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Autore: LuxKatoUlisse    03/03/2014    1 recensioni
Lux Black, un ragazzo timido, introverso ma dotato di un grande animo nobile, è cresciuto nel passato dopo che la sua famiglia si è rifugiata nel 20° secolo a causa di intimidazioni da parte di alcune organizzazioni criminali del futuro.
Un giorno Lux, avendo compiuto 17 anni, scopre di provenire dal futuro e, una volta arrivato lì, il ragazzo dovrà affrontare molte peripezie, al fine di salvare la specie umana dall'attacco globale dei Rettiliani, alieni malvagi che da millenni progettano l'estinzione dei terrestri.
Sarà il grande sostegno dei suoi amici più fedeli ad aiutarlo a vincere la più grande battaglia di tutti i millenni.
La fantascienza, il mistero, l'amicizia e l'amore sono i principali ingredienti di questa avventura.
Le descrizioni dell'universo, del nostro sistema solare e di tutte le bellezze del cosmo a noi sconosciuto permettono di entrare in prima linea all'interno di questa realtà multiforme.
La storia, inoltre, è ricca di colpi di scena e di dettagli scientifici, spiegati con incredibile chiarezza e con una tecnica ispirata allo stile degli autori della fantascienza.
I concetti di spazio e di tempo nell'universo di Lux mutano in maniera radicale.
Genere: Avventura, Guerra, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il ragazzo del futuro (LA TRILOGIA)'
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Capitolo 27
I ragazzi della Destination World


 

Casa Bianca

Dopo qualche ora, Lux andò alla Casa Bianca per parlare con Lady Earth ma, ma una volta arrivato lì, il ragazzo trovò un agglomerato di persone in una sala delle conferenze, tra i quali giornalisti, critici mondiali, ospiti speciali e politici di Human Nation, tutti ad assistere dal vivo ad un discorso federale della presidentessa riguardo alla necessità di proteggere sempre la Nazione.
Fra i presenti c'era anche una squadra militare chiamata Destination world, formata da 2 ragazzi, 3 ragazze e da un bambino di 10 anni, affianco al lato destro del podio della donna, mentre nel lato sinistro c’erano alcuni combattenti Dokenagen, ragazzi con addosso un'uniforme bianca, con due lunghe strisce verticali gialle e rosse che partivano dal colletto per arrivare poi giù alla veste, confinati al centro, accanto alla chiusura, e indossavano anche dei pantaloni color argento, in versione tuta spaziale, degli stivali bianchi e un casco bianco sulla testa con una visiera.
Gli esponenti della Destination world avevano un vestiario che sembrava provenire dal 21° secolo:

  • il primo ragazzo, il capo del gruppo, era alto 1,78 m e aveva i capelli corti, neri, e sistemati con la gelatina, un pizzetto sul mento, degli occhiali da sole con una montatura sottilissima, un bel viso, una corporatura robusta (per via della sua muscolatura) e indossava uno smoking nero con giacca bianca e cravatta. Il ragazzo si chiamava Bruno
  • il secondo ragazzo (noto come sex simbol) era alto 1,80 m e aveva i capelli un po’ lunghi (fino alla nuca), biondi e tirati un po’ giù, degli occhi marroni, un bel viso, e indossava una maglietta a mezze maniche marrone con la cintura, dei jeans, e le scarpe sportive della Nike. Egli si chiamava Genny;
  •  la prima ragazza (la più carina di tutte) era alta 1,79 m e aveva i capelli lunghi (avvolti tutti in su per poi formare due code di cavallo ai due lati della nuca con le punte che le arrivavano fino alle spalle), lisci e biondi con la frangetta al centro (ai due lati di essa c'erano due sottili code di capelli), degli occhi celesti, una carnagione molto chiara, un bel rossetto sulle labbra, degli orecchini d’oro grandi e circolari e un po’ di fard (trucco) sulle palpebre. Il suo viso era bellissimo, vellutato e attraente, ed era vestita in stile casual, con una maglietta bianca, dei brillantini dorati e le maniche lunghe  (la maglietta le faceva scoprire l’ombelico). Infine la ragazza indossava dei un jeans celesti di taglia 32 e dei sandali bianchi (misura 38) con brillantini che le facevano scoprire i suoi bei piedi nudi con lo smalto rosso; la sua corporatura era molto snella. Ella si chiamava Otty;
  • la seconda ragazza, detta la filosofa, era alta 1,80 m e aveva i capelli lunghi, lisci, neri, che le arrivavano fino alla schiena con la frangetta sulla fronte, degli occhi verdi, una carnagione tra il chiaro e il mediterraneo, dei piccoli orecchini tondeggianti sui bulbi delle orecchie, un viso vellutato, un rossetto sulle labbra e un corpo snello da modella. Infine ella indossava un lungo vestito elegante nero che gli arrivava fino alle ginocchia e dei bei tacchi a spillo neri e lucidissimi (misura 39 - 40). Ella si chiamava Monique;
  • la terza ragazza, detta "la patriota", era molto bella anche lei, alta 1,77 m e aveva i capelli lunghi, lisci e castani neri, degli occhiali ellittici con una bellissima e sottile montatura bianca, degli occhi marroni, una bella e simpatica faccina, e indossava una maglietta bianca a mezze maniche, dei bei jeans e dei meravigliosi stivali marroni (misura 39). La ragazza si chiamava Alexia;
  • il bambino di dieci anni era molto tenero, alto 1,64 m e avente i capelli corti, castani e lisci, occhi marroni, visino dolce e indossava una giacca a pelle nera con una maglietta rossa, dei jeans e delle scarpe blu. Egli si chiamava Max.
Lux, vedendo questi ragazzi del 21° secolo, si sentì come a casa dopo essere mancato da molti mesi; il ragazzo sapeva benissimo che gli esponenti della Destination world avevano la facoltà di viaggiare nel tempo e per un attimo il ragazzo nutrì il desiderio di tornare a casa ma non poteva farlo: aveva una missione importante da svolgere, cioè salvare l’umanità dai rettiliani.
Tra i presenti però il ragazzo vide anche un'entità di sua conoscenza: Il falso robot nero (alias spia rettiliana), accanto alla presidentessa assistere alla conferenza; la cosa a Lux non gli andò a genio.
Durante la conferenza nella Casa Bianca, Lady Earth disse alle Cyborg camere:

- Human Nation è una grandissima Nazione federale, ben strutturata e ben organizzata nelle sue difese militari.
New Gaia è diventata la capitale di questo sistema solare proprio perché è da qui che è partita la nostra origine e la nostra storia, è da qui che risiedono le nostre culture originali.
Come potete ben constatare noi ci stiamo impegnando al massimo per garantire sempre la sicurezza di tutti voi. -

- Signora presidentessa, mi scusi! - intervenne una giornalista - Sono Kelly Morrison e lavoro alla Gandhi Dahla express, il giornale di libera stampa.
Volevo sapere se gli addetti alle organizzazioni militari, come quelli della Destination world e dei Kagen, siano ben assicurati dal Governo federale. -

- La mia risposta è affermativa, signorina Morrison! - rispose con fierezza la donna - Le nostre organizzazioni non solo sono assicurate dal Governo federale, ma sono anche pagate da esso e dalla sottoscritta. -
- Lady Earth!!! - la chiamò un giornalista dal lontano, tenendo la mano alzata con la penna laser sul tablet - Le volevo chiedere se noi fossimo in pericolo di vita, oppure no. Qualcuno, per caso, vuole attaccarci?-
Stia tranquillo! - lo tranquillizzò la donna mentendo a fin di bene non solo per non destare panico tra la gente, ma anche per non far sapere al falso robot nero che lei fosse a conoscenza del piano diabolico dei rettiliani - Al momento non abbiamo ricevuto nessun ultimatum dai nostri nemici spaziali. Siamo sempre vigili in tutto il paese. -
- E per quanto riguarda i viaggi nel tempo, siete molto attenti a non interferire con il passato? - le chiese sempre la giornalista.
- Certo! - confermò la donna - Siamo sempre attenti a non distruggere il continuum spazio-tempo, mandando in missione temporale solo agenti fidati. -
- Presidentessa… - la chiamò una giornalista - Sono Betty Kietchens, del news day di San Francisco. La gente del 21° secolo è consapevole dei nostri viaggiatori del tempo? -
- Solo alcuni! Lo sanno solo alcune persone che hanno deciso di collaborare con noi e che ci hanno promesso di non rivelare a nessuno dei loro simili temporali sui nostri spostamenti. -

 

Verso la fine della conferenza stampa

Passò un’ora e mezza e nella conferenza si trattò non solo della descrizione delle organizzazioni di difesa militare, ma anche delle loro tattiche belliche.
Lady Earth poi fece alzare dalla sedia due esponenti della Destination:

Bruno, il capo gruppo e Otty, la ragazza dai capelli biondi, si avvicinarono al podio, pronti per interagire con i giornalisti.
Il ragazzo disse al pubblico:

- Buon giorno signori, è un piacere essere qui per noi ad assistere alla conferenza della nostra amata presidentessa.
Io sono il capo del mio gruppo della Destination world e noi 6 svolgiamo continuamente molte missioni che ci vengono imposte dall’alto (inteso di questa nostra società, è ovvio)!
Certe volte rischiamo anche la nostra vita, come del resto tutti, ma alla fine riusciamo sempre a cavarcela. 
Vi assicuro che noi stiamo sempre facendo tutto il possibile per garantire un universo migliore dalle forze nemiche e dalle avversità.

Noi stiamo combattendo contro Dark Magnus (il fratello minore di Kingman) e contro la sua figlia adottiva Lipsees, viaggiando nel tempo e nello
spazio, e vi assicuro che non è una cosa molto semplice. -

- Il mio collega ha perfettamente ragione! - intervenne Otty - Siamo praticamente operativi notte tempo, lavorando come dei rangers per garantire la sicurezza di tutti. Non dimenticate poi che non lasciamo niente per scontato e questa è una dura lezione che gli umani hanno imparato dal 2012.
Raramente ci sono dei morti in battaglia, perché noi militari federali siamo assicurati al 99% nell’esito delle nostre missioni. Potremo anche riportare qualche graffio, ma alla fine arriva sempre il momento della vittoria per noi.
Grazie a tutti voi per averci ascoltato e buon proseguimento di giornata. -

Detto questo la gente applaudì felice ai due addetti della Destination world e in quel momento nella sala della conferenza arrivarono anche Michelle, John e Alex, i quali diedero l’idea a Lux di mostrarsi avanti.

 

Lux parla alla conferenza

Il ragazzo si fece largo tra la folla ma quando stava per salire verso il podio venne fermato da una guardia robotica, la quale gli disse con fermezza:

- Mi dispiace, signore, qui può salire soltanto il personale autorizzato. -
- Sono amico di Lady Earth e faccio parte anch'io delle difese immunitarie di Human Nation. - gli fece presente Lux con stupore.
- Certo, come no signore, ora vada via, non può stare qui. -
- Woody!!! - urlò Lady Earth all'androide con un tono da rimprovero.
- Mia signora... ecco... questo ragazzo non può salire sul palco; non appartiene al personale autorizzato. - si giustificò la guardia.
- Quel ragazzo è un esponente del cigno fedele ed è anche figlio di una mia carissima amica! - gli rispose a tono la donna - 
É uno di famiglia e può avvicinarsi a me ogni volta che lo desidera, perciò lo faccia salire sul palco! -
- Agli ordini, mia signora. - rispose mortificato l'androide.

Lux si unì al suo gruppo e Lady Earth, andando verso di lui, si scusò dicendogli:


- Scusami caro; la mia guardia ti avrà preso per un qualsiasi cittadino che voleva stare accanto a me senza autorizzazione.
Woody, a volte, ha un pessimo carattere ma non è cattivo; fa solo il suo lavoro. -
- Lo so, mia signora, non si preoccupi. L'avevo immaginato. - capì il ragazzo.

Lux, salendo sul podio, fu pronto ad interagire con i giornalisti, dicendo loro:

- Salve signori e buon giorno, noi siamo dei militari di Human Nation dell’accademia del cigno fedele e in questi ultimi mesi abbiamo svolto delle difficili missioni, anche pericolose a volte. Anche noi, come i 6 ragazzi della Destination World, stiamo combattendo per difendere tutti voi, solo che i nostri nemici sono i rettiliani e Dark Evon. -


Sentendo pronunciare tali nomi, il falso androide fissò Lux con aria minacciosa.
Molti giornalisti riconobbero Lux per via della sua vittoria al torneo robotico del 1° marzo e un giornalista gli chiese:

- Scusi, ma lei non è per caso Lux Black, il vincitore assoluto del torneo robotico di quest’anno? -
- Si, è proprio lui, fratello!!! - intervenne John, riferendosi all'amico con gesticolazioni da ragazzo rap.

Tutti i presenti si misero un po’ a ridere apprezzando la sua simpatia ma Michelle, dandogli una piccola gomitata alle spalle, gli disse:

- Citrullo!!! -
E piantala di darmi gomitate! - si lamentò l'amico con aria offesa.
- Si, sono io. - rispose Lux - Sono stato definito da questi miei carissimi amici come il loro capo e io sono molto orgoglioso di esserlo. -
- È arrivato il momento che la Destination World, gli X Robots Master, i Kagen, gli Space Master della nuova e vecchia generazione, i Super Dei e i militari del cigno fedele uniscano le proprie forze per difendere la nostra patria da qualsiasi attacco. - intervenne Michelle.
- Ben detto, carissima! - si complimentò Alex.
- Noi di Human Nation siamo in tanti e se siamo tutti uniti potremo battere qualunque avversario. - dichiarò con fermezza Lux.

Per le parole incoraggianti del ragazzo e dei suoi amici, tutti i presenti, compresi i ragazzi della Destination Word e i Kagen, li applaudirono felici, rendendosi conto ancora di più della grande efficienza delle organizzazioni di difesa di Human Nation.

 

Conoscenza con i ragazzi della Destination World

Dopo la conferenza i ragazzi fecero amicizia con quelli della Destination world a cominciare dal capo il quale, stringendo la mano a Lux, gli disse:

- Tu devi essere Lux Black, vero? Piacere di conoscerti, il mio nome è Bruno. -
Ciao Bruno, ho sentito nominare spesso da Lady Earth i vostri nomi. É un piacere conoscerti. - rispose felice il ragazzo.

Dopo essersi presentati uno per uno, Bruno disse agli altri:.

- È bello riunirsi qui tutti insieme. Sono convinto che, unendo le nostre forze, potremo riuscire a sconfiggere il male. -
- Anche voi combattete contro i rettiliani? - gli chiese Michelle
- No!- intervenne Otty - Noi combattiamo contro altre razze aliene, adepti di Dark Magnus. -
- Chi è Dark Magnus? - le domandò Lux.
- Dark Magnus è il fratello di Kingman e padre di Dark Evon. -
- Ma il comandante assoluto di tutto ciò, colui per il quale Human Nation e tutto l’universo si stanno impegnando a fondo in questa lunghissima guerra, è Kingman. - aggiunse Monique.
- Ma voi vi dovete concentrare solo su Dark Evon per il momento. - intervenne Genny a Lux e company.
- Illuminatemi!... - disse Lux un po’ confuso - Perché tutto ciò parte da questo “Kingman”? -
- Kingman… - gli spiegò Alexia - … è una creatura oscura e ultraterrena, confinata nel regno delle tenebre più profonde dell'universo. Egli vive in tutto ciò che è male ed è l’artefice assoluto della malvagità allo stato puro. -

Lux e company rimasero sbalorditi dalla descrizione che la ragazza fece sul grande nemico di tutti i tempi.

- Un attimo, c'è qualcosa che non mi convince!!! Mi state dicendo che noi vivi stiamo lottando contro delle creature ultraterrene? - li domandò sbalordito Lux - Mi state prendendo in giro, per caso? -
- No, tranquillo, è tutto vero, giuro! - intervenne Max.
- Scusatemi ma... non capisco... Abbiamo veramente a che fare con i non morti? -
- Alcune di queste creature ultraterrene sono anche creature artificiali, create in laboratorio dall’uomo con l’uso dell’ingegneria genetica e della “nanotecnologia” - gli spiegò Alexia - Ci sarebbero delle macchine sofisticate in grado di interagire con una dimensione molto diversa dalla nostra, una realtà che ha la stessa sostanza dei nostri sogni. -
- Ciò che noi chiamiamo "anima" o "spirito" non è altro che energia costituita da un livello superiore di esistenza... - intervenne Genny - Tale livello supera la materia e può viaggiare alla velocità della luce. -
- QUINDI MI STATE DICENDO CHE ESISTE VERAMENTE IL PARADISO??? - chiese loro Lux, meravigliato da ciò che stava sentendo.
-Stiamo parlando di un livello di esistenza superiore al nostro, una dimensione parallela a questa. - confermò il capo della Destination World. 
- Un livello dimensionale, si intende. - disse Monique.

- Ok, ma che centra la “nanotecnologia”? - domandò loro Lux.

Lo sapete perfettamente che la nanotecnologia è costituita dallo studio degli oggetti microscopici, vero? - rispose Otty - Tale disciplina viene usata anche per costruire i robot, per quanto riguarda il loro cervello elettronico.
I robot di quest’epoca infatti dispongono di un cervello sensitivo pari a quello di un umano, facendoli diventare autonomi come noi grazie all’introduzione di minicircuiti speciali al livello microscopico.
-

- Ebbene alcune creature ultraterrene dispongono di alcuni sensori e marchingegni elettronici microscopici, creati proprio dalla nanotecnologia. - rispose Genny.
- Ok! Ma perché gli umani avrebbero creato delle creature letali per loro stessi? - li chiese il ragazzo (Lux).
- È stato solo un incidente! - rispose Otty con la testa calata giù.
Gli umani volevano solo creare i primi mutanti della storia… - raccontò Alexia - Ma all’epoca dei primi esperimenti, essendo proprio inesperti, hanno creato senza volerlo dei mostri che poi gli si sono rivoltati contro. -
Però sappiate che Kingman, Dark Magnus e Dark Evon non sono creature di laboratorio; esistono fin dall’origine dell’universo. - intervenne ancora una volta Bruno.
- Sembra tutto così grande. - notò Lux - I rettiliani vogliono eliminarci una volta e per tutte per vendetta delle loro innumerevoli sconfitte da parte nostra, ma dietro di loro ci sono anche i tre spietati nemici più grandi:
Kingman, Dark Magnus e Dark Evon che vogliono vendicarsi sulla questione che il male perda sempre le guerre contro il bene. -

- Ma riusciremo a sconfiggerli tutti? - si chiese Michelle - Cioè la nostra sofisticatissima tecnologia è in grado di annientarli? -
- In teoria si! - rispose Otty - Dato che le nostre macchine dispongono delle armi che vengono caricate di una potentissima energia, la cui velocità supera vertiginosamente quella della luce: da 300 mila a 600 mila Km/s. -
- Energia abbastanza sufficiente per eliminare una creatura ultraterrena. - aggiunse Alexia.
- Woh... - disse stupito Lux - Il 31° secolo non ha proprio niente a che vedere con il mio passato, sono proprio due epoche differenti al massimo!!! Toglietemi, però, una curiosità per favore: come sapete benissimo tutte queste cose? -
- Quando siamo arrivati qui per la prima volta… - replicò Otty -… Lady Earth, prima di farci arruolare nella Destination world, ci ha iscritti in un corso di apprendimento temporale e lì abbiamo studiato tutta la storia futura. -
- Adesso avete capito perché i rettiliani, Kingman e company ci temono? - chiese loro Monique.
- È tutto chiaro ora! - rispose Lux, con la mente piena di informazioni.

 

Lux e Lady Earth

Lux, ricordandosi poi del motivo per cui era venuto alla Casa Bianca, lasciò per un attimo i ragazzi, si diresse dalla presidentessa e poi le disse:

Buon giorno, mia signora. -
- Dolce giorno, Lux. - rispose la donna - Scusami se non mi hai trovata disponibile a ricevermi, ma ero impegnata, come hai visto, in una conferenza. -
- Lo so mia signora, lei è la Presidentessa. - le disse Lux, comprendendola.
- Grazie Lux. A cosa devo la tua visita? - chiese la donna con aria felice.
- Mia signora, lei è ancora convinta di imbrogliare il falso robot nero? -
- So quello che faccio caro, non preoccuparti. Lui non sa ancora che io sia a conoscenza dei piani diabolici del suo popolo. -
- Per caso quel robot vi fa delle domande? -
- Si, ma io non gli sto dando vere informazioni… So mentire, non preoccuparti. Grazie al tuo coraggio, Human Nation è assicurata ancora di più nella sua difesa. -
- Presidentessa, sul libro della provvidenza ho letto che il 1° agosto di quest’anno accadranno dai noi cose terribili: alcuni dei nostri soldati perderanno tragicamente la vita.
La profezia dice che io (descritto come l’uccello di fuoco) riuscirò a contrastare il nemico, ma poi alla fine il libro non specifica chi fra noi due vincerà. -
- La profezia come descrive la vittoria? -
- C’è un verso che recita cosi: solo il migliore, il quale si è sempre distinto in ogni occasione, avrà la meglio. Cosa significa ciò? -
- Non lo so, sinceramente. - confessò la donna con la testa calata giù - Non specifica nemmeno in che senso il migliore si è sempre distinto. Ma distinto in cosa? Non lo so! -
- Capisco. -

- LUX!!! - lo chiamarono i suoi amici - Vieni con noi che ci andiamo a fare qualche spuntino da Cramshisko!!! -
- Io devo andare mia signora. - disse Lux a Lady Earth
- Ok, vai! - rispose Lady Earth
- Però la prego: stia attenta da quel falso robot. I rettiliani la vogliono uccidere. -
- Tranquillo, ho tutto sotto controllo; ho un piano. -

Detto ciò Lux raggiunse i suoi amici, mentre dal lontano il falso androide fissava il ragazzo sempre con sospetto.
 

I ragazzi VS Brux e company

All’uscita della Casa Bianca, i ragazzi trovarono ad aspettarli Mim, Dork e Brux il quale, fissando minacciosamente Lux, gli disse:

- Proprio a te stavo cercando, Black! -
- Chi è quello lì? - gli domandò Alexia al ragazzo.
- È solo un idiota! - le rispose lui - Fa di tutto per mettersi al centro dell’attenzione. -
 


Brux, dopo aver preso dalla sua tasca una fiala viola rinchiusa in una provetta, gridò a Lux:

- Sono stato mandato da una cara persona che ho conosciuto per buttarti addosso questa soluzione viola; non solo non potrai più usufruire del maleficio oculare, ma diventerai anche vulnerabile in tutto e per tutto. -
- MA SEI PAZZO? COME PUOI FARMI UNA COSA DEL GENERE SE POI LAVORI PER LADY EARTH??? - gli gridò stupito lui.
- E chi l’ha detto che io lavori per lei? - gli chiese retoricamente il bullo con aria sinistra.
- Sei un FARABUTTO!!! Lavori all’accademia del cigno fedele come noi!!! -
- Lux caro, come puoi essere così ingenuo? Credi che tutti quelli che lavorino all’accademia siano delle brave persone? No, certo che no! -
- Che cosa vuoi da me? -
- Vendicarmi per le umiliazioni subite da te. -
- Quel tipo è proprio antipatico! - disse Bruno sottovoce fra se e se, riferendosi a Brux
- Concordo con te! - gli rispose Otty, la quale lo udì parlare.

Monique, prendendo per la mano Max, gli bisbigliò all’orecchio destro:

- Prendi la provetta del ragazzo in maniera indisturbata, ok? -
- Ok! - le rispose il bambino, il quale corse di nascosto per eseguire tale ordine.

Mim e Dork risero fra loro, contenti che il loro capo stesse compiendo la sua vendetta.

- E così vedo che vi siete allargati, vero? - notò Brux, riferendosi alla presenza della Destination world - Ma che bel quadretto famigliare che siete. -
- MI HAI ROTTO VERAMENTE GLI ATTRIBUTI, CHIUNQUE TU SIA!!! - gli gridò furiosa Alexia, imboccandosi poi le maniche - VUOI CHE TI FACCIA MALE? -
- Piantala, non mi fai paura!!! - le gridò il bullo.
 

Lo strano apparecchio di Max

A un tratto, prendendo una valigetta gialla di plastica, Max estrasse da essa un braccialetto elettronico molto particolare, fatto interamente di metallo con una piccola pulsantiera al centro e lo scanner formato da due fessure rosse nella parte superiore di esso.

Mettendo il braccialetto al polso e premendo un pulsante con la scritta: “Stop time”, il tempo intorno al piccolo divenne sempre più lento, fissando le persone che passavano dal lontano in maniera lenta con i veicoli nel cielo, fermandoli poi del tutto.
Max non udì alcun rumore, tranne i suoi passi;
i ragazzi sembravano delle statue, ferme e immobili, insieme agli uccelli nel cielo, rendendo la scena circostante come ripresa da una fotografia 3D
.


Il bimbo, avanzando verso Brux, gli prese la provetta per poi sostituirla con un pezzo di dinamite acceso.
Dopo di che max andò da Lux e, premendo dal suo braccialetto un altro tasto, fece ripartire il tempo.
Il piccolo poi, richiamando l’attenzione del ragazzo tirandogli una mano, gli mostrò la provetta; Lux sorrise felicemente insieme ai ragazzi, i quali si erano accorti che il piano fosse riuscito alla perfezione.

Brux, notando con stupore la contentezza dei suoi nemici nei suoi confronti, gridò loro:

- HEY, NON MI PIACE QUELLA RISATINA DI VITTORIA CHE POI L’HO DOVUTA SUBIRE ANCHE QUELLA VOLTA CHE HO PERSO IL TORNEO ROBOTICO.
PERCHÈ DIAVOLO RIDETE??? -
- E così sarei io l’ingenuo, è? - gli domandò con ironia Lux - … Misà che ci sia qualcosa che puzza sulla tua mano destra! -
- Che cosa??? - chiese stupito il bullo.
 

I cavoli amari per Brux

Brux, girando leggermente la testa verso la sua mano, al posto della provetta trovò una dinamite che stava quasi per esplodere.
Spaventato per ciò egli saltò dalla paura, gridò terrorizzato e poi passò la dinamite a Mim, il quale poi a sua volta, spaventato anche lui, la passò a Dork e quando in seguito quest’ultimo passò la dinamite al capo, il giro sembrò ripetersi all'infinito come in una commedia comica in bianco e nero di
Charlie Chaplin.   
I ragazzi risero a crepapelle, soprattutto la dolce Otty, la quale abbracciò fortemente Max e gli diede un bacetto sulla guancia destra.

Brux, quando gettò la dinamite su un negozio di ortaggi, questa esplose.

Fortunatamente lì dentro non c’era nessuno poiché il fruttivendolo, tornato al suo posto di lavoro ormai distrutto, si infuriò tantissimo, gridando poi:

- NOOOOOOOOOOOOOO, CHI È QUEL FIGLIO DI BUONA DONNA CHE MI HA BRUCIATO IL NEGOZIO, DANNAZIONE??? -.
-  È stato lui!!! - gridarono in coro i ragazzi indicando con il dito puntato Brux.

Per tale scoperta il fruttivendolo avanzò verso Brux con l’intenzione di prenderlo a mazzate:
il fruttivendolo, di nome Aldo Fruttaldo (italiano d'origine), era un uomo sui 50 anni, alto 2,10 m e avente una corporatura mastodontica alla Mastro Lindo con i muscoli possenti, delle gambe grosse che ognuna occupava una sedia, dei piedi che erano enormi quanto due carro armati, delle mani grosse come dei guantoni da baseball, un sedere enorme che faceva da provincia, un addome gonfio simile a una mongolfiera, un naso schiacciato, della peluria sul mento, e aveva i capelli corti e biondi, gli occhi marroni e delle labbra carnose.

Infine l’individuo indossava una maglietta bianca a strisce rosse, dei pantaloni blu a pinocchietto e delle scarpe da ginnastica enormi (misura 47).
Mim, tremando dalla paura, disse a bassa voce a Dork:

- Sai cosa penso? Penso che Brux se la vedrà male oggi. -
- Si, si, concordo con te… Filiamocela!!! - rispose tremolante Dork.

Mim e Dork se ne scapparono, lasciando Brux faccia a faccia contro un energumeno di 2,10 m il quale, scrocchiandosi le dita delle mani, chiese al ragazzo, fissandolo con occhi minacciosi:

- Come desideri pagare i danni procurati al mio negozio? -

Brux, tremolante davanti ad un grosso gorillone del fruttivendolo, rispose balbettando dalla paura:

- … a…. a… a… io.. ecco,.. dovrei andare, ecco… m… m… mi sono appena dimenticato… d… di risolvere… una faccenda… im.. p…p… importante ... -
- Ma d’avvero? - gli chiese l'uomo sorridendogli ironicamente con una calma apparentemente glaciale - Ma perché così tanta fretta? Voi giovani dovreste cercare di stare un po' calmi e sereni. Vieni con me, devo farti solo quattro chiacchiere, tutto qui. -
- Io... ehm... penso che lei riuscirà a riparare i danni al negozio... Infondo, he he... non è successo niente, vero? -
- Ma sicuro, caro. Guarda, tanto che mi ero scocciato di lavorare che stavo proprio tornando per distruggerlo. -
- D'avvero??? ... Eh... He... Che coincidenza... Quindi le avrò fatto un favore, giusto? -
- Ma certo! - disse il fruttivendolo sempre con un sorriso ironico, trattenendo tutta la sua ira dentro di se.
- Pensa che da domani lei potrebbe essere un disoccupato felice.. - 
- Si, he he, e tu, invece, potresti essere già morto! -

- i… i… io… d… d… devo… andare…. - balbettò ancora il ragazzo, iniziando a indietreggiare dalla paura.
- D'avvero?!! -
- Si... -
- D'avvero, d'avvero??? -
- ... si... -

- VIENI QUÌ, BRUTTO CAGASOTTO!!! - ringhiò con i denti il fruttivendolo.

In preda al panico Brux se ne scappò, inseguito poi dal fruttivendolo, il quale si tolse la cintura dai suoi pantaloni prima che il ragazzo scappasse e la agito come un mazzafrusto; i ragazzi risero a crepapelle.


Verso il ristorante

Lux ringraziò il piccolo Max, dicendogli:

- Sei stato d’avvero grande! -
- Grazie. - rispose il bambino con il muso arrossito - Ho solo usato un braccialetto elettronico speciale, in grado di fermare e ripartire il tempo. -
- Tutto è bene quel che finisce bene. - aggiunse Bruno.
- Fantastico!!! - disse stupito John.
 

Ristorante

Dopo un po’ i ragazzi si avviarono verso il ristorante di Cramshisko “La riserva del Presidente”, dove una volta seduti ordinarono un aperitivo.
 


Cramsh, vedendo Lux e i suoi amici, gli disse felice:

- Hey, là amico, come va? -
- Bene, grazie. - rispose felice Lux
- Che buffo è questo qui! - disse Max con aria stupita - Il proprietario ha la testa di un cane, che bello! -
- Max, non si dicono queste cose! - lo rimproverò Otty.
- Hahaha, non si preoccupi signorina. - disse felice Cramsh alla ragazza - È solo un bambino. -
- Mi scusi signore, io mi sento un po’ mortificata... - si scusò lo stesso lei.
- E di che? Pensa che quando io ero piccolo, presi in giro una vecchia perchè aveva un naso lungo;
pensavo che fosse la befana e ce l'avevo con lei per via del carbone. 
La feci talmente uscire pazza che si rinchiuse da sola in manicomio.
Hahaha, scherzo, scherzo, adoro tantissimo i marmocchietti. Quanti anni hai Max? -

- 10! - rispose il bambino sorridendo.
- Che tenero che sei! - 
- Vuoi venire alla mia festa di compleanno? Tra poco compirò 11 anni. -
- Ma certo, piccolo. Di solito gli animatori delle feste per i bambini si presentano travestiti da pagliacci, ma dato che sono un mutante, beh... parto già avvantaggiato. Hahaha, scherzo. -
- Cramsh, come mai che oggi ti vedo più allegro del solito? -
- Se te lo dicessi non mi crederesti, figliolo. -
- Che è successo? -
- Indovina... HO VINTO ALLA LOTTERIA!!! -
- BRAVO!!! - risposero contenti tutti in coro, seguito poi da un caloroso applauso.
- Grazie mille, ragazzi. Oggi pomeriggio vado a riscuotere la vincita. - disse commosso Cramsh.
- Che bello, quanto hai vinto? - gli chiese sorridendo Max.
- MAX... La vuoi finire?!! - lo riprese Otty.
- Non si preoccupi, signorina. Max è un bimbo adorabile. - la tranquillizzò il proprietario, rivolgendosi poi al bambino:

- Vuoi sapere quanto ho vinto, piccolo? - gli chiese - 900 milioni di $. Con questa cifra mi comprerò questo locale. -
- E cosi manderai a quel paese la signora Jambulion?!! - gli chiese felice Lux, alzandosi da posto.
- Eh... Meglio più in là, caro! - rispose un po' tremolante lui - Mi dovrei prima preparare psicologicamente. Sapete? Quella è una matta! -
- Se vuole, le posso preparare io un bel discorso di liquidazione per la vecchia! - intervenne John, con un sorriso giocondo.

Michelle, furiosa per l'ennesima idiozia di John, lo prese per la maglia e, con una forza sovrumana, lo gettò fuori al locale come un sacco di patate, lasciando tutti i presenti a bocca aperta.

- Ma cosa ho detto??? - si domandò il ragazzo, dopo essere atterrato sull'asfalto.
- DEVI CHIUDERE QUEL BECCO DA PAPPAGALLO CHE HAI!!! - ringhiò furiosa la ragazza verso l'amico.
- Calmati Michelle, ti prego... - la implorò Lux.
- Certo che la vostra amica potrebbe vincere la medaglia d'oro alle prossime olimpiadi invernali di Plutone. - annotò con stupore Cramsh.

 

Discussione sul libro della provvidenza

Dopo che Michelle calmò i suoi bollenti spiriti, Cramsh liquidò i ragazzi, dicendo loro:

- Beh, vi lascio alle vostre cose. Ho appena ricevuto altri clienti. -


- E così voi 6 siete italiani, vero? - disse Lux ai ragazzi della Destination world - Anche io lo sono: vivo a Torino. Da che anno venite? -
- Veniamo dal 2009. - rispose Bruno - Tu invece da che anno vieni? -
- Vengo dal 2001, però siamo contemporanei. -
- Sicuro! Non chiedermi per favore quali avvenimenti accadranno dal 2001 al 2009 perché non vogliamo rischiare di distruggere il continuum spazio – tempo. -
- Lo so, non ti preoccupare. Quanti anni avete, se posso saperlo. -
- Io ho 20 anni, mentre Monique ne ha 21, Otty 20, Genny 19, Alexia 16 e Max 10. -
- Io invece ho 17 anni, Alex 18, Michelle 17 e John 19. - rispose Lux.
- Vedo che siamo coetanei. - osservò Monique con il mento appoggiato sulle sue dita affusolate delle mani, incrociate fra loro, mentre sul tavolo leggeva un libro - Ti trovi bene nel futuro, Lux? -
- Certo! - replicò il ragazzo
- Monique, cosa stai leggendo? - le domandò Michelle
- Una lettura molto complessa. - rispose lei - Parla di Pragmatismo, di differenze di riflessioni empiriche tra Friedrich Nietzsche e Arthur Schopenhauer, e di Neo classicismo nelle culture urbanistiche di fine ‘800. -
- Woh, sei intelligente per essere bella quanto una modella. - disse Michelle con aria stupita
- Monique è fantastica! - intervenne felicemente Alexia - È capace anche di decifrare ogni simbolo, ogni messaggio criptato e subliminale. -
- Veramente? Allora potrebbe essere la persona che fa al caso nostro. --

Michelle, estraendo dalla sua borsetta il libro della provvidenza, lo diede a Monque, dicendole poi:

- A pagina 445 c’è una profezia molto singolare, di cui non abbiamo compreso la fine, eccola… Tu sai il latino? -
- Ma certo che lo so! - affermò Monique.

Detto ciò Monique lesse la profezia:


1° agosto 3005: umani contro rettiliani
La resa dei conti è arrivata: nell’universo, come uno sciame di api, si udirà un rumore assordante delle risorse infinite del nemico, intento ad attaccare la nostra preziosa civiltà.
Dolore, grida e carestia accadranno sulle nostre teste, fratelli e sorelle non ritorneranno più nelle loro basi. Il nemico si mostrerà come un corvo feroce e assetato di sangue, afflitto dal dolore di vendetta e dal forte desiderio di porre la parola fine alla nostra lunga Odissea ma lo stesso uccello di fuoco ci verrà in aiuto, combattendo contro il corvo feroce con tutte le sue forze. I due insieme scateneranno un finimondo dalle proporzioni enormi e indescrivibili.
Alla fine della battaglia solo il migliore, colui che si è sempre distinto in ogni situazione, riuscirà a vincere la guerra, dopo aver reso il suo avversario innocuo e moribondo.
Se ciò avrà esito, il destino dell’universo subirà una nuova metamorfosi definitiva.
Finisco tale evento profetico per aggiungere tre parole:

perseveranza, opposizione e precauzione.


Dopo averlo letto, la ragazza alzò il capo con aria stupita, come se avesse visto un fantasma, e chiese a Michelle:

- Se questa cosa è vera allora siamo tutti in pericolo. Da ciò che vedo, questo è un libro che raccoglie un gran numero di profezie, scritte da un certo Shida Yagami. 
Senti, Michelle, ma voi cosa volete sapere con esattezza? -

- È l’ultimo verso che non abbiamo compreso. - replicò lei - L’uccello di fuoco è Lux, il quale interverrà in nostro aiuto, mentre i corvi assassini sono i rettiliani ma la profezia finisce con una vittoria che però non si sa di chi sia. -
- È vero! - confermò la ragazza - Dovete sapere che in questa profezia non viene specificato il vincitore proprio perché l’esito di questa battaglia dipenderà solo da Lux e dai rettiliani.
Se Lux riuscirà a distinguersi allora potrà vincere la guerra! -
 

- Ok! - intervenne Lux - Ma in cosa mi dovrò distinguere? -
- Sinceramente non ne ho idea, mi dispiace. Temo che lo dovrai scoprire tu solo.
Ti potrei dire che vincerai tu dato che il bene si distingue sempre dal male, ma non te lo potrei garantire al 100%. -

- Dovrai distinguerti per forza in qualcosa. - intervenne Alexia, rivolgendosi al ragazzo - E forse lo stai già facendo. Non ti viene nulla in mente? -
- … Forse “distinguermi” si riferisce alla mia coscienza. - ipotizzò il ragazzo - Al fatto che… non lo so… No, non ne ho la minima idea! -
- Comunque… - aggiunse Monique - Chi fra voi due vincerà, cambierà per sempre il destino dell’universo, come predetto da questo libro. Se qui vedo poi altre profezie allora credo che dovresti vincere tu. Eccole alcune del 3006, 3007… -

Mentre Monique sfogliò le pagine, Michelle improvvisamente appoggiò la mano sul libro per non farle leggere nulla.
Tutti i presenti rimasero senza parole dal gesto “irrazionale” della ragazza, fondendo ancora di più dei sospetti a Lux; Monique, controllandosi un attimo, chiese alla ragazza:

- Vorrei che tu mi dessi delle spiegazioni in proposito, grazie! -
- Oh, scusami… È solo che non mi andava di sentire altre profezie, dato che sono molto tesa per quella del 1° agosto! - mentì Michelle, facendo poi l’occhiolino alla ragazza, la quale, afferrando a volo così l’intenzione dell'amica, decise di chiudere il libro e di ridarlo a lei.
 

Arrivo della signora Jambuliòn

Improvvisamente nel ristorante entrò la signora anziana Jambuliòn De la Vie la quale, camminando con il suo fedele bastone, si resse ad una ringhiera per gli handicap vicino all’entrata del ristorante.
Un giovane ragazzo generosamente le venne incontro per darle una mano ma ad un tratto gli accadde qualcosa di incredibile:

la vecchietta, con tutta la forza che aveva in corpo, scaraventò il ragazzo sul soffitto con un colpo di braccio al petto, facendolo poi atterrare su un tavolo; il ragazzo, nonostante si fece male, riuscì ad alzarsi vivo e vegeto.
La signora poi, con occhi minacciosi, gridò al ragazzo:

- NON TI AZZARDARE A TRATTARMI COME UNA VECCHIA DECREPITA, HAI CAPITO??? -
- Alla faccia della vecchia decrepita... - disse con ironia e stupore il giovane - Scommetto che lei, a 130 anni, riesce ancora a *** -
- NON MI RIVOLGERE CON QUEL TONO ACCUSATORIO, GIOVANOTTO!!! PER TUA INFORMAZIONE SONO NATA PRIMA DI TE, QUINDI PORTAMI RISPETTO, MOCCIOSO CHE NON SEI ALTRO!!! -
Ora ne ho veramente abbastanza di quella ingrata!!! - disse furiosa Otty, stringendosi i pugni e alzandosi da posto.
- Per caso tu conosci quella signora? - le chiese Michelle
- Purtroppo si. - rispose lei, stringendosi i denti dalla rabbia - Un giorno la vidi sulla strada e sembrava che lei stesse avendo delle difficoltà nell’attraversarla, e così io le venni incontro per darle una mano ma mi diede subito uno schiaffo, dicendomi anche di farmi gli affari miei! -
- CHE BASTARDA!!!- ringhiò Michelle, riferendosi alla signora Jambuliòn.
- Ora gliene dico quattro! - disse Otty, andando poi verso la vecchietta.

Max trattenne l'amica per la mano, implorandola di non andare dalla signora, ma la ragazza ci andò lo stesso.
Otty, andando verso la signora Jambuliòn, la fissò negli occhi con aria di disprezzo e le gridò:

- PRIMA DI TUTTO È LEI CHE DOVREBBE PORTARE RISPETTO ALTRUI!!! QUEL RAGAZZO LA STAVA AIUTANDO! -
- Ancora tu??? - le gridò lei, riconoscendola dal viso - … Sei quella mocciosa che l’altra volta voleva aiutarmi ad attraversare la strada, vero? -
- Lei non ha nessun diritto di trattare male le persone! - gridò furiosa la ragazza.
- Chi ti credi di essere??? Chi ti da tutta questa confidenza? -
- Lei è solo un'ingrata!!! E con questo ho finito! -

Ad un tratto però la signora fermò Otty prendendola per un braccio e facendola male cosi con le sue unghie affilate;
la ragazza, cercando di liberarsi dalla presa della signora anziana, iniziò a lacrimare un po’, gridandole poi:


- MI LASCI STARE!!! MI STA FACENDO MALE IL BRACCIO CON LE SUE UNGHIE!!! -
- Tu non te ne vai da qui fin quando che non avremo risolto la questione. - le gridò la vecchietta, mentre Bruno e Alexia si alzarono da posto per aiutare la loro amica.

- Che cosa c’è da chiarire? - le chiese stupita e spaventata Otty.
- VOGLIO DA RTI UNA LEZIONE CHE NON DIMENTICHERAI FACILMENTE. -

Fortunatamente però arrivarono Bruno e Alexia, i quali liberarono la ragazza dalla presa della vecchia; Max corse immediatamente dalla sua amica per abbracciarla.

Bruno, furioso per ciò, gridò alla signora Jambuliòn:

- ORA TE LA VEDRAI CON NOI! -
- TI FAREMO PENTIRE DI ESSERE NATA, BRUTTA VECCHIA MEGERA! - gridò furiosa Alexia.
- Voi non mi conoscete affatto. - gridò furiosa la signora.
- ORA BASTA!!! - intervenne furioso Cramsh, andando poi verso la signora Jambuliòn.


Il coraggio di Cramsh

La donna anziana però, interpretando la parte della povera vecchietta indifesa, gli disse:

- Finalmente sei arrivato Cramsh! Questi ragazzi sono proprio pericolosi, volevano picchiare una vecchia indifesa come me. -
- Indifesa non direi. - rispose furioso lui - I miei clienti non meritano un simile trattamento da lei, vengono qui solo per mangiare e stare in compagnia. -
- NON TI RIVOLGERE COSÌ VERSO DI ME, È CHIARO??? - 
- I miei clienti sono preziosi per me, come se fossero i miei figli. Io ho deciso: LEI È LICENZIATA!!! -
- CHE COSA??? - gridò furibonda Jambuliòn - Non mi puoi licenziare! Tu sarai anche il proprietario di questo ristorante, ma chi lo gestisce è la sottoscritta. -
- Ora non più! - replicò forte e chiaro lui, facendole vedere poi una dichiarazione scritta in ologramma 3D - Come può constatare da questo ologramma che ho in mano, la gestione del ristorante è passata a me. -
- CHE COSA??? -
- Esatto! E tutto ciò grazie al mio cliente, nonché il mio migliore amico Lux. -

Sapendo l’autore di tutto ciò, la signora Jambuliòn fissò il ragazzo con aria sempre più minacciosa, meschina e arrogante, non facendogli sentire per niente al suo agio.
Con l’indice puntato verso l’uscita, Cramsh disse alla signora:

- Quella è l’uscita, signora De la Vie! Se ne vada! -
- OK!!! - gridò furibonda lei - MA SI RICORDI CHE ARRIVERÀ PRESTO IL GIORNO DELLA MIA VENDETTA!!! LA PAGHERETE TUTTI, LA PAGHERETE CARA, VE LO GIURO!!! -

Detto ciò la donna anziana tolse il disturbo andandosene via, lasciando i presenti felici e contenti. Alexia, muovendo orizzontalmente la testa a destra e a sinistra, disse con aria di disprezzo:

- Quella donna anziana ha proprio il sangue cattivo! -

Il giovane che cercò di aiutare la signora venne verso Otty e la ringraziò, dicendole:

- Grazie signorina per avermi difeso. -
- Di niente! - rispose felicemente con un sorriso la ragazza - Quella vecchia mi stava proprio sugli attributi! -

Cramsh, andando da Lux, lo ringraziò, dicendogli:

- Grazie amico. Grazie al tuo sostegno sono riuscito a liberarmi per sempre di quella vecchia psicopatica. -
- Di niente, Cramsh. - rispose lui - Per i cari amici come te questo è altro. -
I due così si abbracciarono fortemente, accompagnati poi da fortissimi applausi da parte dei clienti nei loro confronti.


Passarono 3 giorni e i ragazzi come al solito affrontarono nuove missioni per la salvezza di Human Nation.


Copyrigh di Bruno Rinaldo (alias LuxKatoUlisse).



*** Verbo giovanile censurato.

   
 
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