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Autore: misci jackson    03/03/2014    2 recensioni
'Non pensavo che l' avrei mai detto ma io... Io non posso scrivere una poesia su di te'.
'Ma sei una scrittrice... È quello che sai fare meglio.. Perchè non puoi?'
'Perchè trovo che dei tratti di inchiostro su un pezzo di carta non possano racchiudere qualcosa di talmente meraviglioso e lucente come te'.
E per la prima volta nella mia vita le dolci ispirazioni e poesie che si rincorrevano nella mia testa si mescolarono con la
realtà. Un bacio, uno vero. Ed era frustrante sapere che non avrei mai saputo descriverlo per quello che veramente era stato, nemmeno con tutte le mie doti di poetessa schizzata.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Seungri, T.O.P., Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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SEUNGRI POV. Fuoco quella notte. L' alcool non aveva fatto bene alla mia mente giovane e vogliosa di trasgressioni. Accidenti a chi l' aveva inventato. Notte ardente, bagnata e sconnessa. A tratti mi rendevo conto di quello che facevo, ma appena un fastidiosissimo senso di colpa e di sporco si impadroniva di me tornavo volontariamente nella mia trance lussuriosa. Notte che mi sembrò durare cinque minuti e tre anni allo stesso tempo. Non ero neanche sicuro di essere stato sempre con la stessa ragazza, erano così indistinte. Forse due o tre. Mi sentivo adorato, e la cosa mi piaceva. ****CLACI POV. "Io adooooro Seungri!". "Hahah, sul serio? Quanto ti piace da uno a dieci?", rise la Misci. Spaparanzate sul divano a guardare Le Iene, eravamo appena tornate a casa e ci eravamo preparate una bella spaghettata notturna, al pomodoro. Arrotolavo la pasta sulla forchetta, pensando al numero più grande che conoscevo. "Mmmm, beh", biascicai con la bocca piena, "sai...". "Aha?". "Penso di essere innamorata". La Misci mi rivolse quel suo sorriso brillante e complice che mi aveva sempre convinta: "di Seungri?". "Sì... non lo so di preciso, è una cosa nuova per me! Non ho avuto esperienze come le tue io..". "UNA esperienza", precisò, tuffando il boccone di spaghetti nel sugo ai lati del piatto. Già, quell' esperienza. Lo storico primo amore. Tutti lo conoscevamo, acqua passata, ma poetessa com'era ci pensava ancora qualche volta. Le era capitato di incontare da bambina, in prima media, un ragazzetto di terza, un certo Davide. Moro, con i capelli lunghini, gli occhi grandi, la felpa col cappuccio e un bracciale di metallo sul polso sinistro. E quando lei, con ancora i capelli chilometrici legati in due code, si era seduta al tavolo della mensa davanti a lui, aveva conosciuto per la prima volta quel dolce e delicato calore che è l' amore infantile. Si erano "fidanzati" e aveva dato a lui il suo primo bacio... una volta andato al liceo lui, si erano allontanati e lei ci era stata tanto male che aveva pianto per qualche mese, e per un anno intero aveva scritto poesie col suo nome in fondo. Il miracolo avvenne quando, arrivata in terza lei, lui si rifece vedere e così tornarono insieme. Già, conoscevamo tutti lo storico e unico ragazzo della Misci. Dopo di lui non c' era più stato nessuno, solo Top adesso, e comunque quando gliene parlavamo qualche volta lei ancora sorrideva e diceva il nome di Davide con dolcezza. "Allora, parlami di lui!", esortò la Misci tirandomi fuori dai miei pensieri. "Di Vi?". "Certo! Voglio sapere! Insomma... come sta andando". "Beh...", sospirai posando accanto a me il piatto vuoto, "lo sai no, che io vado pazza per tutti i coreani e gli asiatici, e ho sempre amato Big bang e B.A.P...". "Mmm si, lo so...". "All' inizio, quando ho visto dal principio Top e poi tutti gli altri qui ci sono rimasta inebetita per tutti. Me li sarei presi tutti e cinque, come qualsiasi fan..". "Già, lo so. E poi però... è nato qualcosa?". "Esatto. Qualcosa che non avevo mai provato prima. Sai... non penso più a lui come ad un cantante. A volte mi scordo totalmente di quella parte di lui... lo vedo come... come... non so come dirlo!". "Sei innamorata di lui". Non era una domanda, lo aveva affermato. "Tu.. la conosci questa cosa, vero?". Vidi scorrere sulle sue labbra un sorriso malinconico, antico. "Sì. Sì, la conosco", si ricompose. "E dimmi... voi... insomma...". "Aha?". "Lo avete... Avete fatto l' amore?". Sorrisi, esaltata, ripensandoci. Evidentemente avevo gli occhi a cuoricino. "Deduco di sì", alzò un sopracciglio la mia best, scherzosa. "Sì!". "Oh, mio, Dio! E non mi hai detto niente?!". "Ma che ne soooo, eri lì tutta preoccupata a sbraitare con Bruno, probabilmente mi avresti ringhiato addosso". "Aspetta. Non dirmi che lo avete fatto... "Sul letto di B!", la precedetti. "CLACIIIII!!!!". Scoppiammo a ridere. "E com' è stato?". "Incredibile. E' qualcosa di... wow". "Sono contenta per te allora. Shippo la vostra coppia!". "Hehehe, grazie. E tu e Top?". Arrossì. "Io e Top cosa?". "Non l' avete mai fatto?". "MA NO, FIGURATI!". "Perchè no?". Si girò da un' altra parte, facendo l' orgogliosa: "ti pare che io mi conceda così facilmente?", scherzò. "Dovrà faticare e dimostrarmi di essere degno, per avermi".****SEUNGRI POV. Mi svegliai, intorpidito. Ero a casa. Nel mio letto. Ma allora... forse era stato solo un sogno? "Buongiorno, panda perverso numero uno", mi disse qualcuno, entrando. "Hey, JiYong", biscicai, con la bocca impastata. "Hai combinato un bel casino stanotte", mi rimproverò, sedendosi sulla sedia della mia scrivania mentre mordeva una mela. "Accidenti, allora non ho sognato". "No. Povera Claudia", si incupì, "l' hai tradita così, con delle puttane a caso in un locale"."Già. Devo dirglielo". "Wow, un pò di coscienza ce l' hai allora!". "Preferisco dirglielo che sentirmi indegno, sai, nascondere un segreto. Se la prende male, beh, se la farà passare". "E se non torna più?", inghiottì. "E' pazza di me, tornerà eccome". "Tu però sei uno schifo". Mi rigettai sulle coperte, sbuffando: "sono solo un bambinetto, bisogna darmene atto".****SHALLY POV. Maledetta sorte, non sapevo come cercarlo. L' unica cosa che sapevo era il suo nome, e non potevo permettermi di chiedere più nulla a sua cugina, mi aveva chiaramente fatto capire che non le interessava dirmi nulla. Era anche sbagliato, da parte mia. Avevo il ragazzo dei miei sogni tutto per me, Tae, e mi lasciavo portare via da una conoscenza, da un ragazzetto con la voce bianca e la testa montata. Non mi aspettavo che mi sarebbe mancato così tanto quel rompimento di scatole, quell' uragano. Solo che in quelle settimane che ce l' avevo avuto sempre attorno, beh... mi aveva fatta star bene, alla fine. Mi aveva fatta ridere. Mi aveva fatta sentire leggera. "Bruno", digitai su facebook. Ne uscivano 1925382163. Impossibile. L' unica cosa che potevo fare era chiedere all' altra ragazza... all' amica di sua cugina, quella spilungona con i capelli neri. Sembrava ingenua, sorridente. Era deciso, l' avrei fatto. In un modo o nell' altro volevo sapre dov' era andata a finire la fonte della mia esasperazione e delle mie risate. E della sensazione particolare di quegli occhi infantili ed esperti allo stesso tempo che mi osservavano luccicando. "Shally, che stai facendo?", mi chiamò una voce dietro di me. "Tae!", gridai chiudendo il pc con uno scatto. "Hey, ma che hai?". "No niente". Guardai quel ragazzo, il MIO ragazzo, un cantante famoso e bellissimo. Con quel fisico statuario, quel viso spettacolare e quegli occhi a mandorla. Però non avevo così tanta vcoglia di saltargli addosso. Che pazza, eh?-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Bacioni a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiii soprattuto a Claci e Shally <3<3<3 MISCI
  
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