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Autore: Yadorionis    02/03/2014    1 recensioni
Il frusciare dei pantaloni stretti, il respiro appena accelerato dallo sforzo, il cuore che pompava con foga la paura e il coraggio, il suono diverso dei passi sul marmo, la presa delle suole sul pavimento troppo liscio. Scartare di lato la guardia e proseguire verso il Sole che dava la morte.Vide il suo volto girarsi piano, la bocca aprirsi appena in un leggero atto di stupore. Era bellissimo, Al-Maut, fosse lui un uomo o una donna. In fondo non l'aveva mai saputo con certezza. Ma sapeva che era una splendida morte. Degna di essere adorata, si ritrovò a pensare, più che degna: era una Dea tragica e crudele con gli occhi di ghiaccio, con le mani già fredde, già bianche e il viso che era un teschio.Il pugnale scattò in avanti. Alamas oramai era ridotto a un solo sfogo, un solo singolo punto nell'azione che doveva compiere, una sola entità con la sua decisione.
Un mondo in cui non c'è spazio per la fede, perchè è tutto tanto reale che puoi uccidere gli dei.
Genere: Avventura, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Come potrebbero non credere?

Bastava guardare quei ragazzi danzare mentre uscivano dalla chiesa. Le loro sete, i ricami e i campanelli suonavano assieme ai loro passi e allo sbocciare delle piante, al sospirare dei campi entro le grandi mura di detriti e lamiere bruciate.

L'intera città era circondata da quelle mura, alte più di dieci metri e costruite da... beh, nessuno lo sapeva sul serio. Alamas deglutì e cercò di schiarirsi la mente. Doveva rimanere concentrato.

Dalla luce della chiesa cominciarono a uscire altri Pais. Il verde dei loro abiti contrastava con tutti i colori attorno, era così assurdo che potessero splendere in quel modo quando tutto il mondo sembrava immerso in una polla di arancio vivo, eppure quelle fiamme verdastre, gelide e sorridenti, avanzavano fra la folla.

Passando, uno di questi si fermò. Guardò un uomo sulla cinquantina: l'occhio sinistro era coperto da una benda e l'infezione aveva già contagiato la pelle attorno, rendendola untuosa e rossastra. Il giovane tese la mano e la poggiò su quel viso sfigurato. Altri due si accostarono a lui, lo toccarono, e poi la piccola nube si allontanò.

Preda di violenti singhiozzi, l'uomo cadde in ginocchio piangendo. Era sano.

I Guaritori. Prese fiato, trattenendolo per qualche secondo, come gli era stato insegnato. Calma il respiro e non iperventilare. Resta saldo, resta calmo. Focalizzati sull'obiettivo, su quell'assassino, sullo sporco bastardo figlio di uno spargitore di sterco.

I primi Pais erano già arrivati oltre il suo campo visivo. lentamente, circospetto, cominciò a spostarsi fra la folla per raggiungere il secondo punto di appostamento.

La strada terminava in un largo spiazzo. Alamas riuscì a fermarsi nel punto in cui la strada si allargava a semicerchio per formare la piazza: in centro campeggiava la struttura semicircolare della loro forca. Alti spalti si marmo bianco stavano già accogliendo i Fanciulli del Raccolto, i blu, che sedevano con grandi svolazzi. Più in basso rispetto a loro, si stavano sistemando i Guaritori, che continuavano a sanare chiunque venisse loro portato. Si tendevano da una parte e dall'altra, come un mare attorno alle spiagge.

In centro alla costruzione c'era una larga piattaforma, anch'essa marmorea, con un foro grande approssimativamente come un uomo. Allineati in ginocchio, a capo chino, alcuni rattrappiti dal terrore, c'erano i condannati. Stavano dietro al buco, alla sinistra rispetto a come vedeva Alamas la piattaforma, e attendevano.

La campana rintoccò.

Una sola volta.

Il canto si disperse rapido e un silenzio greve e doloroso si gettò su tutti. La chiesa si fece buia.

Alamas tremò.

Non potè impedirselo, vedendo per la seconda volta nella sua vita i calzari d'oro, la fiamma rossa e cupa farsi strada tra le ombre dell'uscita. Una colonna di pura seta si rivelò agli occhi della popolazione, e la strada risuonò dei leggeri passi della Morte fatta a persona.
  
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