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Autore: AlexVause    04/03/2014    3 recensioni
Due mondi differenti, separano ciò che il destino sembrava aver unito.
Con un piccolo aiuto, tutto ciò che è andato perso, verrà ritrovato.
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Swan Queen
Seguito di Trust e For You...Always.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Amarsi e perdersi per poi ritrovarsi. Destino.'
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Capitolo 15
 
Emma e Snow, d’istinto si strinsero a Regina.
- Non avrei mai immaginato, che la mia vita un giorno, sarebbe risultata strampalata ed assai impegnativa. Manco fosse God Of War!
Regina si voltò verso la compagna, con un sopracciglio alzato.
- Non siamo in uno dei videogame di Henry, Swan. E tu, non sei Cratos, quindi non fare stupidaggini.
Le bisbigliò la compagna, tutto d’un fiato.
Emma la guardò maliziosamente.
- Vorresti?
Domandò la bionda, facendo un sorriso sornione.
- Dio, no!
Sbottò l’Evil Queen, dandole una gomitata.
Il freddo iniziale, divenne glaciale. Neve, ricopriva il terreno tutto intorno a loro.
Una donna bellissima, dai capelli lunghi bianchi ed un sfarzoso abito dello stesso colore, comparve dinnanzi i loro occhi.
- Attendevo il vostro ritorno. Dopo tutti questi anni, non ci speravo più.
Le tre donne, rimasero sorprese da quelle parole.
- Deduco, dalle vostre espressioni, che vi stiate chiedendo perché.
Disse la donna, prima che un turbinio di cristalli innevati, le circondasse nuovamente.
La foresta intorno a loro scomparve, lasciando spazio ad una magnifica sala del trono, interamente fatta di ghiaccio.
Era uno spettacolo per gli occhi.
- Il perché, mie care, ve lo dico subito.
La Regina delle Nevi, apparve seduta sul suo trono.
- Se già non l’avete compreso, da quando siete stati colpiti dalla maledizione che vi ha portati via di qui, in questi luoghi sono sorti non pochi problemi. Che poi, la parola “problemi” è riduttiva.
La causa di tutto ciò, è la qui presente Evil Queen.
Non fraintendermi, ti stimo. Lanciare una maledizione così potente, è davvero…stupefacente.
Ciò che non ritengo altrettanto stupefacente è che, i disastri altrui causati da a dir poco egoistico operato, rechino danno alla mia quiete.
Ciò che è accaduto e che sta tutt’ora avvenendo, amplificatosi grazie al vostro ritorno, sta creando un estenuante scompiglio nel mio regno.
Il monologo della Snow Queen, non stupì le presenti.
- Ci stiamo lavorando.
Borbottò Emma.
- E tu, chi sei?
Chiese la fredda regina, alzando un sopracciglio.
- È mia figlia.
Rispose cauta Biancaneve.
- Ad ogni modo…
Proseguì la Regina delle Nevi, voltandosi verso l’ex Sindaco.
 - Lavorarci, non mi basta. Esigo risolviate.
Ordinò la donna inamovibile.
- Ti stavamo cercando, per questo motivo.
La persona che ci attacca, ha molto potere in se e da ciò che abbiamo visto poco fa, si fa aiutare.
Non escludo, che la sua forza aumenta giorno dopo giorno.
Abbiamo bisogno della tua magia. Io e Malefica da sole, non riusciremo mai a portare a buon fine questo compito.
Regina, evitò volutamente di parlare della magia di Emma. Henry, non doveva restare senza una madre.
La Snow Queen, si alzò in piedi, andando verso l’ex Sindaco.
Erano faccia a faccia.
- Tu che chiedi il mio aiuto. Interessante.
La donna fece una pausa, prima di riprendere.
- Credo tu sia a conoscenza che “nessuno da niente, per niente”. Non è così?
Domandò l’elegante regina dal cuore di ghiaccio.
- Sì.
Confermò Regina.
- E sai anche che, un aiuto elevato, comporterà un costo altrettanto elevato?
- Sei per caso la figlia di Rumplestiltskin?
Sbottò Emma innervosita.
- No, mia cara. È la vita, che funziona così. Prima lo impari, più a lungo sopravvivi.
Sorrise la donna dai capelli come la neve, per niente irritata.
- Sì.
Annuì nuovamente la Evil Queen, alla domanda precedentemente posta dalla regina.
- Sai che Morgana, occupa la vostra residenza d’inverno. Ho sempre ammirato quella fortezza.
- Aiutaci e la residenza sarà tua.
Snow White, propose un accordo.
- Eliminare il problema ed ottenere una splendida dimora? Mi piace.
Sorrise beffarda la Regina delle Nevi.
La sala del trono attorno a loro, svanì. Si trovavano nuovamente nel Bosco Oscuro.
- Andiamo, dunque.
Aggiunse la donna.
Regina tese una mano ad Emma e una alla Regina delle Nevi.
- Al castello, innanzi tutto
Informò l’Evil Queen.
 
Il buio calò velocemente, mentre Regina, Malefica e Snow, informarono la Regina delle Nevi su tutto ciò che avevano scoperto. Le parlarono sia della spada, sia di Morgana.
Spiegarono i vari attacchi subiti, modalità e potenza. La informarono sui diari tenuti da Cora e sulla possibilità che la donna ne conoscesse il contenuto.
Raccontarono dei tre probabili ostaggi e del gruppo di maghi, che avevano offerto loro un’alleanza.
Regina abbandonò la riunione, per prendere una boccata d’aria. Fece cenno ad Emma di seguirla.
Voleva stare un po’ con lei, prima di doverla lasciare nuovamente.
Decise di portarla a fare una passeggiata, nei maestosi giardini del palazzo.
- Come ti sembra stare qui?
Domandò Regina.
Emma la prese per mano. Sembravano due adolescenti innamorate.
- Sinceramente? Stancante. Non ho avuto un singolo attimo, per godermi la mia famiglia...stare con te.
Rispose la bionda. Lo sguardo triste.
Regina si guardò intorno. Erano sole.
L’Evil Queen sorrise maliziosamente, prima di spingere la compagna a ridosso di una parete ad angolo, seminascosta.
Posò le sue labbra roventi, contro quelle fresche delle ragazza, che ricambiò accarezzandole con la lingua.
Regina le dischiuse, lasciando che le loro lingue si inseguissero, danzassero cercandosi.
Le mani della bionda, presero ad accarezzare il fondoschiena della donna, salendo poi sulla schiena stringendola ancor più a se.
Un rumore, proveniente da poco distante, le fece tornare alla realtà.
Le due donne si sporsero dalla parete, per poter vedere cosa l’aveva causato.
videro un uomo, fermo vicino alle porte della sala da ballo. Teneva in mano una lanterna.
- Credi che ci abbia viste?
Chiese bisbigliando Emma alla mora, che in quel momento era stretta fra le sue braccia.
- Se così fosse, starebbe già venendo verso di noi.
Rispose la Evil Queen.
- Che cos’è venuto a fare qui?
Si domandò frustrata la ragazza.
- Non possiamo stare, nemmeno un minuto da sole.
Sbottò poi la bionda.
- Ascolta, c’è una carrozza laggiù. Possiamo farcela.
Propose l’ex Sindaco, indicando il mezzo di trasporto.
- Non credo sia una buona idea…ci vedrà di sicuro.
- Non ci resta molta scelta. Andiamo.
Disse fermamente Regina, prendendo per mano la compagna.
Si sporsero nuovamente per guardare la posizione dell’uomo.
A passo svelto e restando accucciate,riuscirono a nascondersi prima dietro ad alcuni vasi un po’ alti, poi accanto a busti e statue che componevano il bellissimo giardino.
Erano quasi giunte alla carrozza, quando Emma, calpestò un ramoscello secco.
L’uomo si voltò verso di loro e le due donne dovettero appostarsi dietro ad un grosso piedistallo di marmo.
Attesero in silenzio, sperando di non esser state viste, ma non sembrò che la persona le avesse notate.
Appena tornò a dar loro le spalle, le due donne ripresero a camminare, giungendo finalmente a destinazione.
Entrarono nella carrozza. Il fiato corto, ma ce l’avevano fatta.
- E tutto per risparmiare magia. Cosa si fa, pur di star sole.
Sbuffò Regina.
Emma le sorrise, prima di afferrarle delicatamente il viso fra le mani.
La distanza fra le loro labbra, si annullò.
I loro cuori correvano veloci e i loro respiri erano un tutt’uno mentre le loro lingue si cercavano dolcemente.
Le mani di Regina, correvano fameliche sul corpo della compagna.
Bramava sentire il calore della pelle di lei, sul suo corpo.
Due colpi forti alla porta della carrozza, le fece sussultare.
L’Evil Queen si voltò a guardare dal finestrino, cosa poteva essere stato, quando un volto apparì improvvisamente davanti al suo, facendola sobbalzare dallo spavento.
Quando si rese conto a chi appartenesse quel viso, Hook se la stava già ridendo di gusto.
Regina scese velocemente dal veicolo, afferrando il Pirata dalla giacca.
- Ma come osi!
Esclamò adirata la donna ad Hook, che ancora rideva.
- Era uno scherzo, Maestà.
Disse il Pirata continuando a ridere.
- Tu sei malato!
Esclamò l’ex Sindaco, lasciando la presa, mentre Emma sghignazzava.
- Hai bisogno di cure.
Le risate di Hook si fecero più forti, mentre le due tornarono al castello, seguite dal pirata.
 
I Charming, assieme a Malefica e alla Snow Queen, erano già pronti davanti al grande portone.
- Fatto una scampagnata?
Domandò sorridendo Malefica.
Gli occhi di Regina la guardarono furente.
- Il Pirata ha colpito ancora, a quanto vedo.
Sogghignò la Strega.
- Andiamo. Non perdiamo altro tempo.
Ordinò l’ex Sindaco.
Malefica scomparve in una nuvola porpora, seguita dalla Snow Queen, di cui rimasero solo cristalli di neve sul terreno.
Regina strinse a se Emma ed il piccolo Henry, uscito a salutarla.
- Fai attenzione.
Le raccomandò Biancaneve.
L’Evil Queen sorrise, svanendo in una nube viola.





Note di Alex: Piccolo capitoletto prima della battaglia :D
Attendo vostre recensioni :)
A Presto.
  
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