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Autore: Klainbow    02/03/2014    12 recensioni
Un ragazzo carino nell'appartamento di fronte a quello di Kurt, ed una cotta che sfocia nell'ossessione.
Dal primo capitolo:
''Incontrare un bel ragazzo e sorridergli cercando di attirare la sua attenzione è carino. L'inizio di questa cosa, era carino. A volte lo è ancora, lo ammetto. Ma osservare segretamente un ragazzo che vive nell'appartamento di fronte al tuo, tutti i giorni, a tutte le ore, parlarne in continuazione come se lo conoscessi da sempre e non fosse un completo sconosciuto? Non è innocente. E'.. inquietante. Inizia a diventarlo, sai?''
[sms+description]
Genere: Angst, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Sam Evans, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti! Sono in perfetto orario, il cielo splende, l'aria profuma di primavera e gli uccellini cinguettano in ciel- uhm, no, ho sbagliato periodo. Ma è così che avevo voglia di presentare questo capitolo.
No, non dirò nulla. Lo capirete a tempo debito! :D 

Ringrazio tutte le persone che hanno recensito lo scorso capitolo e mi hanno scritto su facebook facendomi annegare nelle le mie stesse lacrime, e tutti coloro che hanno aggiunto la storia tra le seguite/ricordate/preferite. Dopo lo scorso capitolo e tutti i meravigliosi commenti che mi avete inviato, devo dire di essere andata un po' in crisi. Avevo paura di deludervi, e ne ho tutt'ora. 
Ma oggi vi lascio andare senza tante storie, okay? 

Via allo sclero! 


Daily reminder: 
Blaine
Kurt/Kevin (quando la conversazione è KLAINE, il primo messaggio è preceduto da un asterisco!)
Rachel
Santana


To my #sgs girls, always love. 


 
Capitolo 9
 It's easy! 

Venerdì 20 Novembre (9.01)
Messaggio in arrivo da: Blaine. 
Dimmi che sei sveglio. 

(9.05)
Sono sveglio... forse. 

(9.06)
Forse? 

(9.08)
Devo ancora stabilire in che anno siamo.

(9.09)
3409! 

(9.10)
Oh, pensavo peggio. 
(9.13)
Che cosa vuoi?

(9.15)
Che acidità, mi fai rimpiangere di averti dato un'altra possibilità. 

(9.17)
Sono le 9 del mattino, è già tanto che io ti abbia risposto. 

(9.18)
In questo caso, mi ritengo onorato. 
(9.20)
Allora, ho il permesso di parlare? 

(9.23)
mhh

(9.25)
Ti sei rimesso a dormire?! 

(9.26)
Ho soltanto chiuso gli occhi, mamma. 

(9.27)
Oh, beh.. peccato.. volevo parlarti proprio di QUEL tipo.. 

(9.30)
L'avevo detto che saresti venuto tu da me! 
(9.37)
Okay, mi sono fatto un caffè, parla. 

(9.38)
Ieri l'ho visto di nuovo. 

(9.39)
Anch'io l'ho rivisto ieri! Più tardi ti avrei scritto.

(9.41)
Quindi possiamo parlarcene a vicenda! 

(9.42)
Affare fatto. Chi inizia? 

(9.44)
Come vuoi.

(9.45)
No, come vuoi tu. 

(9.46)
Tu!

(9.47)
No! Mi hai scritto prima tu, tocca a te. 

(9.49)
Va bene. E' andata. E' stato perfetto. E non lo dico tanto per dire, ma intendo proprio che non poteva andare meglio. 

(9.50)
Che avete fatto? 

(9.53)
Abbiamo chiacchierato, poi abbiamo preparato i biscotti al cioccolato insieme. O meglio, ci abbiamo provato, ma io non ho potuto resistere e.. l'ho sculacciato con un mestolo.  

(9.55)
Che cosa?!

(9.56)
Lui ha detto una cosa che mi ha fatto scattare, non ho potuto evitarlo!

(9.57)
E sarebbe? 

(9.58)
Aveva detto di voler usare la frusta.

(10.00)
La frusta da cucina, forse? 

(10.02)
Sì, ma questo non c'entra. Immaginati di avere davanti il ragazzo più bello del mondo che ti dice una frase del genere, tu come reagiresti? 

(10.03)
Sicuramente terrei questi pensieri per me. 

(10.04)
Sì, ma così facendo ho ottenuto molto più di quanto tu avresti mai potuto.

(10.05)
Ti ha schiaffeggiato?

(10.07)
 Mi è saltato addosso. 

(10.09)
Oh mio dio, non sono sicuro di voler sapere cos'è successo dopo. 

(10.10)
Non è come sembra, purtroppo. 

(10.11)
Come dici tu.. 
(10.13)
Ah, chi voglio prendere in giro. Dimmelo. 

(10.15)
Ci siamo guardati senza dire una parola per qualche secondo, e lui mi ha rotto un uovo in testa. Da lì ha avuto inizio la guerra.  

(10.16)
Cliché. 

(10.17)
Quando ci siamo ripuliti mi sono fatto perdonare e gli ho preparato un biscotto a forma di cuore. 

(10.20)
Sai, sarà colpa di Mason o del fatto che alla fine sono un gran romantico, ma invece di vomitare mi verrebbe voglia di abbracciarti e complimentarmi.

(10.21)
Sono stato carino?

(10.23)
Molto. 

(10.25)
Kevin. 

(10.26)
Cosa? 

(10.29)
Abbiamo passato la serata a guardare Harry Potter. 

(10.31)
E' una cosa seria, quindi! 

(10.33)
Dio, lo vorrei. 
(10.35)
Quando sorride gli si forma quell'adorabile fossetta sulla guancia e il naso gli si arriccia in un modo tenerissimo. 

(10.37)
Occhi spaziali e bel sorriso? Però. Quando lo rivedrai? 

(10.39)
Non lo so...

(10.42)
Dovresti chiamarlo, inviargli un messaggio o qualcosa del genere. Da come ne parli, sembra che tu abbia davvero voglia di rivederlo. 

(10.45)
Non voglio sembrargli pazzo o mettergli fretta. In fondo ci siamo visti solo ieri, anzi, tecnicamente oggi. Sono andato via da casa sua dopo la mezzanotte. 

(10.47)
Secondo me dovresti provarci. Sii sfacciato, non pensarci. Fallo e basta.

(10.48)
Ma se pensasse che sono ridicolo?

(10.50)
Perché dovrebbe? E poi lasciamo perdere tutti i ''ma'' e i ''se''. L'unica cosa che puoi considerare sono quei ''e se l'avessi fatto?'' che continuerai a chiederti per tutta la giornata, se non farai qualcosa. 

(10.52)
Sei troppo saggio. 

(10.54)
Altro motivo per cui tutti mi amano. 

(10.56)
Ma Mason?

(10.57)
Anche Mason mi amerà, prima o poi.

(10.58)
Non intendevo quello, stupido.

(11.00)
L'avevo capito, genio. C'è tempo per raccontarti di lui. Abbiamo solo mangiato un gelato insieme, alla fine. 

(11.01)
Ha offerto lui? 

(11.02)
Sì.

(11.03)
Siamo a cavallo! 

(11.05)
Non sai quanto.




*
Messaggio in arrivo da: Blaine. 
(11.10)
Buongiorno!

(11.12)
Ehilà :) 

(11.14)
Ti sei ripreso da tutte quelle emozioni?

(11.17)
Non direi. Mi hai appena fatto ricordare di essere scoppiato a piangere durante la scena finale del Prigioniero di Azkaban. Ti sarò sembrato un perfetto idiota, ma credimi quando ti dico che mi sono trattenuto dalla prima volta che è apparso Sirius. 

(11.19)
No, in effetti ti ho invidiato. Ad un certo punto ho pensato di lasciarmi andare, ma volevo sembrare forte ai tuoi occhi. 
(11.21)
Non importa quante volte abbia visto quei film, ogni volta è sempre come se fosse la prima. 

(11.23)
Aw, sei dolce. Ma la prossima volta non frenarti, non voglio piangere da solo. 

(11.25)
E ci sarà?

(11.26)
Che cosa? 

(11.27)
Una prossima volta. 

(11.30)
Oh. 
(11.32)
Sì. 
(11.33)
Solo se vuoi, intendo. 

(11.35)
Mi piacerebbe molto. Potremmo guardare il resto dei film?

(11.37)
Ottima idea, a quanto pare non ho ancora pianto abbastanza.

(11.39)
Stiamo parlando di Harry Potter! 

(11.40)
Almeno mi capisci. 

(11.41)
Ovviamente. 

(11.43)
Diventerò una pappetta di lacrime, ti metterò paura. Vuoi ancora farlo?

(11.45)
Sono sicuro che saresti ancora più bello. 
(11.50)
Scusa, sono stato inappropriato? 

(11.55)
No, è solo che non so cosa dire. 

(11.56)
Scusa. 

(11.58)
Non scusarti. 
(12.03)
Quindi, adesso possiamo dire di avere due appuntamenti. 

(12.05)
Appuntamenti? 

(12.10)
No, non volevo dire proprio appuntamenti. Possiamo chiamarli incontri, se per te suona meglio. Le lezioni, che spero davvero di iniziare, e continuare la maratona. 

(12.12)
Mi piace di più come suonava prima, ti dispiace? 

(12.14)
No :) 

(12.16)
Che ne dici di oggi? 

(12.18)
Oggi non posso.. ho il mio primo giorno di lavoro ''ufficiale'' allo Spotlight. Grandioso, no? 

(12.20)
Vuol dire che indosserai quella divisa rossa e servirai ai tavoli? 

(12.22)
Così pare. 

(12.25)
Riesco già ad immaginarti mentre un cliente ti fa arrabbiare ed inizi a sbraitare. Mi raccomando, non saltare su tutti i bei ragazzi o mi farai sentire meno importante!

(12.26)
Non posso prometterti nulla :P 

(12.27)
Sei malvagio, Kurt Hummel. 

(12.28)
Solo leggermente sadico. 

(12.30)
Volevo davvero vederti oggi. 

(12.32)
Anch'io. 

(12.34)
Lo dici solo perché vorresti saltare il lavoro. 

(12.35)
Mi astengo dal rispondere!

(12.37)
Questo mi da qualche opportunità in più.
(12.39)
E se ti rapissi? 

(12.42)
Allora dovrò denunciarti. 

(12.45)
Con quale accusa?

(12.48)
Visto che nessuno ci ha visto, potrei dire che mi hai molestato sessualmente. Il ché in parte è vero.. non mi sentirei neanche in colpa.

(12.51)
 Te l'ho detto. Non potevo farne a meno, ed avrei anche continuato. 

(12.53)
Meriti la prigione, allora. Mi dispiace, ho preso la mia decisione.

(12.55)
Almeno so che ne è valsa la pena. 

(12.56)
Blaine!

(12.57)
Mi verrai a trovare lì? Magari con i biscotti?

(12.59)
Sei fissato.

(13.00)
E' colpa tua. Verresti a trovarmi, sì o no?

(13.03)
Perché questa domanda? 

(13.05)
Perché fosse per me vorrei vederti ogni giorno.

(13.07)
Stiamo ancora parlando del carcere? 

(13.09)
Non so, che dici? 

(13.13)
Non saprei. 

(13.15)
Però non hai risposto. 

(13.16)
Sì, ci verrei. 

(13.17)
Bene, al resto penserò io.

(13.18)
Che vuoi dire? 

(13.20)
Non sono del tutto sicuro di essere al sicuro, con te. Tutto qui. 

(13.22)
E' questa la parte migliore ;) 

*

(13.24)
E' strano se ti dicessi che sei un buon amico?

(13.26)
Spero di no, perché per me lo sei. 

(13.27)
Grazie per avermi spinto a scrivergli. 

(13.30)
E' andata bene?

(13.32)
Va sempre bene, purché sia lui. 
(13.35)
Ah, non ho avuto l'occasione di dirtelo, ma ti ringrazio anche per quella lettera. In realtà, mi ha fatto sorridere :) 

(13.37)
Sono io che devo ringraziarti. 




-chiamata in corso-
''Avevi ragione. Kevin non mi serve più, dopo il turno troverò un modo per disfarmene per sempre.'' 

''Finalmente l'hai capito! Ne sono felice, stai facendo la scelta giusta.''

''Lo so, senza di lui sarà tutto più facile.''

''Woah. Che cosa ti ha convinto?''

''Blaine ha raccontato a Kevin di me. Mi ha definito il ragazzo più bello del mondo, ed ha descritto il mio sorriso come se fossi... perfetto! E' assurdo, lo so, ma stavolta sono sicuro che stesse parlando di me. Non si è lasciato sfuggire nulla, sculacciata compresa. E' stato imbarazzante, ma il punto è un altro. Credo.. sì, insomma.. gli piaccio, no? Non me lo sto inventando? Oh, non p-''

''Kurt, respira.''

'' -penso che..''

''E' così difficile ficcarti in quella testolina piena di lacca che per una volta tutto stia andando per il verso giusto? A Blaine PIACI!''

''...sto rovinando tutto, vero?''

''Eri sul punto di farlo, ma hai capito in tempo. Adesso devi soltanto concentrarti su di lui.''

''Come se fino ad ora avessi fatto altro.'' 

''Giusto.''

''Sono così felice, Rachel.''

''Lo so, Kurt. E te lo meriti.''

''Ha detto.. che gli piacerebbe se fosse qualcosa di serio.''

''Oh..''

''Se non fosse per quel dannato turno allo Spotlight ci saremmo visti.'' 

''Ohhh, te l'ha chiesto lui?''

''Sì..''

''Blaine sì che sa come prendere in mano la situazione! E presto.. anche qualcos'altro.''

''OH MIO DIO, GIURO CHE RIAGGANCIO!''

''Tanto ti aspetta un gran bel pomeriggio con me e la regina della malizia in persona. Puoi anche farlo.''

''E' quello che farò.''

''Così calmerai il rossore?''

''Sì. E smettila di ridere.''

''Oh oh, I want some mooo--''
-chiamata terminata- 


 
* * *


Il primo giorno di lavoro di Kurt stava andando decisamente male. 
Male come non avrebbe mai immaginato potesse andare, ma al contempo anche dannatamente bene, ed il motivo era sicuramente la nuova consapevolezza che lo colpiva in pieno ogni volta che pensava a quello che stava succedendo con Blaine. Sembrava un sogno, eppure avevano parlato solo qualche ora prima e gli era sembrato abbastanza reale, come d'altronde lo erano stati anche il rossore alle guance e le urla al telefono con Rachel. 
Certo, aveva dovuto rinunciare a Blaine per lavoro, e probabilmente non se lo sarebbe perdonato molto presto, ma era intenzionato a finire prima - magari incassando più soldi possibili in meno tempo, come suggerito da Santana - e correre da lui. Purtroppo, però, il suo piano non stava funzionando granché. 
Il fatto era che Kurt non riusciva a concentrarsi su nulla per più di due secondi, ma a chi importava? Blaine aveva espresso la possibilità di rapirlo, pur di riuscire a stare con lui. Ci sarebbe riuscito. 

Dopo aver servito ai tavoli con una lentezza disarmante, essere stato rimproverato più volte dal suo superiore per l'incapacità di tenere un numero maggiore di due piatti in equilibrio tra le braccia e spiaccicato un budino al cioccolato sul pavimento appena lucidato, aveva anche rischiato di dare fuoco alla cucina per una stupida porzione di patatine che, a gentil richiesta di un abituale cliente burbero e decisamente omofobo - considerando il modo in cui sembrava averlo squadrato -, avrebbero dovuto essere croccanti al punto giusto.

Beh, adesso lo sono sicuramente. Arrivederci, torni presto!

Si era spostato dietro al bancone da poco più di un'ora e non aveva fatto altro che sbraitare contro Rachel e ignorare caparbiamente Santana e i suoi patetici - nonché irritantemente funzionali - tentativi di farlo arrossire. 
Tuttavia, preparando granite e caffè aromatizzati, iniziò a sentirsi meglio, più rilassato e sereno. Sorrideva a tutti, si comportava in modo educato ed aveva finalmente trovato un ritmo per far coincidere tutte le ordinazioni senza uscire di senno e dare di matto.

Kurt salutò una ragazzina con la testa ricoperta da minuscole treccine. ''Ciao! Dimmi pure.'' 
''Un frappè alla banana ed un muffin ai mirtilli.'' 
''Arrivano!'' Si voltò, un sorriso luminoso ancora stampato sul viso, e tornò per porgerle il dolcetto. 
Versò i pezzetti di banana nel frullatore canticchiando il motivetto della canzone che avevano appena passato alla radio. Quando aprì la bottiglia di latte, un sorriso innamorato gli increspò gli angoli delle labbra senza che se ne rendesse conto, e la mente ritornò al giorno prima. Riusciva ancora a sentire il corpo formicolare e l'odore di Blaine su di sé. Lo sentiva vicino.
 
''Cosa c'è di così bello in una bottiglia, Hummel?'' Urlò Santana, affacciandosi dalla porta della cucina. 
Kurt si riscosse e batté le palpebre, arrossendo di colpo. ''Fottiti!''
''Oh-oh, Blaine ti sta insegnando delle nuove parole?'' Ghignò, nascondendo una nota di tenerezza prima di essere trascinata via da qualcuno. 
Kurt scosse la testa. Azionò la macchina e preparò il bicchiere di carta, che fu riempito e consegnato subito dopo. 
Lanciò un'occhiata disperata all'orologio e sospirò. Mancavano ancora quaranta minuti alla fine del suo turno. 

Un semplice caffè era l'ordine successivo. Si posizionò di spalle, davanti alla macchinetta, ed iniziò a prepararlo con facilità. 
''Scusami?'' Chiamò una voce camuffata dal baccano proveniente dall'altro lato bancone.
''Solo un secondo!'' Rispose senza alzare lo sguardo. 
Kurt finì di versare il caffè nel bicchiere e lo richiuse con cura.
''Che maleducazione...'' 
Oh no, non di nuovo.
Si voltò di scatto, cercando di non agitarsi troppo.
''Senta-''

Tutti i suoi movimenti si arrestarono all'istante mentre la voce gli moriva in gola, la bocca spalancata.
''Blaine!'' pronunciò il suo nome sorridendo, la voce gli uscì fuori come un misto di sorpresa e felicità. 
''Salve, straniero.'' Blaine ridacchiò divertito, riservandogli un occhiolino. ''Avevo proprio ragione.'' 
Kurt si avvicinò a lui e si sporse il più possibile, a dividerli soltanto quel pezzo di legno cui avrebbe voluto volentieri dar fuoco. 
''Riguardo a cosa?'' Chiese Kurt incerto, inclinando il capo da un lato. Un ciuffo ribelle di capelli gli scivolò sulla fronte.
Blaine sorrise maliziosamente, puntellandosi sui gomiti per sporgersi a sua volta verso di lui. Allungò la mano e gli scostò il ciuffo con dolcezza. 
Kurt sussultò leggermente; abbassò lo sguardo, il labbro inferiore intrappolato tra i denti ed il cuore che batteva a mille. Blaine indugiò ancora per qualche secondo, poi, sfiorandogli il viso, rimosse la mano. 
 ''Che quella divisa ti sarebbe stata da favola.'' mormorò in risposta, non senza donargli un'occhiata lusinghiera che gli fece ribollire il sangue nelle vene. 
Kurt boccheggiò e si avvicinò ancora di più. Erano a pochi centimetri di distanza. ''Non l'hai mai detto.'' 
''Ma l'ho pensato.'' 
Kurt inarcò le sopracciglia, sbuffando quella che sperò risultasse una risata.
''Hai fatto bene a non dirmelo. Sai, quella denuncia è ancora valida.'' Si mise le mani sui fianchi. 
Blaine scoppiò a ridere e Kurt tirò su il naso. 

Proprio in quel momento, Rachel stava uscendo dalla cucina con un vassoio di hamburger ed un'espressione contrariata stampata sul viso. Quando si voltò per guardare verso il bancone, quasi scivolò a terra portandosi con sé tutti i panini. 
Saltellò - letteralmente - verso un tavolo, vi poggiò sopra i panini e, senza rivolgere una parola ai clienti, corse accanto a Blaine. 
''Oh, ma.. ciao, Blaine!'' La voce melliflua con cui lo disse, il suono della ''a'' prolungato in uno squittio malcelato, fece quasi rabbrividire Kurt, che invece si limitò ad alzare gli occhi al cielo. 
''Hey, Rachel!'' Blaine la guardò interdetto per un secondo, poi sorrise cordialmente. Era fin troppo gentile. 
Kurt si irrigidì ed iniziò a lanciarle delle occhiate alle spalle di Blaine, supplicandola di non metterlo in imbarazzo. Ma Rachel finse di non notarlo, perché nonostante il sorrisetto colpevole che fece, continuò come se nulla fosse. 
''Che ci fai qui?'' 
''Io..'' 
Rachel interruppe qualunque cosa stesse per dire e diede libero sfogo alla sua parlantina veloce ed inquietante. ''Scommetto che non c'entra nulla con Kurt e che è soltanto-'' 
''Hummel, Berry, tornate subito al lavoro! Non vi pago per chiacchierare con gli amici!'' 
Oh, giusto. Erano allo Spotlight. Merda. 
''Sì!'' urlò Kurt, grato per aver proibito a Rachel di rovinarlo per sempre. 
Rachel fece spallucce, lanciò uno sguardo allusivo a Kurt e sparì in cucina con un cinguettante ''vi lascio soli!''. Poco dopo si sentì un urlo e la voce di Santana chiedere ''è davvero qui?'' con tono sorpreso.

Kurt deglutì e Blaine tornò a guardarlo serrando le labbra con dispiacere. ''Quando stacchi?'' 
''Ancora mezz'ora.'' comunicò una volta guardata l'ora, sospirando esasperato. 
Blaine gli sorrise dolcemente. ''Allora credo che ordinerò qualcosa e me ne starò seduto lì.'' decise, indicando un tavolino posto proprio davanti al bancone. 
''Non era per questo che sei venuto?'' lo provocò Kurt, sentendo le guance riscaldarsi e l'adrenalina invadere il suo corpo. Aveva bisogno di saperlo, di sentirselo dire. 
Ma Blaine capì al volo cosa stesse succedendo e decise di non dargli quella soddisfazione. ''Certo.'' disse con noncuranza. 
''Okay.'' Kurt lo fissò indignato, poi si voltò senza aggiungere altro e tornò al lavoro. 
Il moro ridacchiò chinando il capo. Quando sollevò nuovamente lo sguardo, gli occhi color infinito di Kurt trovarono subito i suoi e Blaine si perse ad osservarli. 
Le ciglia di Kurt svolazzarono un po', sembrava adorabilmente smarrito, come se avesse voluto liberarsi da quello sguardo ma ne fosse incatenato. Blaine comprendeva perfettamente come ci si sentisse, si aveva la sensazione che non esistesse nient'altro al mondo; ma dato che non era il momento adatto, decise di dargli una mano. Spezzò a malincuore il contatto visivo ed andò a sedersi al tavolo stabilito. 
Dopo un attimo di smarrimento, Kurt gli lanciò un'occhiata divertita e si avvicinò. ''Cosa le porto?''
''Un caffé, grazie.'' Disse formalmente, fingendo indifferenza. 
Kurt annuì interdetto e fece per allontanarsi, quando le dita di Blaine strette intorno al suo polso lo bloccarono sul posto, impedendogli di scappare. 
Kurt, intontito, fissò lo sguardo in quello dell'altro. ''Sono venuto perché avevo bisogno di vederti.'' 
''Volevi controllare che io non saltassi addosso a tutti?'' 
Quello sembrò sciogliere tutta la tensione nell'aria. Risero entrambi. 
''Anche, ma non solo.''
E con quell'ultima frase lasciata in sospeso, Kurt tornò al bancone sorridente. 


 
* * *

Mezz'ora dopo, Kurt uscì dal bagno con i suoi vestiti normali - un paio di jeans ridicolmente attillati e una t-shirt nera con lo scollo a V - e raggiunse Blaine. 
''Che si fa?'' Chiese, cercando di apparire rilassato e non come qualcuno sul punto di scoppiare a ridere istericamente. 
Blaine sorrise, inarcando le sopracciglia ripetutamente in maniera del tutto ammiccante. Sollevò davanti a lui una busta di carta che prima non aveva notato, con un panino preparato a regola d'arte disegnato sulla parte davanti. ''Adesso ce ne andiamo a casa mia, pranziamo insieme e poi inizio ad insegnarti qualcosa.'' 
Kurt annuì freneticamente, mandando al diavolo ogni tentativo di risultare meno che entusiasta. ''Perfetto'' dichiarò, gongolandosi sulle punte dei piedi.
''Sempre che tu non debba fare altro, ovviamente.'' Blaine sembrava improvvisamente allarmato, con quell'aria mortificata e lo sguardo speranzoso velato dal panico. Kurt non potette aspettare un attimo in più per dare voce ai suoi pensieri. 
''Stupido.'' sputò fuori, ridacchiando intenerito. 
Blaine lo fissò in silenzio con un sorriso che finalmente raggiunse le sue iridi color caramello. 



Nelle seguenti due ore, si rimpilzarono di schifezze seduti sul tappeto del salotto di Blaine, le loro gambe che si sfioravano di continuo sotto al tavolino inviando scosse elettriche lungo la spina dorsale di entrambi. Si scambiarono dei timidi sorrisi tutto il tempo, lungi dall'evitare quel meraviglioso e tanto agognato contatto. 

Blaine aveva ingurgitato tre cheeseburgers, mentre Kurt aveva scelto un panino leggero condito soltanto con dell'insalata. Non che non avesse fame, ma in quel momento mangiare era l'ultimo dei suoi pensieri.

Per non parlare del fatto che quel tipo di cibo gli.. beh, faceva espellere aria dallo stomaco attraverso la bocca. Quindi no, decise che non era il caso di mettersi in imbarazzo davanti all'oggetto dei suoi desideri. 

L'intera situazione era così perfetta che Kurt sperò non finisse mai più. 
Ogni volta che il miscuglio di salse scivolava fuori dal panino e colava sul mento di Blaine, Kurt scoppiava a ridere ed immergeva un dito nella zona incriminata per poi ficcarselo in bocca e mormorare di piacere. Amava le salse, se poi le si mescolavano al sapore di Blaine.. Dio.
Non lo faceva con malizia, era qualcosa che gli veniva spontaneo. Ma Kurt non poteva immaginare che Blaine la pensasse molto, molto diversamente e che fosse sul punto di esplodere. 

 
* * *

''Finalmente qualcosa in cui sono bravo.'' esordì Blaine battendo una mano sulla chitarra, una volta ripulito tutto il macello che avevano combinato.
Erano seduti ai lati opposti del divano, uno davanti all'altro. Blaine era visibilmente a suo agio, disteso sui cuscini con una gamba sul tavolino e l'altra piegata sotto di sé. Kurt invece era seduto sulla punta del cuscino, le gambe unite e la schiena rigida. Gli mancava l'aria: non si fidava minimanente della sua voce, per cui si limitò ad annuire con un sorriso emozionato.  

Forse a Blaine non importava così tanto di lui? Probabilmente per lui era soltanto un amico come tanti altri, quindi perché comportarsi in modo diverso? Non sapeva nemmeno cosa aspettarsi, ma l'ansia lo stava divorando vivo. 

''Kurt, questa è la mia ragazza.'' 
''Molto piacere, ragazza.'' Kurt ridacchiò, addolcito dalla scena che gli si parava davanti: Blaine che coccolava la sua chitarra tra le braccia. Doveva iniziare ad essere geloso anche di una chitarra? 
''Sappi che te la farò pagare per avermi preso in giro, ieri. E' stato molto crudele da parte tua sfruttare una mia debolezza.'' Blaine scosse la testa, indignato. 
Kurt spalancò la bocca, sciogliendosi un po'. ''Io? Sono stato fin troppo buono, in realtà. E poi guarda che se mi prendi in giro me ne vado via.'' si lamentò con una voce infantile; fece una smorfia triste e mise su il broncio, guardando altrove. 
Blaine rise, e Kurt lo sentì muoversi più vicino a lui. Gli poggiò delicatamente due dita sotto al mento e fece un po' di forza per costringerlo a voltarsi e guardarlo. Kurt incontrò il suo sguardo e si leccò le labbra distrattamente, mentre il cuore cominciava a pompare sangue più velocemente. Di riflesso, Kurt si spinse in modo impercettibile verso il suo tocco e Blaine si schiarì la voce. 

''Uhm.. q-quindi, partiamo dall'inizio o conosci le basi?'' 
Kurt sembrò risvegliarsi da quell'attimo di smarrimento soltanto allora. 
Non ci aveva pensato.
Quanto era stato stupido ed incoscente a chiedere a Blaine di aiutarlo, quando non aveva la più pallida idea di come si tenesse in mano una chitarra? E soprattutto, come avrebbe trovato il coraggio di dirglielo? 
Arrossì furiosamente, fissando con insistenza le mani che si stava torturando in grembo. 
''Kurt?'' 
Nessuna risposta. 
''Hey..'' sussurrò Blaine con dolcezza, spostando ancora lo sguardo di Kurt nel suo. 
Kurt lo guardò a lungo senza dire nulla, ma Blaine gli lesse nel pensiero e la sua espressione perse ogni segno di preoccupazione.
''Se non sai proprio nulla puoi dirmelo, okay? Non è un problema per me - insegnarti tutto.'' 
Rassicurato da quelle parole, Kurt sorrise timidamente e Blaine ricambiò, spostandosi proprio accanto a lui. ''Guarda, è facile.'' Seguì una breve dimostrazione in cui Blaine cinse un fianco di Kurt con un braccio e lo fece voltare totalmente verso lo strumento (sistemato per metà sulle sue gambe), coprendo la mano pallida con la sua. 
''Devi pizzicare le corde come se sentissi la musica dentro di te, deve essere parte di te'' soffiò nel suo orecchio, ''per adesso non pensare che potresti sbagliare, non pensare a nessuna chiave o canzone precisa. Fallo e basta, lasciati guidare dalle sensazioni che stai avvertendo.'' 
Kurt annuì debolmente, e lo fece. Sfruttò tutto ciò che stava provando per suonare. Tentativamente, mosse con delicatezza due dita sulla prima e la seconda corda e spostò la mano, attendendo indicazioni. 
Sentì Blaine sorridere dietro di sé e non potette evitare di sorridere a sua volta. 
Blaine indugiò con le labbra ad un centimetro dal suo collo e inspirò profondamente, chiedendogli con voce spezzata di chiudere gli occhi e provare ancora. Kurt sentì l'alito caldo di Blaine sulla sua pelle arrossata e roteò gli occhi all'indietro, scosso dalle emozioni che lo stavano travolgendo. Sfiorò con decisione tutte le corde per poi risalire e pizzicare in modo quasi sensuale le prime tre tutte in una volta, e un momento dopo quelle restanti. La melodia che ne venne fuori fu strana, forse in senso buono, ma non terribile come aveva temuto. 
Si rese conto che la mano di Blaine era ancora poggiata sulla sua e stava disegnando con i polpastrelli dei piccoli cerchi invisibili. Rabbrividì, stringendo le labbra. 
''Ottimo inizio.'' mormorò Blaine. 

Kurt si voltò a mezzo busto verso di lui e sorrise, mentre Blaine lo stringeva un po' di più con il braccio. Un singolo dito gli sfiorò la mascella, vagando sulla pelle di Kurt come se ne fosse attratto, fino a raggiungere il contorno delle labbra rosee di cui seguì tutto il percorso; ne solleticò tutto il labbro inferiore e si fermò, senza rimuovere la mano. 
Kurt rilasciò un piccolo respiro tremante che Blaine interpretò male. 
''Scusa, non volevo..'' cominciò a dire, facendo per spostarsi.
''No.'' rispose solamente, incapace di spezzare quel contatto visivo. 
''Sei davvero bellissimo.'' sussurrò Blaine, gli occhi guizzarono alternando lo sguardo dagli occhi alle labbra. 
''Non è vero..'' pronunciò Kurt distrattamente, rapito dall'odore di Blaine. 
''Oh, sì che è vero.'' lo contraddisse l'altro, con il naso che ormai sfiorava quello di Kurt ed i loro respiri che si infrangevano, mescolandosi.
''Non hai idea di quello che io stia guardando, allora..'' riuscì a dire Kurt, tremando. In risposta, Blaine avvolse anche l'altro braccio intorno a lui e fece sfiorare le sue labbra con quelle dell'altro, che emise un piccolo gemito. 

Gli diede tutto il tempo per tirarsi indietro ed interromperlo, ma Kurt non aveva intenzione di muoversi di un solo millimetro, così Blaine lo baciò cautamente. 
Kurt gli circondò il collo con le braccia e lo attirò a sé, mentre sospirava contro quelle labbra che si stavano allontanando timorose per controllare la sua reazione. 
''Dovresti baciarmi come si deve, che ne dici?'' sussurrò con voce roca, leccandogli il labbro superiore con un ringhio. 
Quello fu il momento in cui Blaine impazzì ed abbandonò ogni difesa. Tornò a baciarlo con più foga, muovendosi contro di lui con passione e deliziosa lentezza. Kurt gli morse un labbro e lo sentì sorridere contro di sé. 
Le mani di Blaine corsero sotto la maglietta di Kurt, solo per... sentirlo, per essere sicuro di non star sognando. La sua lingua chiese il permesso di approfondire il bacio, spingendosi tra le labbra di Kurt, che socchiuse la bocca per accoglierla e farla sua. Quando finalmente si intrecciarono ed una breve lotta di predominanza ebbe inizio, dei forti gemiti risuonarono in tutta la stanza e Kurt portò entrambe le mani a stringersi tra i ricci di Blaine. 
Il moro gli succhiò la lingua con veemenza un'ultima volta, facendogli emettere un suono proveniente dal profondo della sua gola che raggiunse direttamente le sue parti basse. 
I cuori che battevano all'unisono ed i respiri affannati, si staccarono controvoglia per riprendere fiato. 
Oppure sarebbero finiti in camera da letto, pensò Blaine. Aprì gli occhi e guardò le palpebre pallide di Kurt, che non sembrava ancora pronto a gestire tutte le emozioni che sarebbero seguite. 
Le labbra lucide e gonfie, quel leggero rossore che gli imporporava le guance ed i capelli scompigliati, Kurt era il ritratto della perfezione. 
Blaine gli lasciò un piccolo bacio sulla punta del naso ed unì le loro fronti imperlate da un leggero strato di sudore. 
Kurt sorrise e gli schioccò un bacetto a fior di labbra, accoccolandosi contro il suo petto. 
Non gli sembrava vero. Stava bruciando. 
''Dio..'' sussurrò Blaine, il petto che si alzava ed abbassava. ''ti divorerei.'' 
Kurt gemette, aprendo gli occhi dalle pupille dilatate, e si rituffò su di lui. 

Dopo quelli che parvero secoli, in cui semplicemente erano rimasti a fissarsi con uno sguardo di pura dolcezza ed i palmi posati all'altezza del cuore, Blaine si scusò per andare in bagno. 
Kurt fece una smorfia di disappunto e non lasciò la sua mano finché la distanza non lo costrinse a farlo. 
''Sono fortunato.'' 
''Che cosa aspettavi?'' Kurt gli lanciò un bacio che Blaine finse di catturare con le mani. Ridacchiarono entrambi. 

Poco dopo, il bip che avvertiva l'arrivo di un nuovo messaggio lo destò dal contemplare la porta dietro cui era appena sparito Blaine. 
Si sporse verso la sua borsa e si accorse che il cellulare a cui apparteneva quella suoneria era quello che usava per Kevin. 
Era da parte di Blaine. Aprì il messaggio e lo lesse con il cuore gonfio di gioia: 
Ce l'ho fatta!







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E INSOMMA! Come va? Tutto bene? :'D 
Siete felici per qualcosa, forse? Dai, non venite a dirmi che sono cattiva, ho aggiustato le cose!
Spero che con questo capitolo mi abbiate perdonata per il mancato bacio di quello scorso, ma non ne sono sicura. Ho avuto un attimo di puro terrore mentre scrivevo quest'ultima parte. Praticamente l'ho fatto con una mano davanti agli occhi, quindi sono sicura che non ne sia uscito nulla di così bello, anzi. Però aspetto i vostri pareri, come sempre. Fatemi sapere se ho deluso le vostre aspettative! *si nasconde*

Un bacio <3


 
  
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