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Autore: ringostarrismybeatle    04/03/2014    3 recensioni
Quando finalmente John trovò quella pelle così morbida, così chiara e delicata che tanto amava, ci fu qualche secondo di esitazione. Era uno spettacolo a cui il ragazzo non sapeva resistere. Quella pelle che il colletto della sua maglia non riusciva a coprire, quella che sembrava chiamarlo insistentemente.
Già, e come poteva restare al suo posto, quando il richiamo era così forte?
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eppy'll kill us!

Le dita di John passavano con delicatezza sulle braccia del compagno, coperte dal tessuto della maglia che aveva utilizzato per dormire. Disegnavano un percorso indefinito, scivolavano giù, fino alla mano destra di Paul, per raggiungere le sue dita così perfette, così invitanti. Quelle dita che John ricordava su di sé. Sul proprio viso, sul proprio petto, sui propri capelli e poi più giù, fino alla parte più segreta e nascosta di sé.

Le strinse leggermente, cercando di non svegliare il più piccolo, ma in breve si rese conto che i suoi occhi si stavano già aprendo, confusi e meravigliati per quell’atteggiamento così particolare di prima mattina.

 

“Buongiorno, dormiglione.”

 

Paul sorrise, socchiudendo di nuovo gli occhi e godendosi quelle attenzioni che il compagno stava riservando solo a lui. Rilassò la propria testa sul cuscino, avvertendo il respiro di John lungo il fianco destro del proprio viso.

 

Era così bello, appena sveglio. Il ragazzo avrebbe potuto osservarlo per ore, avrebbe potuto sedersi di fronte a lui e restare in silenzio, senza mai battere ciglio, solo per sentire il suo respiro regolare, solo per godere dell’immagine di quelle labbra socchiuse e di quel petto che si alzava ed abbassava.

 

“È un bel risveglio, amore?”

 

Il compagno annuì, mugolando dolcemente e facendo sorridere il più grande, che si avvicinò al suo orecchio e sussurrò alcune parole, con un po’ di malizia nella voce.

 

“E vorresti renderlo ancora più bello?”

 

La bocca di Paul si piegò lentamente, fino ad andare a disegnare un sorriso che John conosceva bene. Molto bene. Un sorriso che voleva dire: “Fai ciò che vuoi, tesoro.”

 

E così fece. Le labbra di John si andarono a posare delicatamente sulla guancia del ragazzo, lasciando su di essa un tenero bacio e scivolando più indietro, lì dove il suo orecchio era in attesa di essere considerato. La sua lingua lo accarezzò, lo stuzzicò, lo fece avvicinare leggermente a sé, mentre il respiro di Paul, dapprima tranquillo, stava ora diventando più pesante, più affannato.

 

“Sai che sei un incanto?”

 

Parole sussurrate ad un centimetro dalla sua pelle, tra un sospiro ed un bacio. Parole che lo fecero rabbrividire, sotto la sensazione di John che lentamente lo avvolgeva nel proprio abbraccio. Continuò a scendere lungo il suo collo, mentre le sue mani iniziavano ad aggrappare con più decisione la sua maglietta.

Quando finalmente John trovò quella pelle così morbida, così chiara e delicata che tanto amava, ci fu qualche secondo di esitazione. Era uno spettacolo a cui il ragazzo non sapeva resistere. Quella pelle che il colletto della sua maglia non riusciva a coprire, quella che sembrava chiamarlo insistentemente. Già, e come poteva restare al suo posto, quando il richiamo era così forte? Questa volta Paul non avrebbe potuto fare nulla. Era così calmo, così docile al suo posto. Non avrebbe mai detto di no.

 

Posò un bacio proprio lì, dove i suoi occhi a lungo erano rimasti incantati, sentendo i brividi andarsi a formare rapidamente. Senza un minimo avvertimento, senza neanche attendere una reazione, John aprì la bocca, richiudendo i propri denti su quella carne così calda e vellutata, come se fosse un pranzo succulento che finalmente poteva saziarlo. La sua mano si avvolse quasi intorno al collo del compagno, per stringere non solo l’indumento che ancora si ostinava a tenerlo coperto, ma anche il suo corpo tremante sotto quel morso.

Prima che Paul potesse rendersi conto di ciò che stesse succedendo, John aveva già iniziato a darsi da fare, succhiando con foga la pelle stretta tra i denti.

 

“Ehi! Non mordere lì! Eppy ci ucciderà!”

 

Ma ormai era troppo tardi. E Paul se ne rese conto da solo.

 

Perché quando John Lennon voleva far impazzire qualcuno, riusciva a farlo senza ombra di dubbio.

 

Perché quando John Lennon lo prendeva tra le sue braccia, in modo dolce, bisognoso o perverso che fosse, lui non poteva resistere.

 

E nonostante l’immagine del volto di Brian alla vista di un collo rosso stesse riempiendo la sua mente, nessuna parola mirata ad allontanare il compagno riuscì a venire fuori dalla sua bocca. Solo gemiti, solo sospiri, solo passione.

John rischiò di farlo impazzire solo con quel gesto. Così violento, ardente ed intenso, reso ancora più acceso da quella mano, stretta tra il suo petto e il suo collo, che lo tratteneva e lo faceva sentire in parte sottomesso, ma in parte come una belva da domare.

 

Quando il più grande si distaccò, i suoi occhi si aprirono sulla propria opera. Già, perché quella, per John, era una vera opera d’arte. Una grande macchia rossa, in alcuni punti persino più scura, era andata a sporcare il bianco perfetto della pelle di Paul. Un bianco altrimenti immacolato, così puro da sembrare quasi di freddo marmo. E invece, il calore del ragazzo era palpabile, soprattutto lì, dove ora la sua purezza era stata violata dal morso selvaggio del suo compagno.

Una leggera risata venne fuori dalla bocca di John, che ancora in parte doleva per lo sforzo.

 

“Sono un artista.”

 

La mano di Paul, quando il suo respiro fu decisamente più calmo, raggiunse istintivamente il suo collo, lì dove la carne sembrava andare a fuoco. La avvertì così gonfia, così dolorante da far spalancare i suoi occhi.

 

“John!”

 

Il compagno rise ancora, davanti al suo viso in un primo momento infuriato. Ma ben presto, le sue mani tornarono ad avvolgerlo, cercando di farlo calmare. La propria bocca raggiunse velocemente la guancia del suo amante, premendo su di essa per un bacio casto ed ipnotico.

 

“E tu sei la mia tela preferita, amore.”

 

Paul restò rigido ancora per un secondo, ma alla fine capì che non c’era nulla da fare. Il danno ormai era stato compiuto, John aveva avuto ciò che desiderava e in compenso aveva anche guadagnato un momento infuocato appena sveglio, senza il minimo sforzo. Così si lasciò andare, godendosi il momento di dolcezza che caratterizzava John dopo un simile risveglio.

 

Fu quando il compagno si allontanò, intenzionato ad alzarsi dal letto, che Paul scattò verso di lui, afferrandolo con forza per le spalle e attirandolo di nuovo a sé. John si voltò, osservando con occhi confusi il ragazzo posizionato dietro di sé e cercando di capire le sue intenzioni.

 

Cosa stai facendo?”

 

In un attimo, però, Paul tolse ogni dubbio, spostando la maglietta dal suo collo in modo rapido e leccandosi le labbra in modo provocante.

 

“Vendetta, Lennon.”

 

 

 

 

 

Ed eccomi qui, sono tornata :D Con un qualcosa che cerca vagamente di assomigliare ad una OS fluff :D

Bene, tutto ciò è nato parlando di fanart con Kia85. Mi ha detto che me ne avrebbe trovata una che avrei utilizzato per scrivere una storia, ed ecco il risultato :D Quindi, se il tutto vi piacerà, o al contrario vi farà abbastanza schifo, in entrambi i casi prendetevela con lei :D Io, intanto, vi ringrazio comunque per aver letto :) Ecco la fanart in questione :)

 

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=475911272508209&set=a.475910692508267.1073741834.332778433488161&type=3&theater

 

E nel frattempo ne approfitto per un messaggio promozionale! Sto preparando una long au e mi trovo più o meno a metà, spero che la preparazione non duri ancora troppo tempo :D

Grazie ancora a tutti :) E grazie a Lui, che ancora una volta è riuscito ad ispirarmi.

A presto!

Peace&Love,

ringostarrismybeatle

  
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