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Autore: Eir    02/03/2014    4 recensioni
Una banale e a dir poco pretenziosa scena di vita quotidiana tra un padre e un figlio, un episodio in cui tutti noi ci siamo ritrovati anche se, ahimè, non propriamente con i medesimi esiti.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Da Padre in Figlio




Scadente, Accettabile, Scadente, Scadente, Accettabile… Desolante.
 
Una nenia mortifera che incarna la frustrazione e l’irritazione di un padre, un mantra di delusione che scivola in una cadenza sempre più esasperata, rintocco dopo rintocco.
Un sospiro, uno sbuffo con l’esattezza, il fruscio della carta e non è più solo la voce ad estraniare quei sentimenti afflitti: è lo sguardo che si rialza, forzatamente paziente, a cercare quel muto confronto tra padre e figlio che, come in ogni rapporto, anticipa lo scontro.

 
«Lo so Papà: è una pagella ignobile, disgustosa, raccapricciante…»
 
«É dir poco vergognosa! Ora cosa pensi di fare?»
 
«Oh, beh… di mostrarti la mia, di pagella»
 

Scricchiolio di carta, curioso, agitato, pagine che vengono sfogliare e poi è il silenzio più imbarazzato. Pochi e insignificanti attimi, una schiarita di voce e ora i fogli appena riesaminate vengono messi da parte per controllare quelli che gli vengono sottoposti. Un analisi che affrontata decisamente con più calma, molta più attenzione ed un briciolo di disagio quando è il padre, a capo chino, ad essere osservato con cipiglio da sapientone dal figlio.

 
Accettabile, Accettabile, Scadente, Scadente, Scadente, Accettabile.
 
Un elenco che suona come un mormorio frettoloso, condito con qualche accento di compiaciuto stupore, voce che si rasserena e sopracciglia che si alzano. È una soddisfazione crescente quella ch’esprime, ma comunque non eccessivamente euforica, ma sufficiente a mutare quel confronto in un repentino congedo. Pergamene che vengono riconsegnate ed una sbrigativa alzata di spalle che pone fine a quella discussione tra generazioni.

 
«Una pagella… accettabile. Avrai comunque modo di rifarti dopo l’estate. In fondo è stato il tuo primo anno, ti sei dovuto ambientare ad Hogwarts»
 
«Grazie, Papà. Ero sicuro che mi avresti capito»
 
«Ah, Fred, una curiosità: dove hai trovato questa mia vecchia pagella?»
 
«Me l’ha data zio Ronald…»
 
 
Schiocchi di ossa, quelli di uno scricchiolio di dita nervoso, un sottofondo ad un sorriso teatralmente affabile, sereno e nulla più. La conclusione più rosea che un figlio potrebbe desiderare, la soddisfazione più grande che dopo tutto George Weasley poteva ricevere da suo figlio: quella di essere stato messo nel sacco.
 
  
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