Le pesava tutto. Sdraiata sul letto in una notte di primavera, nel petto si sentiva un macigno e sapeva benissimo cosa voleva dire, stava per scoppiare aveva tenuto dentro tutto per troppo tempo. Si girò su un fianco e si tirò le ginocchia al petto come per proteggersi da chissà che cosa. Fuori la pioggia picchiettava ad un ritmo constante e rilassante. Quanto le piaceva la pioggia ma quella notte neanche quel fitto mormorio riusciva a tranquillizzarla. Poi si alzò di scatto come se di colpo si fosse ricordata di qualcosa o qualcuno, si mise una felpa addosso e le scarpe e scese piano le scale, i suoi genitori erano via per lavoro qualche giorno e la casa era immersa nel silenzio. Due giri di chiave e la porta era aperta, una brezza fresca si insinuò dentro facendola rabbrividire. Uscì e piccole gocce iniziarono ad attaccarsi ai sui capelli lisci e ai vestiti, chiuse gli occhi lasciandosi trasportare da quel suono dolce e freddo, aspirò quel profumo di terra bagnata e aprì le braccia. Piano piano quel peso che aveva nel petto iniziò a sciogliersi lasciando uscire le lacrime che si confusero con le gocce di pioggia. Per un attimo ritornò ad essere felice.