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Autore: dreamwithme    01/03/2014    1 recensioni
Varcò il cancello del cimitero e come sempre si diresse a destra, fece pochi passi e poi si fermò davanti alla tomba di marmo.
Harry Edward Styles. 01/02/1982 – 11/09/2001.
Vittima dell’attentano alle Torri Gemelle.
FF tratta da "Vieni a Prendermi".
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Diciassettesimo Capitolo.
 
 
Maggio è sempre stato il mese preferito di Violet. Il sole caldo che inizia ad illuminare New York dalle prime luci dell’alba, gli alberi del Central Park ormai pieni zeppi di foglie verdi e scintillanti e i grattaceli che si confondono col cielo blu.
Sono passati diversi mesi e le cose sono notevolmente cambiate: per esempio Niall si è trasferito da lei, Edward ha imparato a parlare  sua madre di Harry, Noah ha riconquistato il cuore della sua migliore amica e sono tornate più forti di prima, Liam e Gemma sono tornati a Londra almeno tre mesi fa e New York City ha un profumo tutto nuovo.
La verità è che nonostante quei mesi passati, Violet adesso sta veramente bene, e questo la fa sentire libera e in pace con se stessa: chiama sua madre molto più spesso e le racconta cose che probabilmente prima non avrebbe mai fatto, chiama anche Anne, la mamma di Harry, più spesso e alcune volte piangono pure, ma questo a Niall non l’ha mai detto perché solo donne trafitte da certi dolori possono capire.
Anche adesso, quando seduta sulla penisola come ogni mattina mentre beveva il suo caffè sorrise, perché era iniziato un nuovo giorno ed era particolarmente di buon umore.
“Buongiorno” – la salutò Niall poggiando una mano calda sulla sua coscia scoperta e posandole un bacio a fior di labbra –
Violet sorrise e: “Buongiorno amore.”
“Edward sta ancora dormendo?” – domandò poi posando la tazza vicino a lei –
Niall annuì: “Ieri sera abbiamo fatto tardi.”
“E tra meno di un’ora deve essere a scuola e noi al lavoro.”
“O potremmo tornare sotto le coperte” – commentò Niall poggiando la testa sul suo petto-.
“Quanto sei cretino!” – commentò Violet colpendolo sulla spalla.
Niall scoppiò a ridere e si sedette sul tavolo bevendo il suo succo mentre osservava Violet ed era bella, era così bella da sentirsi male e lui non se ne rendeva nemmeno conto, non ci credeva nemmeno che fosse lì, nella sua stessa casa, nella sua vita da tutti quei mesi.
“Ciao mamma, ciao papà.” – disse Edward entrando in cucina –
Violet tossicchiò e per poco il caffè non le andò di traverso mentre Niall rimase immobile con il bicchiere di succo a mezz’aria. Edward non aveva mai chiamato Niall papà, ogni volta usava il suo nome e se stavano scherzando lo chiamava “capo”. Mai in tutti quei mesi aveva deciso di chiamarlo papà e Violet adesso era scossa.
“Che ho detto?” – domandò allora preoccupato Ed guardando i due –
Violet sorrise scendendo dalla penisola: “Hai chiamato Niall papà?” – domandò quasi come conferma –
Il bambino annuì: “Bè io sono che il mio vero papà è con gli angeli e che mi ha mandato Niall per non lasciarmi solo, quindi lui è a tutti gli effetti mio papà.”
Violet alzò appena lo sguardo e fissò Niall dritto negli occhi: si era emozionato, anche  lui erano diventati gli occhi lucidi.
Violet si abbassò di poco e gli lasciò un rumoroso bacio sulla guancia e dopo Niall intervenne sorridendo: “Sono fiero di essere il papà di un ragazzo come te.”
 
 
 
Dopo una settimana da quell’accaduto, Violet si era recata al cimitero come richiesto da Harry.
Nei mesi precedenti era stato molto meno invasivo, capitavano anche periodi dove non si faceva mai vedere. A Violet un po’ mancava, ma dentro di sé sapeva che era la scelta giusta, sapeva che prima o poi lui ne sarebbe andato definitivamente.
“Fiore.” – mormorò Harry alle sue spalle –
Violet si voltò di scatto sorridendo: “Ehi”
Il riccio non disse altro ma si avvicinò a lei e l’abbracciò stretta, assaporando probabilmente per l’ultima volta il suo profumo.
“Dove eri finito’ – domandò lei preoccupata – sono settimane che non ti fai vedere.”
Harry sorrise amaro: “Violet devo andarmene.”
“Cosa?” – urlò quasi –
“La mia missione qui è finita, Violet sono qui per salutarti.”
Violet si staccò di colpo: “Non puoi andartene, non di nuovo.”
“Ascoltami…” – iniziò lui prima di essere interrotto dalla mora –
“Ascoltarti? – iniziò a piangere – No Harry, non voglio ascoltarti. Io non… non… - balbettò in difficoltà – io non posso pensare che da domani non ci sarai più di nuovo, che da domani sarà di nuovo tutto finito e tornerò ad essere sola, come sempre. Io non posso accettarlo Harry, fammi parlare con loro, fammi parlare con gli angeli.”
“Violet – disse afferrandola per le braccia – adesso ascoltami attentamente: tu non sarai mai sola, hai capito? Mai. Noah è qui con te, siete due amiche stupende, credo che il vostro sia uno dei rapporti più veri che abbia mai visto. Liam è a Londra – continuò – e sapevo che alla fine sarebbe finito con mia sorella e a proposito, digli di stare attento che lo controllo anche dall’alto – specificò – ma comunque lui è relativamente lontano, sai che per te c’è e ci sarà sempre, nonostante l’oceano che vi divide. E Niall? Dove lo metti Niall? – domandò infine – diamine Violet, ti ama più della sua stessa vita e farebbe carte false per te e tu ami lui, e non sai quanto mi renda felice questo. Mi rende felice perché ce l’ho fatta, ho compiuto la mia missione e tu adesso stai bene.”
“Harry io non posso farcela senza di te.”
“Tu ce la farai benissimo senza di me, e poi io sarò qui: okay magari non mi vedrai più e non potrò parlarti normalmente, ma io ti osserverò e ti ascolterò sempre e stai tranquilla che ne momento del bisogno dall’alto saprò aiutarti.”
“Ti amo.” – mormorò appena Violet –
“Lo so – sorrise Harry – e ti amo pure io, lo farò per sempre.”
“Mi mancherai.”
“Anche tu: sorridi sempre, combatti col mondo e goditi la vita – disse lui – e non abbatterti mai, sei forte e sei una donna fantastica.”
Questa volta fu la ragazza ad avvicinarsi e abbracciarlo poggiando la testa sulla sua spalla.
“Promettimi che starai bene.”
“Te lo prometto.”
“E salutami Edward, okay? Digli che il suo papà è sempre accanto a lui.”
La mora annuì.
“Addio Fiore.”
“Addio Harry.”
E furono le ultime parole prima che una ventata fresca lo spazzasse via con il sorriso sulle labbra e il cuore di Violet vuoto.


Buon pomeriggio a tutte!
Si sembra ssurdo ma finalmente ce l'ho fatta ad aggiornare e questo è definitivamente l'ultimo capitolo.
Ci sarà un epilogo che devo ancora iniziare a scrivere ma che spero arriverà presto.
Sono molto felice dei risultati che ha avuto questa storia anche se ultimamente siete diminuite notevolmente e non so, spero che questo ultimo capitolo vi faccia un po' riprendere.

Ricordo a tutte che in settimana ho pubblicato un missing moment su questa storia se vi interessa vi lascio qui il link (Ciao Harry)
Grazie di cuore a tutte, un bacio enorme
sam

 


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