"Hai cercato di uccidermi"
5:40 a.m.
Mi sveglio e penso di essere in camera di Jackson, ma faccio per alzarmi e vedo che sono.. non riconosco il posto, sembra un bosco, ma a Londra la cosa che si avvicina di più a un bosco a Londra è Hyde Park, e qui sembra tutto così nuovo, come se fossi la prima che è arrivata in questo posto e non penso di essere la prima che viene all'Hyde Park. Quindi non ho idea di dove sono, bene.
Inizio a camminare nella speranza di trovare qualcosa che mi faccia capire dove sono finita.
8:30 a.m.
Saranno ore che cammino, non ne posso più.
Sento vibrare il telefono nella tasca della felpa. Mi sento stupida, con il telefono potevo capire dov’ero e sarei riuscita a tornare a casa già da un po’.
“Pronto?”
“Primo, stai bene? Secondo, dove cazzo sei?”
“Devo essere sincera? Non ne ho idea, sono nel bel mezzo del nulla e non so cosa è successo stanotte.”
“Se ti agiti è peggio, stai tranquilla. Seth sta rintracciando il tuo telefono, veniamo a prenderti e dopo ti spiego cosa è successo stanotte.” Seth è il nostro genio del computer, penso che potrebbe entrare nei sistemi della NASA senza problemi e, questa cosa mi piace e mi spaventa allo stesso tempo.
“Ok, fate presto per favore.”
9:45 a.m.
Sento una macchina arrivare, spero solo sia Jackson.
Quando riesco a vedere la macchina noto che è la sua e mi sento sollevata nel vederlo scendere. Gli corro incontro abbracciandolo, non ero mai stata così felice di vederlo.
“Ti prego dammi una spiegazione valida al perché mi trovo qui.”
“Ci sei arrivata stanotte.” Sbuca Seth dalla macchina con una delle sue inutili affermazioni. Strano. Ne ero certa, prima o poi l’avrei ucciso.
“Grazie della tua esauriente risposta Seth. Jackson, tu sia come ci sono arrivata qui vero?” Non lo sapeva, lo vedevo dalla faccia, faceva di tutto per non guardarmi. Nel frattempo saliamo in macchina e Jackson inizia a guidare verso casa.
“In realtà… no. Non so come hai fatto ad arrivare qui.” Merda. Non poteva sapere se avevo fatto qualche disastro. “Cosa ti ricordi di ieri notte?”
“Niente. Come se avessi preso la peggior sbronza della mia vita.”
“Io so solo una parte, dopo che hai cercato di uccidermi, ti ho seguito.” Avevo quasi ucciso Jackson. Mi sentivo in colpa.
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Ecco qua un altro capitolo. Come sempre fatemi sapere se vi piace o no. Ciao ciao