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Autore: LuxKatoUlisse    06/03/2014    1 recensioni
Lux Black, un ragazzo timido, introverso ma dotato di un grande animo nobile, è cresciuto nel passato dopo che la sua famiglia si è rifugiata nel 20° secolo a causa di intimidazioni da parte di alcune organizzazioni criminali del futuro.
Un giorno Lux, avendo compiuto 17 anni, scopre di provenire dal futuro e, una volta arrivato lì, il ragazzo dovrà affrontare molte peripezie, al fine di salvare la specie umana dall'attacco globale dei Rettiliani, alieni malvagi che da millenni progettano l'estinzione dei terrestri.
Sarà il grande sostegno dei suoi amici più fedeli ad aiutarlo a vincere la più grande battaglia di tutti i millenni.
La fantascienza, il mistero, l'amicizia e l'amore sono i principali ingredienti di questa avventura.
Le descrizioni dell'universo, del nostro sistema solare e di tutte le bellezze del cosmo a noi sconosciuto permettono di entrare in prima linea all'interno di questa realtà multiforme.
La storia, inoltre, è ricca di colpi di scena e di dettagli scientifici, spiegati con incredibile chiarezza e con una tecnica ispirata allo stile degli autori della fantascienza.
I concetti di spazio e di tempo nell'universo di Lux mutano in maniera radicale.
Genere: Avventura, Guerra, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il ragazzo del futuro (LA TRILOGIA)'
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Capitolo 29

La sala della conoscenza

 

Sabato, 21 giugno 3005, Casa Bianca

Quel giorno Lux venne convocato solo lui da Lady Earth, la quale aveva un compito da dargli, una missione riguardante Shida Yagami.
Il giovane, sapendo di essere stato l'unico ad essere convocato, ebbe il timore di affrontare una missione molto pericolosa come quelle due volte precedenti nel sottosuolo della luna terrestre e tale pensiero lo rabbrividì.
La presidentessa, vedendolo arrivare nella stanza ovale, lo abbracciò molto forte, dicendogli poi:

- Tranquillo, figliolo, la tua missione è di serie B; non dovrai fare nulla di impegnativo questa volta. -
- Ah, meno male. - si tranquillizzò Lux con un sospiro di sollievo. 
- Ho provato a contattare gli altri, ma erano tutti occupati oggi; solo tu sei stato disponibile a venire. -
- É un sollievo per me affrontare questa missione, sa? Temevo che lei mi avesse imposto una missione pericolosa come quella volta nella sala della conferenza rettiliana. -

Dispiaciuta con il cuore a pezzi, la donna abbracciò forte il ragazzo, dicendogli poi:

- Non sai quanto sono mortificata nell'averti messo in pericolo. -
- Non si preoccupi, non è stata colpa sua. - la tranquillizzò lui.
- Ma io mi sento responsabile di ciò che ti è accaduto l'ultima volta. Stavo per perdere l'unica cosa che mi era rimasta di Laura: te!
Amo tanto il mio popolo ma perderti sarebbe stato un dolore immenso per me. -

Una lacrima scivolò dall'occhio destro di Lady Earth ma la presidentessa, girando subito il capo da un'altra parte per non mostrare al ragazzo la sua commozione, gli disse ancora:

- Ho promesso a tua madre che ti avrei protetto come se tu fossi un mio secondo figlio. Ti chiedo perdono se a volte, forse, mi avrai vista come autoritaria. -
- Ma cosa dice? - le domandò con stupore Lux - Lei non ha nessuna colpa, mia signora. I rettiliani prima mi incutevano molto terrore, ma solo perché rappresentavano per me l'ignoto. Da quando, però, ho avuto all'ospedale moon center una specie di esperienza di premorte, ho capito che la vita di tutte le creature viventi è molto preziosa. 
I rettiliani avranno ancora la convinzione assurda che tutto il creato li spetta di diritto fin dall'origine dei tempi, ma chi opprime la vita degli altri non merita di vivere la sua!
Quella gentaglia deve lasciarci in pace e deve imparare che non esiste il "mio" o il "tuo" ma il "nostro"! -
- Sono pienamente d'accordo con te, caro. - replicò felice la donna - La vita è un dono di natura. É una cosa terribile giocarci sopra. -
- Giusto!!! -
- Comunque, cambiando discorso, ti ho convocato qui per una missione non pericolosa:
dovrai recarti su Mercurio, alla capitale planetaria "Campo Copernicano". - 
- Woh... sembra italiano il nome. -
- Mercurio è stata conquistata dagli italiani, figliolo. -
- Capito. -
- Ormai saprai che il nostro primo pianeta di Human Nation ha ora un aspetto molto diverso rispetto al passato, vero? -
- Si, lo so, mio zio me l'ha detto prima di venire qui. Lo trovo assurdo e incoerente ma ormai ci ho fatto l'abitudine. -
- Ottimo! Dovrai recarti all'università di "Cristoforo Colombo della sapienza"; lì dentro c'è la famosa sala della conoscenza. -
- Cos'è la sala della conoscenza? -
- É una sala multimediale in grado non solo di informarti su qualsiasi cosa ma è anche una discoteca interattiva. -
- Una discoteca interattiva? -
- Ovviamente la tua missione non è quella di ballare, ma bensì di documentarti sulla vita di Shida Yagami. -
- Ah, ecco. -
- Vuoi sapere come è fatta la nostra enciclopedia, il wikipedia del 31° secolo? La sala della conoscenza è il risultato di una meravigliosa evoluzione enciclopedica. -
- Woh... - esultò con meraviglia il ragazzo.
- Si tratta di una sala cilindrica rivestita da un vetro di plasma a cristalli liquidi. Quando la accenderai, ti apparirà una creatura digitale con le sembianze di una donna nordica, di nome Lola.
Lola non solo ti risponderà alle tue infinite domande ma ti mostrerà dal vivo la storia del passato con delle rappresentazioni grafiche 3D virtuali talmente realistiche che tu penserai di essere nella realtà.
In verità la sala manda delle onde elettromagnetiche in grado di superare la barriera del tempo e di viaggiare in tutte le epoche del passato.
Queste onde, poi, una volta arrivate alla destinazione prescelta, ti proietteranno delle immagini del passato facendoti rivivere in tutto e per tutto la storia sulla tua pelle. -
- Aspetti, mi sta dicendo che la sala simula graficamente gli eventi del passato? -
- Esatto; i personaggi delle epoche passate che vedrai sono solo delle registrazioni; potrai toccarli ma non interagire con loro; in pratica non potranno vederti e ne sentirti perché tutto quello che tu vedrai è già accaduto. -
- Woh, che ficata! -
- Potrai anche vedere la storia dei tuoi antenati, lo sai? Dovrai solo farti mettere un casco in testa in modo che Lola, andando a leggere tutte le informazioni remote che ti porti nel tuo DNA, potrà risalire a loro. -
- WOHHHHHHHHHHHH, MA É FANTASTICO!!! -
- Lola sa tutto:
storia, matematica, scienze, biologia, chimica, fisica, fisica quantistica, lingue straniere e aliene, meccanica aerospaziale, elettronica di tutti i tipi, storia dell'arte, storia delle religioni, medicina, la storia della giurisprudenza, pseudo scienza, attualità, spettacolo, moda, libri, biografia dei personaggi storici e famosi, filosofia, chiromanzia, alchimia, musica, sport, teatro, poemi epici, tutto.
La sala ha raccolto tutto il sapere umano e alieno, tutto quello che vuoi sapere è tutto lì. -
- Mia signora, allora wikipedia non c'è più? -
- Lux, quello che tu chiami "wikipedia", ora si chiama "Lola". -
- Ah, ho capito. -
- Lola è un'intelligenza artificiale: è il simbolo del nostro patrimonio genetico e distruggerla sarebbe un reato gravissimo e imperdonabile.
Chi lo dovesse fare, si beccherebbe direttamente l'ergastolo o, peggio ancora, la pena di morte. -
- Ammazza, ma allora qua la cosa è seria. -
- E lo è! -
- Non mi vorrei trovare nei panni dei disertori. -
- Lux, non sto esagerando affatto: distruggere la sala della conoscenza è come sterminare in un attimo la specie umana; sarebbe come uccidere migliaia e migliaia di individui in una sola volta. -
- Tranquilla, mia signora, userò la sala con massima attenzione. -
- Lo so, Lux, io mi fido assolutamente di te ed è per questo che ti ho affidato questa missione. -
- Non la deluderò. -
- Lo so, caro. Ora vai alla fermata del bus stop; Il pullman spaziale ti porterà su Mercurio. -
- D'accordo! -

Detto questo, il ragazzo uscì dalla Casa Bianca e si avviò verso la fermata, dove lì arrivò il pullman dopo alcuni minuti.

 

Verso Mercurio

Durante il viaggio, Lux mandò un sms virtuale a Michelle dal suo braccialetto elettronico, sperando che la sua amica stesse bene.
I due avevano un App installata all'interno dei loro apparecchi, chiamata "Fast messangers".
Lux si registrò con il nickname "KnosPunter" (
KP), mentre Michelle, invece, scelse il nome "PrettyGirl" (PG):
 

FAST MESSANGERS.usa

21 giugno 3005, ore 10:12


- Ciao, come va? - KP
- Insomma... :-( - PG 
- Come mai? 0.o - KP
- Lasciamo perdere... Che fai di bello? - PG
- Mi sto dirigendo su Mercurio per ordine di Lady Earth. Mi sto recando alla sala della conoscenza. - KP
- Ah, bene! :-) - PG
- Devo raccogliere qualche informazione su Shida Yagami. - KP
- Qualcosa non va con il suo libro? - PG
- No, no, la presidentessa vorrebbe altre informazioni che non si trovano nei documenti storici. - KP
- Ah, capito! - PG
- Hey, non mi hai detto ancora come è andata l'appuntamento. - KP
- Appuntamento? 0.o - PG
- Si, intendo l'appuntamento con Morgan, quello che avevi il 15 giugno scorso. - KP
- Ah... e... si, è andato tutto bene, grazie... - PG
- Qualcosa non va? - KP
- Ti ho detto che sto bene, Lux! - PG
- Scusami... :-( - KP
- No, scusami tu. Ultimamente sono un po' brusca, lo so. - PG
- Ti va di parlarne un po'? - KP
- No! - PG
- Ok... - KP
- ... - PG
- ... Stasera ci sei? Ti offro qualcosa al ristorante di Cramsh se ti va. - KP
- Grazie, ma non posso venire. - PG
- E perché? - KP
- Senti, se ti ho detto che non posso venire, non posso venire, ok? - PG
- Hey, hey, d'accordo, ok, scusami... :-( - KP
- E un'altra cosa: quando dico di "no", NON DEVI INSISTERE, É CHIARO??? - PG
- Hai ragione, Michelle, a volte sono un po' invadente, ti chiedo perdono. :-( - KP
- Ho un terribile mal di testa e non mi sento nelle condizioni di uscire, ecco perché ho detto a Lady Earth che almeno per oggi non posso partecipare alla missione. - PG
- Capito... - KP
- Io ora devo andare... Ho bisogno di altre ore di riposo per farmi passare questo maledetto mal di testa, quindi, almeno per oggi, non mi contattare, ok? Sennò potrei risponderti male, ti ho avvertito Lux. - PG
- Ok, ok, non ti disturberò, tranquilla. :-( - KP
- Bene, ciao! - PG

 

I toni bruschi di Michelle lasciarono Lux senza parole: mai fino in quel momento l'amica si era rivolta a lui con tanta aggressività ma il ragazzo sapeva benissimo che il motivo del suo comportamento era causato da Morgan, odiandolo cosi ancora di più.
I suoi sentimenti nei confronti dell'amica divennero sempre più forti e vederla soffrire lo fece star male ancora di più.

- L'amore è bello quando è litigarello, è? - gli disse Steve il quale, guardando il ragazzo dallo specchietto retrovisore, lo vide triste.
- Purtroppo, per mia sfortuna, è fidanzata, senza contare anche con un ragazzo che non l merita. - rispose Lux.
- Tranquillo, caro, ormai questa cosa è un classico. -
- Ma perchè le ragazze si fidanzano sempre con i ragazzi sbagliati e violenti? Se vedono che un ragazzo è dolce, lo ignorano mentre se vedono uno violento, si innamorano subito. -
- Hey, hey, hey, non andare oltre, figliolo. Non fare tutta l'erba un fascio, a nessuna ragazza piace fidanzarsi con una persona violenta.
Chi ti ha detto che il suo ragazzo è cosi? -
- Nessuno, è solo una mia supposizione, dato che trovo sempre qualche livido sul corpo della mia amica. 
Non è normale che una ragazza riporti quei segni e poi, se fosse maldestra, non penso che una persona cosi si faccia male ogni giorno in quel modo. -
- Beh... non puoi accusare qualcuno se non hai delle prove certe. -
- É vero, ma se Michelle amasse veramente Morgan, dovrebbe essere felice, giusto? Quella volta al torneo robotico, lei non si era alzata nemmeno per una volta per andare a salutare il suo ragazzo, come mai???
Vedere l'amore della propria vita dovrebbe essere un momento gioioso, giusto? Troppe cose non mi convincono in questa storia. -
- Woh, che deduzione impeccabile che hai. Hai mai pensato di fare il detective? -
- Uhm... potrebbe essere il lavoro della mia vita, perché no?!! -
- Questo Morgan com'è di carattere? -
- É il classico figlio di papà, presuntuoso, arrogante, snob da quattro soldi e incapace di provare un minimo di sentimento di compassione. -
- Ammazza, quanto lo odi, ragazzo. -
- Lui odia me solo perché sono un caro amico della sua ragazza. Morgan è proprio lo stereotipo del ricco insensibile, miserabile nell'animo e arrogante, Michelle invece è una ragazza dal cuore d'oro:
spesso ospita a casa sua i più bisognosi per farli mangiare e dormire, e dona sempre qualche suo avere in beneficenza. 
Lei si che è una brava ragazza ricca che i suoi simili dovrebbero prenderla come esempio. 
Ho sempre disprezzato la classe alta. -
- Ti capisco, ragazzo. -
- Anche Lady Earth assomiglia molto alla mia amica. -
- Lady Earth è sempre Lady Earth! Suo padre, invece, era un mostro ma la figlia ha dimostrato con ottimi risultati di essere estremamente diversa da lui.  -
- Esatto! -
- Oh, ecco Mercurio, stiamo arrivando. -

 

Mercurio, Università di Cristoforo Colombo della Sapienza

Dopo 12 minuti di viaggio, il pullman spaziale atterrò su Mercurio, nella capitale del pianeta “Campo copernicano”, dove il ragazzo si diresse verso le università della città.

La città si presentò sempre come quella di New York:
grattacieli alti in stile futuristico, tubi di vetro celeste che trasportavano persone o veicoli, veicoli volanti di ogni genere che circolavano in cielo e da terra, e un infinito via vai di gente di tutti i tipi: umani e non.

Lux però vide anche le particolarità della città:

Grossi musei, con architettura simile a quella della Casa Bianca, i quali mostravano all’uscita statue raffiguranti alieni e umani in varie posizioni. 
Un altro museo, invece, raffigurava due leoni d’oro all’entrata in posizione di riposo ma con aria vigile, e inoltre il ragazzo osservò in lontananza una sottile torre come quella di Tokyo, avente i colori della bandiera dell’Italia, alta 200,00 m. e avente al suo interno negozi, supermercati, e centri privati, come la piscina, la palestra e il campo da tennis, dove ogni anno si riunivano i migliori giocatori di tutta Human Nation. Inoltre la città era ricca di lussuosi ristoranti in stile italiano a 8 stelle, cinema multimediali e soprattutto grandi banche, dato che Mercurio era considerata la sede bancaria.


Università

Finalmente Lux arrivò ad una delle università della città, immerse in un prato verde che dava l’impressione ai passanti di trovarsi in un paradiso terrestre, costituito da un sapere che si faceva sentire nell’aria.
Tale università si chiamava “Cristoforo Colombo della Sapienza”, una delle facoltà più prestigiose di Campo Copernicano.

Una volta entrati nell’edificio, il giovane si trovava davanti ad un enorme sala, popolata da milioni e milioni di studenti di Human Nation; il loro via vai continuo non mancò.
Inoltre gli studenti salivano e scendevano i piani tramite una piattaforma circolare che si spostava in alto e in basso grazie grazie al potere di un super magnete posizionato ai due lati della piattaforma; le piattaforme, tramite una potentissima energia magnetica, funzionavano a seconda dell’entrata in funzione dei poli, confinati in tutti i piani dell’edificio.


Una volta salito all’ultimo piano dell’università (20° piano), Lux vide un lungo corridoio con le pareti composte di metallo splendente e di cemento armato all’interno, e un susseguirsi di porte che conducevano alle aule studio.

- La prossima settimana ho un esame di chimica d'avvero tosto. - disse una bella ragazza con gli occhiali a una sua amica, passando davanti al ragazzo.
- Quanto ti dura l'esame scritto? - le chiese l'altra.
- Circa un'ora e mezza ma io mi sono preparata a dovere. -
- Ottimo! . 

Le due ragazze risero fra loro, mentre Lux arrivò in una piazza del corridoio, dove si trovò intorno a 5 porte scorrevoli di colore celeste–metallo in forma semi–cilindrica.

Una volta aperta una, facendosi visualizzare con uno scanner dall’alto, egli entrò all’interno.


Sala della conoscenza

La camera era spaziosa ma cilindrica con base circolare piatta e costruita interamente di vetro a plasma. Il luogo era un po’ oscurato, colorato interamente di blu scuro, dato che la camera era in stato di stand-by.

Davanti a lui c’era una tastiera bianca interattiva a forma di semi circonferenza simile a quella di un computer.
 


Lux, cliccando sul tasto “Invio”, fece attivare la sala con un insieme di dati numerici che formarono, in forma di grande ologramma digitale, un volto chiaro, magro e poco definito di una donna dagli occhi blu, la quale gli disse:

- Salve, il mio nome è Lola e sono un’intelligenza artificiale, creata dal computer centrale delle università di Campo Copernico.
Benvenuto nella Sala della conoscenza, dove puoi vedere di tutto:


storia, attualità, politica, economia e discipline integrali, come Statistica, matematica e quant'altro. 
Inoltre puoi anche ascoltare e ballare tutte le canzoni che hanno segnato la storia degli esseri umani.
Io ti farò viaggiare attraverso lo spazio e il tempo ma tutto ciò che vedrai tridimensionalmente non potrai toccarlo. -
- Ciao Lola, il mio nome è Lux e vorrei che tu mi portassi virtualmente a Tokyo nell’anno 2402, nel giorno in cui un famoso monaco buddista, di nome “Shida Yagami”, scrisse per la prima volta il libro della provvidenza. -
- Nulla di più semplice! - rispose lei - Sto caricando in questo momento tutti i dati relativi a Shida Yagami.
Ti ricordo che quando ti porterò virtualmente a Tokyo del 25° secolo,
 non potrai ne toccare e ne comunicare con le persone che incontrerai.
Loro non possono vederti e ne sentirti, ma tu si. Assisterai anche Shida Yagami nei suoi momenti salienti della sua vita. -
- Bene! - rispose contento Lux.

Ad un tratto un’accecante luce aurea avvolse tutto il corpo del ragazzo, attirandolo e facendolo viaggiare in tal modo alla velocità della luce tra il tempo e lo spazio, tra la realtà e il mondo virtuale, proiettandolo in pochi secondi a Tokyo del 2402.
 

Tokyo, 2 luglio 2402

Lux, vedendo i grattacieli nipponici, con autoveicoli che sfrecciavano nel cielo e sulla terra, gli sembrò di essere nella realtà, ma in verità tutto ciò che vedeva era soltanto una registrazione simulata della città al livello virtuale;
anche se il ragazzo poteva toccare gli oggetti, ciò era lo stesso un'illusione, dato che lui era solo in quel momento come un telespettatore che guardava un film dalla TV.

La gente che passava non notava la sua presenza, dato che tutto ciò era solo una registrazione di quel periodo e nient’altro, proprio come entrare all’interno di una videocamera e rivivere i momenti ripresi e registrati dall’oggetto.

Essendo nel 25° secolo, non c’erano ancora sparsi nel cielo i tubi antigraviazionali che risucchiavano le persone per spedirli poi in destinazioni, da loro prescelte, anche lontane.
All’epoca i mutanti erano considerati solo la feccia della società, dato che non c’era ancora un decreto antidiscriminatorio che li difendesse.


Lux infatti vide dei ragazzi che stavano maltrattando un povero barbone mutante, indifeso e apparentemente innocuo. Il ragazzo ebbe un fortissimo desiderio di andare ad aiutare quel povero mutante, ma non poteva farlo, dato che tutto ciò che vedeva era già accaduto.
Accanto a Lux c’era la gigantesca proiezione digitale di Lola, la quale ricordò a Lux:

- Come già ti ho accennato prima, tutto ciò che vedi è solo una registrazione storica di un giorno molto particolare:
2 luglio 2402. -

- Scommetto che questo sia il giorno in cui Shida Yagami ha iniziato a scrivere le sue profezie, vero? - gli domandò lui.
- Esatto! - rispose la donna - Ora ti porto nel suo appartamento. -


Casa di Shida Yagami

Detto ciò Lux, colpito dallo stesso raggio di luce di prima, si ritrovò in un appartamento spoglio, semplice, anche se complesso nelle sue caratteristiche futuristiche:
il frigorifero per esempio era sostituito da un apparecchio isolante di plastica, precisamente nucleare, in grado di mantenere i cibi più al lungo di un frigorifero normale, per esempio:
Il frigorifero era capace di mantenere una bottiglia di latte anche per un mese intero, a seconda della sua scadenza; l’apparecchio nucleare citato in precedenza, invece, era capace anche di ritardare la data di scadenza di un alimentare; l’apparecchio in questione si chiamava: “frigoricleare”, nome nato dall’unione di “frigorifero” e “nucleare”.
Il frigoricleare fu sostituito poi dal 29° secolo da un altro apparecchio molto sofisticato, capace anche di eliminare (nel senso di bloccare del tutto) la scadenza dei cibi per poi mantenerli anche in eterno; tale apparecchio si chiamava:

frigocrigenica”, nato dall’unione di “frigorifero” e dal termine “criogenica”.

Il frigocrigenica venne usato in enorme scala universale nel 31° secolo.

Essendo in Giappone, Lux vide il parquet sul pavimento della casa di Shida con delle porte di plastica scorrevoli orizzontalmente e con delle pareti bianche, costituite da cemento armato e cartongesso.
Entrando nella stanza, il ragazzo vide una finestra alla sua sinistra, un letto davanti a nordovest e dei mobiletti alla sua destra; egli poi vide il famoso profeta dormire nel suo letto, impegnato ad affrontare uno dei suoi ennesimi incubi, agitando la testa a destra e a sinistra.
Ad un tratto l'uomo si svegliò di colpo, mostrando una fronte gelata con l’aumento costante del suo battito cardiaco e della sua respirazione, quasi come se stesse avendo un collasso nei polmoni.

Egli si presentò come un uomo adulto sui 51 anni e mezzo, pelato (anche se con qualche capello intorno alla nuca), occhi a mandorla marroni, naso affusolato, viso un po’ paffuto (ma non molto), qualche ruga sulla fronte e inoltre era fisicamente muscoloso (anche se non di molto) e indossava un kimono rosso con un simbolo sulla fronte (una specie di stella).

Spaventato Shida intercettò un suo amico attraverso un braccialetto elettronico (l’antenato dei braccialetti che usavano Lux e i ragazzi), dicendogli:

- …È successo di nuovo! -
- Mi dispiace. - rispose l’amico - Non hai parlato con il tuo psicologo di questi incubi? -
- Sogno eventi futuri che poi si realizzano; non so proprio come uscirne fuori da questa situazione. -
- Potresti interpretare questi incubi scrivendoli in un diario, o magari in un libro, in modo da trarre così un significato comune. -
- Dici che si può fare?... -
- Provaci! -
- Non so che dirti: sembra una cosa così inutile… -
- Io non direi proprio: 
uno studente, prima di scrivere un tema o un saggio breve, si fa una mappa concettuale delle sue idee su un pezzo di carta, in modo da trarre poi un’argomentazione inerente alla traccia. -

- Beh, tale ragionamento non fa una piega. Forse potresti avere ragione… -
- Senti, posso darti un consiglio? -
- Dipende. -
- Perché non pubblichi un libro sulle profezie future che avrai in seguito? Così potrai aiutare chiunque a prendere determinate precauzioni e forse chissà se poi in futuro qualcuno ti sarà devoto. -
- Così? Su due piedi? -
- Dai! Potrebbe essere la tua occasione fortunata. -
- Cosa intendi per “fortunata”? Non capisco. E poi un monaco buddista come me non può perdere il tempo a scrivere un libro di profezie. -
- Ma non capisci? Le tue profezie sono vere al 100%!!!
Quando finirai il libro, prima di pubblicarlo fai uno sforzo a sognare qualche profezia di un avvenimento che avverrà a breve, così la gente crederà in te. -

- Facile a dirsi che a farsi. Non sono io a decidere quale tipo di profezia sognare, è la mia mente che agisce per me. -
- Senti:
scrivi un libro, pubblicalo e basta!!! Ascolta per una buona volta i miei consigli, altrimenti mi avrai contattato inutilmente, non ti pare? -

- Ok! - rispose Yagami con aria rassegnata, ma convinta - Spero con tutto il cuore di seguire il tuo consiglio. Non ti prometto niente ma farò del mio meglio. -
- Bene!!! Ci conto! - 
- Ti ribadisco che non ti prometto niente!!! -
- Ok, amico… Però Yagami, cerca di risolvere il problema, ok? - gli disse l’amico con tanta premura.
- Lo farò amico. Ora ti devo salutare; devo sbrigarmi a prendere il treno per andare al monastero sul monte Yamatumi. -
- Ok, Yagami, e ricordati del mio consiglio, ciao! -
 

Monastero di Yagami, monte Yamatumi

Lux, acchiappato di nuovo dalla luce accecante di prima, fu teletrasportato direttamente al monastero di Yagami, sul monte Yamatumi, chiamato così dal nome di una delle antiche divinità del Giappone “Yamatumi = maestro delle montagne” e padre Konohana-sakuya (incarnazione dei fiori).
 


Il monastero si presentava un enorme castello in stile medievale, alto circa 30,00 m, costituito da fortezze inespugnabili e costruito con mattoni di cemento armato.
All’interno del castello Lux vide un enorme recinzione di villaggi, immersi in un prato verde primaverile con alberi di ciliegi e di foglie rosse, e le case erano in stile antico (periodo Edo), con tetti a spioventi leggermente tondi, porte scorrevoli di plastica e legno, e molte fontane in stile orientale da per tutto
.

Shida Yagami si trovava al centro della zona, in un grande monastero costruito in pietra e cemento; entrando nell’edificio il ragazzo vide l'uomo inginocchiato di fronte alla grossa statua del Buddha, pregando in silenzio con un'aria però molto tesa; in quel momento un uomo di una certa età si avvicinò adagio, adagio a lui:

alto 2,10 m, pelato completamente, fisico snello con due sottili filamenti di barba bianca che gli colavano dal muso con il pizzetto bianco al centro, gli occhi a mandorla un po’ piccoli, rughe sulla fronte, piccole borse sotto gli occhi, sguardo molto saggio e indossava una lunghissima toga rossa con addosso ideogrammi giapponesi gialli e simboli nipponici neri.

L’uomo anziano, notando la tensione del suo discepolo, gli chiese con voce calma e concentrata:

Cosa sarà mai che ti affligge in questo momento, figliolo? -
Lo sa meglio di me, maestro; in questi giorni sto continuando ad avere visioni profetiche nei miei sogni. - gli rispose Shida.
I sogni sono segnali premonitori, ma indugio che tu già lo sappia. Anche io un tempo, leggiadro ragazzo che ero, mi imbattevo in sogni di tal tipo, incontrando creature immonde, rinnegate dal regno degli dei. -
- Come dovrei combattere queste visioni? -
-  I nostri demoni possono essere sconfitti se non combattuti con vigliaccheria. È di estrema rilevanza combattere le proprie paure del passato, al fine di diventare se stessi la paura stessa.
Quindi figliolo sii tu la tua paura più profonda e conoscerai la via verso l’illuminazione. -
Un mio amico mi ha consigliato di affrontare tali paure, scrivendole e pubblicandole in un libro. -
Ogni scelta partorita con l’intelletto è una scelta partorita con successo!!! Guardati intorno, assumi il potere sul tuo destino e conoscerai te stesso. Ascolta il tuo cuore e udirai la tua coscienza; fai la cosa giusta, figliolo. -
- E se invece dovessi fare la scelta errata? -
- È inevitabile in questa vita bandire la nostra facoltà di commettere errori, ragazzo. Gli errori esistono con uno scopo didattico e morale: sbaglia e scoprirai la retta via. -
Ma io provo una paura enorme nel sbagliare. -
- È sciocco da parte tua pensare a ciò: sbagliare mobilita l’uomo per una retta via migliore. -
E se invece gli errori mi porterebbero alla morte? -
- Anche figliolo, anche! Sarà d’insegnamento per qualcun’ altro. -
Ancora una volta mi sento piccolo e insignificante davanti alla sua enorme sapienza. -
Le vie delle conoscenze sono infinite, figliolo. Quando raggiungerai l’illuminazione te ne renderai conto. -
Mi scusi per la mia franchezza, ma "sbagliare" è giusto secondo lei. -
- Domanda alquanto complessa, caro. Essa è una lama a doppio taglio, ma ti racconto volentieri il primo capitolo della storia della nostra genesi:

Nella zona del sol levante scesero dal cielo due divinità:
Izanagi e Izanami, i quali, come già ben sai, crearono il Giappone.

Quando però si incontrarono per il loro rito di accoppiamento, fecero un imperdonabile errore:
Izanami fu la prima a salutare suo marito e perciò furono castigati quando in seguito i loro primi due bambini, Hiruko e Awashima, nacquero deformati.

Quando i genitori compresero l’errore rifecero il rito e questa volta fu il marito a salutare la moglie. Così entrambi ebbero figli sani e forti.
Ti ho raccontato tale storia per insegnarti che al mondo non bisogna mai temere di sbagliare.
Fai ciò che ti senti di fare, figliolo. -

Da queste parole sagge dell’anziano, Shida analizzò meglio la situazione e si rese conto finalmente di dover affrontare in tutto e per tutto le sue paure. Così l’uomo ringraziò l’anziano e Lux, invaso di nuovo dalla luce, fu proiettato verso il tardo pomeriggio del 2 luglio 2402, quando l'uomo iniziò a scrivere le sue prime profezie in un diario.
Shida, ogni volta che si alzava dal letto, trascriveva ciò che sognava e così via.


3 agosto 2402

Lux poi fu proiettato nel giorno "3 agosto 2402" quando Shida profetizzò il futuro attacco dei rettiliani del 1° agosto del 3005. 
Egli vide che lui scrisse la profezia ma ciò non fu lo stesso di grande aiuto, dato che non poteva leggere nella sua mente e così chiese a Lola:


Lola, potresti per favore dirmi che cosa sta pensando in questo momento Shida? -
- Dati non rilevabili! - rispose lei - Nei miei innumerevoli file non ci sono le programmazioni di pensiero delle persone d’epoca, spiacente. -
- Capisco! - esclamò un po’ deluso Lux Ma non potresti per favore darmi qualche indizio? Solo uno? -
Beh, uno ci sarebbe! Se vuoi ti porto nel momento in cui Shida confessa un indizio privato a qualcuno. -
Ok! -


5 settembre 2402

Così Lux fu catapultato nel giorno 5 settembre 2402, il momento della pubblicazione del libro.
Shida Yagami andò nel monastero per far pubblicare il suo libro da un monaco editore buddista, di nome "Okinawa Hazuki", soprannominato: Chicco l’indovino, pelato anche lui e alto 1,88 m con gli occhi a mandorla, un naso sottile e un bel affusolato, delle labbra sottili, un bel viso, un fisico esile e indossava una tunica nera con ideogrammi giapponesi bianchi.

Shida, quando presentò il libro da pubblicare a Okinawa, lo avvertì anche di una cosa, dicendogli:

Nelle ultime pagine, dall’anno 3005 fino al 3008 dc ci sono delle profezie che desidererei tanto che tu le traducessi metaforicamente, per esempio la profezia che sta a pag. 445, quella del 1° agosto 3005, profetizza una violentissima guerra come vedi. Rispetta lo stesso il contenuto nella traduzione, ok?
C’è un umano qui che viene da molto lontano e che si scontrerà con questi nemici, vedi?
Vorrei che tu descrivessi questo ragazzo come l’uccello di fuoco e i suoi nemici come i corvi assassini.
E poi alla fine questo ragazzo se la dovrà vedere con il capo dei corvi, il più duro di tutti.
Come vedi ambedue hanno la stessa forza, ma solo uno dei due riuscirà a vincere la battaglia:
uno di questi ragazzi si distinguerà dal male, però ometti l’aggettivo “male”, ok? Metti solo: “distinguerà" -
- Ok, non ti preoccupare. - lo tranquillizzò l'editore - Farò del mio meglio e comunque “auguri”!!! -
- Grazie. - esultò felice l'uomo.
 

Sala della conoscenza

Improvvisamente Lux tornò nel 31° secolo, all’interno della Sala della conoscenza ed era confuso e sbalordito.
Egli, pur avendo capito che alla fine si dovrà distinguere dal male, la notizia non gli entusiasmò lo stesso, dato che il 2 giugno precedente il suo defunto avversario Zarox gli disse che presto lui sarebbe diventato maligno a causa dell’aumento degli Sfiga volt del suo “maleficio oculare”. E poi chi era la persona forte quanto Lux? Chi possedeva i suoi stessi poteri?
La situazione stava diventando sempre più misteriosa.
Lola, vedendo l'ospite con aria stupita, gli domandò con premura:

Qualcosa non va? -
- Finalmente ho capito in cosa mi dovrò distinguere!!! - replicò lui - Ma a causa del mio maleficio oculare non credo che riuscirò a mantenere al lungo la mia purezza, purtroppo. -
- Di quanto è arrivato il tuo maleficio oculare? -
- L’ultima volta è arrivato a 2500 Sfiga volt. -
- Secondo me hai una possibilità per salvare la tua purezza. Se è vero il fatto che il tuo maleficio sia arrivato fino ai 2500 Sfiga volt, allora la tua mente è più forte di esso. Quando arriverai a 3000 Sfiga volt inizialmente la tua mente verrà manipolata, ma se invece riuscirai a trovare la forza e la purezza dentro di te, allora vincerai questa sfida. -
- Veramente? - 
disse felice Lux - Come lo sai queste cose, se posso saperlo? -
- Ormai tutti noi conosciamo gli effetti del maleficio oculare: io dispongo di molti archivi digitali riguardo a ciò. -
- Oh, grazie per avermi incoraggiato Lola. -

- Di niente! - replicò la donna, sorridendogli felice - Se hai bisogno di qualcosa io sarò sempre a tua disposizione. -
- Grazie. -


Copyright di Bruno Rinaldo (alias LuxKatoUlisse).

   
 
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