Videogiochi > Kingdom Hearts
Ricorda la storia  |      
Autore: Remilia von Eule    04/03/2014    1 recensioni
"Saix continua ad insultarmi, ma io non sono un fantoccio! Sono un Nessuno come tutti voi! Come Roxas, Axel, Demyx e Saix stesso! ...o almeno credo."
"Io sono...Io sono.... ah, grazie Riku, ora sono ancor più confusa di prima."
Il mio nome è N.XIV Xion, e questo è il mio primo giorno di vita, il mio risveglio.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Vexen, Xion
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: KH 358/2 Days
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un fruscìo ricco di suoni scomposti mi desta.

La visuale migliora in crescendo, mentre una forza innaturale mi risucchia verso l’alto.
Cerco di guardarmi, di muovermi, di vedere le mie fattezze, ma non trovo nient’altro che ciò che mi circonda: il Tutto e il Nulla, rotanti in senso orario formando un tunnel.

Il vuoto, ecco cosa sono…anzi… Io SONO?
Il tunnel è lungo, sembra non avere mai fine.
Le informazioni mi giungono dal nulla un po’ per volta: prima i piccoli gesti inerenti alle capacità motorie, poi la lingua e la grammatica, la consapevolezza dell’esistenza di alcuni esseri viventi e non viventi e la loro funzione, le differenze tra maschio e femmina, cosa fare in determinati casi, contare e fare calcoli basilari, sensazioni strettamente fisiche come caldo e freddo… infine i metodi di autodifesa, attacco e contrattacco con un oggetto strano dall’aria vitalmente importante, formule arcane chiamate “magie” che inducono i 4 elementi a sottomettersi al mio volere a discapito della mia resistenza.
Poi, intervalli eterogenei di immagini in movimento di cui ignoro la provenienza sfrecciano ai miei lati, mostrandomi pochi stralci di vita, il cui protagonista sembra essere un bel ragazzino castano vestito di rosso che brandisce un’arma uguale a quella che devo saper usare…

Così arrivo al capolinea in una luce accecante.

 

Un respiro profondo.

Un solo respiro e tutto si accende di bianca vita

Sognati il colore bianco. Tu sei tutto tranne che di Luce.

I muscoli del torace si espandono, tanta aria mi rinfresca e il seno nudo entra nella mia visuale facendomi abbassare istintivamente lo sguardo…sotto i miei occhi, un corpo snello dalla carnagione pallida. Sono rinchiuso in una bolla di uno strano materiale trasparente, ma solido.

Un altro respiro.

E' facile respirare. A parte il fatto che sia automatico, mi viene sempre più voglia di riempire i polmoni.

Una voce squillante attira fin troppo bruscamente la mia attenzione.

-Eccoti procetto no.I! Iniziamo la faze di profa: cerca di uscire dalla vazca da zola! -
Alzo lo sguardo ed incontro quello di un uomo all'apparenza giovane dai grandi occhi verdi smeraldo e lunghissimi capelli biondi e liscissimi, che mi accoglie a braccia aperte. Il suo sorriso mi invita a fare il contrario di quello che dovrei fare, ma dopotutto non ho scelta.

Così, come la orribile voce dalla “r” moscia ordina io eseguo, e per la prima volta sento i muscoli delle mie gambe nude che si mettono in moto, la pelle dei piedi freme toccando le mattonelle fredde.

Non l’avessi mai fatto, giro la testa verso uno specchio che riflette la mia immagine…

Qualcosa dentro di me all'altezza della pancia si muove, anzi, si contorce. La mia testa elabora la sensazione attribuendola all'immagine di un'enorme crepa col suo raccapricciante suono. Per un secondo mi manca il fiato, ma sembra che l'uomo non l'abbia notato, assiduo ad annotare in un blocco rigido di fogli tutto ciò che faccio.

Cavia.

 

Mantenendo lo sguardo atono mi infilo le vesti nere consegnatemi dal mio creatore.

Quando mi infilo gli stivali corvini alti fino al ginocchio sento subito un senso di innaturale altezza (anche se in realtà di pochi centimetri), tanto che rischio di perdere l'equilibrio. Fortunatmente l'uomo mi prende in tempo per l'avambraccio e mi aiuta a risistemarmi. Ora grazie ai tacchi riesco ad arrivargli al petto, rivestito dalla stessa tunica che mi avvolge, ma a lui calza in modo diverso rispetto a me.
-Cara mettiti cappuccio e non toglierlo finchè occhi non prentono colore e non ti compaiono capelli…tra circa ventiquattro ore faremo ulteriore controllo mnemonico. Ricordati bene il tuo nome intanto..-

Tendo bene le orecchie per captare ogni minima sillaba pronunciata da quello strano tipo, che intanto inizia a camminare con plateale altezzosità, il braccio sinistro dietro la schiena col palmo chiuso a pugno, il dito destro alto roteante a ritmo col passo e la cadenza vocale simile all'accento di un tedesco che cerca di parlare italiano.
-Io zono l’illuztre zienziato e “Fretto Accatemico” n.IV Vexen, nonché tra i mempri più anziani dell’Orcanizzazione.-

Poi con decisione punta il dito verso di me.

-Tu zei ezperimento no.I, Xion, tra quarantotto ore mempro n.XIV dell’Orcanizzazione XIII…ahahahah che trizte cioco ti numeri!!! –
La risata echeggia tra le pareti immacolate, tanto da sembrare che brillino di bianca luce propria; così senza battere ciglio calo il cappuccio sul mio viso incompleto, in modo che solo le labbra siano visibili, e nascondere questo volto che il mio creatore guarda con tanta insistenza per il mio mutamento..
 

Che… triste gioco di numeri?....ma cosa significa “triste”?…

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Remilia von Eule