Scocciata, chiusi il file di Word senza nemmeno salvare -cosa, poi? Solo il titolo? Ah!- e mi allontanai dalla scrivania spingendomi via sulla poltroncina a ruote. Diedi una veloce stiracchiata alla schiena leggermente indolenzita e alle gambe tenute incrociate fino ad un attimo prima, per poi andare in cucina a farmi un buon bicchierotto di latte. Sia mai che passi una sera senza berlo.

Uscita dalla doccia, o nei momenti di debolezza, tale bevanda rappresenta il mio toccasana. Dopo anni trascorsi a tracannarmi bottiglie o cartoncini interi, si può dire che ne sia una drogata. Ricordo ancora quella volta in cui i miei genitori, scherzando, mi dissero che avrebbero risparmiato di più comprandosi una vera mucca.

Beh, meglio questo che la birra, no? L’unica cosa che poteva accadermi, era godere di ottimo calcio nel corpo, e decisamente non è un aspetto da considerarsi negativo.

Lo versai nel mio bicchiere personale, ovvero quello con le tre strisce rosse orizzontali, e mi appoggiai al ripiano da cottura, iniziando a sorseggiare il latte poco alla volta, incantandomi ad ammirare distrattamente un quadro appeso alla parete lì di fronte.

“Uff, l’idea di scrivere una fanfiction insieme alle ragazze non è male, ma non riesco neppure a trovare un prologo decente. Già la prima riga l’avrò cancellata come minimo dieci volte… bah, forse è meglio se mi dedico ad altro e lasciare questa parte a loro”

Deposi il tutto nel lavabo e tornai nella mia camera da letto. Mi sedetti alla precedente postazione, con l’intento di buttar giù almeno la bozza del primo capitolo, ma appena posai gli occhi sullo schermo del computer, gli sentii bruciare. Quello era il chiaro segnale che, per quella sera, era ora di andare a fare la nanna!

Sbuffando sonoramente, spensi il portatile e girai all’indietro il lenzuolo. Successivamente, un picchiettio alla mia sinistra mi fece notare che aveva preso a piovere contro il vetro della finestra.

«Ci mancava solo questo. Adesso mi toccherà dormire senza uno straccio d’aria» borbottai mentre tirai giù la tapparella, lasciando solo le righe.

Poi, mi buttai letteralmente sul materasso a pancia in su. Erano già le due di notte, eppure non avevo la ben che minima traccia di sonno. Zero assoluto.

Tutte le volte, difatti, cercavo di stare al pc il più a lungo possibile, sperando di stancarmi abbastanza da riuscire a dormire di sasso perché, con l’afa opprimente che vi regnava, ci mettevo almeno un’ora prima di riuscire a chiudere occhio -dopo aver, giustamente, disfatto il letto per essermi girata cento volte-.

Inoltre, come se non bastasse, la mattina a seguirsi finivo sempre con il svegliarmi più rincoglionita del giorno precedente.

Odio l’estate. Ogni stramaledetto giorno si muore di caldo, si gronda nel sudore e ci si sente flosci in qualsiasi istante. E sebbene ci si munisse di ventilatori, ghiaccioli o che altro, non si ricavava mai un pizzico di pace.

Per non parlare delle zanzare. Ohò, io e loro siamo nemiche giurate fin dalla nascita. Su tutta la famiglia, sembrano prediligere il mio sangue. Non importa quanti quintali di Off mi spruzzi -finendo io per intossicarmi-, se accendo il fornellino e se mi barrico nella stanza con le zanzariere alla finestra e al letto perché loro, in qualche modo che rimarrà a vita un arcano mistero, riescono sempre a lasciarmi con una mangiata nuova di zecca.

Ed è per questo che non saprei come descrivere a parole la goduria che provo quando, facendo cozzare tra loro le mie mani, mi ritrovo tra di esse il cadavere di quelle vampire in miniatura. Spesso sono talmente intenta nella mia caccia che, senza accorgermene, ci imprimo troppa forza, finendo per farmi diventare i palmi completamente rossi e doloranti. Non posso farci nulla. Se ne vedo o ne sento una in giro, non mi do pace fino a quando non so che è deceduta. Mi attivo come un radar.

Ma, adesso, lasciamo perdere i miei discorsi privi di importanza, tanto le cose sono e saranno sempre così, perciò è solo una perdita di tempo star qui a lamentarsi, e pensiamo unicamente a riposarci come si deve.

Chiusi gli occhi e cominciai a fantasticare su di tutto e di più, attendendo di cadere tra le braccia di Morfeo.




Angolo autrice:

Hola, minna!
Ebbene sì! Ho iniziato una 2° long! E ho finito di preparare l'html alle 1.20.. figo XD

Allura, per chi mi conoscesse di già, dico solo: ben ritrovati anche qui :3
Per gli altri, vi do un consiglio: preparatevi, perché mi piace sperimentare, e credo che lo noterete presto, eheh

Questa ff è nata in passato, ma non è stata mai portata avanti. Adesso, poiché scrivere mi sta appassionando molto, ho deciso di riprenderla in mano ;)
E lo stile è totalmente diverso da "Un'avventura sott'acqua".

Bene, il 1° capitolo funge solo da introduzione, la vera storia partirà dal 2° che magari pubblico domani -anzi, devo dire più tardi, visto che è già domenica, ahah- e, da come ho scritto nell'intro, tratterà anche altri pg, ma solo quelli.

Credo di aver detto tutto... beh, ci si sente!
Kiss :3
Flame