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Autore: I_have_five_heroes    04/03/2014    1 recensioni
“Ha-harry” continuò a piangere e a singhiozzare
Mi inginocchiai vicino a lei.
“cosa è successo ad Harry?”
Singhiozzava sempre più forte.
“è morto. Harry è stato..è stato...in-inve-investito” riuscì a dirmi tra un singhiozzo e l’altro.
Mi alzai di scatto.
‘’cosa? Non è possibile!’’ le lacrime mi invasero il volto.
‘’è colpa tua’’ disse lei in tono freddo e distaccato.
Genere: Demenziale, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Diana svegliati!” urlò mia madre prima di levarmi le coperte di dosso e buttarmi giù dal letto.
“che vuoi mamma?! Oggi è domenica, fammi dormire ancora un po’” replicai assonnata
“Diana, sono venuti i vicini a trovarci, non fare la maleducata! Lavati, vestiti e vieni!” detto questo se ne andò.
Ci eravamo trasferiti in Italia da circa un mese e non avevo mai visto nessun vicino di casa nonostante vivessimo in un condominio, a parte un vecchietto che non si degnava nemmeno di salutare; ma dato che non avrei comunque avuto niente di meglio da fare, decisi di sistemarmi e andare in salotto a conoscere i nuovi vicini.
“ciao bella!” mi disse una signora sulla trentina, “ciao” fece eco la figlia senza staccare gli occhi dal suo iphone, “Harry non fare il maleducato! Saluta!” esclamò la signora ad un ragazzo riccio con dei profondi occhi verdi “hemm...si, ciao!” rispose lui un po’ timido.
Lo guardavo fisso, era davvero bellissimo, lui se ne accorse e mi sorrise, io ricambiai arrossendo.
Harry <3

“ciao a tutti, io sono Diana”
“piacere Diana, io mi chiamo Gemma, lei è mia madre Anne e lui è il mio fratellino Harry” disse la ragazza staccando finalmente gli occhi dal suo telefono e mettendolo in tasca. “ti piace l’Italia?” continuò.
“si, mi piace soprattutto la pizza Italiana! Non c’è paragone! È proprio squisita! Ah, e ho anche assaggiato le ‘bruschette’ con sale, olio e pomodoro..sono veramente la fine del mondo! E poi ho visitato l’acquario di Genova,il colosseo a Roma fino ad arrivare qui a Gallipoli! È una città veramente stupenda!”
“wow, hai visitato proprio tutto allora! sono contenta che ti piaccia la nostra città! Sai, hai un ottimo italiano nonostante tu sia inglese” esclamò entusiasta Gemma .
“ops si è fatto davvero tardi, Pia dobbiamo andare!” disse Anne rivolgendosi a mia madre
“hai ragione, andiamo” rispose lei prendendo borsa, cappotto e precipitandosi in fretta alla porta come se fosse in ritardo  “vengo anch’io!”replicò Gemma “voi due restate qui a conoscervi meglio”continuò Anne. Stavo per chiedere dove stessero andando ma uscirono e subito chiusero la porta, quindi mi ritrovai seduta sul divano del mio salotto con di fronte Harry che mi fissava.
“allora, che si fa?” disse lui con aria tranquilla.
Non avevo idea di cosa avremmo potuto fare, a me bastava guardarlo per stare bene, era davvero stupendo. ‘No, Diana, concentrati lo hai appena conosciuto, non ti può piacere un ragazzo solo per il suo aspetto fisico!’ ‘ Ma bisogna ammettere che ha degli occhi stupendi e gli occhi sono lo specchio dell’anima...’ era come se avessi in testa due vocine che continuavano a parlarmi, questo ragazzo mi faceva impazzire!
“allora?hai perso la lingua?”continuò dopo un po’ lui
Non sapevo che rispondere,  lo avevo forse fatto arrabbiare? Allora senza pensarci due volte aprii la bocca e gli feci vedere la lingua.
Si mise a ridere. Era davvero bellissimo quando rideva.
“è un modo di dire! Volevo solo sapere perché non parlavi!”
HARRY’S POINT OF VIEW
Era domenica e quella mattina mia madre mi svegliò prestissimo dicendomi che saremmo dovuti andare a dare il benvenuto ai nuovi vicini.
Siamo stati un po’ a parlare con una donna di nome Pia, ci ha raccontato che lei e sua figlia si erano trasferite da circa un mese qui in Italia, venivano da Londra ma lei aveva origini Italiane e ci teneva a far si che anche la figlia conoscesse l’Italia.
Dopo un po’ entrò nel salotto una ragazza, doveva avere più o meno 14 anni, era alta, slanciata, riccia e mora con occhi color nocciola, non era una reginetta di bellezza, forse era anche un po’ bruttina, a dire il vero non mi piaceva per niente e mi sembrava anche un po’ stupida, allora mentre lei parlava pensavo ad altro fingendo di ascoltarla.
Forse si chiamava Dena, Dona, oppure Iena, non avevo capito, ma dato che eravamo rimasti da soli mi limitai a dire “allora, che si fa?” , lei rimase a fissarmi come una stupida, “allora?hai perso la lingua?” mi guardò con un’espressione interrogativa e poi mi fece la linguaccia. Mi misi a ridere e le spiegai che era un modo di dire, lei arrossì e mi chiese scusa. Mi stavo veramente annoiando... se fosse stata una bella ragazza almeno avrei potuto fare qualcosa di più interessante...ma non volevo andarmene e lasciarla sola, in fondo forse era simpatica, magari era solo un po’ timida perciò iniziai a farle domande a caso.
H:“come hai detto che ti chiami?”
D:“Diana”
H:“bel nome!”
D:“grazie! Tu sei Harry giusto?Quanto sei vecchio?”
H:“come scusa?!”
D:“quanto sei vecchio?”
H:“mi prendi in giro?”
D:”ops..forse voi usate dire...quanti anni..hai?”
Mi misi a ridere anche se notavo che lei era parecchio a disagio così le risposi che avevo quasi diciassette anni, poi lei mi disse di averne tredici e dato che non sapevo più come rompere il ghiaccio la portai a fare un giro in spiaggia nonostante fosse inverno.
DIANA’S POINT OF VIEW
Dopo alcune domande demenziali e una serie di mie figure di merda mi propose di andare a fare un giro in spiaggia, io accettai senza esitare un secondo, ma volevo vestirmi decentemente e truccarmi così gli chiesi di aspettare un po’.
Andai in bagno e feci una doccia super-veloce, lavai i denti e mi misi una felpa verde acqua abbinata alle converse all stars e dei pantacollant neri; poi misi un filo di matita nera agli occhi,mi sistemai i capelli nel modo meno peggiore che riuscii e tornai in salotto da Harry, ma mi accorsi che non c’era.
“Harry? Harry? Dove sei?”
Non lo vedevo da nessuna parte. forse era scappato, forse mi aveva dato buca, oppure lo avevano rapito, ma chi? Dei poliziotti? O dei serial killer? O magari degli scienziati pazzi per fare degli esperimenti su di lui, o magari gli alieni oppure...
“eccomi”
Era alle mie spalle e sobbalzai per lo spavento
“fanculo, mi hai fatto prendere un colpo!”
“raffinata l’inglesina eh!”
Sorrise, e ogni volta che sorrideva io mi scioglievo come un gelato sotto al sole.
“andiamo dai!”
Uscimmo e andammo in spiaggia, era una giornata fantastica!
Mi prese per un braccio e mi trascinò in acqua.
“no, fermo! Così rovino le converse!” gli urlai, ma non mi diede retta e mi trascinò con lui sott’acqua. Giocammo per un po’ a schizzarci e inseguirci, sembravamo due rincoglioniti, anzi, eravamo due rincoglioniti.
Quando uscimmo eravamo bagnati fradici e non avevamo nulla con cui asciugarci, ma io sentivo freddo e iniziai a tremare, lui se ne accorse e mi mise una mano intorno alla spalla sperando di scaldarmi nonostante fosse fradicio anche lui, ma era stato un gesto veramente molto dolce, ormai ero innamorata follemente.
Tornammo a casa ma le nostre madri ancora non erano tornate, allora mi invitò a cambiarmi a casa sua, io presi i vestiti andai. Cosa sarebbe potuto succedere di male?
Mi portò nella sua camera da letto, prese i suoi vestiti puliti e prima di andare in bagno per cambiarsi mi disse che io potevo tranquillamente cambiarmi lì.
HARRY’S POINT OF VIEW
Mi venne un’idea geniale: perché non spiarla? Potevo vedere se fosse veramente bruttina, o magari ricompensava in curve..
Finsi di andare in bagno e mi nascosi dietro la porta della mia stanza, se mi avesse scoperto si sarebbe incazzata, ma valeva la pena correre questo rischio.
Iniziò a spogliarsi: si tolse prima la felpa, poi la canotta, poi si sfilò le scarpe e i pantacollant, così rimase in intimo. Non aveva né delle belle tettone, né un sedere molto grande, ma mi piaceva lo stesso, non lo so...forse mi sembrava una principessa...
I miei pensieri furono interrotti dal suono del mio telefono che avevo lasciato sul letto della mia stanza.
A quel punto mi venne un’altra idea geniale. Mi tolsi velocemente maglietta e pantaloni e entrai nella camera per prendere il cellulare; ma non appena entrai mi resi conto che forse era stata una pessima idea, arrossimmo entrambi.
“s-s-scusami... volevo solo p-p-rendere il mio cell”
Rimanemmo a fissarci come due dementi.
“rispondi!” dopo un po’ disse lei.
Ma quando andai a prendere il telefono aveva ormai smesso di squillare.
“scusami, davvero. Non volevo.”
“fa niente, non ti preoccupare”
Non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso, era ancora più bella da vicino, e anche lei mi fissava nonostante cercasse di distogliere lo sguardo. Avrei voluto prenderla e scoparla subito sul mio letto, ma non potevo, qualcosa mi bloccava. Non riuscivo più a ragionare, avevo rinoceronti inferociti che ballavano la macarena nello stomaco, altro che farfalle! Forse mi ero innamorato? Ma no! Ero troppo figo per innamorarmi di una come lei con quattro anni di meno di me e poi aveva le tette piccole! O almeno era così che valutavo le ragazze fino a poco tempo fa... ma lei era diversa, ma non potevo permetterle di farla sentire importante, altrimenti avrebbe capito subito cosa provavo e mi avrebbe rifiutato e fatto soffrire, e poi magari nemmeno le piacevo...
“bhè ora vado, e rivestiti che sei davvero orribile senza vestiti, non che vestita sei meglio eh!”
DIANA’S POINT OF VIEW
Credevo di aver trovato il ragazzo perfetto, dolce, simpatico, bello e italiano, ma come mi avevano raccontato alcune miei amiche gli italiani spesso sono maleducati e a volte troppo sinceri; sapevo di non essere gran ché , ma non mi aspettavo che mi dicesse quello che mi ha detto! Mi aveva spezzato il cuore. Decisi di rivestirmi subito e di andarmene senza dire nulla, ero troppo incazzata per parlare con qualsiasi essere vivente e non vivente; ma mentre scendevo le scale me lo ritrovai davanti, per sbaglio inciampai e gli caddi addosso. Non sapevo cosa fare, le nostre labbra erano a pochi centimetri le une dalle altre, sapevo che si sarebbe spostato e non volevo perdere quest’occasione nonostante quello che mi aveva detto, così lo baciai.
Lui ricambiò qualche secondo dopo. Ma si rese conto di quello che stava succedendo e si staccò.
HARRY’S POINT OF VIEW
Quando finii di vestirmi, uscii dal bagno e sentii dei passi, probabilmente di Diana.
La vidi che scendeva frettolosamente le scale e le andai in contro, ma inciampò, mi cadde addosso e iniziò a baciarmi. All’inizio ricambiai, ma dopo un po’ mi allontanai. Nonostante fosse durato poco probabilmente era stata il bacio più particolare della mia vita, e ora avevo tanta voglia di baciarla di nuovo. Ma non potevo, ero troppo orgoglioso per farlo...ma...cosa le dovevo dire ora?
 
ciao a tutti! questa è la mia prima ff, so che questo capitolo è un pò noioso ma in seguito diventerà molto più bello! spero di avervi incuriositi almeno un pò. Aggiornerò il prima possibile soprattutto perchè c'è ancora molte cose che non ho detto dei protagonisti ma ora non voglio fare lo spoiler quindi...alla prossima ciaooo! :)
  
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