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Autore: NeverStopDreaming96    04/03/2014    2 recensioni
"-Mi sei mancata !!-
-Anche tu Niall... Sembra passata un'eternità...-"
Questa è la prima storia che pubblico, ma credo che per iniziare non sia male!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Note autrice: salve a tutti! 
Questa è la mia prima fic e... che dire? Non è nulla di speciale, ma spero che con dei consigli potrei presto migliorare, quindi... Se qualcuno vorrà recensirmi ne sarò felice❤️
Ciao a tutti, vi lascio alla storia :D

Could you help me? 

Sono sdraiata sul divano, ormai lotto contro il sonno da più di tre ore, ossia da quando io e Niall ci siamo sentiti l'ultima volta. 
Sento il rumore delle chiavi entrare nella serratura della porta di casa, così apro gli occhi, e da quella porta entra lui.
Una figura snella che sembra anche più snella del solito tiene le chiavi tra i denti e avanza con difficoltà aggrappandosi alle due stampelle ed indossa un giubbotto di pelle nero.
Mi alzo sul divano ma lui non si accorge di nulla, così gli sussurro:
-Finalmente sei arrivato Nialler!-
Lui si gira affaticato, lascia cadere le sue chiavi a terra e mi manda un bacio.
Mi alzo, vado alla porta dove qualcuno deve aver lasciato il suo borsone con i vestiti e chiudo la porta alle mie spalle mentre poggio il borsone sul tavolo dell'ingresso, lui si avvicina a me ed io mi fiondo su di lui, abbracciandolo.
-Mi sei mancata!!-
-Anche tu Niall... Sembra passata un'eternità...-
Lo vedo cercare stabilità mentre poggia la prima stampella al muro.
-Come stai?-
-Ora meglio!-
Si aiuta con una sola stampella e annulla lo spazio tra i nostri corpi, stringendomi a lui con la mano libera, tirandomi dai fianchi.
Sento la sua insicurezza quando lascia anche la seconda stampella e rimane fermo davanti a me, muovendo l'altro braccio lentamente per non sbilanciare il suo corpo in equilibrio precario e mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-Niall prendi la stampella!-
-Non ne ho bisogno!-
-Non voglio che cadi e che ti fai male! Ti porterebbero di nuovo lontano da me e non voglio! 
-Anche i dottori dicono che tra un paio di giorni potrò tornare a camminare liberamente!-
-Niall devi fare terapia!-
-Possiamo andare a letto,per favore?? Sono distrutto!-
Gli passo una stampella e lo aiuto a girarsi,mentre gli porgo l'altra.
-Va bene con una!-
-Niall dai, devi fare le scale.-
-Ma non ho bisogno dell'altra...-
-Dai, prendila..-
Abbasso lo sguardo e mi fermo a fissare la sua gamba.
-Niall dove è il tutore ?-
-...posso spieg...-
-Non c'è nulla da spiegare, la domanda e semplice: dove è il tuo tutore?!- 
-...l'ho lasciato a casa...-
-Che hai fatto? Niall ma sei pazzo? Il dottore non ha fatto altro che ripeterti di mettere sempre il tutore dopo la prima settimana dall'operazione e tu non solo vuoi camminare senza stampelle, ma addirittura...lasci il tutore a casa...-
-L'ho dimenticato!!-
-Oh, ma smettila per piacere, così mi farai solo incazzare!-
-Come se già non fossi incazzata con me vero? Non ho voglia di mettere il tutore ok? Hai ragione, ti ho mentito, l'ho lasciato di mia spontanea volontà a casa perché non ne posso proprio più!!-
-...potremmo semplicemente smettere di litigare?! Perché...io davvero non voglio.-
-...posso camminare con una allora?-
-Fai come preferisci.-
Si avvicina di nuovo a me,e mi prende per mano.
-Mi puoi aiutare se non ci riesco?-






-Si.-
Avvicina il suo volto al mio mentre mi tiene ancora per mano e le sue labbra si poggiano sulle mie. 
Quel bacio lo attendevo da tanto e ora che finalmente sento le sue labbra sulle mie, posso dire con certezza che quando dicono l'attesa aumenta il piacere della cosa stessa, hanno ragione!
La sua lingua dopo poco chiede accesso, e io non tardo a lasciarla entrare e lì inizia una sfrenata ed intensa battaglia fra le nostre lingue, che continua a lungo, finché non sento un tonfo seguito dall'altra sua mano che si poggia sulla la mia schiena e deduco che il tonfo doveva essere la stampella che sbatteva contro il pavimento.
Il mio istinto quasi mi obbliga a staccarmi e rimproverarlo, ma per una volta lascio stare l'istinto e seguo il cuore, proprio come quando ci eravamo conosciuti..

 
  
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