Anche questa mattina la sveglia non è suonata, perciò sono nuovamente in ritardo. Mi vesto velocemente abbinando ai jeans stretti neri una camicetta color pesca e mi pettino i capelli. Applico un trucco leggero sul mio viso giusto per coprire i segni lasciati dal sonno arretrato e mi spazzolo i denti. Infilo le mie amate Converse bianche, afferro la cartella e sono pronta per uscire. Mia madre è già partita per il lavoro mentre il mio pullman è ormai passato da 40 minuti, quindi mi tocca fare tutta la strada a piedi.
Dopo un quarto d’ora circa di cammino sono davanti all’enorme palazzo bianco. Mi dirigo velocemente verso l’aula di matematica: la seconda ora è iniziata da circa 10 minuti. Busso alla porta.
-Signorina Jones, meglio tardi che mai- dice il mio professore con un tono leggermente alterato.
-Mi scusi prof, ho avuto dei problemi tecnici-. Osservo i miei compagni ringraziarmi mentalmente per aver interrotto la lezione mentre mi avvio verso il fondo della classe alla ricerca di un banco vuoto. Rimango leggermente sconvolta notando che l’unico posto libero è quello vicino a Tomlinson, ma io non ho intenzione di sedermici. Mi fermo nel mezzo della classe, sentendo gli sguardi confusi dei miei compagni poggiarsi sul mio corpo. So benissimo che sto facendo una brutta figura, ma non posso sedermi. Non vicino a Louis Tomlinson.
Louis è il tipico ‘figo della scuola’. E’ alto, ha un fisico perfetto ed è incredibilmente bello. I suoi capelli castani formano un ciuffo morbido che tiene ordinatamente all’insù. I suoi occhi sono di un azzurro intenso e il suo sorriso è qualcosa di indescrivibile. Louis possiede una bellezza rara, da togliere il respiro, una di quelle da far invidia al sole. La cosa che non lo rende ‘il ragazzo dei sogni’ è il suo carattere: si comporta da bullo. Ogni giorno picchia svariati ragazzi per i corridoi dell’istituto, e non si fa problemi nel creare, sotto gli occhi di tutti, situazioni poco caste con tutte le ragazze considerate ‘più fighe’ della scuola.
-Jones, se si vuole accomodare- mi incita il professore.
Lo maledico mentalmente, mi faccio coraggio e mi siedo accanto al ragazzo castano, che sembra non curante della situazione.
-Tu sei?- mi chiede Louis girando pigramente la testa verso di me. Appena mi inquadra spalanca leggermente gli occhi.
-Io sono Jennifer-.
-Bene Jennifer, io sono Louis.. ma penso che tu conosca già il mio nome- dice ammiccando e tirando leggermente il colletto della camicia di jeans che indossa.
Senza farmi vedere alzo gli occhi al cielo, esasperata dal suo comportamento. E’ il solito ragazzo popolare: è estremamente bello, e sa di esserlo.
Proprio per questo non riesco a capire perché non ha un compagno di banco: qualunque maschio avrebbe fatto di tutto per stargli lontano, ma qualsiasi femmina sarebbe morta anche solo per passare cinque minuti vicino a lui.
Rimango a pensare a questo fatto per il resto dell’ora fregandomene delle equazioni, quando il suono della campanella mi distoglie dai miei pensieri. Velocemente sgattaiolo fuori dall’aula, nella speranza di non dover più parlare con quel ragazzino viziato che mi da sui nervi.
Mi dirigo verso il mio armadietto e poco dopo aver riposto i libri al suo interno, delle braccia mi stringono da dietro, facendomi sobbalzare. Mi ci vogliono solo pochi secondi prima di capire chi si trova alle mie spalle.
-Miley!- urlo girandomi di scatto e abbracciando la mia migliore amica.
-Ti ho fatto spaventare Jen?- mi chiede dolcemente riferendosi alla mia reazione di poco prima.
-No, scema!- dico ridendo tirandole uno schiaffetto sul braccio.
Stiamo parlando serenamente del più e del meno quando una voce maschile ci interrompe:
-Hei Jones!-
Io e Miley ci giriamo verso la persona che ha appena parlato. Il ragazzo che si trova davanti a noi indossa dei jeans rossi attillati, una maglia aderente a righe leggermente scollata sul petto, una camicia di jeans lasciata aperta sul torace e delle Vans bianche e nere. Miley rimane estremamente stupita nel vedere Louis Tomlinson rivolgere la propria attenzione a me. 
-Tomlinson..- dico facendo un leggero cenno con il capo.
-Bene, io devo andare a lezione! Ci vediamo dopo Jen- dice Miley avvicinandosi a me tutta sorridente per la situazione.
-A dopo Miley- dico leggermente innervosita per la presenza davanti a me che non ha smesso un secondo di fissarmi.
-Lo sai che sei proprio carina?- Louis si avvina a me e mi accarezza la guancia con il pollice.
-Non toccarmi- dico girando la testa lateralmente.
-Altrimenti?- mi chiede il castano spingendomi contro gli armadietti e facendo aderire i nostri corpi.
Appoggio le mani sul suo petto per spingerlo via, ma lui è troppo forte.
  *** Spazio autrice: Hiiiii! Questa è la mia prima storia, spero vi piaccia! Recensite per farmi sapere che ne pensate, è molto importante per me! Hope you like it! Spero di sentirvi presto, Maja <3