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Autore: Asuka_Asami    01/03/2014    8 recensioni
Storia in revisione;presenza di errori di battitura come TOMILINSON o robacce del genere, scusate. Provvederò a correggere al più presto ogni singolo errore. 
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C'è un lato di me che cade a pezzi ed è la parte che tu non vedi.
-Fabri Fibra
Le parole gli morirono in gola, mentre cercava di rispondere a tono. Sussultò non appena sentì le mani possenti e maledettamente grandi di Harry, accarezzargli il ginocchio, per poi risalire lungo la coscia soda che Harry già adorava. Sorrise, vedendo il suo professore rimanere immobile.
“Vieni con me, Louis. Lo vedo che mi desideri, che vorresti baciarmi, torturarmi, farmi gemere, godere …”
“Taci, cazzo.” Sbottò, irritato da quelle parole che avevano un sapore amaro, troppo proibito per essere assaporate. Lui, contrariamente a ciò che lo spingeva ad accettare qualsiasi assurda richiesta di Harry, apparteneva a Zayn. A lui soltanto.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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13 Capitolo

                                                          Impossible

Harry era avvolto da un profumo dolce che in realtà non gli apparteneva. I suoi occhi  serrati davano l’illusione- a quell’invadenti e poco cordiali compagni di scuola- che stesse dormendo, quando in realtà in essi  ci era un mal celata delusione.
Si inumidì le labbra in maniera discreta, cercando di catturare con la lingua il sapore- o quel che ne restava- di Louis, che ancora sentiva bruciare sulla pelle. Quella mattina, tra quei banchi di scuola che tanto l’avevano lasciato indifferente, in mezzo a quei ragazzi con cui condivideva una vita che odiava, ma che al contempo lo faceva sentire vivo, avrebbe rivisto quell’uomo, custode di una piccola parte della sua linfa vitale, ingannatore di serpenti, che aveva incantato l’animo viscido di Harry Styles, lasciandolo senza un briciolo di protezione; Lasciandolo solo.
Lo sapeva Harry  che su Louis non avrebbe mai avuto l’esclusiva e forse, quel piccolo dettaglio- dopo i suoi magnifici occhi, ovviamente- l’aveva spinto a conquistarlo, a farlo suo; L’idea, però, di doverlo condividere con suo marito lo aveva tormentato, strappandolo  dalle braccia di Morfeo, impedendogli di dormire; Condividere Louis equivaleva a farlo anche con i suoi segreti, i suoi tormenti, i suoi demoni. Ed Harry, semplicemente, non era pronto per un passo del genere.
 
 
Louis aveva riposto la sua fiducia solo nell’amore; Era quello che lo aveva trascinato via dagli artigli della morte, che si divertiva, tempo addietro, a rubare ogni singolo soffio di respiro che usciva dalle labbra sottili di Louis; Louis, un tempo, si stava uccidendo velocemente. Troppo, a pare suo. Solo l’amore l’aveva salvato. Un amore diverso, forse morboso, malato; Un amore che era il risultato di un mix letale di rabbia e delusione ;Quello stesso sentimento aveva spedito Louis dritto tra le braccia di Zayn. E Zayn lui lo amava davvero- anche se a modo suo. Anche se in maniera del tutto inusuale, forse pericolosa.
Sentiva, tuttavia, che qualcosa intorno e dentro di lui stava cambiando ed in peggio; Sentiva il suo animo sgretolarsi, come se gli artigli dei demoni avessero smesso di tormentarlo, solo per farlo crollare lentamente, distrutto però, dalle mani di un ragazzo che era entrato nella sua vita con presunzione, portando con sé la rabbia e tanti, troppi segreti.
 
“Buon giorno, ragazzi. Passata bene la domenica?” Nessuno, tantomeno Harry, si degnò di rispondere, perché le domeniche erano un giorno come un altro, senza le lasagne appena sfornate, senza il profumo di dolcezza e carezze, perché le  madri di quei ragazzi erano troppo impegnate a sopravvivere. E c’era anche chi non aveva nemmeno una madre ed  allora si rintanava in un mondo fatto di alcool, che Louis purtroppo e malauguratamente aveva avuto il privilegio di conoscere; Si ricordava com’era terribile vivere  all’interno di esso, ma  per trarre in salvo Zayn, si ripeteva un tempo, ne valeva la pena. E quell’esperienza gli aveva insegnato a non inoltrarsi mai più in quell’inferno sperduto, in quel maledetto limbo dove non si era nessuno, perché nelle vene non scorreva il  sangue, il cure non pompava, ma si indeboliva, lasciandoti morire.
“Allora, iniziamo.” Louis si alzò, afferrando il suo enorme libro di Letteratura, pronto a svolgere la sua lezione che avrebbe, come sempre, incantato quegli occhi incastonati in un viso che di angelico possedeva solo la pelle diafana e la fossetta sulla guancia destra.
“Oggi parleremo del Simbolismo, ragazzi. Conoscete tutti  Baudelaire?- chiese retoricamente, posizionandosi di fronte alla cattedra.- Immagino di no. Prima di inoltrarci nello studio del Simbolismo e del Decadentismo, leggendo le opere più belle del maggior esponente di questo movimento, vorrei spiegarvi l’etimologia di questa parola. Simbolismo deriva dal sostantivo  greco ‘Sumbolon’, che a sua volta deriva dal verbo ‘ Sumballo’ ossia gettare insieme. Nell’antica Grecia, infatti, il ‘ Sumbolon’ era un oggetto diviso a metà,  che veniva assegnato alla persona con cui si veniva a creare un legame ed era utilizzato  come segno di riconoscimento. Dunque i poeti Decadentisti, fondamentalmente, utilizzano il Simbolismo  per collegare due elementi appartenenti alla stessa realtà, ma che tra di loro sono distanti.” *
 
 
I corridoi erano completamente vuoti, se non per qualche ribelle che si ostinava a fumare anche il maledetto filtro dell’ultima sigaretta.  Gli occhi verdi di Harry slittarono lungo la figura del professore Tomilinson, intento a leggere qualche maledetto romanzo che lui non poteva permettersi nemmeno di guardare in vetrina.
Le sue mani gli circondarono la vita sottile, mentre sentiva il suo cuore perdere un battito. Louis aveva perso quel profumo che lo caratterizzava, quello che era rimasto impregnato nelle sue lenzuola, tra i suoi capelli, nei suoi vestiti. Louis odorava di tabacco, di tradimento. Di Zayn.
“Hai fatto sesso con lui, Lou?” Quella domanda colpì la nuca di Louis come uno schiaffo. Chiuse le palpebre, posando le sue mani su quelle del più piccolo. Il suo viso divenne rosso, sia per la rabbia che per l’indiscrezione di quel ragazzaccio, tutto tatuaggi, piercing e gambe che sembravano non volessero finire mai.
“Ho fatto sesso con te, Harry.” Louis si voltò, incatenando con  il suo sguardo le labbra di Harry, rosse e screpolate, che lo spinsero a diminuire la distanza tra i loro visi.
Harry si allontanò, ferito da quel veleno che aveva sostituito la sua voce angelica, mentre pronunciava quella frase con delusione. Una delusione che Louis aveva rivolto solo a se stesso- ma questo Harry non poteva saperlo.
“ Vaffanculo, Louis.”  Harry si allontanò passandosi una mano sui capelli ricci e scompigliati. Aveva decisamente subito un duro affondo, con quelle parole, strascinate con fatica dal maggiore, ma che su quel ragazzo avevano avuto un effetto deturpante.


Dentro di sé, Harry sorrise amaramente, mentre percepiva un senso di abbandono che avrebbe s  voluto scrollarsi di dosso con un semplice gesto; Sembrava che i ruoli di quel gioco segreto, di cui Louis era all’oscuro, si fossero invertiti. Harry, sin dal primo momento in cui l’aveva visto entrare dentro la classe con quello sguardo pieno di gioia, velata da un velo di malinconia, aveva deciso di devastarlo, per sentirsi meno solo, magari. Ma se erano i brividi di paura quelli che doveva provare, mentre sentiva Louis scivolare via dalle sue dita,- indipendentemente se fosse stato lui o un altro la causa del suo allontanamento- avrebbe preferito di gran lunga abbandonare quell’idea malsana di far soffrire Louis, solo per il sadico ed insulso piacere di non rimanere solo e per auto compiacersi, sentendosi in un certo senso compreso. Per avere Louis anche un'altra notte, avrebbe svuotato la sua anima, donandogli i segreti che ancora non riusciva a pronunciare, troppo prepotenti per riuscire, troppo codardi per mostrarsi agli occhi di un uomo dolce e gentile come lui.
 “Harry, mi dispiace. Io …” Louis arrossì,  preoccupato per l’immobilità del corpo statuario del riccio, che sembrava non volesse muoversi.
“No, Louis. Ascoltami, adesso. So che non mi merito nulla, che ti ho portato via tutto l’amore, la tua cazzo di sicurezza nei sentimenti e cazzate del genere …”
“Ehy!” Esclamò Louis indignato.
“Fammi finire, Lou-  lo rimbeccò Harry, sorridendo appena.
“ So che, forse, non mi merito niente. Ma, Louis, io mi sto esponendo troppo, mi sto mostrando nudo e non solo tra le lenzuola- Vide Louis arrossire nuovamente e si intenerì, accarezzandogli una guancia, ruvida a causa della barba leggermente incolta.- Louis, ti prego. Sii il mio Sumbalon, sii quella parte mancante di me, che mai ho cercato e che sento di aver trovato in te. Tu, Louis, tu appartieni alla mia stessa realtà, e lo sai. Lo vedo  nei tuoi occhi, Lou. Vedo il dolore, la sofferenza, l’autocommiserazione, nascosti tra quelle sfumature cerulee. Louis, ti prego, lo sai che mi appartieni. – Incastrò le sue mani tra le sue grandi e affusolate, stringendo la presa.- Posso sentire le schegge della tua anima, corrispondere perfettamente con le mie. La mia non è una promessa d’amore, Louis.”
“Harry, io sono sposato, lo sai. Noi non ci apparteniamo. In me hai trovato semplicemente l’amico con cui sfogarti quando hai bisogno di esternare i ricordi del passato. Non illuderti …”
“ Che cazzo stai dicendo, Louis - lo interruppe, sbattendo una mano nell’armadietto, accanto al viso dell’altro, che lo fissava spaventato.- Io me ne fotto se sei sposato. Io non ho bisogno di stupide consulenze! Ho bisogno di qualcuno con cui condividere quello che mi porto dentro.” Louis avrebbe voluto urlargli di rimando che anche lui doveva condividere i segreti che si portava dentro, ma se solo avessero fuso i loro demoni il dolore si sarebbe amplificato. Si sarebbero distrutti.
“Lou, ascolta.- si passò una mano tra i capelli, sospirando.- Io non ti ho parlato di Alice solo per il gusto di essere compatito. Io voglio essere meno solo. Voglio sentirmi vivo, completo.”

Louis si voltò, camminando verso l’uscita. Non voleva ascoltare le sue parole. Non dopo aver provato sulla sua pelle le magnifiche sensazione che aveva provato poco prima, nemmeno paragonabili alla passione della sera precedente che lo aveva legato al marito, mentre cercava di farsi perdonare, amandolo.
Non poteva e non doveva cadere in quella trappola mortale, dal quale era fuggito già una volta. Il tradimento era il suo nemico più grande. Quello che si era appropriato senza alcuna richiesta dell’animo di suo fratello, del suo sorrido, portandolo via. Per sempre. Ed una altro tradimento non poteva concederselo, perché era sicuro che l’ennesimo l’avrebbe devastato.
 
Harry afferrò il piccolo polso di Louis, fermando la sua corsa. Non riusciva a lasciarlo andare. Non più, almeno. Non dopo avergli sussurrato o gridato quello che provava. Non dopo che Louis aveva accesso dentro di lui un piccola fiamma di speranza; Speranza che gli aveva donato solo Alice, un tempo; Speranza che aveva perso e che, una volta ritrovata, non avrebbe più permesso che essa venisse spenta. L’avrebbe alimentato quel sentimento, che lo aveva spinto a riprovare, a mettere da parte l’orgoglio.
“Louis, non andartene. Non di nuovo.”
“Sino ad esso- Ringhiò Louis tra i denti- Sino ad esso, mi hai semplicemente portato a letto, sbattuto come se fossi una pezza. Ed io ti maledico, Harry. Perché hai deciso di mostrarti una parte di te, che io volevo scoprire. E mi maledico, perché voglio saperne di più della tua vita, del tuo passato. Mi maledico perché non riesco a starti lontano. Perché dovrei tornare da Zayn, invece cado tra le tue braccia. Ti maledico, perché ti sei esposto, attirandomi tra le tue braccia. Ed io non posso tradire le persone che amo. Non di nuovo.”
 

AbigayleWood

*σύμβολον , parola di origine greca.
Buon Salve, bellezze!
Non avrei dovuto pubblicare in questi giorni, ma avendo quattro giorni di tregua scolastica ho deciso di approfittare e pubblicare subito, dividendo a metà il capitolo. E’ dedicato tutto alla coppia Larry e spero di dare chiarimenti nel prossimo capitolo, dedicato anche a Zayn.
Vi avverto che dal prossimo capitolo non dividerò nulla, quindi se saranno lunghi, pazienza, ragazze.
Perdonate eventuali errori, correggerò domani.
Cosa ne pensate, ragazze? Devo ringraziare ogni singola e splendida ragazze che ha inserito le storia tra seguite, ricordate e preferite. Ringrazio le lettrici che esprimono la propria opinione in ogni singolo capitolo e le lettrici silenziose, che spero di sentire, prima o poi. Ringrazio le nuove lettrici, che hanno recensito il capitolo. Grazie mille, davvero.
Recensite, per favore? Per me è fondamentale : )
Un bacione xx
 
 
 
   
 
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