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Autore: Alessandra_    05/03/2014    1 recensioni
Lui è Dimitri. Una notte il suo maestro gli da un incarico da svolgere. Rapire una ragazza. Lui accetta, va lì e la guarda. Non può rapirla, non sa perchè, ma sente che non può farlo. Scappa. Purtoppo lei lo segue e viene catturata. Le fanno dimenticare delle sue origini, della sua famiglia e di se stessa. E' costretta a subire continue punizioni dallo stesso ragazzo, divenuto il suo maestro. Eppure lei non lo odia, anzi crede di amarlo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
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< Padre, non la trovo, non riusciamo a metterci in contatto con lei, percepiamo solo i suoi stati d'animo e ultimamente sono dei peggiori >
< Walter, figlio mio , calmati la troveremo >
< E' tutta colpa mia, meriterei la morte >
< Figliolo, non prenderti colpe che non hai, è colpa di tutti noi. Dafne era testarda. >
< Dafne è testarda. Lei vivrà, la riporterò indietro, fosse l'ultima cosa che faccio. Stanotte partirò. Io la troverò, te lo giuro >





Ormai i singhiozzi non mi scuotono più il petto, riesco a respirare bene di nuovo. Devo farmi coraggio. Devo accettare le sue decisioni. Mi odia, devo farmene una ragione, almeno so che è al sicuro, questo è l'importante. Ma il solo pensarci mi fa spuntare nuove lacrime. Nicholas aveva torto, Dimitri non prova niente per me, me lo ha detto in faccia. Ma io non lo lascerò morire lo stesso. Perchè lo amo. 
Una volta Belle mi ha spiegato cosa vuuol dire amare. " Vuol dire che ti sacrificheresti per l'altro, che vuoi proteggerlo, che ti preoccupi per lui, che ti prendi cura di lui, che hai bisogno di lui e nonostante ti rifiuti, non lo allontaneresti mai , anche se ciò ti causa dolore." 
Quindi ora devo uscire di qui, chiedere scusa ed abbassare la testa per ricevere la giusta punizione ed i giusti rimproveri. Sto cercando in tutti i modi di non farlo arrabbiare, ma pare che ogni mio gesto non abbia fatto altro che causarne la reazione opposta. Vuol dire che non mi sono impegnata abbastanza. Devo riuscirci. Lascio cadere sul pavimento dell'armadio la coperta che è diventata uno straccio e spingo piano l'anta, preparandomi psicologicamente alle scuse, ma l'anta si apre di scatto e Dimitri è lì con una verga in mano.
< Guarda guarda chi ho trovato. >
Mi afferra il braccio e mi trascina fuori fino alla piattaforma di allenamento.Prende una corda da lì vicino e mi lega i polsi ad un palo di ferro in un angolo, per poi venirmi alle spalle.
< Preparati ad urlare. >
Inizia a colpirmi la schiena ed il sedere con la verga, molto più forte di quanto abbia fatto anche Nicholas. Riesco a sentire ogni singolo colpo e la pelle vibrare al contatto, ed arrossarsi, fino a far uscire il sangue. Vuole che urli, solo questo lo farà smettere, ma non urlerò. Stupido orgoglio. Quando ormai mi si è annebbiata la vista, sento delle voci.
< Fermo! Dimitri! Smettila, così la uccidi di botte! >
< Brutto idiota , fermati! >
Qualcuno ferma Dimitri afferrando la verga e trattendendolo, mentre Nicholas scioglie i nodi ai polsi. Che situazione ridicola. Prima sarebbe stato il contrario. Riesco a pensare.
< Idiota! Ma cosa ti è saltato in mente, eh?! Se non arrivavamo noi , la uccidevi davvero. L'hai picchiata a sangue, ma sei matto?! >
< Dimitri ma che cavolo ti viene?! >
Intanto Nicholas mi ha presa in braccio, ma vedo Dimitri sorridere soddisfatto.
< Aveva bisogno di una lezione, e chi meglio di me, il suo maestro, avrebbe potuto dargliela? Ti fa male? - ride - Adesso mi odi, vero? >
Scuoto la testa. E lui impazzisce. Butta Max a terra e lo stesso fa con Nicholas, dopo avermi serrato la gola con una mano. Mi solleva all'altezza del suo viso e mi da uno schiaffo. Poi prende un coltello dalla tasca.
< Bugiarda! Tu mi odi, tu hai paura di me! >
< Non.. riesco.. a .. respirare.. Lasciami >
< Non prima di aver sentito quelle parole uscire dalla tua bocca! >
< Allora uccidimi, perchè non le dirò mai >
Sento la mano di lui stringere più forte la mia gola, poi mi getta a terra e svengo.



Mi ritrovo in un grande giardino mai visto prima, eppure mi sembra familiare. Riconosco la siepe sulla destra a forma di barca, le aiuole piene di fiori colorati ed un buon profumo di pane appena sfornato. Svolto l'angolo in direzione dell'odore e vedo una porta spalancata. Dentro c'è un grande bancone su cui ci sono tantee forme di pane, oltre a cornetti e dolciumi. Un bambino esce dalla stanza con in mano un cornetto avvolto in un fazzoletto.
< Cavolo Dafne, ti avevo detto di aspettarmi lì dietro! Ora non sarà più una sorpresa. >
Mi sorprendo a rispondergli < Walter scusa, ma mi hai lasciata sola per troppo tempo, avevo paura, come ne ho ora. Dove sei? Perchè non vieni a salvarmi? >
< Se solo tu mi dicessi dove ti trovi! >
< Sono a casa! >
< Questa è casa tua, sciocca >
< Ma che dici?! Tu poi chi sei? >
< Come chi sono? Dafne, davvero non mi riconosci? Eppure prima mi hai chiamato per nome >
< Non so nemmeno io come lo sapevo >
< Dafne, sono io, ti fidavi di me! Dove sei? >
< A casa, con Dimitri! >
< Chi è Dimitri? >
< Non lo conosci? Eppure è così famoso al villaggio >
Invece di rispondermi lui inizia a gridare < Svegliati! Sveglia, ti prego >
Inizio a vedere il paesaggio sfocare ed il bambino sparire.


Spazio autrice.
Salve ! Visto? Ho pubblicato il prima possibile, come promesso. Dimitri ha perso la testa, è un po'.. come dire.. estremo. Anche nei sentimenti. Deve convincersi ad odiarla. Vedremo come andrà a finire. Un bacio.
Ps. Pensatemiii con un piccolo post! Suuu *-*
  
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