Convivenza Recupero Debiti 4
- Stringiamoci più forte -
Capitolo 1: I nuovi conviventi
William si sedette sul divano, accanto a Luke.
Le due ragazze, Valerie e Erika,
erano invece accomodate sulle poltrone del salotto.
Tutti e quattro avevano in mano un giornale diverso, con in mano un pennarello di colori diversi ciascuno. Gli
annunci lavorativi erano il loro obbiettivo. I professori gli avevano spiegato
che per abitare in quella casa dovevano pagarsi vitto e alloggio da soli. Quindi avevano deciso di iniziare a cercare qualcosa.
Si erano riuniti lo stesso pomeriggio del trasferimento in
salotto, annunciando che ogni mese ci sarebbe stata una riunione per mettersi
d’accordo su ciò che c’era da fare in casa.
Valerie evidenziò un annuncio con il pennarello azzurro.
Parlava di un lavoro da apprendista-segretaria in comune. Lei ci sapeva fare
con fotocopie e gestione del computer. E la paga era
buona. Ne avrebbe ricavato qualcosa sicuramente.
William cerchiò con il pennarello rosso un lavoro da
cassiere in un supermarket. Non era un lavoro tanto gratificante, ma almeno
fruttava un po’ di soldi. In questo modo gli sarebbe rimasto in tasca qualcosa
dopo aver contribuito alle spese della casa.
Erika trovò un annunciò che
cercavano volontari in ospedale, disposti a curare i bambini malati. Evidenziò
subito l’annuncio col pennarello rosa, pronta già a chiamare. La paga misera. Ma lei adorava i bambini. E poi
erano in quattro, non era l’unica a dover portare soldi a casa.
Luke aveva invece trovato pure lui un lavoro in ospedale,
ma come addetto alla lettura di libri ai malati. Era un lavoro abbastanza
modesto e non adatto a uno tranquillo come lui. Ma di sicuro l’avrebbe aiutato a calmarsi un po’ e ad
agitarsi un po’ di meno. Cerchiò l’annuncio con il pennarello nero.
Posarono i giornali sul tavolino e si guardarono negli
occhi.
-Ok, ragazzi. Inizia la parte difficile.- Valerie tirò
fuori un foglio e una penna, -Prima regola?-
-A turno ci si occupa della casa.- dettò Erika sprofondato nella poltrona nera.
-Alla Domenica nessuno sveglia nessuno. Voglio
dormire, ok?- domandò Luke facendo scoppiare a ridere tutti.
-Al Sabato abbiamo gli stages organizzati dalla scuola,
quindi vediamo di non andare a letto tardi il Venerdì sera, ok?- William pose
quella domanda e insieme alle due ragazze si voltò verso Luke, -Capito?- domandarono in coro.
-Beh… non è colpa mia se sono molto socievole a scuola!- ribatté Luke.
-Certo che no, ma noi vogliamo dormire. Quindi vedi di non
rientrare troppo tardi, ok?- gli domandò Valerie scherzosamente, -Io propongo anche
di non portare ragazze o ragazzi a casa.-
-Come, prego?- domandò Erika,
-Perché?-
-Perché sappiamo benissimo cosa fareste tu o Luke.-
-Ma non è giusto!- esclamò Erika scandalizzata, -Solo
perché una volta mio padre ha trovato un ragazzo nel mio armadio, questo non
vuol dire che ne troverete uno anche voi.-
-Tuo padre era furibondo quel giorno.- ricordò William,
che aveva assistito alla scena: Jason che buttava fuori a calci un loro
compagno di scuola.
-Non siamo i tuoi genitori, Erika.- la tranquillizzò
Valerie, -Ma se non sei sicura di un ragazzo, è meglio che non lo porti a casa
col rischio che i nostri genitori lo scoprano.-
-Ok, ok.- borbottò Erika, -Però vale anche per Luke!-
-Appunto.- Luke rimase zitto dopo un’eloquente occhiata di
William.
-Io propongo anche un’altra cosa: non mentire ai nostri
genitori. Giusto, William?- domandò sarcasticamente Erika.
-Ehi, avete promesso. Mio padre non sa del Basket e non
deve saperlo.-
-Secondo me lo sa.- intervenne
Valerie, -Insomma… sapeva che avremmo convissuto per l’intero anno. Quindi sapeva che eri calante in una materia. E il Basket è
una materia a tutti gli effetti.-
-Dici?- domandò William.
-Dico.-
-Dice.-
I due si voltarono insieme verso Luke e
Erika, che abbassarono lo sguardo in segno di scusa. Quei due erano davvero
senza speranza.
-Comunque… queste sono le regole. Vediamo di rispettarle.- Valerie
fece un sorrisetto, -Bene… e adesso che si fa?-
-E che ne so.- rispose Luke
guadagnandosi dei sospiri scioccati ma al contempo divertiti.
Rimasero in silenzio qualche
minuto, poi Valerie si alzò dalla poltrona.
-Io vado a vedere se mi accettano a lavoro.- disse
prendendo il giornale, -A più tardi.-
Gli altri tre seguirono il suo esempio e la seguirono fuori di casa con i loro giornali in mano.
Luke e Erika salutarono gli
amici, dato che dovevano andare verso l’ospedale. William e Valerie invece
andarono verso il centro di Albuquerque, dove si
trovavano il Comune e il Supermercato.
-Forza, lumachina.- le diede un buffetto sul braccio
William, per poi correre via ridendo.
Valerie lo guardò stralunata, ma lo rincorse ridendo,
-Lumaca a chi, stupido?-
Luke e Erika li osservarono
sparire oltre la via correndo e ridendo. Si scambiarono uno sguardo.
-Dici che Valerie confesserà prima o poi
a William di essere innamorata di lui?- domandò Luke.
Erika scosse le spalle, -Quale sua migliore amica posso dire con tutta sincerità che non ne ho la più pallida
idea.- alzò le mani in segno di resa, -Quei due sono troppo complicati. Ci rinuncio.- disse infine voltandosi di spalle e dirigendosi
verso l’ospedale.
Luke la seguì dopo qualche secondo.
William e Valerie erano fatti per stare insieme. E Valerie era cotta.
Peccato che non sapesse della confessione fattogli da
William una settimana prima, secondo la quale era innamorato di Valerie da quando erano in prima media.
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Ok, non ci speravate più vero? XD
Invece eccomi qui, finalmente con CRD 4.
E poi basta, ok? Questo è davvero
l’ultimo capitolo della saga CRD (anche perché altrimenti vado avanti fino alla
pensione XD)
Dedicato a tutti coloro che mi
hanno sostenuto mentre scrivevo i precedenti tre capitolo di CRD. E dedicato a chi avrà voglia e tempo di unirsi a loro.
Baci
Titty90