(colpo di tosse)
- Tutto bene Itachi?
- Si...- rispose il ragazzo sospirando e pulendosi la bocca dal sangue.
Camminarono uno accanto all'altro ancora per qualche minuto poi giunse il momento di separarsi.
- Ricorda Kisame, deve venire solo!-
- Non temete ci penso io!-
L'uchiha voltò le spalle al compagno proseguendo nella direzione in cui stava tramontando il sole:
- Io non tornerò, quindi addio Kisame -
L'uomo squalo annuì seguendo con lo sguardo la sagoma del muriken scomparire all'orizzonte. Una lacrima bagnò il suo viso e la sua mente ripercorse tutti i momenti trascorsi insieme a quel ragazzo, in apparenza freddo e spietato ma che era stato per lui un vero amico.
Una voce lo risvegliò dalla marea di ricordi che lo stava travolgendo:
- Kisame.....-
Itachi rimase girato forse per non mostrare quel lato della sua personalità che un tempo avrebbe definito "da deboli".
Un interminabile istante di silenzio seguì poi la solita voce fredda e distaccata:
- No niente -
Il mukerin restò ancora qualche istante a fissarlo, quasi commosso:
- Addio Itachi - sibilò con una voce tremante .
" Sei uno sciocco Itachi, anche ora che senti la morte così vicina, il tuo stupido orgoglio ti trattiene: era così complicato dire un semplice " grazie" ? avresti dovuto ringraziarlo per esserti stato sempre vicino e in qualche modo, per averti voluto bene, non credi?"
Proseguì il cammino fin quando non scorse in lontananza il rifugio segreto degli Uchiha.
- Sono arrivato - Pensò
Cercò di compiere ancora qualche passo ma il suo corpo si rifiutò di muoversi.
" Cosa ti succede Itachi? Non mi dire che hai paura di morire! Tu che hai fatto soffrire e perire persone innocenti non dovresti provare un sentimento così ignobile!"
" smettila"
quella vocina continuava a rimbombare nella sua mente, ogni notte, ogni volta che era solo con se stesso la sentiva parlare. era forse la sua coscienza?
" No i criminali non hanno una coscienza" si diceva.
Anche quella notte l'aveva udita, l'aveva sentita urlare mentre straziava i corpi dei suoi genitori e torturava con un genjutsu il suo amato fratello Sasuke.
" Sono certo di aver fatto la cosa giusta dopotutto ho protetto Konoa ma.... chi può dire cos'è giusto o sbagliato?-
Dubbi e angosce tormentavano ancora il suo animo quando, giunto sul posto, sentì dei passi avvicinarsi.
Era proprio lui, Sasuke, i suoi occhi erano ricolmi d’ odio e il suo spirito bramava vendetta.
- Allora sei venuto - esclamò l'Uchiha maggiore cercando di mascherare la disperazione che si stava impossessando di lui.
Poche parole poi lo scontro iniziò.
" I tuoi colpi fanno male, sei diventato forte fratellino, molto forte, eppure non è ancora abbastanza; non potrai farcela da solo! Coloro che manovrano i fili di questo assurdo gioco sono molto potenti e vogliono te Sasuke!
La malattia mi sta consumando, non riesco a muovermi come vorrei, le forze mi stanno abbandonando, sento l'amaro sapore del sangue in bocca; Non posso arrendermi, io devo aiutarti fratellino!"
" Ormai è finita Itachi"
" No, non ancora!"
" Tremi Sasuke, vedo il terrore nei tuoi occhi mentre barcollando mi avvicino a te: credi davvero che io voglia privarti di un bene prezioso come la vista?
Il sole si sta spegnendo all'orizzonte e con esso anche la mia vita sta sprofondando nelle tenebre. La vista si è annebbiata, distendo il braccio e ti do un piccolo buffetto sulla fronte trasmettendoti così i miei poteri"
- Perdonami Sasuke, non ci sarà una prossima volta
Cerco di tenere gli occhi aperti, non ci riesco: lascio questo mondo da traditore e assassino, solo l'inferno mi attende ma in fondo va bene così; ti ho salvato fratellino"
" Si, hai fatto la cosa giusta"
Per la prima volta dopo tanto tempo, Itachi, fu in pace con se stesso e sorrise.
Ho avuto l’idea stramba di scrivere questa fan fiction su Itachi (che oltretutto è il mio personaggio preferito) pensando al dissidio interiore che caratterizzava il suo animo bel momento di dover dire “addio” al mondo.
diciamo che non è bellissima...però^^'...bè...fatemi sapere...
alla prossima...