"Quando sei sul palco ti trasformi".
Poche semplici parole che hanno cambiato il mio modo di vedere le cose.
Sapere che con un po' di trucco e la complicità del pubblico potevo essere qualcun altro, potevo scappare dalla mia vita e da quella prigione che mi ostinavo a chiamare corpo. Potevo volare.
Palcoscenico, piccolo pezzo di mondo.
Se non ci siete mai saliti non potrete mai capire.
Non potrete mai capire l'ebbrezza degli applausi sulla propria pelle;
Non potrete mai capire cosa si prova a vendere la propria anima ad un luogo;
Non potrete mai capire la sensazione di appartenere veramente a qualcosa;
Non saprete mai cosa significa essere intrappolati in un singolo corpo, ma vivere infinite vite;
Non assocerete mai una menzogna alla più pura delle magie;
Non potrete mai comprendere i sentimenti constrastanti di marionette con il volto dipinto che si muovono a tempo di musica, che nascondono le proprie lacrime e la propria disperazione sotto una maschera.
Persone che condividono la propria anima.
Persone che inseguono un sogno.
Persone che vivono in un sogno.
Persone finte che raccontano la realtà.
Il sipario si chiude.
La favola è finita, ma mai per vero.
Aspetto che tutto ricominci, che le luci si accendano e che la musica continui a suonare per poter ritornare a sognare. Ritornare a volare.