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Autore: lynn12    24/06/2008    3 recensioni
Questa volta un nuovo incarico porterà i nostri eroi su una nave da crociera, ma a causa di un imprevisto dovranno affrontare una situazione difficile e dai risvolti imprevedibili...
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7 – Un nuovo giorno

Quando si risvegliò, Kaori non aveva la minima idea di dove si trovasse. Sopra di se non vedeva il soffitto della sua camera, ma un tetto di paglia. Voltò la testa, stordita come se avesse dormito per un mese intero, e vide Ryo seduto a terra, appoggiato alla parete di quella che sembrava una capanna, che dormiva profondamente. Gli avvenimenti delle ultime ore le tornarono piano piano alla mente e capì di trovarsi al villaggio di Kanema, il capo degli indigeni che avevano incontrato nella foresta. Si alzò lentamente a sedere e si guardò intorno. La capanna era circolare, non molto grande e con un piccolo spazio al centro per il fuoco. Lei si trovava su un giaciglio di paglia, ricoperto da una stoffa colorata, comodo più di quanto sembrava. Poi guardò se stessa e notò che la sua ferita era stata nuovamente medicata. E, soprattutto, quasi non le faceva più male. Le erbe che le avevano applicato avevano del miracoloso! Il suo vestito, tuttavia, era ormai ridotto a un paio di stracci che le stavano ancora addosso per miracolo. Eriko mi ucciderà per questo…

Il suo sguardo tornò poi su Ryo. Doveva esserle stato accanto per tutta la notte e poi, stremato, doveva essersi addormentato. Il suo sguardo si addolcì e le venne un’irresistibile voglia di accarezzargli la guancia, ma non lo fece per paura di svegliarlo. Aveva bisogno di riposo quanto e forse più di lei.

In quel momento il pezzo di stoffa che chiudeva l’entrata della capanna venne scostata e una donna entrò. Vedendola sveglia le sorrise e le fece cenno di seguirla fuori. Kaori lanciò un ultimo sguardo a Ryo, poi si alzò e uscì dietro di lei.

 

Ryo aprì gli occhi e subito un gemito gli salì alle labbra quando cercò di muovere la testa. La posizione in cui si era addormentato, seduto contro la parete, non si poteva certo definire delle più comode e il suo collo ne aveva risentito. Lo mosse da una parte all’altra per rilassare i muscoli e poco alla volta il dolore si attenuò. Voltò la testa verso il giaciglio di Kaori e lo trovò vuoto. Aggrottò la fronte. Dove diavolo si era cacciata? Con quella ferita avrebbe dovuto stare a riposo! Si alzò e uscì dalla capanna, restando per un momento abbagliato dal sole che brillava intenso nel cielo.

-Ben svegliato, Bell’addormentato!- lo salutò una voce familiare

Kaori era seduta su un tronco nello spiazzo antistante la capanna. Non indossava più il suo vestito, o meglio, quello che rimaneva del suo vestito, ma aveva drappeggiata addosso una stoffa sui toni del viola, del verde e del marrone.

-Che cosa ci fai in piedi? Dovresti riposare…- le disse Ryo avvicinandosi

-Non ti preoccupare, la ferita sta benissimo, quasi non mi fa più male. Kalima, la figlia del capo villaggio, mi ha cambiato la fasciatura e mi ha dato questo da mettermi- indicò la stoffa che indossava –E mi ha anche offerto la colazione, vuoi?- gli offrì un piatto pieno di frutta che teneva sulle ginocchia

Ryo afferrò un pezzo di banana e si sedette accanto a lei. La giornata era molto calda, ma le fronde degli alberi della foresta fornivano un fresco riparo.

-Questa frutta è buonissima e qui sono tutti molto gentili- commentò Kaori

-Hai ragione, ma non possiamo restare, dobbiamo trovare un modo per metterci in contatto con Miki e Umibozu- replicò Ryo

-Kanema ha detto che dall’altra parte dell’isola c’è un piccolo villaggio di pescatori, là potremmo trovare una radio e un mezzo per arrivare all’isola di Luzon-

-Bene, tra un paio di giorni, appena starai meglio, ci metteremo in cammino-

-Ma io sto bene, possiamo partire anche subito- disse Kaori

-No, rischieresti di far riaprire la ferita, hai bisogno di un po’ di riposo- replicò Ryo –In fondo, siamo pur sempre su un’isola tropicale, considerala una vacanza!- scherzò poi

-Sinceramente me la immaginavo un po’ diversa questa vacanza…- stette lei al gioco con una smorfia divertita

Lui aprì la bocca per dire qualcos’altro, ma si bloccò, sentendosi osservato. Voltò la testa e vide un uomo che li guardava intensamente. Ryo lo riconobbe, era uno degli uomini che erano con Kanema, il capo villaggio, quando li avevano trovati.

Kaori seguì il suo sguardo e gli disse sottovoce:

-È da quando sono qui che quel tipo non fa che fissarmi. Probabilmente è perché sono diversa dalle donne che è solito vedere, ma mi mette un po’ a disagio-

Ryo seguì con lo sguardo l’uomo, che nel frattempo si era voltato e si stava allontanando e si ripromise di tenerlo d’occhio. C’era qualcosa nel modo in cui fissava Kaori che non gli piaceva per niente.

Quando si voltò, lei si era alzata in piedi e lui poté vederla interamente. E la mascella gli finì sotto le scarpe. Il tessuto che Kalima le aveva dato come vestito le fasciava il corpo, drappeggiandosi sui seni per poi allacciarsi dietro la nuca. Inoltre, le arrivava appena a metà coscia. Ma, cosa più importante, aveva la quasi assoluta certezze che lei non indossasse niente sotto…

-Che c’è?- gli chiese Kaori vedendo la sua espressione sconvolta

-Il tuo…ehm…il tuo vestito…- balbettò lui, il sangue che gli era ormai defluito dal cervello verso altri siti

-Cos’ha?- lei si guardò, preoccupata di un’eventuale macchia

-È…corto…- fu l’unica cosa che riuscì a dire

-Beh, le donne di qui di norma non sono molto alte, perciò il tessuto non è proprio fatto su misura per me…Ma perché la cosa ti sconvolge tanto?-

-Io…niente!- si affrettò a rispondere Ryo –Ehm…C’è un posto dove anch’io posso rinfrescarmi?- chiese poi

-Dall’altra parte del villaggio c’è un ruscello- Kaori gli indicò la direzione

-Bene. A dopo- lo sweeper si incamminò velocemente, sperando ardentemente dentro di se che l’acqua del ruscello fosse gelata

Lei lo seguì con lo sguardo, divertita. Possibile che la vista delle sue gambe potesse fare quell’effetto allo Stallone di Shinjuku? Beh, questa sì che era una meravigliosa notizia…

 

Quella sera Kanema decise di tenere una festa in loro onore. Al centro del villaggio era stato acceso un enorme falò e, seduti tutto intorno, gli abitanti si godevano la carne arrostita sul fuoco e la frutta fresca.

Kaori e Ryo erano seduti vicino al capo villaggio. La donna era acutamente cosciente dell’uomo accanto a lei, vestito solo dei suoi pantaloni. Ogni millimetro della sua pelle fremeva ogni volta che i loro corpi anche solo si sfioravano e le mani le prudevano dalla tentazione di accarezzare quel petto muscoloso. Dio, ma cosa doveva fare ancora per far capire a Ryo che era pronta per portare la loro relazione al prossimo stadio? Saltargli addosso?! Certo, l’idea la tentava, ma voleva che fosse lui a fare la prima mossa, perché solo così sarebbe stata sicura che anche lui lo volesse e ne fosse convinto.

Fu distratta da questi pensieri dall’arrivo di Kalima. Alcune persone del villaggio avevano iniziato a ballare attorno al fuoco e la ragazza invitò Kaori a unirsi a loro. Lei cercò di rifiutare, ma Kalima insistette così tanto che alla fine dovette accettare. Dopo un inizio un po’ esitante, comprese i passi che la ragazza le mostrava e iniziò a muoversi con più sicurezza.

Per Ryo quello era uno spettacolo fuori dal comune. Era incantato dalla visione di Kaori che si muoveva sinuosamente al ritmo dei tamburi, la sua figura stagliata di fronte al fuoco, illuminata dalla sua calda luce. Vedere il suo bacino muoversi, i suoi seni alzarsi e abbassarsi al ritmo del suo respiro accelerato, gli fece venire voglia di andare da lei, caricarsela in spalla e portarla nella loro capanna per non uscire fino alla mattina dopo.

Tempestivo fu l’intervento di Kanema, che lo riscosse dal suo torpore:

-La tua donna è molto bella, Ryo- gli sorrise –Sei un uomo fortunato-

-Lo so- rispose lo sweeper quasi in un sussurro

-Forse dovresti dirlo anche a lei, però. Nel suo animo c’è molta insicurezza riguardo ai tuoi sentimenti per lei-

Colpito da quelle parole, Ryo si voltò verso di lui. Fu in quel momento che vide che lo stesso uomo di quella mattina fissava ancora Kaori. Con desiderio.

-Kanema, posso sapere chi è quell’uomo?- chiese al capo villaggio indicandoglielo con un cenno della testa

-Quello è Tarim, uno dei nostri cacciatori e guerrieri più valorosi. Perché ti interessa saperlo?-

-Non mi piace come guarda Kaori…-

Il volto di Kanema si oscurò.

-Tarim è un guerriero valoroso, ma è anche una persona che si lascia guidare troppo dai suoi istinti. L’ho già ammonito più volte per il suo comportamento avventato. Se ha messo gli occhi sulla tua donna allora faresti meglio a stare attento-

Le parole di Kanema confermarono i sospetti di Ryo. Quel tipo era da tenere d’occhio.

 

 

  
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