Sedicesimo capitolo
Mattina presto. Ore 06:00. Strawberry scese
subito dal letto e corse in bagno a prepararsi. Quella era l’ora esatta per
iniziare a correre. Naturalmente era sola, visto l’orario. Anzi, Zakuro non era
a conoscenza di questo suo programma. Questo perché Strawberry non aveva
bisogno del suo aiuto, anzi non aveva bisogno dell’aiuto di nessuno!! Le parole di Ryan, infatti, le entrarono nella mente e le
fecero capire ogni cosa!!
Mentre correva, in lei non c’era più lo
sguardo di chi chiedeva aiuto e che si arrendeva per ogni passo fatto… No!! In lei c’era lo sguardo di chi può fare di tutto, con le
proprie mani!! Lo sguardo di chi non provava dolore, di chi non si arrendeva, di chi possedeva un enorme
energia, forza e volontà di fare…
Percorse tutto il giro della foresta per
più di quaranta minuti, per poi ritornare davanti al palazzo, fermandosi per
riprendere fiato. Zakuro, dalla finestra, la vide, e in un lampo corse giù da
lei, scioccata nel vederla a quell’ora.
Zakuro – Ehi!! Non
dirmi che ti sei svegliata presto per correre!!!.... –
Strawberry – Proprio così!!
Ho già fatto quaranta minuti di corsa!! Cosa devo fare
ora??? –
Zakuro rimase sentendola parlare in quel
modo, ma, vedendo il suo sguardo serio, capì al volo che tutto ciò lo voleva
seriamente!! Sorrise, incrociando le braccia, curiosa
anche nello scoprire cosa le aveva fatto cambiare atteggiamento… Come mai tutta
quella fretta nell’allenarsi….
Zakuro – Bene!!
Seguimi!! Oggi ti insegnerò a combattere!! –
Strawberry – Ok!!
–
Entrarono nel palazzo e si diressero verso
una parte del palazzo che ancora Strawberry non aveva visitato. Era la parte
riservata agli allenamenti, dove le guerriere della squadra si allenavano e
dove tutti gli altri si esercitavano. Entrando, Strawberry riconobbe i membri
di quella che doveva essere la sua squadra. La squadrarono e poi si guardarono
tra di loro. Strawberry se ne accorse ma non diede retta ai loro sguardi.
Doveva allenarsi ora. I loro pensieri su di lei erano la sua ultima
preoccupazione.
Zakuro la portò davanti a un manichino di
legno. Aveva l’altezza di un essere umano. Un braccio rivolto verso destra e uno verso sinistra. Una gamba rivolta in avanti e una
dietro.
Zakuro – Come prima cosa, dovrai allenarti
con questo manichino, che girerà e tu dovrai schivare queste parti del suo
corpo. In questo modo diventerai non solo più veloce, ma imparerai anche a
prevenire i suoi attacchi. Puoi regolare la velocità come vuoi. Inizierai con
il primo livello, per iniziare ad abituarti. Va bene??
–
Strawberry – Si!!
–
Zakuro azionò il manichino, che iniziò a
girare su se stesso. Strawberry rimase un attimo ad osservarlo, per poi
iniziare. Abbassarsi, saltare e ancora abbassarsi. Questi erano i movimenti che
doveva fare.
Strawberry “Cavolo, quant’è veloce!! Menomale che è il primo livello…”
Zakuro – Muovi di più le gambe!! –
Strawberry – Si!!
–
Questo era l’allenamento che la tenne
occupata nei giorni seguenti. Si allenava sempre, perfino durante la notte. In
una sola settimana riuscì a superare il primo livello e andare al secondo
livello. Il manichino era ancora più veloce di prima,
ma, come aveva spiegato Zakuro, aveva imparato a prevenire le mosse, quindi per
lei ora era solo questione di velocità, cosa per niente difficile perché in due
giorni riuscì a superare anche il secondo livello. Ormai aveva capito come
funzionava l’allenamento, quindi non aveva nessuna difficoltà. Zakuro, a questo
punto, impostò il terzo e ultimo livello, diverso dai precedenti non solo nella
velocità, ma anche nella rotazione, infatti non
ruotava nella stessa direzione ma poteva cambiare il giro quando voleva.
Mentre Strawberry si allenava, Zakuro venne
chiamata da Purin.
Purin – Ehi Zakuro!!
Kai vuole vederti… -
Zakuro – Ok!!
Strawberry continua ad allenarti, torno subito… -
Zakuro uscì veloce dalla palestra per
andare nella sala. Bussando alla porta, sentì la voce di Kai che le diceva di
entrare.
Kai – Allora, Zakuro, ti ho chiamato per
sapere come va l’addestramento di Strawberry… -
Zakuro – Va abbastanza bene… In una
settimana è riuscita ad imparare a esercitarsi con il manichino… Ha fatto molti
progressi… Sembra anche molto cambiata rispetto all’inizio… La vedo più
concentrata, più volenterosa e, diversamente da prima, non si lamenta per ogni
cosa che le dico, anzi mi risponde all’attenti… -
Kai – Capisco… Forse non lo sai, ma
Strawberry non si allena solo di giorno con te… si allena anche di notte.. –
Zakuro – Di notte??
Sapevo che si alzava presto la mattina, ma non ero a conoscenza di questo… -
Kai – Zakuro dì a Strawberry di prendersi
un giorno di riposo!! Se continuerà così crollerà… Il
suo corpo non può adattarsi a simili sforzi… -
Zakuro – Va bene… -
Intanto, Ryan si stava allenando con Masaya
nella lotta con le spade, in una palestra posta nel lato opposto di quella dove
si allenava Strawberry. Come lei, anche Ryan era migliorato molto. Sapeva usare
bene la spada e, grazie a Masaya, aveva imparato molte tecniche per attaccare e
difendersi.
Masaya – Bene!!
Per oggi abbiamo finito… -
Ryan – Ok… -
Era più di una settimana che Ryan e
Strawberry non si rivolgevano la parola, anzi era raro anche vedersi da
lontano. Strawberry passava tutto il tempo nella palestra e altrettanto Ryan.
Neanche durante il pranzo o la cena potevano vedersi, anche perché Strawberry
aveva fatto in modo di farsi portare il cibo nella sua stanza, chiudendosi di
nuovo in sé stessa… Ma, questa volta, non se ne lamentava, anzi era quasi che
la cercava questa solitudine, per dedicarsi a qualcosa di molto importante, che
andava oltre le altre cose. È proprio per questo suo allontanamento, che Ryan
non poteva vederla, infatti era preoccupato su come
procedeva il suo allenamento. Iniziò a pensare che forse era stato tutto uno
sbaglio dirle quelle parole solo per spingerla a fare sul serio. Se le fosse
successo qualcosa, non l’avrebbe mai sopportato, si sarebbe sentito in colpa
per l’eternità.
Ryan – Masaya… -
Masaya – Si?? –
Ryan – Senti, sai qualcosa di Strawberry?? Come procede il suo allenamento??
–
Masaya – Si… bè so che procede abbastanza
bene. Ho saputo da Retasu che passa molto tempo nella palestra, senza fermarsi.
È migliorata molto. Segue gli allenamenti di Zakuro perfettamente, ma quello
che mi ha stupito è sapere che si allena anche di notte… -
Ryan – Di notte??
–
Masaya – Già… -
Ryan se ne andò via pensieroso, preoccupato
e con la voglia di vederla con i propri occhi, accertandosi lui stesso del suo
comportamento.
Quella sera, poi, non riusciva a chiudere
occhio. Si girava e rigirava nel letto, cambiando posizione per poter dormire,
ma niente, non ce la faceva. Quel pensiero che aveva in testa, cresceva sempre
di più. Ormai ogni altra cosa era insignificante. Si fermò un attimo a guardare
il soffitto, riflettendo, per prendere un’ultima decisione e agire poi di
conseguenza. Girò il capo e vide la sveglia che puntava le 23:20. Si alzò e
andò alla finestra. Tutto, all’esterno, era calmo. L’oscurità avvolgeva
delicatamente ogni cosa. L’unica luce visibile era la luna, pallida e solitaria
tra nuvole vaganti.
Si girò e si diresse verso la porta. L’aprì
piano per non far rumore, per poi uscire nel corridoio. Arrivò davanti la porta
di Strawberry e l’osservò, riflettendo sul bussare a quella porta o no.
“Devo farlo??
Forse starà dormendo. Sarà stanca dopo essersi allenata tutto il giorno. Si però…”
Non ci pensò più, che veloce bussò alla porta. Piano. Tre colpi lenti. Aspettando una sua
risposta dall’interno. Niente. Nessun rumore. Provò, quindi, un’altra volta.
Altri tre colpi lenti. Niente anche questa volta.
Ryan guardò la maniglia. Cercò, quindi, di
aprire la porta e si accorse che era aperta. L’aprì piano ed entrò. All’interno
non c’era nessuno. Ma dov’era finita?? In un lampo,
ricordò le parole di Masaya…
********** Flashback **********
Ryan – Senti, sai qualcosa di Strawberry?? Come procede il suo allenamento??
–
Masaya – Si… bè so che procede abbastanza
bene. Ho saputo da Retasu che passa molto tempo nella palestra, senza fermarsi.
È migliorata molto. Segue gli allenamenti di Zakuro perfettamente, ma quello
che mi ha stupito è sapere che si allena anche di notte… -
Ryan – Di notte??
–
********** Fine Flashback *********
Ryan uscì veloce dalla stanza e si mise a
correre verso la palestra dove si allenava Strawberry.
“No. Non può essere!!
Possibile che si sta allenando ancora, a quest’ora?? Strawberry!!”
Quando arrivò vicino la palestra, vide la
porta socchiusa, e da quel po’ di spazio che c’era, ne usciva una luce, che
faceva intendere che c’era qualcuno. Ryan si avvicinò piano alla porta per non
farsi accorgere. Avvicinò il viso a questo spiraglio e la vide allenarsi. Aveva
già superato il terzo livello del manichino. Quello con cui doveva esercitarsi
ora era la spada. Se la cavava abbastanza bene, infatti
Ryan si stupì nel vederla in quel modo. Di lei aveva sempre avuto l’immagine
della ragazza timida e riservata, che arrossiva per niente e che non avrebbe
mai potuto tenere in mano un’arma. Ora la impugnava come se fosse stata sempre
con lei, come se l’avesse sempre usata, e in lei c’era anche uno sguardo
combattivo, di una vera guerriera.
Ad un tratto, però, si fermò per riprendere
fiato. Si girò per prendere dell’acqua e all’improvviso si sentì girare la
testa e cadde a terra. Ryan, entrò come un fulmine,
spalancando la porta. La prese dalle spalle e vide che era svenuta.
Ryan – Strawberry!!
Strawberry!! Ti sei sforzata troppo… -
L’abbracciò forte per sentirla vicina come
prima, e a quell’abbraccio Strawberry riaprì gli occhi. Si accorse di essere
tra le braccia di qualcuno, ma non riusciva a capire chi fosse. Ryan pronunciò
ancora una volta il suo nome, e dalla sua voce capì che era lui… Strawberry non
riusciva a crederci. Credeva che quello era solo un sogno,
ma quell’abbracciò sembrava così vero e reale, che decise di rispondergli,
abbracciandolo. Ryan se ne accorse e, staccandosi, la vide sveglia con le
lacrime agli occhi. Guardandola, sembrava essere ritornata quella di prima. La ragazza
timida e dolce che piangeva sempre.
Ryan – Strawberry!!
Stai bene?? –
Strawberry – Si… ho solo avuto un capogiro…
-
Ryan – Questo perché dovresti riposare di
più… So che ti alleni molto!! –
Strawberry – Lo so, ma devo farlo!! E, comunque, perché sei qui?? –
Ryan – Bè, ero preoccupato per te!! È più di una settimana che non ci vediamo e… -
Strawberry – Bè di chi pensi che sia la
colpa?? –
Strawberry si alzò per andarsene,
dirigendosi verso la porta.
Ryan – Aspetta Strawberry!!
Come pensavo, non hai proprio capito il senso delle mie parole!! –
Strawberry – Si che
l’ho capite!!! –
Ryan – E allora perché fai così???? –
Strawberry – Perché voglio diventare più
forte!!! E poi è questo quello che mi hai detto!!! –
Ryan – Io ti ho detto solo di impegnarti!!! No di strafare!!! –
Strawberry – Bè allora la prossima volta
esprimiti meglio!!! Mi hai solo rivolto delle parole
che… -
Non riuscì a concludere la frase, che Ryan
le prese i polsi e la spinse al muro, baciandola. Strawberry arrossì all’istante,
chiudendo forte gli occhi. Staccandosi, si guardarono e Ryan la strinse a sé.
Ryan – Basta!! Smettiamola
di litigare così… -
Strawberry rispose a quell’abbraccio,
piangendo sulla sua spalla.
Strawberry – S-si… -
Ryan sorrise e l’abbracciò più forte,
felice di essere ritornati insieme e di averla ancora nella
sue braccia…
Ciao a tutti!!! Ecco
che ho concluso un altro capitolo!!! Spero che vi piaccia… Comunque devo dirvi
che presto la storia finirà, ci saranno altri due o tre capitoli... Grazie per
i vostri commenti!! Siete molto gentili!! Sono davvero
contenta che vi piace la storia!!! Un bacio
ciaoooooooooooooo!!!!