Luca e le parole "prigioniere".
Luca ha 13 anni .é un ragazzino nè troppo bello,nè troppo brutto ,nè basso,nè alto,nè magro,nè ciccione.
Di lui dicono sempre che è normale e lui si sente proprio così,uno come tanti.
Anche a scuola Luca è normale,"nella media " dicono i suoi insegnanti;studa e fa i suoi compiti ma per nessuna materia mostra particolare interesse.Pratica anche sport: per un pò di tempo è stato il calcio,poi il nuoto,ora la pallavolo.Lo ha scelto anche per accontentare i suoi genitori,perchè"lo sport è importante",ma sempre più spesso pensa che quei due pomeriggi in palestra,si potrebero anche evitare.
Luca ha un papà e una mamma e un fratellino; una bella famiglia si direbbe,ma per lui non è nè bella ,nè brutta gli sembra semplicemente NORMALE.
Il papà è un uomo tranquillo che ama il suo lavoro,la mamma indaffarata e premurosa,poi c'è Andrea ... un pò più piccolo di lui e piangnucolone.
Luca ama il suo fratellino ma non glielo dice .Si chiede spesso perchè non gli dedica più tempo perchè non gli racconta delle storie, come si fa con i fratellini più piccoli.La verità è che Luca non ama molto parlare, le parole un pò lo spaventano!
Ce ne sono troppe , dice.E poi bisogna far attenzione alla forma , tenere a bada la sintassi,concordare i verbi ,sceglieregli aggettivi giusti. Che barba!
A Luca invece piace chattare ,in chat è tutto più semplice.Se è triste usa un EMOTICONS imbronciata,se si sente più allegro sceglie una faccina che sorride;e se una ragazza gli sembra carina gli invia un LOVE che palpita come un vero cuore sul profilo facebook, e il gioco è fatto!
Ecco cosa appassiona veramente Luca : inviare messagini , condividere i post che più gli piacciono,taggare .
Dice orgoglioso che su facebook ha quasi 700 amici e se per Natale riuscirà ad avere come regalo un TABLET,potrà parlare con ciascuno di essi in qualunque momento della giornata... virtualmente.
Questo è Luca e questa è la sua vita fino a .... un giorno di settembre .A settembre riaprono le scuole e Luca quella mattina è in classe .é il bidello che viene a chiamarlo e gli dice che il suo papà è venuto a prenderlo in anticipo.
In macchina papà farfuglia delle frasi e dice parole spezzate :<
Vorrebbe parlare Luca,vorrebbe fare tante domande ma restano tutte imprigionate nella testa.Non riesce nemmeno quando vede Andrea : è lì in un letto e non si muove.
Dietro alle sue spalle delle macchine tracciano segni strani e su monitors colorati.. A fianco c'è la mamma .Ha le ciabatte che porta in casa,gli occhi gonfi come quelli di Andrea quando fa i capricci.In macchina durante il viaggio di ritorno Luca , ripensa a quella dottoressa che passandogli una mano nei capelli, gli ha spiegato che il piccolo cuore di Andrea è molto affaticato e perciò i dottori cercavano di farlo dormire per permettergli di riposare.:<
Ma poi la mamma sorride , dolce gli tende la mano e Luca piange e nel pianto finalmente... parla.Come un fiume in piena dice tante cose , dice del suo dolore e del suo prepotente desiderio di vedere Andrea tornare a casa ,tra le sue cose.