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Autore: Lussissa    25/06/2008    4 recensioni
Lily Evans correva.
Non si curava delle persone che,un attimo prima di venire travolte, si spostavano, guardandola sbigottiti.
Lei si limitava a correre.
Nota dell'amministrazione. I vari Tag usati nelle introduzioni, vanno sempre chiusi.
Ladynotorius, assistente amministratrice.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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cap8 James era disteso a terra.
Ogni tanto ridacchiava.
Sylvia sorrise, contenta che il suo amico fosse tornato quello di sempre.
Poi si incupì.
-Syl?-
-Cosa, James?-
-Perchè fai quella faccia?-
-Quale faccia?-
Lui la guardò malissimo.
Lei rise.
-Ok, ok. Maledetto Potter, non ti si può mai nascondere niente.-
Lui sorrise, con aria da finto innocente.
-Allora?- disse.
La biondina sospirò.
-è che...James, ormai manca poco. Perchè tu ricordi tutto, ecco. Solo che...James, ti ricordi il discorso che ti feci?quello sul fatto che a volte, si preferisce un mondo apatico, piuttosto che un mondo pieno di dolore?-
James annuì, con aria grave.
-Non voglio che capiti.- sussurrò la ragazza, impercettibilmente.
-Cosa?-
-Non voglio che tu decida...di stare qui. Meriti troppo...di vivere...per...condannarti.-
James aggrottò la fronte.
-Perchè pensi che capiti?-
Lei lo guardò, affranta. Poi sospirò.
-Preparati, James. Perchè ora ricorderai. Ora è il momento di vedere...il punto esatto..in cui il tuo cuore ha iniziato a battere un po' più veloce. L'inizio della felicità. L'inizio del dolore.- Lo disse con tono spettrale.
E poi, con un rapido gesto della mano, gli fece chiudere gli occhi.
-Questa volta sarai solo. Non posso seguirti, James, mi dispiace. Ma ti prego, non fare scelte avventate.- sussurrò.
E lui si immerse nei ricordi.

Si trovava all'aperto, assieme a un centinaio di ragazzini, tra Grifondoro e Serpeverde.
Tutti i ragazzini tenevano in mano una scopa, chi eccitato, chi atterito.
James sorrise. Da quanto tempo attendeva quella lezione! Era uno dei motivi principali per cui era tanto contento di essere ad Hogwarts.
Il volo.
Non vedeva l'ora.
-Forza, ragazzi, da questa parte!-
Una professoressa grassottella, con folti capelli grigi, li stava chiamando verso di sè.
Vicino a lui stava una ragazzina dai capelli color fiamma e gli occhi smeraldini, che rideva con le sue amiche.
Ma James non ci badò, troppo eccitato.
Poi, dietro di lui, si distinse una voce.
-Ehy, Severus.-
James sbuffò. Ecco l'unica nota negativa in tutto questo: i Serpeverde.
-Si, Mulciber?-
Nel frattempo, i ragazzini si erano fermati in un ampio spazio verde, spargendosi un po' a gruppi. Eppure, la voce del Serpeverde era udibile da tutti.
Il ragazzino che aveva iniziato a parlare indicò con la testa la ragazzina dai capelli rossi e le sue amiche. Non si accorse che a quel gesto, la ragazzina si era voltata, leggermente infastidita.
-Hai notato quanti Mezzosangue, ci sono in giro? Sembra si siano moltiplicati. Quando decideranno di bandirli dal mondo magico...?-
Severus esitò.
James stava per intervenire, così come altri Grifondoro, quando, con grande stupore di tutti, la rossina si avvicinò ai Serpeverde, con aria maliziosa.
-Tu devi essere Mulciber.- cinguettò.
-ehm...si...-Fece il Serpeverde, confuso.
-Bene, Mulciber.- fece, sempre cinguettante. Poi, la voce divenne fredda, -Ti conviene tirarti su la cerniera dei pantaloni. Sai, non vorrei che a qualcuno venisse voglia di prendere un paio di forbici e...- inarcò un sopracciglio, con fare eloquente.
Ci fu un attimo di silenzio.
Molti avevano spalancato gli occhi, stupiti da tanto coraggio. Altri, non sapevano se ridere.
Ma fu solo quando Mulciber chinò la testa di scatto per controllare e poi la rialzò, rosso di vergogna per esserci caduto in pieno, che James proruppe in una fragorosa risata. E dietro a lui, tutti gli altri. Persino i Serpeverde non seppero trattenersi.
Persino la professoressa si era lasciata scappare un sorriso.
La rossina ghignò, soddisfatta.
Dopo aver lanciato un'ultima occhiata sprezzante ai Serpeverde si allontanò, come se nulla fosse.
E James, guardandola, improvvisamente si sentì strano.
Il cuore non voleva fermare il battito accellerato.
Ma che diavolo...? pensò il futuro Malandrino.
Si portò una mano in fronte. Starò covando qualcosa, si disse, con un'alzata di spalle.

James stava passeggiando, da solo, quando sentì delle voci.
Si nascose, non sapendo bene il perchè.
-Lily, ascoltami...-
-E così non c'erano problemi ad essere Nata Babbana!vedo, infatti, come mi hai difeso, oggi!-
-Mi è parso che tu te la sia cavata benissimo da sola.-
-Non è questo il punto, Severus.-
-Lily, non posso inimicarmi subito ai primi giorni tutta la mia Casa!-
Solo dopo aver finito la frase, si accorse di aver fatto un errore madornale.
-Tutta la tua Casa?- sibilò la Grifoncina, gli occhi a fessura.
-Io...-
-E tu che volevi finissi a Serpeverde!cose da pazzi! Spiegami, come potrei mai stare con.,..con delle persone...che credono che non sia neanche degna di mettere piede sul loro stesso suolo?-
-Non fare l'esagerata, Lily...-
-L'esagerata?Benissimo. Sai che ti dico?Avevano ragione quei ragazzini, sul treno: è molto meglio Grifondoro!- Fece per andarsene, infuriata.
-Lily, ti prego...-
-COSA?- strillò lei, quasi isterica.Voleva andarsene.
-Io non sono come loro...- Lily esitò.
-Lo sai, Lily, che non sono come loro.-
Poi sospirò.
-Ok, Sev. Ma ora lasciami sola, per piacere. Ne ho bisogno.-
-Ci vediamo, domani?-
lei esitò, ancora. Poi fece un sorriso, un po' triste.
-Non lo so, Sev.-
-Ma Lily...-
-Sev, per favore. Ho bisogno che tu te ne vada.-
Piton esitò. Poi se ne andò, lasciandola lì a riflettere, da sola.
Poi, borbottando un-Dove si sono cacciate,quelle altre due?- se ne andò.
James uscì allo scoperto. Sorrise. Lily. Che bel nome.

James si trovava ai piedi del faggio, vicino al lago.
Ghignò.
Si stava troppo divertendo.
Mocciosus era davanti a lui che lanciava una moltitudine di improperi.
-Faresti meglio a lavarti la bocca, Mocciosus.- Fece James, freddamente.
-Gratta e netta!-
Ma non aveva calcolato quella che era il suo tormento da cinque anni a quella parte.
-Lscialo stare!- una furia dai capelli rossi era piombata davanti a loro, le mani sui fianchi. -Che cosa ti ha fatto?-
James si passò subito una mano tra i capelli, arruffandoli. Poi, fece finta di pensarci.
-Sai, Evans...è più il fatto che esiste, non so se mi spiego...-
Lei strinse gli occhi, a fessura.
-Ti credi divertente, Potter. Ma sei solo un bullo arrogante. Lascialo stare!-
-Solo se esci con me, Evans. Esci con me, e non toccherò mai più Mocciosus.-
Lei soffiò come un gatto, arrabbiata.
-Non uscirei con te neanche se ci fosse da scegliere tra te e una piovra gigante.-
-E ora- sibilò, tirando fuori la bacchetta.-lascialo in pace.-
-Avanti, Evans. Non costringermi a farti un incantesimo...- fece lui, vagamente preoccupato.
-E allora- Fece la Evans, sibilando sempre come un serpente.-lascialo in pace.-
Lui sbuffò.
-Ti è andata bene che ci fosse Evans, Mocciosus.- disse.
-Non mi serve l'aiuto di una piccola schifosa Mezzosangue!-
Lily trasalì.
-Bene.- fece la rossa, annuendo vigorosamente. -Benissimo. La prossima volta non mi prenderò la briga di aiutarti, allora. Ah, e ti consiglierei di lavarti le mutande, Mocciosus.-
James gli puntò la bacchetta contro.
-Chiedi scusa ad Evans!-
-Non voglio che mi chieda scusa perchè gliel'hai detto tu!Siete uguali, voi due!-
-Cosa? Io non ti avrei mai chiamato una...tu-sai-come!-
-Sempre a spettinarti i capelli perchè ti sembra affascinante avere l'aria di uno che è appena sceso da una scopa, sempre a esibirti con quello stupido Boccino e a camminare tronfio nei corridoi lanciando incantesimi su chiunque solo perchè sei capace!sei così pieno di te che non so come faccia la tua scopa ad alzarsi da terra!Mi dai la nausea!-
Detto ciò, Lily corse via.
-Evans!ehi, EVANS!-
Ma la Evans era andata via.
-Benissimo.- Disse, girandosi verso Mocciosus, un finto sorriso stampato sulle labbra. -Benissimo.- ripetè, mentre qualcosa, dentro di lui, si rompeva in mille pezzi.

James entrò in Dormitorio, sbattendo la porta.
Inspirò a pieni polmoni.
-Maledizione!-
Disse, calciando la prima cosa che gli capitò a tiro.
Si avviò a grandi passi verso la finestra, sperando che l'aria afosa di giugno lo calmasse.
-Le dò la nausea.Fantastico. Ben fatto,Potter.- detto ciò, tirò un altro calcio, a caso.
Solo che questa volta fu meno fortunato.
La cosa calciata era il baule di Sirius, finito lì chissà come.
Il piede si impiantò nel legno, facendogli perdere l'equilibrio.
Cadde, e non si sa come, la sua tempia finì dritta dritta sullo spigolo del baule.
Si accasciò a terra, le mani pigiate sulla parte lesa.
-Maledizione!- ripetè, gli occhi lucidi.
Spalancò gli occhi.
James Potter con gli occhi lucidi?
-è il dolore alla tempia. Solo il dolore alla tempia.-
Ma il dolore che provava era in ben altro posto.
Si guardò la mano, sempre stando per terra.
Sangue.
Ghignò.
Tanto, peggio di così.

Fu lì per terra, che lo trovarono i Malandrini,poco dopo.
-James!Che stai facendo?-
James fece un sorrisetto inquietante. Ma non rispose.
-Merlino, James, ma tu sanguini!-
-Ma davvero?- fece il malandrino, quasi con aria da pazzo.
I Malandrini lo guardarono, non sapendo che fare.
-ma davvero?- ripetè James, alzandosi e avviandosi verso la porta.
-James!Dove vai?-
James li guardò. Uno per uno.
-Dalla Evans.-
-Dalla Evans? A fare che?-
Lui rise, amaramente.
-A farmi disprezzare un  altro po'. In fondo, sono masochista, no?- E rise, di nuovo.
-James.- Remus lo guardò negli occhi spenti.
-James, non dire idiozie.-
-Certo, Remus. In fondo, sei tu quello intelligente.- Remus aggrottò la fronte, non capendo.
-Io sono solo un bullo arrogante.- concluse James, la voce tagliente.
Poi, sembrò riscuotersi.
-Sapete che vi dico?- Gli altri lo guardarono, spaesati.
-Mi sono rotto. Chi ha bisogno di un cuore?-
Remus gli si avvicinò, addolcito.
-James.-
-Cosa?-
-Tu hai bisogno di un cuore più di tutti noi.-
-No, non è vero. Prendi Sirius. Lui ha bisogno d'amore, perchè la sua famiglia non gliene ha mai dato. Tu hai bisogno d'amore, perchè credi che il tuo piccolo problema peloso ti allontani dagli altri. Peter ha bisogno d'amore, perchè è insicuro. Ma io? Che me ne faccio?eh?- fece, acidamente.
Remus sorrise, accorgendosi per primo che qualcosa, nel loro James, stava cambiando.
-Tu hai bisogno d'amore semplicemente perchè ti sei innamorato, James.-
Le parole aleggiarono nella stanza per un secondo.
Poi James scattò.
-Io non mi sono innamorato della Evans- fece, sibilando.
-E chi ha parlato della Evans?- Fece Remus, sorridendo sempre di più.
James sbarrò gli occhi.
Aprì la bocca. Poi la richiuse. Si era fregato.
-Mi sono innamorato...della Evans?- fece, ancora poco convinto.
Si sedette sul letto, sconvolto.
Remus andò a sedersi accanto a lui, rassicurante.
Stettero in silenzio per un paio di minuti.
James riflettendo, Remus attendendo.
-James...-
Remus lanciò un occhiataccia a Sirius, facendolo tacere.
-Ah!- Fece, improvvisamente James, come se avesse appena ricevuto una rivelazione.
-Cosa?- Fece Codaliscia.
James scrutò i Malandrini, con gli occhi sgranati.
-Credo...- fece, esitante. Poi si riscosse.
-Mi sono innamorato della Evans.-

Lily stava leggendo un libro, su una poltrona della sala comune.
O meglio, era da mezzora che leggeva sempre la stessa riga.
Chiuse il libro, di scatto.
Aveva fatto bene? si chiedeva.
Sentì dei passi concitati sulle scale.
Guardò.
E incontrò lo sguardo di Potter, fermo in mezzo alle scale, che la guardava. Aveva una benda sulla fronte.
Poi scese anche Sirius, assieme a Remus e Peter. Vedendo Ramoso in mezzo alle scale entrato in catalessi, lo riscossero.
-Avanti,Ramoso, andiamo.-
James voltò lo sguardo, annuendo.
E Lily si chiese se per caso non avesse esagerato.
Poi si alzò di scatto, dandosi della cretina solo per avere pensato una cosa del genere.
-Evans.-
Potter aveva una voce strana. Profonda. Quasi roca.
Lily esitò.
Poi tornò la Lily di sempre.
-Che vuoi, Potter?-
Lui ruotò pianissimo su se stesso, girandosi a guardarla.
La Grifondoro sussultò.
Cos'era quello sguardo spento?
James sorrise, amaro.
-Tranquilla, Evans. Non ho intenzione di spettinarmi i capelli, o di tirare fuori il boccino o quant'altro tanto per farmi disprezzare da te. Quindi, puoi anche smettere di tenerti pronta a ribattere a ogni cosa che dirò. Sappi solo...- e qui si girò verso i Malandrini, come a cercare sostegno. Poi la rifissò, dritto negli occhi, nocciola nello smeraldo. Sorrise. Un sorriso vero, di quelli che faceva solo ai Malandrini. -Sappi solo che non mi arrenderò. Dovessi sacrificare anche l'ultimo pezzettino minuscolo di cuore che mi è rimasto.- Le ultime parole le aveva sussurrate talmente piano che Lily lo sentì quasi a stento.
Non sapeva assolutamente cosa dire.
Aveva tabula rasa in testa.
Ma non esiste che qualcuno zittisca Lily Evans. E così, cercò di prendere tempo.
-Potter...- sibilò.
Improvvisamente, James si addolcì.
-Lo sai che non l'ha fatto apposta, vero?-
-Lily spalancò gli occhi.
-Che cosa...?-
-Lo sai. Ma non lo perdonerai.-
La Evans era confusa. Che diavolo...?
Poi, un'idea le balenò in testa. Ma no, Lily, che dici. Va bene tutto, ma Potter non può di certo entrarti in testa.
-Di cosa stai parlando, Potter?-
Non era sicura di volere la risposta.
James rise.
-Lo sai, di cosa sto parlando.-
Detto ciò, uscì dal buco del ritratto, mentre Remus lo guardava con orgoglio.
Non aveva fatto lo sbruffone, ne l'arrogante. Si era limitato a fare quello che sapeva fare meglio: leggere l'anima delle persone.
Lily stette ferma, confusa.
Poi, improvvisamente, dal buco entrò Alice, tutta trafelata.
-Lily!lì fuori c'è Piton. Vuole parlarti...e...chiederti scusa. Così mi ha detto.-
Lily la guardò.
E capì.
Lo sai che non l'ha fatto apposta,vero?
Lo sai, ma non lo perdonerai.

-Potter!che diavolo ci fai qui?-
La Evans era appena entrata nello scompartimento dei Capiscuola, pensando di trovarlo vuoto.
E invece, appoggiato al muro con gli occhi vacui, c'era Potter.
Lui sembrò riscuotersi.
-Secondo te cosa ci faccio, nello scompartimento dei CapiScuola?-
la Evans sbarrò gli occhi.
-No.-
James sospirò, rassegnato.
-E invece, credo proprio di si.-
Lily stette in silenzio, guardandolo.
Aveva una faccia piuttosto abbattuta.
-Silente deve essere ammattito.- Lily lo guardò, sospresa. Ma era proprio Potter, quello che aveva parlato?
-Forse spera... di ottenere qualcosa, facendoti caposcuola.-
Potter la guardò, scettico.
-Insomma, ci sarà un motivo per cui l'ha fatto, no?-
James la guardò, ancora per un po'. Poi ghignò.
-Stai cercando di consolarmi, Evans?-
-Affatto, Potter.- sibilò lei.
Lui rise.
-Ok, ok, scherzavo.- Ma fece una faccia talmente buffa, che persino Lily scoppiò a ridere.
Dopo un po', Potter si alzò, per andare dai Malandrini.
Poco prima di uscire, si fermò.
-Evans.-
-Si?-
-Mi sa che me lo segnerò sul calendario, questo giorno.-
Lei lo guardò, confusa.
-Perchè?-
Lui si girò, sorridendo.
-è la prima volta che mi parli senza urlarmi contro. Ed è la prima volta che ridi  per qualcosa che mi riguarda. Se non sono dei buoni motivi questi...-
Lei rise, pensando che forse, James stava davvero maturando.

James aprì gli occhi, di scatto. Sylvia era lì, gli occhi tristi.
-Ma cosa...?-
E poi, gli ultimi ricordi lo colpirono.
Il complimento, il sorriso, il bacio.
E poi, l'ultima conversazione con Sirius.

-James!-
-Felpato. Cosa vuoi?-
Sirius gli camminò affianco, per un po' in silenzio.
Poi, con voce soffice, fece:
-Cosa è successo?-
-Il solito, Felpato, cosa vuoi che sia successo. Ci siamo urlati contro, stop.-
-James, non prendermi per il culo!Se non vuoi dirmelo va bene, ma non provare a raccontarmi balle. Ti conosco come le mie tasche.-
James lo guardò, per un attimo. Poi distolse lo sguardo.
-L'ho baciata.-
-Che cosa?-
-Hai sentito bene.- Fece James, sorridendo amaramente.
-E lei ti ha mandato al diavolo.- Lo disse con aria scontata. A James quasi venne da ridere.
-No. magari. Sarebbe stato meno...doloroso, credo.-
Felpato lo guardò, stupito.
-Ha...ricambiato?-
-Si. Ma poi...-
James sospirò. Non riusciva ad andare avanti.
-é stato...bello?-
Ramoso si voltò verso il suo amico, stupito.
-Non è questo il punto.-
Felpato rise.
-Oh, lo so. Ma vorrei sapere lo stesso se ti è piaciuto.-
James lo guardò,ancora per brevi istanti. Poi si girò, lentamente.
-Non ne hai idea, Felpato. - bisbigliò. -Non ne hai davvero idea.-
Stettero in silenzio, per un po'. Il parco di Hogwarts ora si apriva dinnanzi a loro.
Poi James si riscosse.
-vado a farmi un giro.- e fece per montare sulla scopa.
-Ramoso, sei impazzito? è sera, non vedrai un palmo dal tuo naso.-
-Felpato...- gemette James.
-Cosa?-
-Io...credo che questa...sia la volta definitiva. Basta. Stop. Ho chiuso, con la Evans.-
Sirius lo guardò.
-Ma..-
-Niente ma. Ho deciso. Sarà difficile, certo. Sarà insopportabile, i primi tempi. Però...però sono stufo. Stufo di stare male. Stufo di rincorrere una chimera inutile...-
-James, tu sei..-
-Innamorato della Evans?Lo so. Ma...mi limiterò a...sperare che lei sia felice. Troverà qualcun altro. Qualcuno che òla amerà. Basta. Io non ci voglio più avere a che fare. Spero solo che...quel qualcuno...riesca a....- ma James non concluse la frase. Non ce la faceva.
 Aveva gli occhi lucidi.
Era una visione straziante, per Sirius.
E James lo sapeva.
Non voleva farsi vedere così dal suo amico.
Avrebbe sofferto per niente.
Spiccò il volo. Vedeva Alice e Frank, in lontananza. Sorrise.
Goditela, Frank. Goditela.
Sirius spalancò gli occhi.
-Ramoso!James, vieni giù!Non fare l'idiota, è...-
Ma James non sentì la conclusione della frase.
Ne l'avrebbe sentita mai.



Eccomi!!!allooooooooora...spero vi sia piaciuto, questo capitolo.
Allora...io purtroppo parto. Ma, tecnicamente, dovrei riuscire ad aggiornare lo stesso, anche se non con la stessa costanza.
Poi, mi scuso perchè non riuscirò a fare i dovuti ringraziamenti. Perchè nella casa dove vado non c'è internet, anche se vicino a casa avrò un internet Point. Quindi, dovrò scrivere il capitolo, poi metterlo su una chiavetta e postarlo all'internet point. Non so se sn riuscita a spiegarmi, ma non importa ^^
insomma, già grazie a tutti quelli che mi recensiranno...vi adoro ^^
Purtroppo non riesco neanche ora a fare tutti i ringraziamenti, perchè fra mezzora parto e mio papà è già lì che mi urla contro perchè devo ancora finire la valigia =___=
Grazie, grazie davvero a tutti coloro che recensiscono. Scusate ancora per la fretta, vi adoro, sul serio ^^
Baaaaci e grazie ancora!!!!!



  
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