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Autore: evilkya    04/03/2014    1 recensioni
Non ci vediamo da troppo...
Verità che si mischiano a bugie. Amori Perduti e Ritrovati.
Pianto e Gioia. Felicità e Paura.
Quando strade separate si incrociano di nuovo, dopo tanto tempo, tutto è cambiato e tutto cambierà...
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 16


La radio stava trasmettendo  -U-.
Quanto anni erano passati dal rilascio di quel singolo? Dalla vittoria del loro primo premio?

'Cause I can't stop thinking about you, girl...'

L'autista era così concentrato a cantare che nemmeno si era reso conto che qualcuno era entrato nel taxi.

'Scusi...'

Ma l'autista non l'aveva sentito, continuava a cantare ed ora anche a ballare...

'Mi scusi!!!'

Aveva praticamente urlato.

'Oh, non me ne ero accorto! Dove devo portarla?'

Era quasi comico come il tipo sapesse la canzoni e i passi della coreografia a memoria, ma non riconoscesse uno dei cantanti.
Comico...ma fortunato! Se l'avesse riconosciuto ci sarebbero stati dei grattacapi, che così aveva evitato.

'All'aeroporto'

'Deve partire?'

'Già'

'Per dove di bello? Se posso permettermi...'

Hangeng guardò fuori dal finestrino. Era iniziato a piovere.

'Vado in Cina'

'Ah...viaggio di piacere o di lavoro?'

'No, torno a...casa'

Ma mentre diceva quelle parole, gli venne un vuoto nello stomaco.
Sapeva che quello che aveva detto aveva qualcosa di sbagliato.
Non stava tornando a casa...lui ora non aveva più una casa.
Perché nessun luogo senza il suo Heechul poteva definirsi tale...

Arrivato in aeroporto, iniziò a controllare le partenze. C'era un volo per Pechino quasi imminente...avrebbe dovuto aspettare solo un po'.
Comprò il biglietto e si sedette ad un bar per prendere un caffè, ripensando alla conversazione che aveva in ospedale.
Le parole che aveva detto erano state davvero fredde, dure...quasi crudeli.
Forse era stato un po' cinico, ma aveva detto davvero quello che pensava.
Era vero, anche lui era preoccupato per Donghae, e gli voleva ancora bene così come voleva bene a tutti gli altri. Ma non se la sentiva di definirli come la sua famiglia.
In fondo, non li aveva mai considerati tali, nemmeno quando erano ancora un gruppo.
Solo Heechul.
Solo lui era stato davvero indispensabile per lui a quel tempo così come ancora in quel momento.
Vederlo reagire così alle sue parole lo aveva ferito.
Il segno lasciato da quello schiaffo faceva ancora male.
Quelle lacrime lo logoravano...

Lo amava.
Ma lo odiava.
Odiava come l'aveva cacciato, preferendo i loro ex-compagni a lui.
Odiava come alla prima occasione aveva scelto Siwon, ed abbandonato lui.
Ma nonostante tutto non poteva fare a meno di amarlo.

Mentre era perso nei suoi pensieri, qualcosa colpì la sua attenzione.
Al maxischermo del bar stavano trasmettendo le immagini di Donghae, mentre una giornalista stava annunciando:

'Lee Donghae, noto attore e cantante dell'ex-gruppo Super Junior, è stato stamane operato, ed è attualmente ricoverato all'ospedale centrale di Seoul. Non si conoscono ancora i dettagli dell'intervento, ma delle indiscrezioni riferiscono che l'operazione sia già terminata e che sia andata a buon termine. Aggiornamenti nelle prossime edizioni...'

Hangeng fissava sbalordito lo schermo.
Come era possibile?
Come avevano fatto a scoprirlo?
Ed ora che tutti sapevano...come avrebbero fatto gli altri ad uscire dall'ospedale senza dare nell'occhio?
Provò a chiamarli per avvertirli...ma nessuno di loro era raggiungibile. Evidentemente erano all'interno dell'edificio dove non c'era campo.
Ed ora?
Lo speaker stava annunciando l'inizio dell'imbarco per il volo per Pechino.
Il suo volo.
Doveva prendere una decisione: partire o restare?



'Bhe di sicuro non possiamo entrare tutti insieme. Quindi ci divideremo, che dite?'

A parlare era stato Shindong.

'Sono d'accordo...iniziate ad andare voi. Io ho bisogno di un po' d'aria. Entrerò dopo'

Aveva detto Sungmin, avviandosi verso il tetto dell'ospedale.

'Aspetta, posso venire con te?'

Aveva praticamente urlato Kyuhyun, che si mise ad inseguirlo.

'Fai quello che vuoi'

Gli aveva però risposto freddamente il più grande, mentre entrambi scomparirono dietro l'angolo.

'Bhe, in verità io ho un po' fame. Wookie mi accompagni a comprare qualcosa?'

'Si certo. Anche noi entreremo dopo. Ciao'

E così anche Yesung e Ryeowook si allontanarono.

'Siamo rimasti noi, possiamo entrare tutti?'

Aveva chiesto Kangin.

'Secondo me siamo ancora troppi...'

'Io entro dopo. Non voglio farmi vedere da Hae in questo stato'

Chul aveva ancora gli occhi gonfi pieni di lacrime. Si risedette sulla sedia, poggiando la testa al muro.

'Scusate...io non c'entro nulla...penso che uscirò qui fuori a fumarmi una sigaretta. Vi aspetterò qui'

Anche Kate aveva finalmente parlato.

'Vengo con te. Così ti tengo d'occhio'

Kibum si affiancò alla ragazza ed insieme uscirono fuori nel cortile.

'Bhe, non dovrebbero esserci problemi così...andiamo?'

'Anche io resto qui'

A quelle parole Heechul aprì di scatto gli occhi.
Siwon sarebbe rimasto con lui.
Perché??

'Ok, Won...a dopo allora'

Disse Hyuk, mentre il gruppetto si allontanava lasciando Siwon ed Heechul da soli.



Sungmin stava fissando il panorama, con lo sguardo perso nel vuoto.
Sentiva la presenza di Kyu dietro, ma quest'ultimo non aveva ancora detto nulla.
In quel momento non era arrabbiato con lui.
Ma con se stesso.
Aver visto Kyu che abbracciava qualcun altro l'aveva così ferito...pur sapendo che l'altro non stava facendo nulla di male, si era arrabbiato lo stesso.
Il fatto che lui sapesse qualcosa che lui ignorava, lo faceva arrabbiare.
L'effetto che quel ragazzo aveva su di lui, lo faceva arrabbiare.
Ecco perchè stava così...odiava non saper gestire quel tipo di sentimento.

'Come sapevi l'accesso al tetto?'

Finalmente Kyu aveva rotto il silenzio.

'Quando ero piccolo, qui era ricoverata mia nonna. Venivo spesso qui sopra a pensare da solo'

'Vuoi che me ne vada?'

'Non lo so'

Era vero, non sapeva quello che voleva.
All'improvviso si sentì cingere le spalle.
Kyu lo stava abbracciando.

'Scusami. Non volevo feriti. Ma davvero non è come credi'

'Lo so. Scusami tu, sono uno stupido'

Gli occhi di Minnie si riempirono di lacrime. Non voleva piangere.

'No, non dire che sei uno stupido. In fondo sono contento che tu sia geloso. Significa che ci tieni a me'

'Come se tu non lo sapessi già...'

Kyu girò Minnie, fissandolo negli occhi.

'Si, ma è bello sentirselo dire'

Gli sorrise.
Sungmin lo abbracciò, sussurandogli un 'Ti amo' davvero lieve, ma che nelle orecchie di Kyu risuonò come un urlo, facendolo sorridere.

'Così va mooolto meglio'

'Si, ma ciò non toglie che sia arrabbiato! Chi è quella ragazza e che c'entra con te?'

Min aveva sciolto l'abbraccio e stava guardando Kyu in cagnesco.

'Bhe...è una storia lunga...'

'E quindi?'

'Non so se è il momento...'

'Io dico proprio di si'

Sungmin continuava a guardarlo male, e Kyu non poté far altro che cedere...

'Vabbene, ora ti spiego!'




Kate frugava nella borsa alla ricerca delle sigarette.
Si era ripromessa che non avrebbe più fumato...ma in quella situazione ne aveva davvero bisogno!
A peggiorare il tutto, era anche lo sguardo fisso di Kibum su di lei.
Non le toglieva gli occhi di dosso nemmeno per un secondo.
Era inquietante.

'La smetti di guardarmi un attimo? Non trovo le sigarette...'

'E io che c'entro?'

'I tuoi occhi addosso mi mettono l'ansia e non riesco nemmeno a vedere'

'Lo sai che quello che dici non ha senso, vero?'

Kibum si mise a ridere, ma girò lo sguardo da lei che dopo qualche secondo disse:

'Trovate! Visto che era colpa tua?'

'Bha...se lo dici tu...'

'Ne vuoi una?'

Chiesa la ragazza.

'No, non fumo'

'Bravo, anche io dovrei smettere'

Dopo di che rimasero in silenzio per un po' di tempo.

'Che ci fai qui? Pensavo di essere stato chiaro. E che voleva dire Siwon con il fatto che gli servi? In che senso?'

'Ti racconterà tutto lui, dopo'

'Lo voglio sapere da te...adesso'

Di nuovo quel tono calmo ma allo stesso tempo autoritario.
Quel tono che intimoriva Kate...ma che allo stesso tempo l'affascinava così tanto.
Non sapeva dirgli di no..non poteva.

'Avevi ragione. Sono stata una vostra grande fan. Ma non è questo il motivo per cui vi ho seguiti'

'Quindi è vero che ci hai seguiti?'

'Si. In verità non dovevo seguire tutti...ma solo uno'

'Dovevi? Come dovevi? E chi avresti dovuto seguire?'

Kibum si stava agitando. La cosa sembrava davvero molto complicata, più di quanto si aspettava.

'Se non mi interrompessi ogni due secondi avrei già finito di spiegare!'

'Bhe scusami tanto...forza su, continua!!'

'Si, dovevo. Nel senso che sono stata ingaggiata per seguire Kyuhyun. Ma poi mi sono ritrovata tutti voi...'

Kate si fermò...non sapeva cosa dire, come continuare.

'Continuo a non capire. Perché dovevi seguire Kyu? E chi ti ha ingaggiata?'

'Park Yu Hee, la fidanzata ufficiale di Kyuhyun oppa. Lei non è davvero la sua fidanzata, hanno fatto una specie di accordo...non ho ben capito. Ma per i dettagli devi chiedere a Kyu oppa. In ogni caso, lei si è innamorata davvero e voleva sapere da me se Kyu si vedeva con qualcuno. Quindi mi ha chiesto di pedinarlo. Anche se questa cosa non mi piaceva per nulla'

'Se non ti piaceva, perché l'hai fatto?'

'Mi paga'

'E tu pedini una persona, indaghi nella sua privacy per i soldi? Ma che razza di persona...'

Kate si alzò in piedi e si piazzò di fronte al ragazzo, guardandolo con gli occhi di fuoco.

'Non giudicarmi se non sai la verità'

Kibum si alzò anche lui, avvicinandosi.
Erano uno di fronte all'altra.
Così vicini che i nasi quasi si sfioravano.

'E allora qual è la verità?'

Kate non poté reggere ancora quella vicinanza e si scostò.

'Mi ha in pugno. Io e mia mamma siamo sole, piene di debiti. Lei lavora per un'amica della madre di Yu Hee che ha minacciato di licenziarla se non avessi fatto come diceva lei. E si, in più mi paga, e anche bene. Quei soldi mi servono per estinguere tutti i debiti, e poter far quindi smettere di lavorare a mia madre. Se questo è essere orribili, ebbene si...sono una persona orribile'

Kibum abbassò lo sguardo. Si sentiva in colpa.

'Scusa, non volevo'

'Si che volevi...anche io avrei detto una cosa del genere al tuo posto. Non ti preoccupare'

'C'è ancora qualcosa che non capisco'

'Cosa?'

'Perché sei uscita allo scoperto? E perché Kyu ti consolava? E in cosa ci serviresti?'

Kate si risedette, sospirando.

'Lo avevo seguito fin qui. Mi ero appostata proprio qui, dietro quella pianta. Non riuscivo a capire che ci facevate tutti qui. Quando lui e Siwon sono usciti fuori,ed hanno iniziato a parlare. Bhe ho sentito tutto. Ed ho preso una decisione. Io non sono una cattiva persona, e Yu Hee non mi è mai stata simpatica. Quindi ho offerto una mano agli oppa, ed ho raccontato tutta la verità sul pedinamento e il resto. E bhe...Kyu oppa era dispiaciuto per me e per le minacce che avevo subito. Si sente responsabile dato che Yu Hee sta facendo tutto questo per lui. Tutto qui'

'In cosa vorresti dare una mano?'

'Bhe quello te lo lascio spiegare da Siwon oppa'

Kate sorrise, e si rilassò quando Kibum le sorrise.

'Ok. Diciamo che ti credo'

'Grazie^^'

'Si ma credere e fidarsi sono due cose differenti'

'Lo so. Conquisterò la tua fiducia'

'Vedremo'

Ma Kibum continuava a sorridere, guardandola divertito.

'Quindi eri una nostra fan, eh? Chi era il tuo preferito?'

'Perché me lo chiedi?'

'Così sono curioso'

'Bhe, tendevo maggiormente per Sungmin oppa'

'Davvero?'

'Si, perché?'

'Bha, Sungmin non mi sembra un tipo che faccio per te'

'A no, e chi sarebbe un tipo per me?'

'Ed io, ti ero simpatico?'

'No, in verità eri l'unico che mi stava sulle palle'

Kibum scoppiò a ridere.

'Non so perché, ma lo sospettavo...'

All'improvviso il cellulare di Kate squillò.

'Si, pronto? Mamma...mamma calmati. Che succede? Cosa?'

Kate attaccò il cellulare ancora scossa...

'Ehi, che succede?'

Kate alzò lo sguardo. E fissò Kibum quasi disperata.

'Mia mamma. E' stata licenziata'
  
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