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Autore: rora02L    02/03/2014    1 recensioni
(seguito di "Hunger Games: Blue Flames")
Meloday e Sherlock non sono ancora fuori pericoli, nonostante siano riusciti a vincere i 77° Hunger Games. Perchè il popolo di Panem ha ancora sete del sangue dei figli di Capitol City e vuole la sua venedetta. Finchè la figlia dell'ex-presidenta Snow avrà respiro, non ci sarà tregua.
Benvenuti agli 80° Hunger Games e possa la fortuna essere sempre a vostro favore !
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ti lascerò.

Siamo arrivati a New Capitol City.                                                                                              
Il treno si è appena fermato e io e Lock siamo davanti alle porte del treno, sentiamo il rombo della folla chiassosa, desiderosa di vedere i prossimi scontri cruenti. Dietro di noi, i nostri mentori ed Effie, che tiene le mani come se pregasse.                                                                                                                     
Katniss invece stringe le mani di Prim e di Peeta, che con l’altra tiene il suo bambino. Sono davvero una famiglia unita.                                                                
Per questo, io combatterò. Per una famiglia unita, anche io voglio averla. Voglio tornare a casa, abbracciare Katniss e farle vedere mio figlio. Mio e di Lock. Passare tranquille giornate nella panetteria di Peeta o a caccia con Katniss.                                                                                                                    
Giocare coi bambini e Isabell nei prati, scherzare con Haymitch e vivere una vita lontano dai riflettori e dalle battaglie. Sto per tornare all’Arena per questo.                                                                                                                               
Solo per questo, per questa speranza. Ma dentro di me, so che c’è un’unica speranza: guardare Lock che cresce, diventando un uomo forte ed intelligente, che cambierà le sorti di Panem. Ma dal Paradiso. Senza poterlo nemmeno sfiorare.                                                                                                                              
Senza poter sentire il calore di un suo abbraccio. Ma farei questo ed altro, pur di vederlo felice.                                                                                                                         
Le porte si aprono e il chiasso della gente ci invade, come un’onda.                      
La luce del sole mi acceca per un attimo, mi copro gli occhi col braccio destro finchè non mi abituo. Vediamo ancora la folla variopinta di Capitol, che festeggia il nostro ritorno.                                                                                                 
Alcune persone sono tristi, ma non per me. Per Lock, il ragazzo che si è innamorato di me, salvandomi. Perché lui morirà accanto a me e a causa mia.                           
Tutti questi ragazzi che sono stati appena estratti, piccoli e grandi, dovranno morire per causa mia. Ne resterà solo uno. E dovrà essere Lock.                             
Mi dispiace per le madri ed i padri che dovranno perdere i loro figli e le loro figlie. Ma non posso permettere che qualcuno faccia del male a Lock.               
Faccio un respiro profondo per prendere coraggio e appoggio un piede a terra, terrorizzata dalla folla. Mi odiano.                                                                                  
Se potessero, mi ucciderebbero loro stessi. Mi colpirebbero coi loro ombrellini da sole rosei, con le loro borsette verde smeraldo e mi picchierebbero a sangue usando le loro scarpe dai tacchi a spillo e le loro mani con gli artigli.  Tremo. Lock mi sfiora la mano e la prende. E una parte di me, vorrebbe che la folla mi aggredisse. Per salvarlo, lui e la mia nuova famiglia, e quei ragazzi senza colpa.                                                                                                                   
Avanziamo insieme tra donne dal mascara che cola e uomini dai baffi azzurri, guardando orgogliosi avanti, senza fissare lo sguardo sui volti degli abitanti di New Capitol City.                                                                                                              
Sento la vocina di Prim che bisbiglia qualcosa alla madre, spaventata da tutti quegli sconosciuti dall’aria minacciosa. La piccola si avvicina ancora di più alla mamma, che le appoggia l’altra mano sul capo per tranquillizzarla, mentre Peeta prende in braccio Cinna.                                                                               
La tensione è palpabile. Ma dobbiamo andare avanti.
                                                               *
“Nervosa ?”mi domanda Katniss, sospirando, mentre mi sistema l’abito blu che indosserò al ricevimento di stasera alla villa della Presidentessa Playor. 
Mi guardo allo specchio: le gemme che adornano il mio abito sono le stesse dell’anello di mia madre e mi fanno brillare come le stelle nella volta celeste. Sono bellissima e triste allo stesso tempo. Quel blu notte ricorda la sera che cala su tutto e tutti, facendo sprofondare ogni cosa nel sonno eterno.
Bisbiglio: “Sì … ma non posso permettermi questo lusso. Lock è pronto ?” Katniss annuisce.
                                                              *
“Siate educati, vi prego !” esclama Effie, che è preoccupatissima per me e Lock.
Teme che faremo qualche sproposito che potrebbe aggravare la nostra situazione, anche se non vedo come potrebbe essere più grave di così. Haymitch sogghigna divertito. Anche lui è vestito elegante, con una giacca di velluto bruna e una cravatta blu notte sopra una candida camicia. I capelli sono scompigliati come sempre e la barba spunta leggermente incolta sul suo mento.                                                                                                                                 
Peeta è teso come una corda di violino, mentre tiene a braccetto Katniss, vestita come una regina delle fiamme. Il suo abito è lungo e scarlatto, sembra quasi che il fuoco stia bruciando il tessuto.                                                                      
Suo marito indossa una giacca nera decorata con delle fiammelle che sembrano vere ed una camicia nera leggermente sbottonata.                                   
Ma Lock è … mozzafiato. I capelli neri sono tirati indietro, facendo risaltare ancora di più il blu dei suoi occhi, così sconfinato e disarmante.                                
Ha una giacca nera con delle alette da angelo come decorazione e una camicia blu notte.
 Appena lo vedo avanzare affianco ad Haymitch, arrossisco, nonostante la situazione. Mi sento davvero in imbarazzo.                                                                        
Lock purtroppo se ne accorge e sorride, compiaciuto dalla mia reazione così femminile ed insolita da parte mia.                                                                     
Haymitch ridacchia e ci prende in giro: “Su, le smancerie le potrete fare dopo ! Ora abbiamo una festa … per quanto la cosa possa piacervi o meno.”                        
Si allontana incamminandosi verso l’ampia scalinata che ci attende. Maledico colui che ha inventato i tacchi, perché sono dannatamente scomodi.                       
Lock si accorge subito che ho delle difficolà con le scarpe, nonostante l’allenamento con Effie, e mi porge il braccio come ancora a cui aggrapparmi per non cadere. Lo guardo. Mi sorride e mi fa un occhiolino.                                     
Vorrei mettermi a piangere, perché lui è la persona più fantastica del pianeta. Persino in questa situazione, vuole vedermi sorridere ed al sicuro. Mentre io lo sto trascinando con me in un baratro senza fondo.                                                  
Sono davvero una egoista. Ed infatti mi aggrappo a lui, senza ritegno. Saliamo le scale in silenzio, ammirando le luci multicolori che escono dalla villa.                
Mi blocco, terrorizzata. Ho troppa paura che possa accadergli qualcosa. Lui mi guarda interrogativo: “Mel, va tutto bene ! Ci sono io con te e “                          
Lo abbraccio di getto, stringendomi a lui. “Scusa…” sussurro al suo orecchio. Lui scuote la testa: “No …” Si stacca da me e mi da un delicato bacio sulla fronte. Ricominciamo la nostra scalata verso la festa.                                              
L’élite di New Capitol City è riunita in questa sala sfavillante, decorata con festoni di ogni genere, sgargianti e con statue di ghiaccio raffiguranti fenici ed angeli. Il ghiaccio mi fa pensare al 14, a casa mia. Che ora non esiste più.            
Mi stringo di più a Lock, in cerca di un appiglio. Lui appoggia bonario una mano sulla mia per tranquillizzarmi.                                                                          
Un uomo opulento vestito di tutto punto ed una ragazza snella dai lunghi capelli tinti di rosso si avvicinano a noi. Sento Lock rabbrividire per un secondo.
                                                                    *
POV:Katniss.
Non riesco a stare tranquilla, nonostante Peeta sia accanto a me ed i bambini siano da Gale. Ho un brutto presentimento e questo posto mi ricorda Snow. Anche se sono passati 15 anni, non posso dimenticare. Non dimenticherò mai nulla. Quella festa era tornata ad assalirmi qualche volta nei miei incubi: gli abiti sfarzosi, la gente che beveva quel liquido strano per vomitare e Snow che mi fissava dall’alto, rimproverandomi. Avevo fallito, non ero riuscita a proteggere né me né Peeta.
Non posso permettermi di fallire ancora. Mentre Peeta chiacchera amabilmente con due sue fan dalle acconciature complicate e fosforescenti, butto un occhio verso Lock e Meloday. Lo vedo.                                                   
Plutarch si sta avvicinando a loro, accanto a lui c’è una ragazza che non ho mai visto prima. Ma non mi sembra un buon segno. Devo intervenire, almeno per stare ad ascoltare.                                                                                                    
Strattono appena Peeta, che si volta immediatamente verso di me. Gli faccio capire con lo sguardo che dobbiamo andare. Lui annuisce e si scusa con le due signorine, mentre io lo trascino a passo rapido verso Lock e Mel, che ormai hanno iniziato a parlare con Plutarch. Spero di non essere arrivata troppo tardi.                                                                                                                                
Appena  io e Peeta ci avviciniamo, Plutarch ci saluta festoso: “Oh Katniss e Peeta ! Vi state divertendo ?”                                                                                           
“Come potremmo farne a meno ?!” mento io, facendo un sorriso forzato. Non sono mai stata brava a mentire. Ma Plutarch non se ne accorge e ricomincia a parlare, presentandoci la giovane accanto a lui: “Volevo giusto parlare con te, mia cara ! Vedi, questa giovane è una stilista di grande talento che ho scoperto da poco …”                                                                                                                  
Analizzo la ragazza per capire chi è e che intenzioni abbia. Ha una lunga treccia scarlatta simile alla mia quando ero giovane e la cosa mi infastidisce. Indossa un abitino da bambolina arancione con una ampia gonna a cupola.          
La giovane sfoggia un sorriso smagliante ed innocente, intrecciando le dita con aria timida. Ma non riesco a fidarmi. C’è qualcosa che non va.                
Altrimenti Plutarch non l’avrebbe mai portata con sé.                                                  
“Si chiama Aries Golden.” conclude lui con un sorrisetto beffardo.                         
Lock spalanca gli occhi, visibilmente turbato. Lo guardo accigliata, aspettandomi una qualche spiegazione.                                                                      
Il moro inizia a balbettare qualcosa rivolto alla ragazza, staccandosi da Meloday: “Aries, sei tu ? Ma … credevo che …”                                                                    
La ragazza sorride raggiante e ribatte: “Lo so, credevi che fossi al 2 a lavorare … ma il signor Plutarch mi ha offerto la possibilità di lavorare con la leggendaria Katniss Everdreen e non potevo rifiutare … e poi, ti avrei rivisto.” La ragazza si allunga verso di lui, esitante ma con un obbiettivo preciso. E lo bacia a stampo.
POV Meloday
No … ma che cosa … Lock …
Sto per mettermi a piangere. Non capisco più nulla. Perché si sta facendo baciare da quella sconosciuta ? Che sta succedendo ?                                               
Sento il cuore spaccarsi in mille pezzi. Lock è la mia unica certezza, l’unica persona su cui posso sempre contare e per cui farei qualunque cosa.
Perché mi stai facendo questo ?
Sento le gambe tremare, sto per cadere a terra. Ma non voglio sembrare così debole.
Per fortuna, Peeta si accorge che sto per accasciarmi e mi sostiene dolcemente, facendo finta di nulla.                                                                                     
Lock si è staccato da lei. La guarda con gli occhi sgranati, mentre lei abbassa lo sguardo e arrossisce. Plutarch ridacchia: “Oh ma vi conoscete già ! Mi avevi detto che venivi dal 14, ma non credevo che … bè, meglio così ! Ora vi devo lasciare … ho visto un mio carissimo amico di vecchia data con cui vorrei parlare ! I miei omaggi !”                                                                                                      
Dopo un inchino goffo, si avvia verso uno dei lunghi tavoli imbanditi. Vedo Katniss che ribolle di rabbia, probabilmente vorrebbe immensamente riempirlo di botte. Mi chiedo se sia perché sta facendo saltare la nostra copertura o perché mi sta facendo del male. Immensamente.                               
Aries però è ancora davanti a lui e dice con aria serena: “Non ti sarai certo dimenticato della tua prima ragazza ?”                                                                                              
Lock inizialmente non sa cosa rispondere, ma poi si riprende: “Certo che no, ma … da allora sono cambiate molte cose. E lo sai che non posso più tornare indietro …”                                                                                                                                    
La rossa apre la bocca scarlatta: “Ma io … vorrei tanto avere un’altra possibilità per noi due … perché io … ti amo ancora.”                                              
Lock ammutolisce. E desidero con tutto il cuore che dica che per lui non è così. Che adesso ci sono io e che ciò che abbiamo passato insieme è indelebile, fa parte di noi e ci lega. Che adesso ama me.                                                                
Ma dalla sua bocca non esce nemmeno il più piccolo suono.                           
Abbasso lo sguardo, sentendomi terribilmente sconfitta. Ma forse è meglio così. Dopo tutto, tra poco sarò poco più che un cadavere senza vita. E non è giusto che Lock passi il resto della sua vita da solo. Avrei dovuto capirlo che …
Stringo il braccio di Peeta a cui mi sono aggrappata e lui mi guarda preoccupato. Capisce immediatamente che non resisterei un secondo di più a stare così, davanti a lui e a lei.
Con una scusa a caso, mi porta con sé fuori dalla villa. Mentre scendiamo le scale, sussurro: “Grazie, Peeta … io …”                                                                            
Mi guarda severo, facendomi capire che non devo per nessuna ragione al mondo piangere, mi farebbe sembrare debole. Perché lui ancora crede in me. E non vuole che io muoia da vigliacca.                                                                          
Mi prende per le spalle, abbassandosi: “Ascolta, Mel … qualunque cosa succeda, non devi mostrare alcun sentimento. Chiaro ? So che è difficile, ma devi resistere."                                                                                                               
Non so cosa sia successo a Lock, ma devi rimanere calma ! Promettimi che lo farai, per Prim e Cinna !”                                                                                            Annuisco, tirando su col naso e facendo un respiro profondo. Ghiaccio. Devo essere come il ghiaccio. Impassibile. Senza alcun sentimento. Fredda e sterile. Per Lock, per Katniss e Peeta, per i bambini, per Haymitch e per Effie. Non importa cos’altro vedrò, non posso permettermi il lusso di apparire debole. Peeta mi prende per mano, dandomi coraggio. E torniamo dentro.                          
La sala non ha perso nulla della sua vivacità e si sono aperte delle danze eleganti in cui le dame dai vestiti sfarzosi e pomposi piroettano accanto ai loro partner eleganti.                                                                                                                          
Al centro della pista, ci sono Lock ed Aries che danzano leggiadri, con accanto Katniss e Plutarch. Lei ha una faccia schifata, mentre Plutarch conserva il suo ghigno di vittoria. E questo mi fa imbestialire.                                                                    
Non si deve permettere di trattare Katniss in questo modo. Decido che mi vendicherò, gliela farò pagare.                                                                                    
Guardo decisa Peeta, che mi bisbiglia all’orecchio: “Vado a liberarla dalle sue grinfie … tu pensa a Lock. Non aver paura.”                                                             
Adesso sono stufa di aver paura e di essere insicura. Forse Lock non mi ama e non mi ha mai amato. Magari mi ha usata per i suoi scopi e adesso non gli servo più.                                                                                                                          
Ma non permetterò a quella sgualdrina di venire a distruggere la mia vita. Non le permetterò di mettere me e la mia nuova famiglia in ridicolo davanti a tutta Panem. Ho vinto gli Hunger Games e non mi farà certo paura una sciacquetta.                                                                                                                   
Cammino a passi decisi verso il centro della sala, fiera e dritta sui tacchi. Non mi importa nulla di quello che la gente penserà o dirà. Combatterò per tenere l’unica cosa che ancora mi rimane: il mio amore.                                                           
Arrivo davanti a Lock ed Aries, che mi guardano stupiti. Lui si stacca appena  da lei e comincia a dire: “Che cosa succede, Mel ..?”                                                  
Gli tiro una sberla. Forte. Rabbiosamente. Non lo avevo mai fatto prima, non con lui. E non con rabbia.
Digrigno i denti. Vorrei colpirlo ancora più forte.


Angolo autrice (me):
Mi rendo conto che, sventuratamente, questa  FF su Hunger Games stia cominciando ad essere poco seguita.
E la cosa mi addolorà. Spero che mi riprenderò ... e che la storia ricominci a piacervi.
Sciuramente adesso ho messo un "colpo di scena" che vi irriterà e vi confonderà almeno un po' ... sempre se leggerete *me tapinaaa*
Vi prego, ci tengo davvero tanto ! E spero che voi vi siate affezzionati a Lock e Mel tanto quanto me.
Con questa speranza, vi ringrazio per avere letto anche questo capitolo !
A presto !
La vostra Rora-chan ! <3

 
  
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