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Autore: Angel_Mary    05/03/2014    3 recensioni
George conosceva suo figlio, quando poneva quella domanda significava che sentiva la necessità di parlare senza che le due donne di casa si intromettessero con discorsi smielati.
-Roxanne è a una festa con Abbie e Vicky per – mimò con le dita delle virgolette –sole ragazze; tua madre è con le zie.
Fred ridacchiò, già immaginava sua sorella e le sue cugine sul cubo di qualche discoteca babbana.
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angelina Johnson, Fred Weasley Jr, George Weasley | Coppie: Angelina/George
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
- Questa storia fa parte della serie 'Famiglia Weasley-Johnson ... pillole di vita. '
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Prompt: Bacio
Titolo: Tre ragioni in più per Amare.
Autore: Angel_Mary (su EFP)
Fandom: Harry Potter (libri)
Personaggi: George Weasley, Fred jr. Weasley, Nuovo Personaggio
Genere: Commedia, Fluff, Slice of Life
Rating: Verde
Avvertimenti: Nessuno
Lunghezza: 990 parole.

 
Questa storia partecipa alla Challenge "Slice of Life" indetta da Areon sul forum di EFP http://freeforumzone.leonardo.it/d/10511289/-Slice-of-Life-challenge/discussione.aspx
 
Fin da bambino si era stato abituato a vedere i suoi genitori scambiarsi teneri baci sulle labbra, e fin da piccolo era sempre stato incantato dai loro baci. Non erano solo i baci a colpirlo, ma era il loro tutto, la loro complicità, i loro sguardi, i loro sorrisi, le parole non dette, e vedeva tutto quest’insieme di cose racchiuse nei loro baci. Osservava sua madre sorridere imbarazzata a una battuta del padre o quando rimaneva impalata con l’aria sognante, come se fosse stata una ragazzina alla prima cotta, se George le faceva qualche complimento. Suo padre, invece, per quanto si autocelebrasse uno sciupa femmine caduto in disgrazia, si era sempre dimostrato essere molto attento alle esigenze di Angelina e non le faceva mai mancare quei baci, nemmeno davanti ai suoi nonni materni, con grande scorno di suo zio Jacob.
Pur essendo giovane e avendo fatto già parecchie esperienze con simpatiche fanciulle dentro e fuori Hogwarts, non aveva mai baciato una ragazza nello stesso modo in cui si baciavano i suoi genitori, ma quella sera dopo aver catturato le labbra di Alice, mentre le cingeva i fianchi con le braccia fu percorso da una scarica di energia. Aveva continuato a baciarla fino a quando i suoi polmoni non gli avevano strillato la necessità di prendere altro ossigeno. Si era sentito avvolgere da un calore particolare, che, anche dopo aver riaccompagnato Alice a casa sua, non l’aveva lasciato. Rientrato, trovò suo padre intento a seguire una partita di football americano, spanciato sul divano. La postura assunta da George era il chiaro segno che sua madre era assente.
-Se ti vedesse mamma, inizierebbe a urlarti contro tutti gli insulti che conosce!
George abbozzò un sorriso all’indirizzo del figlio.
-Ma, visto e considerato che tua madre non c’è-
-Non lo saprà mai!
Padre e figlio risero a lungo, nell’ultimo anno avevano imparato a concludere uno le frasi dell’altro, non c’erano mai riusciti prima, forse quella loro particolare sintonia era dovuta al fatto che Fred aveva iniziato a lavorare al negozio.
-Com’è andata la tua serata?
Fred si stravaccò sul divano senza troppi indugi, visto che Angelina era assente, con lo sguardo vacuo: stava ancora pensando ad Alice, alle sue labbra, al suo calore e com’era stringerla tra le braccia.
-Mia sorella è in casa?
George conosceva suo figlio, quando poneva quella domanda significava che sentiva la necessità di parlare senza che le due donne di casa si intromettessero con discorsi smielati.
-Roxanne è a una festa con Abbie e Vicky per – mimò con le dita delle virgolette –sole ragazze; tua madre è con le zie.
Fred ridacchiò, già immaginava sua sorella e le sue cugine sul cubo di qualche discoteca babbana. George, invece, si raddrizzò cercando di osservare meglio suo figlio.
-Sbaglio o vorresti parlarmi di qualcosa?
Fred si ammutolì, suo padre l’avrebbe preso in giro? Che avrebbe pensato di lui? George aspettava in religioso silenzio, anche se dentro di lui stava cercando in tutti modi di comprimere la sua curiosità.
-Stasera sono uscito con Alice …
George rimase ancora in silenzio, voleva godersi al meglio quel momento padre-figlio che tanto adorava e durante i quali sentiva la presenza del suo gemello aleggiare nell’aria.
-L’ho portata alla Testa di Porco, da Aberfoth …
-Che stana scelta per un appuntamento.
-Ma non era …
George lo guardò con un espressione che diceva a caratteri cubitali e scintillanti: Si-Hai-Avuto-Un-Appuntamento.
-Ti sei divertito? George non avrebbe voluto iniziare il discorso da così lontano, ma suo figlio non aveva il suo stesso carattere.
Fred ci pensò su, alla fine l’immagine dei suoi genitori legati da un bacio e quella di lui e Alice ancorati da un caldo abbraccio prevalsero.
-Cosa provi quando baci mamma?
George rimase un attimo spiazzato da quella domanda, sapeva benissimo che Fred era già andato molte oltre il bacio con le ragazze, e si era guardato bene dal dirlo anche ad Angelina, che lo credeva ancora un infante. Riflettendoci qualche secondo, trovò il suo quesito il più semplice che gli avesse mai posto nell’arco di diciannove anni di vita.
-E’ un mix di emozioni. Sai benissimo che io e tua madre siamo stati molto amici da ragazzi, quindi non è mai stata un’estranea per me. Con lei mi sono sempre sentito completo, anche quando eravamo soltanto amici.
Fred era ancora pensieroso, non era quella la risposta che voleva.
-Non completo come mi sentivo con tuo zio, ma in senso diverso. Con lei mi sono sempre sentito a casa.
George poi ebbe una specie di illuminazione.
–Hai presente quella sensazione di calore che ti avvolge quando torni a casa, dopo un po’ di tempo che sei stato via?
Fred annuì e sorrise.
Era esattamente quella la sensazione che aveva provato baciando e abbracciando Alice.
-Grazie, pa’! Si alzò dal divano più sorridente di prima, -Io vado a dormire, buonanotte.
-Buonanotte Fred! Aspetto Roxanne e mamma alzato.
Fred salutò il padre e si diresse in camera sua con l’animo felice: Alice era quella giusta. Ora anche lui baciava la sua ragazza nello stesso modo in cui si baciavano i suoi genitori.
 
*****
 
Angelina si stava infilando con calma la sua camicia da notte, mentre George la guardava sorridendo, non aveva smesso da quando lui e Fred avevano parlato.
-George, che hai combinato stavolta?
Angelina si alzò, George prontamente la strinse un abbraccio.
-Okay, ora sto iniziando a preoccuparmi … stai coprendo i tuoi figli? Angelina cercò di indagare attraverso i suoi occhi, ma anche loro stavano sorridendo.
-Fred si è innamorato …
Angelina, stavolta, sorrise anche lei.
-E’ diventato un uomo …
-Grazie, Angie.
-Per cosa?
-Per avermi dato tre ragioni in più per amare.
-Ti amo.
George, come ormai faceva da anni, prese tra le mani il volto di sua moglie e la baciò.
 
 
NdA: Vi lascio qualche chiarimento. Allora, Alice è Alice Paciock, la figlia di Neville e Hannah (non credo che abbiano avuto figli, ma io ho regalato due figli a questa coppia: Frank e Alice), Abbie è Abigail Johnson, la figlia del fratello di Angelina, Jacob (di mia totale e completa invenzione), Vicky è Victoire.
Le Tre ragioni per Amare di George sono Angelina, Fred e Roxanne, se dalla storia non si fosse capito!
La storia si colloca immediatamente dopo l’ultimo anno di Roxanne, quindi lei ha 18 anni, Fred 19 e prima del matrimonio di Teddy e Victoire da me collocato immediatamente prima della fine dell’estate di quell’anno (ti prego, non chiedermi esattamente l’anno, perché con  i calcoli impazzisco.) Ti lascio il link dell’altra storia, se vuoi passare a dare un’occhiata, partecipa a un contest ed è ancora in attesa di giudizio. http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2229825&i=1

Un bacio e alla prossima!
Angel.
 
 
  
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