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Autore: Kanashiki Hime    05/03/2014    1 recensioni
La mia storia, è una semplice storia d'amore/relazione complicata tra una ragazza, Inoara, e Belphegor.
Principalmente il racconto è centrato sulla capacità della ragazza di sciogliere il cuore dell'assassino dei Varia.
La storia incomincia con la ragazza che si sveglia dopo molto tempo e scopre di ritrovarsi nel futuro (non vi spoilero come ci è finita). Decide di andare ad esplorare fuori, ma si accorge che quasi nulla è cambiato. Perciò prende la decisione di comportarsi in modo normale, come se nulla fosse successo, e si iscrive ad una scuole. Non sa però che in quella scuola incontrerà delle persone che le cambieranno la vita.
PS: Nel racconto oltre alla coppia standard (InoXBel) ci saranno altre coppie, tra cui alcune yaoi.
Questa è la mia prima fanfic perciò siate buoni con gli insulti.
Divertitevi!!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: Triangolo
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Cap 1
Era da tanto tempo che dormivo. Quando mi svegliai non riconobbi il mondo in cui mi trovavo. Era tutto così diverso da quando mi ero addormentata, aprii la finestra dell'appartamento in cui mi trovavo. Appena guardai fuori il mondo era completamente grigio. Case grigie, strade grige, cielo grigio. Non c'erano neanche gli alberi verdi. Era tutto complqtamente grigio. 
Decisi di uscire per andare ad esplorare il mondo completamente estraneo a quello che conoscevo.
Mi miso addosso una maglia verde e dei jeans blu impolverati, che trovai nell'armadio, e uscii. 
Camminai per le strade quasi desolate della periferia. Finalmente dopo chilometri incontrai qualcuno. Un ragazzo alto, con capello mossi e biondi che gli coprivano gli occhi. 
"Salve." Dissi io per attirare la sua attenzione. Il biondo non si girò, solo poco dopo capii che aveva delle cuffie per la musica. Sosporai e lo ignorai passandogli davanti. Mentre mi allontanavo mi sentivo uno sguardo fisso sulle spalle, ma non mi girai e continuai per la mia strada.
Poco dopo incrociai un altro ragazzo. Questa volta mi accertai che non avesse cuffie prima di rivorgergli la parola. 
"Salve!" Dissi guardandolo. Il ragazzino si girò a guardarmi. Aveva dei bellissimi occhi verdi che si intonavano perfettamente ai capelli dello stesso colore. "Salve anche a lei~" rispose il ragazzo squadrandomi. 
"Ci conosciamo?" Continuò lui. "N-no. Le volevo chiedere che data è oggi" dissi sorridente io. Il ragazzino mi giardò inespressivo. 
"Oggi è il 1 Febbraio del 4013" disse il ragazzo da gli occhi verdi. 
-Cosa?! Siamo nel 4013?! Forse ho dormito più del dovuto- pensai appena mi dette la notizia.
"Mi scusi ma ora dovrei andare" disse il ragazzino salendo su quello che sembrava un treno. 
"S-si, ciao" lo salutai io. Guardai meglio il ragazzo, mentre saliva sul mezzo. Aveva una divisa scolastica.blu, che gli stava a pennello. -La scuola!!- pensai. Già avevo saltato tutto l'anno scolastico, ma ormai che importava? Infondo ero nel 4013. Dopo avera camminato per una buona mezz'ora decisi che sarei andata a scuola anche io. Mi sarei dovuta adattare a quella vita. 
Dopo aver chiesto informazioni in un negozio di alimentari e essermi persa due volte riuscii a trovare la scuola. 
La prima cosa che feci fu andare nella segrateria scolastica. Eravano nel 4013 ma probabilmente la scuola era sempre la stessa. Quando entrai nella stanza della segreteria mi trovai davanti un ragazzo dai capelli chiari e lo sguardo acchiacciante. "Ayato evita di metterti sempre nei guai" disse la segretaria seduta dall'altra parte della scrivania. Il ragazzo non si girò e corse via abbracciandosi lo stomaco. -Che tipo strano- pensai. 
"Ciao tesoro, hai bisogno di qualcosa?" Mi chiese la segretaria guardandomi. Era una donna molto bella con dei capelli lunghi e color lampone. "Vorrei iscrivermi a questa scuola" dissi molto cortesemente io. 
"Ok" disse sorridente la donna "Un secondo che cerco i documenti dell'iscrizione".
Disse lei prima di chinarsi in una marea di fogli dentro un cassetto. In quel momento mi accorsi dell'ologramma che aveva al lato superiore della maglia. "Bianchi" probabilmente era il suo nome. "Ah! Trovati!" Eaclamò la donna, dopo di che mi porse un paio di fogli. Io li presi e completai il modulo, firmando anche al posto del genitore. "Ecco a lei signora Bianchi" gli ridiedi i fogli. La donna mi sorrise. "Benvenuta alla Royal Accademy" disse prima di dare tutte le sue attenzioni al ragazzo dietro di me. "Cosa ti è successo Tsuna? " chiese al ragazzo. Mi girai e guardai quel soggetto. Era un ragazzino normale. Con dei capelli castani e gli occhi marroni con sfumature arancioni, uno dei quali era messo in risalto da un contorno violaceo. 
Io lo superai e mi diressi verso la porta. "Ah! Signorina Inoara" disse la segretaria leggendo il modulo che avevo appena consegnato "Passi nell'ufficio del preside per la divisa scolasticha" continuò lei. Feci segno di si con la testa e uacii dalla stanza. 
Feci molti giri della scuola alla ricerca della presideza. Era una scuola enorme, piena di corridoi e aule. Quando girai per l'ennesima volta l'angolo andai a sbattere contro qualcuno. 
"Accidento mi dispiace!" Mi scusai io. "Fa nulla. Ma non ti ho mai vista qui, sei nuova?" Chiese la persona che avevo urtato. Alzai lo sguardo e incrociai degli occhi scuri. Il ragazzo difronte a me sorrise. "Si sono nuova. Ma mi sono persa. Cercavo la presidenza" dissi io.
Il ragazzo inarcò il sopracciglio. 
"La presidenza dici?" Ci pensò un po' su. Lo avevo appena conoscouto, ma era come se avessi l'impressione che quell'espressione pensierosa non si adattasse per niente al suo viso. "Se vuoi ti ci accompagno" disse lui sorridente. "Ah, si grazie" dissi io, arrossendo pensando al fatto che lo stavo fissando insistentemente. 
"Io sono Yamamoto" disse il ragazzo "Piacere di conoscerti" concluse sorridendo, incamminandosi verso la presidenza. "Io sono Inoara, ma chiamami pure Ino" rosposi io seguendolo. Aeva delle belle spalle massicce, probabilmente faceva qualche sport come il baseball o il basket. 
"Piacere di conoscerti Ino-chan" disse lui. 
"Piacere mio" risposi sorridendo. Dopo aver camminato per tantissimi corrodoi finalmente arrovammo davanti un'ascenzore di vetro.
"Basta che sali con quello, poi ti troverai direttamente in presidenza" disse Yamamoto allontanandosi.
"Grazie" dissi prima di salire. Quando fui in presidenza rimasi stupefatta. Dietro la scrivania c'era un bambino, con i capelli scuri e un completo elegante nero, avrà avuto più o meno cinque anni. "Salve... c'è il preside?" Chiesi al bambino. "Sono io preside" disse lui tutto serio. "Emh ok... sono venuta a prendere..." "La divisa" mi interruppe lui. "Si lo so" detto quello mi porse una divisa blu. "Già che ci sono ti do anche questo" disse il bimbi tendendomi un foglio con degli orari e una mappa della scuola. "G-grazie" dissi ancora un po' scombussolata. 
Feci un piccolo inchino e ripresi l'ascensore, che questa volta mi portò dritto davanti all'uscita. Mi guardai intorno prima di uscire dall'edificio. Una volta fuori guardai con molta malinconia il cielo grigio. 
"Salve~" disse una voce dietro di me che mi sembrò familiare, mi girai e mi trovai davanti al ragazzo da gli occhi verdi di quella mattina. "Ciao" dissi io sorridendo. 
"Non lo avrei mai detto che lei veniva alla mia scuola" disse dandomi del lei. 
"In realtà mi sono appena iscritta" risposi io. 
"Se non sbaglio è una sempai" disse lui indicando il fiocco celeste della divisa che avevo in mano. E mi accorsi che lui aveva un fiocco bianco. 
"Così sembra, io sono Ino" mi presentai. 
"Piacere di conoscerla Ino-sempai~" disse lui "Io sono Fran~" si presentò a sua volta.
"Piacere mio" dissi "Scusa ma ora devo andare" conclusi scappando via.
Camminai molto prima di ritrovare l'appartamento da cui ero uscita. 
Quando fui nella stanza da cui ero partita mi misi a spolverare mobile per mobile posando la divisa e i fogli che mi aveva dato il preside bambino su una sedia. 
"Finito!" Esclamai appena finii di ripulire la camera. Finalmente sembrava una vera camera. Mi buttai sul letto appena fatto per rilassarmi. -Da domani inizierà la mia nuova vita nel 4013- pensai, poco dopo mi addormentati per la stanchezza.
 
  
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