi 
<< Non mi frega proprio niente, anzi dica al principale che può benissimo andare... >>
<< Andare dove Barlow? >> una voce alle mie spalle mi fa sussultare, 'oh merda' è l'unico pensiero che mi attraversa cervello in questo momento; mi volto molto lentamente ritrovandomi davanti la faccia severa del direttore.
 L'imbarazzo  provato in questo momento è indescrivibile, mi sento la gola estremamente secca ed è come se improvvisamente mi fossi scordata come si mettono infila le parole per dar vita a frasi di senso compiuto.
L'uomo si è accorto del mio palese imbarazzo ma non fa nulla per venirmi in contro, boccheggio qualche parola come alla ricerca di aria mentre la voce di Duncan non fa altro che infastidirmi ulteriormente 
<< Principessa dovresti vedere la tua faccia >> esclama esibendosi in una sonora risata
<< Taci! >> la mia voce risuona metallica e fredda e spaventa persino me stessa, Duncan deglutisce e la risatina nervosa dell'impiegato Callaway risuona nell'aria 'ma di che si impiccia quell'uomo?!'
Da quando è arrivato allo studio non fa altro c'è ficcanasare nei fatti altrui facendo quasi concorrenza a Brittany, la  classica segretaria bionda ed impicciona... Quei due non fanno altro che spettegolare ed insieme sono alquanto inquietanti!
<< Qualche problema? >>
<< Assolutamente no! >> mi sbrigo a gridare ma mi accorgo da sola del tono della mia voce che suona fin troppo falso persino alle mie orecchie...
Il direttore inarca un sopracciglio grigio perfettamente depilato... Un attimo ma da quando in qua gli uomini si depilano le sopracciglia? 'Ok Court direi che le sopracciglia del direttore non sono il tuo problema maggiore...'
L'uomo resta lì impalato con l'unico effetto di farmi salire l'ansia ma non mi lascio intimidire dai suoi occhi di ghiaccio: con non so quale coraggio sostengo il suo sguardo accusatorio e mi decido a parlargli apertamente
<< L'indagato non può soggiornare presso il mio domicilio >>
<< Cosa? Potresti tradurre per me comune mortale? >> 
Come volevasi dimostrare: qualche parolone basta a mandare in tilt l'unico neurone di quel sottospecie di uomo di Neandertal!
<< Zitto tu! >> mi rigiro verso il mio capo pregando tutti santi a me noti di riuscire a farlo ragionare
<< Dopo l'accaduto non sarebbe affatto sicuro! >> esclamo arrampicandomi sugli specchi
<< Ho dato un'occhiata al suo rapporto e mi permetta di dissentire, il carcere è il primo posto in cui lo cercheranno >> dice indicando con un cenno del capo il punk
<< NON LO VOGLIO IN CASA MIA CHIARO? >>
<< E invece perso proprio che dormirà da lei! >>
Mio dio ma perché era così testardo quella mattina?!
<< La volete piantare di parlare di me come se non ci fossi? >> Domanda Duncan esasperato
<< Facci l'abitudine amico: si comportano sempre così! >>
Duncan rifila un occhiataccia all'impiegato per poi girarsi nella mia direzione 
<< Principessa su ragiona, vuoi che il tuo amato muoia? >>
<< Hem fammici pensare... Si! >>
<< Se vuole continuare a prestare servizio in questo studio le conviene preparare il divano >> sentenzia il direttore voltando i tacchi ed imboccando la porta senza darmi il tempo necessario per controbattere ' sto stronzo' mi ritrovo a pensare mentre realizzo amaramente di dover dormire sotto lo stesso tetto del mio ex
<< Stanotte si festeggia! >> esclama Duncan improvvisando una specie di "balletto della vittoria" 
<< Ohhhh no! Ti conviene starti fermo e tenere le manacce a posto perchè sappi che se non ci pensano i mafiosi ad ucciderti lo farò io! >> esclamo fulminandolo con lo sguardo 'perché capitano tutte a me?!'
<< Ogni tuo desiderio è un ordine! >> 
Gli rifilo un occhiataccia della serie "stai zitto o potresti ritrovarti senza la lingua"
<< Principessa, dì la verità! Non vuoi che sia come ai vecchi tempi? >> mi domanda con un ghigno strafottente stampato sulla faccia... Ok ha davvero superato il limite!
Mi preparo a fargli una scenata ma nella testa mi balena un idea migliore: mi avvicino a lui poggiando le mie mani sul suo forte petto e con fare sensuale gli bisbiglio qualche parola all'orecchio
<< Sai hai ragione.... >> lui si avvicina pericolosamente al mio volto ma non gli do il tempo necessario per annullare la distanza tra le nostre bocche: gli rifilo un bel calcione là dove fa male << Come ai vecchi tempi! >>
Con un sorriso di trionfo in faccia mi dirigo verso il mio ufficio mentre in lontananza risuonano i gemiti di Duncan e le parole dell'impiccione di Mr. Callaway
<< Amico, quella non fa per te! >>
<< Ma sta zitto! >>
                     ************

Ormai è pomeriggio inoltrato e la mia  pazienza è andata a farsi benedire circa due ore fa; il mio turno di lavoro è terminato e non posso fare altro che dirigermi verso la mia auto con il mio indesiderato coinquilino al seguito. Ho provato più volte ad ottenere informazioni sui malviventi incontrati la mattina ma il ragazzo non ne vuole proprio sapere di fugare i miei dubbi così, per punizione, durante tutto il tragitto ignoro bellamente i patetici tentativi di Duncan di attaccare conversazione concentrandomi invece sulla strada dinnanzi a me ed una volta arrivati a casa mi accascio sul divano invocando un po' di serenità.
Chiudo gli occhi assonnati e provo a riposare: amo starmene sul divano a non far nulla libera da pensieri e preoccupazioni; mi rigiro più volte desiderosa di farmi un bel sonnellino... Ma.... qualcosa che me lo impedisce: avete mai la sensazione di essere osservati? Fidatevi non é una bella cosa!
Spazientita apro un occhio e mi ritrovo davanti la faccia di Duncan che mi fissa impassibile; sbuffo e mi rigiro dall'altro lato tentando di ignorarlo ma la sensazione sgradevole persiste impedendomi di trovare pace
<< La vuoi piantare grazie? >>
<< Ma se non sto facendo niente! >> irritata mi appresto a ribattere ma la mia sicurezza si infrange dinnanzi ai i suoi occhi azzurri così belli... resto imbambolata fissarli per un po' finché non mi accorgo di sembrare una perfetta deficiente 'Andiamo riprenditi su!'
<< Smettila di fissarmi! >> lui fa una faccia stupita e si appresta a replicare ma afferro un cuscino e senza pensarci due volte glielo tiro in faccia
<< Tu! >> Grida restituendomi il favore 
<< Come osi colpire il mio bel viso? Sai che molte donne si infurieranno con te?! >>
<< Ha-Ha-Ha ha fatto la battuta! >> afferro il cuscino rosa ai miei piedi e lo tiro nella direzione del punk ma lui si sposta e il mio tiro va a vuoto; ci squadriamo per un tempo che pare interminabile e mi sembra quasi di udire la musichetta dei film western in sottofondo.
Avete presente quando i due cowboy si incontrano sotto il campanile a mezzogiorno per regolare i conti? 
Innostri occhi si riducono a poco più di una flessura e restiamo a fissarci per un bel po' aspettando che l'altro faccia la prima mossa; siccome il signorino ha intenzione di starsene lì impalato tutto il giorno con un gesto rapidissimo afferro il secondo cuscino del divano dando il via alla guerra.
Inizia una di quelle lotte con i cuscini epiche che tanto amavo da bambina quando, con le mie amiche, giocavamo agli agenti segreti... Ripensandoci ora  è un po' buffo: insomma ve la immaginate una spia russa che conquista il modo con un pericolosissimo e terrificante cuscino?
 Mentre corro per tutto il salone con il punk alle calcagna sono consapevole delle lamentele che riceverò dai vicini di sotto per il troppo rumore e del fatto che non appena sarà finito il divertimento inizierò a sclerare per il disordine ma per il momento mi limito a non pensare a nulla e a divertirmi.
Non si sa come mi ritrovo a cavalcioni sul busto di Duncan il quale si trova  a terra tra il mio corpo ed il tappeto persiano
<< Incastrato, ho vinto! >> esclamo sorridente
<< Vuoi scommettere?! >> il suo tono di sfida è odioso e sono indecisa se ammollargli un ceffone o meno quando il ragazzo, con un colpo di reni, ribalta la situazione: ora quella incastrata al suolo sono io!
La tensione fra noi è alle stelle e guardo come ipnotizzata le sue bellissime labbra che si avvicinano pericolosamente alle mie... Non riesco a pensare lucidamente e l'unico rumore di sottofondo è quello del mio cuore che batte all'impazzata; ormai i nostri visi sono ad un soffio ed una parte di me (quella stupida ed impulsiva) invoca il suo bacio mente l'altra mi urla di scappare, di divincolar mi dalla sua presa ed allontanarmi da lui e dai ricordi ma resto lì, immobile...
La serratura scatta e il mio attuale ragazzo entra nel mio appartamento 
<< Che diamine sta succedendo qui?! >> il mazzo di rose che teneva in mano cade rovinosamente a terra e l'uomo incapace di proferire parola ci fissa allibito.


Angolo dell'autrice: mi scuso vivamente per il ritardo ma ho avuto qualche problemino con il mio accaunt... 
Premetto che questo capitolo è una vera schifezza ma dovevo pur far capitare qualcosa tra quei due no?!
Vi prego ditemi cosa ne pensate (non siate troppo duri)
Baci alla prossima❤️