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Autore: Ina    25/06/2008    3 recensioni
“Stai lontano dall’amore, figlio mio. L’amore fa sanguinare il cuore Draco, e tu non te lo puoi permettere.” Glielo disse sua madre, in una gelida giornata di inverno, accarezzandogli i capelli davanti allo scoppiettante camino del manor. Draco era emofiliaco, e lui meno di tutti gli altri, poteva permettersi di sanguinare. p.s.: o messo narcissa e piton tra i personaggi ma sappiate che sono solo comparse. il personaggio principale è draco, ed harry/draco il pairing ^^
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Narcissa Malfoy, Severus Piton | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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emofilia

EMOFILIA

“Stai lontano dall’amore, figlio mio. L’amore fa sanguinare il cuore Draco, e tu non te lo puoi permettere.”

Glielo disse sua madre, in una gelida giornata di inverno, accarezzandogli i capelli davanti allo scoppiettante camino del manor. Narcissa Malfoy aveva appena subito una ferita d’amore. Narcissa malfoy aveva appena trovato suo marito con Severus, e Narcissa non poteva permettere che al suo adorato bambino succedesse qualcosa del genere. Quindi  pronunciò quelle parole che ad un orecchio esterno potevano sembrare troppo severe ma chi conosceva la storia sapeva che Narcissa non si sbagliava.

Draco era emofiliaco. Ogni ferita, un emorragia. Per curarsi doveva prendere una pozione, che poteva essere presa solo una volta al mese, altrimenti ne avrebbe risentito l’organismo. Così Draco 29 giorni su 30 doveva vivere con il perenne panico che gli succedesse qualcosa, che si ferisse e morisse addirittura per questo. Fino all’età di undici anni aveva vissuto tra le braccia della madre, protetto dall’esterno da un coperchio di cristallo. Finché non giunse il momento di andare ad Hogwarts.

Molti avevano parlato del grande Harry Potter, sarebbe stato nel suo stesso anno. Draco era agitatissimo: voleva fare amicizia con lui. Così quando lo incontrò per la prima volta sulle gradinate di Hogwarts vicino al penultimo figlio della “feccia”, come li chiamava suo padre, non esito a porgergli la mano.

“Imparerai che ci sono amicizie migliori di altre Potter. Io posso darti una mano” se l’era preparato il discorso, davvero. Voleva essere il più convincente possibile.

“So scegliermeli da solo gli amici Malfoy” gli aveva risposto con astio, prima di voltarsi.

E mentre Draco aveva ancora la mano protesa, il suo cuore, per la prima volta, sanguinò.

 

 

 

°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°***°*°*°*Prima dell’inizio del suo secondo anno, Draco incontrò Harry a Diagon Halley.

Lo trattò con astio, come aveva imparato a fare dall’anno passato. Aveva anche imparato a guardarlo da lontano, sperando di non essere visto. A contemplare quel viso bambino a lungo, a osservarlo sorridere ai suoi amici, e a stringere i pugni, attento a non tagliarsi, per l’invidia che provava. Durante il secondo anno Draco si scontro con Harry nel club dei duellanti.

“Serpensortia!”

Harry si allontanò, poi biascicò qualcosa, in un'altra lingua. Solo dopo seppe che era serpentese. La sua ammirazione non fece altro che crescere.

Draco fu inoltre pedinato da Harry mentalmente e fisicamente. Pensava avesse aperto la camera.

E a Draco piacque. Essere osservato da Harry, essere seguito.

Lo faceva sentire importante.

 Aveva i suoi occhi su di se, finalmente, anche se non sapeva il perché. Ma decise che non gli importava. Magari si stava solo accorgendo di lui. E Draco era euforico.

Ma quando il mistero della camera fu risolto, Harry non lo guardo più, se non con disprezzo prima di insultarlo.

E Draco, dal suo cuore, perdeva sempre più sangue.

 

°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°***°*°*°*

 

Al suo terzo anno Draco era già un uomo.

Aveva imparato ad imitare il padre, a essere ancora più fiero di prima, se possibile.

Inizio a fare le sue prime conquiste ,tra cui Pansy Parkinson. Durante una lezione con Hagrid, Harry cavalcò un ippogrifo, Draco mascherò la sua apprensione con delle battutine acide, mentre le mani torturavano la veste da alunno. Quando ritornò tirò un sospiro di sollievo, ma vide che i suoi compagni lo guardavano, come a dire “Perché non fai qualcosa anche tu?”. Allora Draco lo fece, quel qualcosa, soprattutto per dimostrare a Harry che anche lui sapeva essere coraggioso, che anche lui poteva essere suo amico, o qualcosa di più. Andò incontro all’ippogrifo dicendo “Se lo fa anche Potter non può essere difficile!” si girò verso Pansy ghignando e quando si voltò di nuovo verso l’animale, questi si ergeva imponente su di se e nel momento in cui se ne accorse fu troppo tardi.

L’ippogrifo l’aveva tagliato, su braccio.

Si rotolò per terra pensando “E’ finita, morirò” e urlò “Mi ha ucciso, quell’animale è un mostro!” mentre Hagrid lo portava via.

I grifondoro si misero a ridere e anche Harry, e quando draco ci fece caso, una lacrima scese dagli occhi.

Non potè fare a meno di pensare che sua madre aveva ragione: l’amore fa sanguinare.

 

°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°***°*°*°*

 

Al quarto anno ci fu il torneo tre maghi. Durmstrang e Bexbaston si trasferirono ad Hogwarts e i campioni furono scelti. Draco decise che se non poteva attirare l’attenzione di Harry prendendolo in giro, forse poteva provare con la gelosia.

Iniziò a fare il casca morto con Victor krum, lo invitava a mangiare al suo tavolo, ma prima del ballo del ceppo gli disse che non poteva andare avanti, perché Harry continuava ad essere un pensiero costante.

Al ballo ci andò con Pansy, anche se per tutto il resto della serata i suoi occhi rimasero inchiodati a quelli del bambino sopravvissuto, che stranamente ricambiava.

E quello sguardo, blocco la sua emorragia al cuore.

 

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Al quinto anno tutti credevano Harry Potter un pazzo, ma Draco no. Draco sapeva che quello che diceva Harry era la verità. Un po’ perché lui non era egocentrico come lo definivano, e un po’ perché tutto quello che diceva Harry era oro colato per lui.

L’anno passò tranquillamente per il serpeverde.

Entrò a far parte della Squadra di Inquisizione, in modo da poter avere un pretesto per cercare Harry, senza che gli altri gli chiedessero il motivo. Era il suo compito alla fine: lui l’avrebbe solo rispettato.

Ma lo sguardo di odio che gli lanciò Harry quando sfondarono la porta della stanza delle necessità, gli fece capire che quello non era il modo giusto per ottenere il suo rispetto.

E quando lo capì, la ferita al cuore riprese a sanguinare copiosamente.

 

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Al suo sesto anno Draco aveva avuto l’ordine da parte del signore oscuro di uccidere Silente. Lui non voleva, alla fine “il vecchio” non gli aveva fatto nulla, ma “un Malfoy rispetta sempre la parola data” gli aveva detto suo padre, anche se lui sapeva che era un modo carino per dire “O lo fai o ci fa fuori”.

Draco continuò  a fare avanti e indietro per il castello, organizzando il piano e cercando di trovare un modo per far entrare i mangiamorte a scuola.

Sentiva che Harry lo guardava sempre con sospetto, sapeva che probabilmente si era accorto di qualcosa, dato che le sue battute erano nettamente diminuite, e quando le faceva aveva un tono stanco.

Sentì dire dai suoi compagni che avevano sentito Ronald Weasley affermare che, per Harry, Draco era diventato una vera e propria ossessione. E Draco non potè far altro che compiacersene.

Un giorno durante il suo sesto anno, Draco venne trovato da Harry nel bagno, a piangere.  Mirtilla cercava di consolarlo, ma lui continuava a ripeterle che nessuno poteva aiutarlo, perché anche se contro la sua volontà doveva farlo, altrimenti l’avrebbe ucciso.  Tremava. Quando vide Harry osservarlo attraverso lo specchio, si può dire che Draco impazzì.

-No lui no….tutti ma lui no…-

Come poteva piacere ad Harry se lo vedeva piangere come una femminuccia? Se lo vedeva reagire così? Preso da una rabbia ceca comincio a scagliare maledizioni.

Ad un certo punto dello scontro Harry gridò “Sectusempra!” senza nemmeno rendersene conto.

Vide il volto e il petto di draco riempirsi di sangue, le mani del biondo serpeverde rosse e lucide come il volto che stringevano convulsamente la stoffa della divisa sopra al petto grondante di sangue.

Draco tremava incontrollabilmente riverso sul pavimento freddo del bagno, perché sapeva che sarebbe morto da un momento all’altro, di quel passo.

Piton entrò nel bagno accorrendo subito dal serpeverde.

Era più pallido di Draco, se possibile.

Harry rimase a guardare mentre cercava di curarlo e lo spediva in infermeria per “Evitare di far rimanere cicatrici” ma Draco sapeva che Piton lo diceva per “Evitare di morire”.

Quando Draco si rese conto di quello che Harry gli aveva fatto, e di quello che LUI stava per fare ad Harry, era già uscito dal bagno ma sentì Harry dire “Io non volevo, non sapevo gli effetti di quell’incantesimo.”

Ma draco stava ancora male.

Alla fine del sesto anno Draco non riuscì ad uccidere silente, lo fece Piton al posto suo, il quale scappò dopo il reato. Draco pensò a Piton e ad Harry per tutta l’estate.

Quella che una volta era una ferita, adesso era un vero e proprio squarcio nel suo petto. Chissà che fine aveva fatto, il suo eroe.

 

°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°***°*°*°*

 

Al settimo anno Voldemort aveva preso il potere.

Draco era tornato ad Hogwarts per volere del padre, come tutti gli altri serpeverde.

Erano al sicuro, loro.

Draco fu in apprensione per tutto l’anno. Piton era tornato, per diventare preside per giunta, ma di Harry nemmeno l’ombra.

Per le vacanze di Pasqua Draco tornò a Malfoy Manor.

Una sera, Greyblack portò a villa malfoy tre ragazzi. Draco venne chiamato dalla madre nel salone, e una volta che si fu recato lì, lei disse “dicono che hanno preso Potter, Draco vieni qui”

Harry non guardò Draco negli occhi, e lui per coprirlo disse che non lo sapeva, non era sicuro che fosse lui.

Di certo, se avesse detto che non era lui, avrebbe destato  sospetti.

Ma lui lo aveva riconosciuto. Anche se sfigurato, quello rimaneva sempre il suo Harry, il bambino che aveva osservato da lontano per sette lunghi anni.

Rivide Harry nei sotterranei del Manor e quando lo vide disperato fece una cosa che non avrebbe mai pensato nemmeno lontanamente di fare…

 

(fino a qui mi sono attenuta ai libri, adesso mi attengo alla mia fantasia XD N.d.Ina)

 

Draco lanciò un incantesimo per bendare tutti quelli che si trovavano nei sotterranei ed evitò accuratamente di dare una spiegazione.
Non ce la faceva a vederlo con quell’espressione terrorizzata e al contempo disperata, mentre piangeva.

Si avvicinò accarezzando il suo viso. La gola era secca, le labbra tremavano in carca di parole che il cervello non sapeva come esprimere.

Di certo se Harry fosse rimasto li, sarebbe morto. E lui non poteva lasciarlo morire, senza avergli aperto il suo cuore una volta per tutte.


Non so
se è giusto o sbagliato
scriverti
così per dirti che
nella mia mente
tu ci sarai
ovunque sei ovunque vai

com'è difficile parlare mentre piangi
e non sai che io ti amerò
e senza te come farò
e scusa se solo adesso ho capito
che non vivo se tu te ne vai

 


Draco si avvicinò ancora di più al viso di Harry. Come era bello, visto da vicino. Con quelle gocce che li scorrevano sulle guance, e quelle mani che non sapevano dove mettersi.

 

come un sogno che va via
ti svegli triste
vorresti chi ti portasse via lontano
ora non piangere
sento che sei ancora parte di me
sembra si facile dirti che

 

Draco cambiò traiettoria alla fine, accostandosi all’orecchio del moro, stringendo la stoffa della sua maglietta e cantando:

 

“Nella mia mente
tu ci sarai
ovunque sei ovunque vai

com'è difficile parlare mentre piangi
e non sai che io ti amerò
e senza te come farò
e scusa se solo adesso ho capito
che non vivo se tu te ne vai”

 

Sentì il corpo di Harry irrigidirsi dopo quelle parole, per poi sciogliersi nell’abbraccio del biondo e rispondere al bacio  che Draco aveva appena iniziato.

 

nella mia mente
tu ci sarai
ovunque sei ovunque vai

com'è difficile parlare mentre piangi
e non sai che io ti amerò
e senza te come farò
e scusa se solo adesso ho capito
che non vivo se tu te ne vai

 

 

 

Draco si allontanò un po’ per sollevargli la benda e guardare quegli occhi di giada che lo osservavano a sua volta sorpresi. Sorrise timido e si chinò un po’ per baciarlo di nuovo.

Scapparono insieme. Affrontarono la battaglia insieme. Vinsero insieme e vissero insieme.

 

E finalmente, il cuore di Draco non sanguinava più.

 

 

 

Spero vi sia piaciuta ^^. Comunque per chi segue Hp e il crollo del suo matrimonio…non so quando posto…sono più impegnata l’estate dell’inverno T_T

Questa l’avevo già scritta da un po’, il tempo di ritoccarla e l’ho pubblicata. Vi prego non linciatemi T_T appena ho tempo di scriverla lo faccio ^^

Spero a presto ^^

Ina

  
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