My fashion Life
Osservava
attentamente tutte le riviste esposte in una edicola
della periferia di Chicago quando rimase colpita da una ragazza dai lineamenti
perfetti che sfoggiava l’abito più bello che avesse mai visto.
Non
le importava se i suoi coetanei leggevano fumetti o
giornalini riguardanti il personaggio in voga di quel momento,lei voleva
scoprire pagina per pagina cosa significasse la parola moda.
Solitamente
associava quel vocabolo a ragazze per lo più
molto magre che indossavano abiti a suo avviso buffi ed eleganti nel contempo.
Attraverso
il piccolo schermo della sua camera vedeva passerelle di piume,ventagli,turbanti,abiti trasparenti e dai colori accesi.
A
liceo Margot era ormai diventata una fashion victim ed
insieme ad altre ragazze della sua scuola era membro di una sorta di
confraternita con cui discuteva non solo di ragazzi ma anche di
abiti,sfilate,scarpe,bracciali ed orecchini.
Ben
presto,però, Marge si
accorse che per quelle ragazze con cui passava la maggior parte della settimana
la moda era solamente un mezzo per essere migliori di qualcun altro o,meglio,
di poter apparire migliori di qualche altro. Per lei,invece,
la moda era un mondo di cui si è sentita sempre parte, era il suo
passato,è il suo presente e sarà il suo futuro.
Dopo
una laurea in giornalismo Marge sapeva bene che
l’unico posto di lavoro che veramente voleva era quello in una grande
rivista di moda ma era anche a conoscenza del fatto
che ci sarebbero voluti molti anni prima di entrare a far parte delle
più grandi redazioni.