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Autore: _NaNaNa_    05/03/2014    1 recensioni
*Premetto che questa OS NON è una copia, il resto è tutto nell'angolo autore:)*
A 10 anni lo conobbi come mio vicino di casa antipatico.
A 14 anni mi resi conto di amarlo.
A 17 anni piansi per lui.
A 19 anni mi fece la sorpresa più bella del mondo.
A 21 anni lo persi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
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10 ANNI

“Ehy ciao” mi girai. Ecco un bimbo. Era piuttosto bruttino. Capelli marroni, a ciotola e qualche lentiggine. Forse l’unica cosa carina erano gli occhi. Mia mamma mi aveva costretta ad invitare il figlio dei vicini a casa nostra. A quanto pare mia mamma andava molto d’accordo con la sua. Non lo salutai e andai avanti. Lui entrò in camera mia, dietro di me. Era piena di barbie e c’era una tastiera messa vicino alla finestra. A otto anni suonavo già. Lui  ci andò vicino ma io lo presi per il braccio. “Non. Toccare. La. Mia. Roba.” Gli dissi. Lui mi guardò male. Lo mollai e mi sedetti sul mio letto. Lui mi continuava a fissare. “Io comunque sono Niall"
Questo bambino era piuttosto assillante.
"Io June" Dissi solo per educazione, ma con un tono che lasciava a desiderare sulla mia educazione.
Eravamo ancora seduti sul mio letto e Niall mi continuava a fissare, lo trovavo al quanto inquietante. Il silenzio più totale era caduto tra di noi, un silenzio fatto di rabbia e imbarazzo. Rabbia perchè io non volevo conoscevo, non amavo fare nuove amicizie, non lo ho mai amato. Imbarazzante perchè lui era in un paese nuovo, una casa che non conosceva e una bambina con la quale non aveva mai parlato, e io, poi, non ero stata molto gentile con lui. Era carino, poco, ma lo era. Aveva degli occhi color del ghiaccio e le sue guance erano diventate leggermente rosse.
Decisi si dire qualcosa, giusto per spezzare quel silenzio che si era creato tra di noi,lo trovavo irritante.
"Come mai sei qui?" pronunciai con tono acido.   
"Mia madre ha divorziato e ci siamo trasferiti..." ammise lui con sguardo basso e con gli occhi, che anche se non vedevo, erano iniziati a diventare lucidi. Il divorzio gli deve essere pesato, lo so come ci si sente, anche i miei genitori hanno divorziato qualche anno fa. Ero piccola e mio padre mi mancava tanto, non che adesso fossi grande ma sicuramente se avessero divorziato adesso probabilmente avrei sofferto di meno che vederli divorziare quando avevo 5 anni.
Con un tono, quasi di conforto, perchè ne aveva bisogno e lo sentivo, gli dissi "Hey, dai! Sai, anche i miei genitori si sono divorziati quando avevo 5 anni. All'inizio ci ero rimasta malissimo ma poi con il tempo tutto è migliorato. Adesso vedo mio padre tutti i fine settimana."
Lo vidi alzare la testa e rivolgermi uno sguardo che era tra "Grazie del conforto" e il "Mi dispiace".
 

 
 
Ritornai a guardare la tomba mentre quei pensieri prendevano possesso della mia mente. Facevano male, perchè immaginarlo in una tomba, morto, lontano da me, faceva male, molto. Non lo avrei potuto più toccare, vedere quel suo sorriso, sentire il suo accento irlandese, vedere i suoi occhi che cambiavano colore in base a il suo umore: Grigi se era triste o preoccupato e Azzurri se era felice.
L'azzurro era il mio colore preferito, lo amavo sin da piccola, sia da quando lui mi regalò quel braccialetto dello stesso colore. Era un braccialetto con una nota musicale, lo aveva preso sia per me che per lui. Lo tenevo ancora stretto al mio polso perchè mi sarei sentita più vicina a lui in qualche modo. Dal 14 Febbraio di quando avevo 14 anni. Quel braccialetto non lo avevo mai levato, mai per nessun motivo.
 
14 anni
Ero come sempre a casa, stavo studiando quando sentii qualcosa sbattere contro la mia finestra. Ero arrabbiata, delusa, triste. Era  San Valentino e tutte le mie amiche hanno avuto cioccolatini, fiori, bigliettini e rose. Io? L’unica sfigata che non aveva ricevuto niente.  Di nuovo quel rumore. Mi affacciai. Era Niall. “Che cazzo vuoi?!” gli dissi acida. Lui, ormai si era abituato al mio carattere mi disse solo di farlo entrare. Andai al piano di sotto e aprii la porta. Mi chiesi anche perché lui, la persona che io trattavo di merda ogni singolo giorno, restasse con me. Lui c’era sempre. C’era quando Mark O’Connel mi aveva usata come un gioco. È stato lui che mi ha asciugato le lacrime quando stavo male. E io lo trattavo sempre e costantemente male.  Lui era fuori dalla porta con il suo sorriso. Ok aveva i denti stori ma era contagioso.  Chiuse la porta e andammo al piano di sopra. Lui appoggiò un sacchetto sulla mia scrivania. Guardò il computer. “ Oddio June ma scherzi? Everytime we touch? Non ti facevo così depressa.” Gli lanciai il cuscino lasciandomi sfuggire un sorriso. Lui lo prese al volo e si sdraiò nel letto con me. In quel momento mi avvicinai e gli raccontai tutto quello che non andava. Lui mi accarezzava la schiena. Odiavo chi mi accarezzava la schiena. Ma il suo tocco era qualcosa di strano perché mi tranquillizzava subito. Dopo alcuni secondi lui si alzò. Prese un fazzoletto e mi asciugò le lacrime. “Chiudi gli occhi” mi disse.
Io li chiusi e lui mi prese la mano. Dopo alcuni secondi sentii un leggero peso sul polso. Li aprii e vidi un bellissimo bracciale azzurro con una nota musicale. Niall mi sorrise : “Buon San Valentino June.”  Lo abbracciai. Non l’avevo mai abbracciato prima. Non così. gli volevo bene, anche se non lo dimostravo.




Ritornai a fissare la tomba,a pensare a quanto il destino sia ingiusto,a quanto la vita sia incerta e a quanto due persone si possano amare a tal punto di cercarsi l'un l'altro anche se fisicamente lontani. Si perchèa io e lui ci amavamo e ci eravamo fatti una promessa: Se uno dei due stava male l'altro doveva consolarlo e viceversa. Ci siamo promessi che non ci saremmo mai lasciati,mai. Purtroppo lui mi aveva lasciata e io non ero andata con lui. I sensi di colpa presero parte di me, perchè io non avevo potuto evitare la sua morte, perchè se solo non fossimo andati in quel maledetto posto quel giorno e lui non avesse fatto l'incidente adesso saremmo felici, insieme felici. Era colpa mia che lo avevo distratto,solo colpa mia. Tentai di non piangere,ci riuscii. Da quando era morto avevo deciso di diventare apatica perchè se no i sensi di colpa mi avrebbero logorato. Piansi solo quando seppi che lui non c'era pi, e il giorno, del suo funerale, dopo il funerale niente più lacrime, nulla. Solo apatia.
 
17 anni
Come sempre Niall era a casa mia. Doveva dirmi qualcosa di importante.
Io ero felice ma notavo i suoi occhi azzurri spenti. Di solito era allegro…aveva fatto un sorriso sforzato quando mi aveva abbracciato, poi niente. Si era seduto e aveva iniziato a toccarsi i capelli…segno che era nervoso. Gli poggiai una mano sulla spalla. Mi sembrava ieri quando a dieci anni gli dissi che era tutto ok. “Niall ehi traquill-“
“No June. Non posso stare tranquillo.”  Lui si alzò e iniziò a passeggiare. Mi alzai e lo seguii. Lui girò un altro po’ poi mi abbracciò. Era un abbraccio pieno di amore. Mi strinse fortissimo.  Il cuore mi batteva forte. Cosa stava succedendo? Lui mi baciò all’angolo della bocca. Forse per pura casualità, forse l’aveva fatto apposta, ma in quel momento mi resi conto di essere innamorata di lui. June Primrose Hooks era innamorata alla follia di Niall James Horan. Lui mimò con le labbra qualcosa poi se ne andò. Non so il perché ma iniziai a piangere. Piansi tanto. Non volevo parlare con nessuno.  E passarono giorni, senza vedere ne parlare con Niall. Allora andai a casa sua. Bussai e Maura, sua madre, mi aprì. Era un po’ triste. “Ehi June dimmi tutto” disse sorridendo. “Niall?” le dissi.
Lei sospirò. “Non te l’ha detto? È tornato in Irlanda…” mi disse. Le vidi gli occhi lucidi. Sussurrai un grazie poi andai a casa. Piansi, piansi ancora di più. Mi mancava. Lui che con un sorriso mi mandava sulla luna, quel deficiente che mi faceva ridere con qualsiasi cosa. Quel deficiente che conoscevo da quando ero piccola.
 

Ormai i momenti passati insieme avevano preso il sopravvento su di me, a ricordare sia i momenti belli che quelli brutti perchè fosse partito per l'Irlanda non me lo disse mai,sembrava turbato negli ultimi giorni che avevamo passato insieme cose se qualcosa non andasse,come se lui sapesse esattamente cosa dovesse fare. Al ricordo del suo abbraccio prima di partire i miei occhi si velarono leggermente,no,non dovevo piangere. Io devo essere forte perchè so che se inizierò a piange le lacrime non si risparmieranno,che non andrà a buon fine,che potrei fare cavolate. Il mio cuore non batte più perchè esso batteva solo grazie a lui,lui il ragazzo che amavo ma che avevo fatto morire per un inutile distrazione. Quel senso di colpa me lo sarei portata per sempre,perchè era solo colpa mia se Niall era morto,solo mia e non me lo sarei mai perdonato.
Iniziai ad avvicinarmi,per la prima volta dopo il funerale,alla tomba. Calciai la terra con un piede e questa si sparse ovunque. Mi avvicinai molto lentamente,tenendo sempre la testa bassa,come se solo alzando lo sgaurdo sapevo che avrei finito si esistere. Arrivai difronte alla SUA bara e l'unica cosa che feci fu inginocchiarmi e posare dei fiori. Non avevo ancora avuto il coraggio di guardare la lapide dove,come già sapevo,c'era una sua foto con la scritta "R.I.P. NIALL JAMES HORAN." I suoi genitori non avevano voluto ne la data di nascita ne quella di morte perchè,dopoditutto,era morro giovane e vedere quelle scritte sulla lapide avrebbe fatto male sempre di più,ti avrebbe logorato fino in fondo fino a farti morire. E poi c'era una mia frase che i genitori mi avevano concesso di mettere "Angelo presto ti raggiungerò. xx -June"
 
 
 
19 anni
Era il mio compleanno. 19 anni di merda. Come sempre mia madre era fuori per lavoro, quindi, non avendo amici, e non avendo Niall ero sola. Erano passati 2 anni senza parlarci. Mi mancava da morire. Guardai fuori dalla finestra. Pioveva. A Londra pioveva sempre. Con Niall la pioggia non si notava. Dopo la sua partenza avevo un buco nello stomaco. Il telefono trillò.  Era un messaggio
DA: Nì <3
Ehy June….auguri…ti è arrivato il pacco?
-Niall
A : Nì<3
No…
-June
DA: Nì<3
Allora apri la porta
 Mi misi le ciabatte e andai al piano di sotto.
Aprì la porta e lo vidi. Niall era lì. Era tutto bagnato, ma era lì. Con i suoi jeans e il suo sorriso. Ora che ci facevo caso aveva una rosa in mano. Senza pensarci due volte  gli saltai addosso. Lui mi prese. E lì mi diede il nostro primo bacio. Era un bacio lungo, intenso. Lo amavo troppo. Lui mi strinse. “Mi sei mancato tanto Nì” gli dissi tra le lacrime.
“Ti amo June” disse.
 

Ormai questi ricordi mi volavano in mente come se fosse ieri. Ricordare mi faceva male ma dimenticare me ne avrebbe fatto di più.
 
 
21 anni
Ormai erano due anni che stavamo insieme. Niall era dolcissimo, mi aveva organizzato un pic-nic. Stavamo tornando a casa. Dovevamo attraversare la strada e a lui cadde un pezzo di carta. “Niall ti è caduto que…NIALL ATTENTO” non feci in tempo a dirlo che vidi Niall perterra. Chiamai ambulanza, polizia, tutta la gente possibile. Lui non ce l’aveva fatta. Quel giorno il mondo mi cadde addosso. Tornai a casa e trovai una busta. In questa busta c’era una lettera. La scrittura era di Niall.
“June….ti devo dire una cosa. Molto importante. Io…soffrivo di tumore. Un tumore di cervello. Avevo pochi anni. Vedi…in Irlanda avevamo provato…invece hanno peggiorato le cose. Era tutta studiata la mia morte solo per non farti soffrire. Io ti ho amato ti amo e ti amerò. Non voglio tu soffra ok? ...Non voglio che tu soffra ok? Adesso innamorati di qualcun'altro,fatti una famiglia e si felice,ma ricorda che io sono li su che ti guardo e ti proteggo. Sarò il tuo angelo custode. Ci rivedremo tra un pò June,promesso.
Tuo per sempre,Niall ❤
 
 
Ed adesso sapevo anche il perchè della sua morte. Allora non era colpa mia? Oppure si. Si lo era,perchè io avrei dovuto capirlo e invece sono solo una stupida e non ho capito che lui stava male. Andai in camera e guardai il letto,non era mai stato così vuoto. Mi sedetti sopra di esso e vidi che nel giro di una settimana,o poco più,c'era ancora la sua felpa poggiata sil cuscino. La presi e la odorai,sapeva ancora di lui. Sapeva di fragole e menta,quel suo profumo che tanto amavo e che mi mancava decisamente troppo.



L'apatia smise di esistere per un secondo,quando,una lacrima solcò il mio volto,una lacrima amara. Non resistetti e feci uscire quel mare che avevo trattenuto per giorni interi,con la speranza di stare bene se avessi continuato a tenerle tutte per me.
Presi una decisione.
Forse la più facile della mia vita.
 
 
ORE 4.30 PM
27 CHIAMATE PERSE
15 MESSAGGI
Vidi tutti piangere e mia madre leggere le ultime frasi che gli avevo lasciato.
"La vita senza di lui non poteva continuare, scusatemi tutti.
    June xx"
Eh si,mi ero suicidata. È stata la scelta più facile che io abbia mai potuto prendere, si, perchè era l'unico modo per rivedere il mio angelo.



HOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLAAAAAAA.
Ok penso abbiate visto ahahah. Volevo dire, io sono la "vecchia" _irish_girl_.
Mi hanno eliminato il profilo. NON CHIEDETEMI IL PERCHE'.

Ho iniziato a sclerare insomma come cavolo si permettono?!???!!?!?!?
Ok Giuls CALMA.
Mia mamma sta sclerando perchè devo ancora fare lo zaino...ciao a tutte ci si vede.
*salutaconlamanina*
ciauuu
-Giulsxx

 
  
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