Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
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Autore: RedDisposition    03/03/2014    1 recensioni
- Hei, Demetria mi passeresti la mia penna?- mi girai e guardai Abbie, quasi mi ero dimenticata che era li -S-si- gli passai la penna, perchè ha voluto farmi sedere vicino a lei? non so, forse per prendermi in giro. è la prima persona nella mattinata che mi chiama con il mio nome e non con i stupidi soprannomi, cos'ha ? forse non sa che io sono nella zona degli "intoccabili" ? no è impossibile, del resto è l'ex capo delle chearleaders. La ammiro sin dal primo anno, non mi ha mai preso in giro ne altro, ma mi chiedo perchè sia cosi? - Hei, tu ci hai capito qualcosa di quello che sta dicendo?- mi risveglió dinuovo- Eh?- sembravo una stupida, ecco lo sapevo ora mi sputtana - hai capito qualcosa di quello che sta dicendo la prof?- mi lanció un lungo sorriso, non era come pensavo; una smorfiosa, vanitosa e prepotente. - Ehm... no- iniziò a ridere - neanche io- mi sorrise dinuovo.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demi Lovato
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
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(Abbie's POV)
13 Maggio.
Okkey oggi si parte, fra 3 ore dobbiamo stare nel pulman. La cosa più difficile da fare: svegliare Demi.-Demi sveglia- le ho dato dei colpetti sul braccio eppure non si sveglia - Demina svegliati- le dissi in modo dolce nell'orecchio, ma niente dormiva come un bradipo - Cazzo Devonne svegliati!-  le urlai -Cosa vuoi Abbie lasciami dormire- mi rispose girandosi dall'altro lato e mettendosi le coperte sulla faccia - non costringermi a farti svegliare con la forza Devonne- sembrava infastidita che la chiamassi cosí - non chiamarmi così- stava ancora sotto le coperte e poco dopo capii che si era riaddormentata. Quindi andai verso il letto e mi buttai a peso morto su di lei -Ma sei impazzita per caso? spostati o ti sposto io- mi urlò da sotto le coperte -non puoi- mi agganciai a lei come per abbracciarla - togliti non riesco a respirare- cercava di liberarsi - se forse cacci la testa fuori- iniziai a ridere e vidi che piano piano la sua testa stava uscendo da sotto le coperte - guarda chi ha deciso di uscire dal guscio- le diedi un pizzicotto sulla guancia -ora ti sposti?- aveva l'aria molto scocciata, Demi amava dormire - No- le sorrisi - e levati!- si giró come per mettersi a pancia sotto,  cercando di buttarmi a terra,  ma peggioró solo la situazione , per non fare testa e testa io mi mantenevo sui gomiti - che occhi neri che hai Abbie- mi disse dopo un po' che stava guardando i miei occhi - Sono Ispanica, è raro che abbiamo gli occhi chiari- le sorrisi -  Si dice che gli occhi siano lo specchio dell'anima- si scostó una ciocca di capelli e mi sorrise. Nel frattempo non mi ero accorta che mi stava solo distraendo e aveva aspettato il momento giusto per gettarmi via dal letto. Dopo poco feci una grande botta a terra e mi massaggiai la schiena - mi hai fatto male- si giró verso di me - magari ti saresti fatta più male senza quei canottini- iniziò a ridere - Davvero? ora te li faccio vedere io i canottini- andai verso di lei e mi sedetti sul tuo stomaco - ora ti alzi? - fece un colpo di tosse - si vabbene, inizia a prendere le valigie-.
 
(Demi's POV)
La madre di Abbie ci venne a prendere poco dopo, ora stiamo partendo quasi, sto giù al pulman ed Abbie sta salutando sua madre - Lovato ci si è visto finalmente- Tresh stava venendo verso di me con il suo strano modo di parlare che lui credeva fosse "figo", una faccia schifata mi venne spontanea - Ciao Tresh- dissi con poca allegria - allora come va?- mi chiese sfoggiando uno dei suoi sorrisi - meglio, grazie ad Abbie di sicuro non grazie a te- gli alzai il pollice  e gli feci l'occhiolino in senso dispregiativo - Okkey senti , scusa mi dispiace- stavo con le spalle contro il pulman e lui stava a un centimetro da me, si avvicinava sempre di più,  non avrei resistito ne sono sicura - Demi dove sei?- la voce di Abbie mi fece tornare in me - La solita rompi palle- alzò gli occhi al cielo - Non dire certe cose su lei !- lo allontanai da me - Maddai, è solo una tipa facile che alla prima occasione ti lascerà sola- un sorriso malizioso sul suo viso comparve - lei non è come le altre!- ribbattei - ci scommettiamo? - mi porse la mano e gliela strinsi a mia volta. Vidi Tresh andare verso Abbie, sentii la conversazione - Hei perfezione- Tresh gli fece l'occhiolino - Ti prego non farmi vomitare- fece per mettersi un dito in gola - lo so che ti piaccio - le aveva allungato le mani ai fianchi - dopo quello che hai fatto alla mia migliore amica ?- abbie gli tolse le mani dai fianchi- è meglio se vai,  mi fai schifo sappilo- Abbie lo allontanò da lei. Dopo poco Tresh tornò con aria sconfitta - avevi ragione, ti lascio in pace- mi fece un finto inchino. Il momento di entrare nel pulman era arrivato,  dopo l'appello entrai e ritrovai difronte a me Abbie che mi salutava con la mano, andai verso di lei - ti va di stare vicino a me?- annui e mi sedetti. Per il primo quarto d'ora di viaggio nessuna delle due parlò,  ma poi fui io a rompere quel silenzio - Grazie per prima con Tresh- si scostó il ciuffo scuro come la pece dagli occhi - e tu come fai a saperlo?- iniziò a gesticolare, quando era nervosa lo faceva sempre - vi ho ascoltati, a me piace ancora,  ma per quello che ha fat...- mi mise un dito davanti alla bocca per farmi stare zitta - stiamo in gita, dobbiamo divertirci, non pensare a lui okkey? - le sorrisi - si hai ragione, ora se permetti dormirei un po' perché qualcuno non mi ha fatto dormire- feci uno sbadiglio - jaaa ma tu lo sai che sei la mia vita - mi sorrise - si solo a fatti tuoi- feci finta di essere arrabbiata e lei mi abbracciò - Tu fai parte dei fatti miei - le ricambiai l'abbraccio, era sempre cosí dolce con me - Comunque dormi quanto vuoi tu- mi appoggiai sulla sua spalla e il movimento del pulman mi fece da ninna nanna, dopo poco mi addormentai sulla sua spalla
 
(Abbie’s POV)
Siamo quasi arrivate a New York, sia meglio se inizio a prendere la borsa. La mia è accanto a quella di Demi, e nel scostarla è caduto qualcosa, un diario, sulla copertina principale c’è la foto di una band, i Panamore, è la band preferita di Demi, nella copertina posteriore ci sono diverse frasi e sul bordo c’è scritto “DD:Demi’s Diary” era il suo diario segreto. Avrei voluto leggerlo, lo stavo anche aprendo quando sentii Demi che si stava svegliando. Quindi misi a posto il diario e presi la mia borsa –dove siamo ?- mi domandò sbadigliando – siamo a Morristown, i professori ci hanno dato questa giornata libera, possiamo fare quello che ci pare- le sorrisi, mi rimisi seduta accanto a lei –bene, prima di tutto vorrei sapere con chi devo dormire per cinque giorni, mi hai tenuto allo scuro- guardò fuori dal finestrino –siamo io tu e altre due ragazze- mi guardò –cioè?- mi disse di sbotto –fammi finire- iniziò a ridere –stavo dicendo, stiamo io,tu, Savanna e Bridget- mi guardò  in modo interrogativo – sono due chearleaders, non preoccuparti, non sono presuntuose e vanitose, le conosco da quando avevo tre anni, Savanna è ispanica come me e spesso può risultare antipatica e scontrosa, ma stanne certa che ha un cuore d’oro. Bridget è inglese, si è trasferita quando aveva due anni, quando la incotrerai non far caso a come parla ne come ragiona, i suoi genitori si sono separati e lei ha avuto un trauma ed è un po’, come devo farti capire…- alzò un sopracciglio – stupida?- iniziò a ridere –forse non è l’aggettivo migliore, però si, è un po’ così- le sorrisi –sai che non sono il tipo di persona che mette etichette, quindi stai tranquilla- mi sorrise. Poco dopo il professore ci annunciò che a momenti saremo arrivate a New York, iniziammo a prepararci.
Quando arrivammo andammo ognuna nelle proprie stanze, quando Demi entrò in stanza si ritrovò Savanna e Bridget davanti –tu devi essere Demi- le lanciò un lungo sorriso Bridget –s-si, tu sei Bridget, e tu devi essere Savanna?- Savanna si avvicinò con le mani intrecciate al petto –si, sono io, ora basta con le presentazioni, io dormo qui, Bridget a te va bene il letto accanto al mio- eravamo appena arrivate e già iniziava a dettare leggi, Demi mi guardò e alzai gli occhi al cielo –Savanna non iniziare, io dormo nel letto dalla parte della finestra, e credo che a Demi vada bene quello vicino alla porta- Demi mi sorrise –Vabbene Hall, scusatemi per la mia prepotenza- Savanna alzò gli occhi al cielo –ecco- le feci l’occhiolino e lei mi sorrise –cosa vogliamo fare?- chiese Demi – una doccia- rispondemmo tutte in coro – chi è Hall?- chiese Bridget a Demi, lei mi guardò e le feci un cenno – oh beh, è il soprannome di Abbie- Demi le sorrise massaggiandosi la tempia.
 

 
  
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