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Autore: sweet_hyra_97    02/03/2014    1 recensioni
Non vuole abbandonare la sua donna, che ancora combatte strenuamente, e continua a sorridere come nulla fosse. Che dal buio è riuscita ad uscirne, ma lui no, non riesce ancora a credere che una nuova luce ci sarà.
[Partecipa al quarto turno del "Pop vs Metal contest" di visbs88]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Sussurri di speranza
Autore: Saruccia97_LTD (sul forum; sweet_hyra_97 su efp)
Squadra: Metal
Canzone scelta: Whispers in the dark (Skillet)
Fandom: Originali - Generale
Personaggi:
Introduzione:
Non vuole abbandonare la sua donna, che ancora combatte strenuamente, e continua a sorridere come nulla fosse. Che dal buio è riuscita ad uscirne, ma lui no, non riesce ancora a credere che una nuova luce ci sarà.
Rating: Giallo
Generi: Malinconico, introspettivo, triste
Avvertimenti: --
Note (opzionali): Innanzitutto c’è da dire che questa one shot è stata scritta piuttosto di getto, in poco tempo, quindi non credo sia venuta proprio come speravo, ma pazienza, spero sia quantomeno leggibile.

Inoltre il fatto che i personaggi non vengano mai nominati è stata una mia scelta, non gli ho voluto dare un nome, resta nell’ignoto, così come i dettagli di tutto: ogni cosa è accennata, ma mai approfondita, per lasciare ampio spazio all’immaginazione di chi legge.

Probabilmente avrò sbagliato tutto, non so, ma ho innanzitutto voluto provare.

No
You'll never be alone
When darkness comes I'll light the night with stars
Hear my whispers in the dark

[Whispers in the dark - Skillet]

Sguardi vuoti, nella stanza, immersa nell’oscurità. Silenzi assordanti, che fanno male, che arrivano al cuore come lame, che dicono più di migliaia di parole.

Un letto, in fondo alla stanza, e una finestra dalla quale penetra timidamente la luce della luna. Un corpo piuttosto esile sul letto, un corpo che ormai ha poche forze, ma che riesce ancora a vivere.

E una sedia, accanto al letto, dove seduto c’è un uomo, stanco e privo di forze, ma che si ostina a rimanere, che non uscirà se da lì non esce chi dorme.

Non vuole abbandonare la sua donna, che ancora combatte strenuamente, e continua a sorridere come nulla fosse. Che dal buio è riuscita ad uscirne, ma lui no, non riesce ancora a credere che una nuova luce ci sarà.

Prega ogni giorno, affinché lei possa riuscire ad uscire da quell’inferno, perché è da troppo tempo che si trovano lì, rinchiusi come in una gabbia, che combattono contro qualcosa che non riescono nemmeno a definire realmente, ma che ha sconvolto le loro vite. E lei si è ritrovata, da un giorno all’altro, su quel letto che il suo uomo ha tanto maledetto.

Si percepiscono solo pochi movimenti, sempre gli stessi: lei inizia ad agitarsi nel sonno, ma non è la prima volta, e probabilmente non sarà nemmeno l’ultima.

L’uomo le tocca la fronte delicatamente, come sempre, e cerca di tranquillizzarla, sussurrando parole dolci, frasi di speranza, di gioia.

«Dai, calmati…», dice. «Passerà tutto, te lo prometto. E torneremo insieme a vedere la luce, lo splendore del sole. Abbiamo solo bisogno di qualche altro mese, e tutto finirà.»

Lo ripeteva sempre anche a se stesso, per cercare di convincersi, ma non credeva più nemmeno alle sue stesse parole, non riusciva a vedere un futuro nelle sue mani, solo un presente buio.

«Riusciremo insieme a fuggire da quest’incubo.» Continua, anche se la voce gli trema un pochino.

«So a cosa stai pensando realmente», sussurra lei, con voce piuttosto flebile. Nonostante tutto, però, anche se il buio della notte nasconde i loro visi quasi del tutto, si riesce a scorgere un sorriso sulle sue labbra, quelle che un tempo erano state rosee ed adesso sono pallide e screpolate.

Lui non risponde, cerca solo la mano di lei nascosta sotto le lenzuola e, trovandola, la stringe con entrambe le sue grandi mani.

«No, guarda, riuscirò anche a fare in modo che le stelle tornino a brillare in cielo, per te. Che il cielo notturno si riaccenda, te lo prometto, perché voglio fare di tutto pur di aiutarti.» Afferma, convinto, con lo sguardo fermo sugli occhi della donna, che lentamente si sposta sugli zigomi stanchi, sulle labbra, sul mento, sul collo. E fa una smorfia di rassegnazione.

In fondo è questo che ha davanti, lui non può fare assolutamente nulla.

«L’unica cosa che ti chiedo per ora è solo di esserci, non voglio alcuna promessa impossibile. Voglio solo te. Accanto a me.» E sorride, un sorriso genuino, sincero, che sarebbe riuscito ad illuminare anche una notte senza luna.

L’uomo non dice più nulla, spiazzato, ma continua a ripetersi che, sì!, lei riceverà la luce, tutte le stelle del cielo, l’impossibile, perché deve farcela. E sono solo sussurri nell’oscurità della notte, udibili solo da chi ha un udito finissimo.

Sussurri di speranza.

  
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