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Autore: _Riddle    02/03/2014    3 recensioni
Buio.
Il suo corpo era immerso nella fredda oscurità di quell’intricata foresta, o forse i sensi di colpa gli stavano perforando il cuore?
(...)
Ognuno di noi è una luna: ha un lato
oscuro che , di solito, non mostra mai a nessuno.
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Genere: Introspettivo, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Harry Potter, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Harry/Voldemort
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Dedico questa mia one-shot a Ladyriddle, persona e scrittrice fantastica conosciuta su questo sito, e a tutte le altre che fanno parte del “Tom’s fan club”, XD
Vi voglio bene, ragazze ^^

 
 
 
 
Buio.

Il suo corpo era immerso nella fredda oscurità di quell’intricata foresta, o forse i sensi di colpa gli stavano perforando il cuore?
 
La notte arrivò quasi subito, come un velo cupo trascinato dal vento, portatore di dolore e disperazione.
 
Il fioco bagliore lunare filtrava dai rami degli scheletrici alberi, illuminando i volti dei morti.

 
Ognuno di noi è una luna: ha un lato
oscuro che , di solito, non mostra mai a nessuno.
 
 
Scoprii ben presto che i cadaveri potevano parlare: la loro vocetta acuta strillava, rimbalzando tra i tronchi dei faggi, implorante di salvezza, chiedeva aiuto alla luna, unica testimone di quel massacro.
 
Ma lei, con un ghigno dipinto sul diafano volto, si godeva lo spettacolo, dall’alto del firmamento.
 
Stupida luna.
 
Una sottile nebbiolina aleggiava nell’aria, rendendo ancora più spettrale il
palcoscenico, alleggerendo però l’odore di bruciato che riempiva il bosco.
 
Stanco.
 
Per la prima volta nella sua tormentata vita si sentivo davvero stanco, forse per il folle desiderio di potere che, fin dal giorno in cui ne apprese il significato, troneggiava nella sua mente e che lo aveva portato ad uccidere quell’ammasso di gente innocente.
 
Ma del resto, nessuno è del tutto innocente: ognuno ha i propri “scheletri nell’armadio”.

                                                  
                                                                Un segreto è come uno scrigno: basta trovare
la chiave giusta per aprirlo.
 
 
 
Quella scalata al potere si sarebbe conclusa molto prima, se non che, 16 anni or sono, un fagotto di nome Harry Potter non gli avesse quasi ammazzato.
 
Da quel maledetto giorno, tramava il modo per resuscitare e tornare alla vita terrena, quella vita che teneva sempre stretta tra le ossuta braccia.
 
Quella vita che gli donò sofferenza inutile.
 
Quella vita che lo rese un ragazzo peggiore.
 
Quella vita che temeva di perdere.

 
Già, la sua più grande paura era la morte: l’unico elemento che accomunava tutti gli esseri viventi.
 
Silente ripeteva sempre” La morte può essere una nuova esperienza, forse anche piacevole”.

 
Per la morte non c’è spazio, ma le vite volano
aggiungendosi alle stelle nell’alto del cielo.
 
 
 Baggianate.
 
La morte non bussa alla porta di nessuno, sgattaiola furtiva fino alla propria preda, e poi… beh, il resto si sa.
 
Ma lui voleva sconfiggerla, era il suo primo obbiettivo…dopo quello di freddare Potter, Harry Potter.
 
Ed eccolo finalmente lì, giaceva sul letto di foglie variopinte, disarmato: il sangue che sgorgava a fiotti dalla fronte scivolava sul sinuoso collo, lasciando un alone rossastro sulle pelle lattea mentre il corpo si contorceva dal dolore acuto.
 
Ma non piangeva: nessuna lacrima solcò le pallide guance, gli occhi smeraldi erano aridi, privi de quella scintilla di coraggio che li caratterizzavano, immobili, fissavano in silenzio l’ignoto
.

Il dolore di chi piange in silenzio
è il più sincero.
 

Aveva finalmente l’occasione per farlo fuori, ma no: la mente gli suggeriva di impugnare la bacchetta, ma il cuore di lasciarlo in pace.
 
Come mai non riusciva ad ucciderlo? Forse provava…pietà?
 
No, Lord Voldemort non provava pietà, non POTEVA provarla…eppure qualcosa in lui stava cambiando.
 
L’involucro di ghiaccio che gli avvolgeva il cuore, stritolandolo, si stava pian piano sciogliendo…ma di che tipo di emozione si trattava?
 
Più guardava Potter, più aumentava…
 
Non ebbe il coraggio di ucciderlo e lo lasciò lì, inerme, nella speranza di risvegliarsi da quell’orribile e così vivo incubo.

 
 


Sogna come se dovessi vivere per sempre;
vivi come se dovessi morire oggi.
 
 
 
 
 
Angolo autrice
 
Shalve, questa fic la voglio dedicare a Ladyriddle , mia caraH sorellaH (?) che mi ha fatto amare sempre di più il nostro tesoruccio Tommy^^
Ringrazio molto tutte le persone che leggeranno questa storia, siete fantastiche^^
 
Vostra, Riddle Chan.
 

 
 
 
 
  
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