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Autore: arrylove    03/03/2014    0 recensioni
Due ragazzi all'apparenza perfettamente normali sono destinati a incontrarsi, a conoscersi e ad amarsi.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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L’inizio Serena si stava osservando allo specchio nel vestito color corallo: era tenuto su da due spalline sottili, lo scollo a v(non troppo profondo) ricoperto di strass e sotto una cintura di un rosso più acceso la gonna corta fino al ginocchio scendeva in morbide pieghe verticali. Le scarpe erano semplici sandali di cuoio bianco decorati anch’essi di strass e perline. In quel momento entrò sua madre che lanciò un grido eccitato “Tesoro sei bellissima!” “Grazie mamma.” Rispose la ragazza timidamente. “Sono così contenta per te, Dray sembra davvero un bravo ragazzo!” considerò Elena felicemente. “Mamma….”provò a interromperla la figlia ma fu completamente ignorata dalla donna che continuò entusiasta “ Adesso ti sistemo! Ma non ti sei nemmeno truccata!” affermò quasi scandalizzata. Dopo vari strepiti e proteste da parte di Serena, la giovane era davvero bellissima : aveva un ombretto corallo come il vestito e dietro le ciglia allungate dal mascara si intravedeva una striscia di eyeliner argentato. Le guance erano leggermente rosate dal fard rosa mentre le labbra erano di un vivido rosso fuoco. Inoltre la madre le aveva fermato i capelli con un piccolo pettine di brillanti rossi in modo che le ricadessero, solleticandole il collo, in morbide onde corvine. Dopo che si fu guardata allo specchio abbracciò felice la madre, afferrò la borsetta argentata, salutò il padre con un bacio, che rimase per un attimo immobile davanti a una tale meravigliosa visione, e uscì fuori in strada. Visto che era quasi in ritardo, decise di prendere una scorciatoia passando da un vicolo buio e stretto ma prima che potesse fare più di tre metri senti due mani forti e calde che le si poggiavano sui fianchi e la facevano voltare. Alzando lo sguardo non poté che sprofondare in due meravigliosi occhi blu. “Ma sei matta? Vuoi per caso farti aggredire? Da qui non ti sentirebbe nessuno neanche se avessi un megafono!” la rimproverò, fintamente arrabbiato, Dray. Serena, che fraintese le sue parole, mormorò un mortificato “Mi dispiace” prima di abbassare la testa per nascondere l’unica lacrima traditrice che le era sfuggita dall’occhio e stava ora scivolando lenta sulla guancia. Ma Dray, che se ne era accorto, le alzo il mento con due dite, le asciugò la guancia bagnata con il pollice e le diede un bacio sulla fronte dicendole “Ehi guarda che stavo scherzando. A proposito lo sai che sei bellissima?”. Serena si tranquillizzò arrossendo leggermente e uscì dal vicolo buio. Arrivarono nella piazza e trovarono ad aspettarli tre ragazzi e sei ragazze, tutti eleganti. Un ragazzo fece l’occhiolino a Serena ma chinò immediatamente il capo alla vista dello sguardo furente che Dray gli aveva appena scoccato. Dopo poco arrivò Mike insieme a due uomini: uno anziano e l’altro molto giovane, circa sui 25 anni. “Buonasera ragazzi” disse tizio “Vi presento il signor Arthur Tood e suo nipote George” Entrambi sorrisero e fecero un lieve movimento del capo che assomigliava in modo incredibile a un inchino. “Sono il produttore e il coreografo dello show. Bene vogliamo entrare?” Entrarono nel ristorante e si sedettero alla lunga tavola apparecchiata. Serena si ritrovò seduta tra Dray e George. Arrivarono i piatti e mentre mangiavano Mike prese la parola “ Allora ho già pensato agli orari delle prove dovete solo dirmi se vi vanno bene e vedremo di cambiarvi nel caso. Ho pensato che per canto potrebbe andar bene lunedì e giovedì dalle 15:00 alle 19:00” Serena e Dray annuirono. “Bene. Allora per ballo invece mercoledì e venerdì dalle 16:30 alle 19:30. Dray e Serena venite solo mercoledì per ballo, ok?” Serena era entusiasta all’idea di iniziare soprattutto le prove di canto: cantare con Dray le piaceva quasi più che nuotare. Era diventato in due giorni l’unico con cui non si metteva mai in dubbio, agiva istintivamente, era tranquilla e le sembrava anche di sentire un piccolo movimento in un punto indecifrabile far stomaco e gola ogni volta che le rivolgeva la parola. Dray dal canto suo non vedeva l’ora di cantare con Serena. Mentre era in Inghilterra gli era capitato spesso di cantare con una ragazza ma con lei era tutto diverso e non solo perché aveva la più bella voce che avesse mai sentito. Ma era molto preoccupato per le prove di danza: non era mai stato un ottimo ballerino e poi il modo in cui George si mangiava Serena con gli occhi. E lei non se ne accorgeva neanche. Si appuntò nella mente di non lasciarla mai sola con quel tipo. Dopo cena Mike , il signor Tood e i ballerini andarono via e rimasero solo Dray, Serena e George. Mentre chiacchieravano, il cellulare di Dray suonò e quando rispose sgranò gli occhi “Che cosa? Va bene, va bene arrivo subito” e chiuse la chiamata. “Mi dispiace ma devo andare a casa c’è un emergenza” si scusò con Serena, le diede un bacio sulla guancia, salutò con un cenno George e si allontanò scomparendo nel buio. Serena lo seguì con lo sguardo anche quando non si vedeva più nemmeno la sua testa bionda. La voce di George la fece voltare “State insieme?”. A queste parole Serena diventò più rossa che mai e scosse la testa. “Davvero? Sembra di sì. Da come ti ha guardato quando se ne è andato sembrava che volesse incatenarsi a te per non andare mai via” Serena non rispose e distolse lo sguardo. Anche se non si notava pensò molto a quelle parole augurandosi che George dicesse la verità. Il giorno dopo, giovedì, Serena andò di nuovo in spiaggia dove trovò Dray che ascoltava ,sdraiato sulla sabbia, la musica ad occhi chiusi. Sorridendo gli mise le mani affusolate sugli occhi e cercando di modificare la voce disse “Indovina chi sono?”. Il ragazzo rispose ridendo “Serena non la sai proprio mascherare la voce!”. Si alzò a sedere a sedere voltandosi verso di lei e si trovò il naso a un millimetro da quello leggermente all’insù della ragazza. Dray ebbe l’impulso di baciarla ma disse “No, idiota! Vuoi rovinare un’amicizia dopo due giorni?” così si allontanò. Serena s’incupì mentalmente senza volere pensando “Perché non mi ha baciata?”. In quel momento Dray propose “Ti va una nuotata?” La ragazza s’illuminò e si tolse la maglietta azzurra e gli short bianchi. Sollevò lo sguardo verso il ragazzo e disse iniziando a correre “Prova a prendermi”. Dray sorrise, la raggiunse e la prese in braccio e, tenendola tra le braccia, si tuffò in acqua. Quando riemersero l’acqua era così bassa che arrivava loro alle ginocchia così iniziarono a giocare nell’acqua spingendosi e schizzandosi. Dopo un po’ il morso della fame si fece sentire, così uscirono dall’acqua e si avvicinarono al bar sulla spiaggia. Dopo aver preso un panino decisero di avviarsi verso gli scogli piatti della spiaggia per prendere un po’ di prendere un po’ di sole. Si sdraiarono sugli asciugamani e dopo qualche minuto di silenzio Dray chiese “ Allora che ne pensi di quel George?” Serena lo guardò e rispose “Non lo so sinceramente. Mi sembra un po’ schivo e riflessivo ma non credo sia una brutta persona. Perché?” “ Non so mi sembra un po’ strano e ti fissava in continuazione ieri sera….” ribatté il biondo con una punta di gelosia nella voce “ E poi non è che sia poi così bravo con il ballo non lo sono mai stato”. La ragazza sorrise e disse dolcemente “Non ti preoccupare se vuoi ti do una mano. Ho fatto qualche corso di danza nella mia città.” “Veramente?” esclamò Dray. “Ma certo!”. I due si sorrisero e poi il ragazzo la aiutò ad alzarsi dicendo “Dai andiamo a riposare che alle 15:00 abbiamo le prove” Allora so di essere in ritardo ma sono anche in anticipo perché nell'avviso avevo detto che avrei aggiornato intorno al 13-14 marzo e quindi sono in un senso un po' contorto in ritardo anticipato. Comunque.............. in questo capitolo i due cominciano a provare qualcosa l'uno per l'altra e è subentrato un rivale a cui consiglio di fare attenzione. Ringrazio tutti quelli che leggono anche senza recensire(grrr). A presto, spero.
  
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