Il sole brillava alto sopra Konoha. Una leggera brezza allietava i volti degli invitati che altrimenti sarebbero stati condannati ad un caldo soffocante.
Shikamaru e Temari stavano in piedi su un piccolo altare, costruito lì all’aperto. Dietro di loro vi erano amici e parenti, davanti al loro Tsunade enunciava : -Siamo qui riuniti…-
Temari indossava un kimono bianco sul quale si intrecciavano ricami d’argento e di un pallido azzurro in linee sinuose e morbide. Ognuno dei quattro codini era accompagnati da un mazzetto di non-ti-scordar-di-me e sul viso senza trucco splendeva un dolce sorriso.
Accanto a lei Shikamaru in nero con l’aria non troppo annoiata le lanciava rapide occhiate. Il codino alto aveva lasciato posto ad uno basso. Era merito delle sue seccature: Yoshino lo voleva un bel ragazzo in ordine con la solita coda all’insù, invece temari desiderava che in quel giorno Shikamaru avesse i capelli neri sciolti sulle spalle. Alla fine avevano raggiunto un compromesso e meno male! Sarebbe stato troppo seccante far vincere una delle due.
Dietro gli sposi la folla era silenziosa.
Alla sinistra della bionda vi erano gli amici della Sabbia. In prima fila Baki, che aveva portato Temari all’altare, ascoltava l’Hokage. Accanto a lui singhiozzava Kankuro che, incapace di trattenere le lacrime, si asciugava gli occhi per non farsi colare il cerone con un lembo del lungo vestito bianco del Kazekage. Gaara gli rivolse un’occhiata omicida. La migliore se ne stava andando a causa di codino floscio e gli rimaneva solo quel micio sentimentalone.
Mentre alla destra di Shikamaru si estendeva una folla più numerosa di compagni di Konoha..
Kiba e Naruto mormoravano continuamente: -Cazzo, lo farà davvero- e puntualmente Sakura si voltava a guardarli. Accanto a loro Rock Lee e il suo maestro trattenevano a fatica le lacrime, Neji e Ten Ten gli avevano intimato di starsene buoni, ma…
-Che forza della Giovinezza, Gai-sensei!-
-Hai ragione Lee…guarda…questa è la fioritura della Giovinezza!!!!-
-Si!!! Gai-sensei-
E scoppiarono in fiumi di lacrime.
Ino contemplava la scena anche lei un po’ commossa, ma anche un po’ infastidita visto che il bambino di 5 anni in braccio a Kurenai non smetteva di tirarle i lunghi capelli biondi.
Capo fila c’era Shikaku che alternava bronci sonnacchiosi a smorfie di dolore. Yoshino gli tirava gomitate sulle costole ogni qual volta si stesse per addormentare. E infine Choji fissava gli sposi pacifico una mano stretta sulla scatola delle fedi, l’altra in tasca attorno al pacchetto di patatine.
-…per unire-continuava Tsunade- due villaggi, due ninja, due vite nel sacro vincolo del matrimonio-
Fece sedere tutti e si rivolse a Temari. –Vuoi tu Temari della Sabbia prendere Nara Shikamaru come tuo legittimo sposo ed amarlo e onarlo
I respiri sbattevano irregolari.
La luce della luna filtrava dalla piccola finestra della camera di Temari. Il
vento del deserto si sentiva come un dolce melodia.
-Sai, non penavo che
saresti tornato cry-baby- ansimò la ragazza contro il suo orecchio
Pensavo che sarebbe
stato troppo seccante per te: la distanza, il mio carattere, i miei fratelli…-
Fu interrotta da un
bacio di Shikamaru.
-Si, lo sarebbe stato-
alzò il viso per guardarla negli occhi- ma io ti amo-
-Anch’io ti amo Shika-
E lo trasportò in un impetuoso bacio.
-…nella gioia e nel dolore-
Pesanti passi
percorrevano il corridoio dell’ospedale:-Shikamaru! Shika!-
-Chi è che disturba il
sonno di un povero convalescente?- chiese anche se conosceva benissimo quella
voce squillante. Si tirò a sedere abbandonando il comodo giaciglio che quei
morbidi cuscini gli avevano dato.
Temari entrò ansimando
si fermò un secondo prima di riprendere fiato, le espressione felice, ma
stanca.
-Vuoi muoverti il
medico ha detto che devo riposare- mugugnò lui.
-Shika! E’ finita! La
guerra è finita!...il villaggio della Nebbia si è arreso il Mizukage è morto!
E’ finita!- e si gettò al collo di un Shikamaru ora completamente sveglio.
Egli bocheggiò. Non
c’erano parole per esprimere la sua gioia: finalmente era finita.
Temari si sciolse
dall’abbraccio e lo fissò in volto: aveva avuto una rapida guarigione.
-Smettila, di ripetere
che ti ha ordinato di dormire lo sappiamo tutti che desideravi quest’ordine da
tutta una vita!-
-Seccatura…dai…festeggiamo?-
le chiese sornione.
-Scusa, ma non dovevi
riposare?-
-Si può fare
un’eccezione per una volta seccatura, non dici tu che dormo sempre?-
-Oggi no!- rispose
categorica –Devi guarire!-
Shikamaru la strinse a
se e la baciò.
-...nella salute e nella malattia...-
Si risvegliò ad un
tratto, tutto sudaticcio. Questa era la quinta volta che il dolore al fianco lo
destava. La ferita sembrava non volergli dare requie quella notte. Si mise a
pancia in giù. Mossa errata. Con un gemito soffocato tornò a girarsi. Meno male
che la seccatura dormiva.
Ma qui il genio si
sbagliava: Temari era sveglia già da un bel pezzo, ma non voleva dirglielo.
Conosceva Shikamaru
avrebbe preteso di star bene e si sarebbe irritato.
Passò un’ora senza che
nulla fosse cambiato, il fianco continuava a pulsare inesorabile. Il ragazzo aspettava
con pazienza che tutto ciò passasse. La pazienza però non ce l’aveva Temari che
si girò di scatto e gli disse: -hai intenzione di continuare a lungo? Non vuoi
capire che puoi anche dirmi che stai male?-
Lui per poco non
prendeva un infarto.
-Come mai sei sveglia
seccatura? Torna dormire e stai tranquilla- aggiunse stizzito
-Non sto tranquilla
no!- urlò di rimando –E’ tutta la notte che ti giri e ti rigiri. Ti avevano
detto che ti avrebbe dato problemi! Perché non ti fai aiutare!-
Che seccatura…non era
di certo di buon umore.
-Ti sei preoccupata,
seccatura?- chiese con un sorriso.
-Certo che mi sono
preoccupata! Pensi che non t’ami forse?- smettila di fare l’orgoglioso e chiedi
aiuto!-
Shikamaru si avvicinò
a lei-Scusa, amore- le disse dandole un bacio. Non voleva farla preoccupare, ma
ci era riuscito comunque. La guardò negli occhi, povera seccatura chi glielo
faceva fare di stare con arnese rotto come lui? La ragazza appoggiò il busto
sullo schienale del letto. Poi Shikamaru posò il capo sul grembo di lei e le permise di farsi
accarezzare i capelli. Come un bambino che dopo avere fatto un incubò va a
farsi rincuorare dalla mamma, Shikamaru aveva la sua seccatura e con lei non
servivano parole bastavano i loro occhi
-…in ricchezza e in povertà…-
-Shika alzati! Muoviti
pigrone!-
-No, mamma cinque
minuti ancora cinque minuti..-
Ma non era sua madre.
Sua madre non sarebbe stata capace di buttarlo giù da letto. Quella forza bruta
poteva averla solo una kunoichi che si allenava con un pesante ventaglio di
metallo.
SBAM
-Ahia! Il terreno è
duro lo sai seccatura?-
Temari non si degnò di
rispondere gli prese i vestiti e glieli butto addosso.
-A casa devo tutta
questa gentilezza, Tem?- disse togliendosi la maglietta.
-E’ il momento che tu
cominci a lavorare seriamente e a prendere un po’ più soldi. Non posso sempre
provvedere io!-
Temari non era mai
stata attaccata ai soldi cos’era questa novità? Impossibile che avesse preso da
sua madre tra quelle due esisteva un muto disprezzo.
-Tem…-
-Si,. Dimmi- rispose
Temari raddolcita.
-Cosa hai fatto?-
-Nulla-
Tem…guardami negli
occhi-
Come si faceceva
resistere a quegli occhi. Abbassò lo sguardo.
-Ho fatto riparare il
ventaglio…tutto il ventaglio da quel bravo fabbro che c’è qui. Solo che oltre
ad essere il migliore che c’è sulla piazza è anche il più costoso e…il
ventaglio era proprio malandato, sai…-
-Cos….cosa hai fatto?-
chiese esterrefatto Shikamaru.
-…finche morte non vi separi?-
-Lo voglio- rispose la voce chiara di Temari. Tsunade si voltò verso Shikamaru : -Vuoi tu Nara Shikamaru prendere Temari della Sabbia come tua legittima sposa e amarla e on…-
-Scusi Hokage-sama, potrebbe saltare la parte ed arrivare al sodo, sarebbe troppo stancante sentirlo un’altra volta-
-va bene va bene- disse stizzita la donna. –Meno male che te lo prendi tu io gli avrei già tirato un ceffone- sussurrò alla sposa-
-Quindi vuoi tu prendere Temari della Sabbia come tua legittima sposa finche morte non vi separi?-
-Lo voglio- rispose Shikamaru
Temari digrignò i denti e esibì al suo quasi marito il suo più buffo e più bel sorriso.
Choji si fece avanti e portò le fedi. I due si scambiarono le fedi.
Tsunade concluse: -Vi dichiaro marito e moglie, ora può baciare la sposa-
Non se lo fecero ripetere. La testa bionda incontrò quella mora in un caldo e lento bacio.
The end