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Autore: VanityStockJeibii    06/03/2014    2 recensioni
Cosa succederebbe se tuo fratello si innamorasse di te? E se un ragazzo in vacanza nella tua città ti piacesse da star male e alla fine ti scaricasse senza spiegazioni?
E' la storia di Hayley Jay Williams, nata a Miami e finita a Londra a causa della separazione dei suoi genitori.
"Se avessi saputo tutto questo all'inizio, non avrei mai seguito mia madre, lo giuro!"
In questa storia oltre a Justin, sono presenti anche i One Direction, visto che il fratellastro della protagonista Hayley Jay Williams sarà proprio Harry Styles. Justin comparirà non prima del 3-4 capitolo.
Pagina Facebook: http://www.facebook.com/NeverLetYouGoFanfiction?fref=ts
Trailer FF: http://www.youtube.com/watch?v=Ug4KpYtvhy0
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Il mattino seguente mi sentivo abbastanza amareggiata. Già dal momento in cui aprii gli occhi. Non ricordo di essermi mai svegliata già di cattivo umore, ma quel giorno era diverso. Stavo dicendo addio a Harry, o come mi divertivo a chiamarlo ‘il fratello della porta accanto’, anche se in realtà era di fronte. Ero sulla soglia di casa con la mia valigia e mi guardavo intorno come quando dissi addio alla mia casa di Miami. Ero consapevole che non sarei tornata per molto tempo se non per gravi imprevisti che speravo vivamente non ci fossero. Sospirai pensando a quanto mi sarebbe mancato tutto questo, ma lo stavo facendo per il bene di Harry e per il mio. Forse egoisticamente più per il mio. Ero stanca di tutta quella situazione e il distacco mi avrebbe fatto bene, almeno per un po’.
-“Piccola dobbiamo andare.” Mi chiamò Justin che era intento ad entrare in macchina.
Mi voltai verso di lui sorridendogli e dopo aver dato un ultimo sguardo alla casa, mi chiusi la porta alle spalle cercando di non voltarmi più per nessuna ragione al mondo.

**

-“Oh, tesoro mio! Mi mancherai tantissimo. Promettimi che mi chiamerai tutti i giorni.” Continuava a ripetere mia madre mentre quasi mi soffocava in un abbraccio.
Io del resto ridevo divertita dal suo comportamento. Prima che ci trasferissimo a Londra, io e mia madre non avevamo mai avuto un bel rapporto. Certo, le volevo bene ma litigavamo di continuo e mio padre ci si trovava sempre in mezzo. Credo che le tante esperienze che abbiamo vissuto qui ci abbiano unite e rafforzate.
-“Non preoccuparti mamma. Ti prometto che ti chiamerò ogni volta che ne avrò la possibilità! Mi mancherai anche tu, credimi.” Sorrisi lasciandole un bacio sulla guancia.
Dopo aver terminato i saluti, mi voltai verso Justin, Jamie e Faith e sorrisi. Jamie mi fece segno di raggiungerli e dopo aver accennato un ultimo saluto a Des e mia madre, mi diressi da loro. Insieme attraversammo l’entrata per il check-in pronti per tornare a casa.

**

Eravamo in viaggio da ore ormai e Justin si era addormentato accanto a me, mentre Jamie e Faith leggevano riviste dietro di noi. Io invece guardavo fuori dal finestrino chiedendomi cosa sarebbe successo da quel momento in poi. Quando prendevo una decisione, al novanta percento alla fine ci ripensavo per paura delle conseguenze. Ma questa volta non sarebbe dovuto accadere. Se ci avessi ripensato sarei tornata al punto di partenza e non potevo permetterlo. Così, cercando di distrarmi, mi infilai gli auricolari e mi addormentai ascoltando musica.
-“Hei, Hay siamo arrivati!” Jamie dal sedile dietro al mio mi picchiettava sulla spalla cercando di svegliarmi mentre Faith faceva lo stesso con Justin.
Quando aprimmo gli occhi, ci guardammo e scoppiammo a ridere per le facce assonnate che avevamo. In pochi minuti fummo fuori dall’aereo e dopo aver aspettato per venti estenuanti minuti le nostre valige, uscimmo dall’aeroporto, dove ci aspettava la mamma di Jamie. Era strano, prima di allora sua madre non aveva mai accettato che uscissimo fuori città senza un supervisore e adesso mandava tranquillamente sua figlia in un altro continente per tre mesi di fila. Evidentemente mia madre era una strega o una maga della persuasione.
Quando tornai a casa, mio padre non c’era. Forse era ancora a lavoro. Così salii in camera mia e cominciai a disfare i bagagli. Non ci misi molto visto che avevo portato relativamente poche cose. Così recuperai la mia fotocamera e dopo aver preso la mia incredibilmente bellissima nuova macchina, andai allo studio fotografico del signor James per stampare le foto che avevamo fatto in quei tre giorni.

**

-“Arrivederci signor James, è stato un piacere come sempre!”
Ero appena uscita dallo studio. Non ci avevo messo molto, solo quindici minuti. Così dopo aver messo le foto in borsa, chiamai Justin e gli proposi di sfruttare un po’ il buono che mi aveva regalato e andare a registrare qualche canzone in studio.
Ci eravamo dati appuntamento lì ed essendo io già in città, arrivai prima di lui. Quando lo vidi arrivare non potei fare a meno di sorridere e scesi dalla macchina.
-“Finalmente, era ora che arrivassi!” Scherzai avvicinandomi alla sua macchina mentre lui scendeva.
-“Non ci provare. Eri già in città, era ovvio che arrivassi prima di me!” Mi canzonò scoccandomi un bacio.
Risi divertita e mano nella mano entrammo nel possente edificio che avevamo davanti. Essendo la prima volta che ci entravo mi sentivo leggermente spaesata, ma Justin ci era già stato un paio di volte e mi fece strada fino allo studio 24. Al suo interno c’erano due tecnici che stavano sistemando le apparecchiature. A quanto pareva, Justin aveva chiamato per avvisare che saremmo arrivati a breve e dopo aver terminato il loro lavoro, andarono via. Mi guardai intorno e quello studio era molto avanzato. Quello dei ragazzi a confronto era roba antica. Era grande e ben attrezzato e c’erano tutti gli strumenti che volevamo.
-“Non ti ringrazierò mai abbastanza per questo regalo.” Ammisi guardando Justin negli occhi.
-“L’ho fatto col cuore. Non c’è bisogno che mi ringrazi.” Mi rispose sorridendo.
-“E invece devo. Avrai speso una fortuna per tutto questo e sinceramente non saprò mai come ripagarti.” Continuai abbassando lo sguardo.
-“Ehi. Ehi, guardami.” – Mi alzò il viso con due dita e guardandomi negli occhi, sorrise ancora. – “L’ho fatto con piacere. Mi basta il tuo sorriso per stare bene. E’ tutto ciò di cui ho bisogno. Sapere che tu sei felice mi ripaga a sufficienza!” Continuò accarezzandomi una guancia.
-“E ora a lavoro!” Disse pizzicandomi una guancia e facendomi ridere.

**

Justin’s p.o.v. Una settimana dopo…
Era ormai una settimana che Hayley componeva, scriveva e registrava senza sosta. Era come se avesse un milione di cose da dire e si sfogasse con la musica. Da quello che ero riuscito a capire, aveva deciso di troncare i rapporti con Harry e anche se mi dispiaceva che ci stesse male, egoisticamente ero molto sollevato. Quel ragazzo aveva uno strano potere su di lei e la cosa mi aveva sempre preoccupato parecchio. Hayley non ne era a conoscenza, ma già da tre giorni ero in contatto con un importante produttore, quale Dr. Luke che aveva assistito per caso ad una nostra registrazione ed era molto interessato a lei. Ci sentivamo giornalmente e ogni qual volta avessi una nuova canzone registrata, gliela inviavo e lui si convinceva sempre più di volere Hayley come cliente. Non le avevo detto nulla perché volevo che fosse una sorpresa. Amava la musica ed ero sicuro che avrebbe accettato, me lo sentivo. Quando il mio cellulare cominciò a vibrare, tornai alla realtà e risposi senza neanche controllare chi fosse.

-“Pronto?”
-“Pronto, signor Bieber?”
-“Dr. Luke! Mi dica.”
-“Ho deciso. Voglio parlare con la ragazza oggi stesso e se possibile, firmare un contratto.”

Quasi mi strozzai con la mia stessa saliva.

-“M.. Ma certo! A che ora possiamo incontrarla?”
-“Tra due ore va bene? Alle 5.”
-“Va benissimo! Ci saremo!”
Riattaccai e mi alzai di scatto andando nel pallone. Dovevo assolutamente trascinare Hayley in studio e sapevo che ci avrei messo un po’.

**

Hayley’s p.o.v.
-“Arrivo!”
Ero intenta a lavorare su un nuovo testo e quando andai ad aprire la porta mi trovai davanti Justin con un’ aria particolarmente agitata. Era già qualche giorno che era strano, ma oggi sembrava davvero sconvolto.
-“Ehi, che succede? Hai una faccia…” Dissi infatti.
-“Oggi dobbiamo andare in studio alle cinque.” Disse velocemente entrando in casa.
Faceva avanti e dietro nervosamente ed ero sempre più confusa.
-“In studio? Perché?” Aggrottai la fronte non capendo il motivo di tanta agitazione.
-“Ti prego Hayley. Ti fidi di me?” Mi domandò guardandomi con aria preoccupata.
Annuii confusa e subito dopo mi trascinò in camera mia dicendomi che dovevo mettermi qualcosa di particolare, insomma dovevo vestirmi come se ci fosse chissà quale occasione. Forse era impazzito e voleva uccidermi per poi sbarazzarsi del mio corpo, oppure voleva chiedermi di sposarmi? Oddio..

Avvolte mi chiedo com’è possibile che siamo la stessa persona. Oh mio dio. Era troppo bello per essere vero! Ammettilo che ti sono mancata, dai! Sinceramente? Per niente. Ma come? Ti ho anche lasciata stare nel periodo di vacanza. E credimi, ne avevo di cose da dire! Diciamo che se tu ti ammutolissi per sempre faresti un grande favore all’umanità. Nessuno può sentirmi a parte te, idiota. Ti odio.

Tornai alla realtà e quando Justin fu uscito, cercai qualcosa da indossare anche se non avevo ancora capito a cosa servisse tutto questo. Optai per una gonna a vita alta a palloncino nera, una maglietta smanicata bianca, un giubbino che arrivava fino sotto il seno, nero e di pelle, delle scarpe tacco dodici laccate nere e degli scaldamuscoli neri che arrivavano fino a metà stinco. Dopo essermi vestita con Justin che mi metteva fretta fuori dalla porta, mi truccai ed uscii dalla stanza con una faccia a dir poco alterata.
-“Se non ti calmi giuro che ti prendo a calci fino alla porta!” Esordii con un’espressione da pazza in volto.
Lui annuì un po’ più sereno e ci dirigemmo in studio. Arrivammo lì alle 16.55 e dopo essere scesa dalla macchina, mi prese per mano e mi fece strada fino ad un ufficio al secondo piano.
-“Justin ma questo non è il nostro studio.” Gli feci notare voltandomi verso di lui.
-“Lo so. Fidati di me, ti prego. Entra!” Mi incoraggiò lui.
La situazione era sempre più strana, ma guidata dalla fiducia che riponevo in lui, aprii quella porta e mi ritrovai di fronte ad un uomo sulla quarantina che se ne stava tranquillamente seduto alla sua scrivania e appena mi vide, sorrise.
-“Oh, signorina Williams! La stavo aspettando, si accomodi.” Esordì l’uomo venendomi incontro.
Io guardai Justin spaesata e confusa, ma lui mi sorrise e mi prese per mano e mi calmai subito. Entrammo insieme e l’uomo tornò a sedersi al suo posto mentre noi ci accomodavamo di fronte a lui.
-“Vorrei presentarmi. Sono Dr. Luke, produttore discografico.” Lui mi porse la mano che a stento riuscii a stringere dato lo shock.
-“Produttore? E… Io cosa centro?” Domandai alternando lo sguardo da lui a Justin.
-“Beh, io ci terrei molto a lavorare con te. Posso darti del tu, vero?” Mi domandò disinvolto.
Io annuii a bocca aperta e non capivo se stessi ancora respirando o fossi già morta.
-“Con me? Ma come..?” Ero davvero confusa e cominciavo a non capirci più niente.
La conversazione andò avanti per un bel po’. Mi disse che avevo molto talento, che era da tempo che cercava un’artista come me e tante altre cose. Voleva farmi incidere un disco, voleva rendermi famosa e darmi l’opportunità di realizzare uno dei miei sogni nel cassetto. Fu palese che avesse già parlato con Justin e non capivo perché non me lo avesse detto prima. Insomma, infondo tutto questo riguardava anche me. Soprattutto me. Quando Dr. Luke mi chiese cosa ne pensavo, mi congedai dicendogli che avrei voluto pensarci un po’ e uscii dagli studi con Justin al seguito.
-“Hayley. Hayley, fermati.” Mi bloccò per un braccio e mi voltai lentamente.
-“Perché non me lo hai detto prima? Pensavi che avrei detto si come se niente fosse?” Domandai un po’ irritata.
-“Ma no, io… Era una sorpresa. Ero felicissimo che un produttore del suo calibro si fosse interessato a te e volevo vedere il tuo sogno realizzarsi.” Rispose lui avvicinandosi sempre di più.
-“Bene. Adesso io devo andare. Vado a piedi perché voglio fare due passi e pensare. Ti prego di non seguirmi.” Fu così che me ne andai senza fare marcia indietro.

**

-“Capisci Faith? Non mi ha detto niente. E’ come se fosse sicuro che avrei accettato ad occhi chiusi!” Sbottai sedendomi a gambe incrociate sul divano del suo appartamento.
Avevo bisogno di parlare con qualcuno o sarei impazzita e mentre camminavo, mi sono ritrovata nei paraggi di casa sua.
-“Hayley, io sinceramente non ho ancora capito quale sia il problema. Insomma, è una cosa bellissima!” Disse lei, sedendosi accanto a me.
-“Una cosa bellissima? Beh, forse… Ma non gli è interessato il mio parere. Infondo ho il diritto di scegliere, no?” Obbiettai.
-“Secondo me tu hai qualche rotella fuori posto.” Asserì lei.

Concordo sorella! Tu sparisci! Antipatica…

-“Quello che voglio dire è… Un produttore discografico vuole farti incidere un disco, il tuo ragazzo ti ha fatto una delle sorprese più belle del mondo e tu? Ti arrabbi con lui perché non te l’ha detto?” Continuò lei alzandosi e facendo avanti e dietro per il salotto.
-“E’ che… Ok, il vero motivo non è questo.” Ammisi abbassando lo sguardo e portandomi le mani tra i capelli.
-“Che succede? Con me puoi parlare, lo sai.” Disse mentre tornava a sedersi accanto a me.
-“Ho paura. Ho paura che la mia vita venga stravolta e che non abbia più un attimo per me, per voi e per la mia famiglia. Ho paura di non poter vedere crescere mia sorella o mio fratello. Ho paura di perdere tutti e di farmi condizionare da un nuovo stile di vita. Sono tornata a Miami perché il cambiamento era stato troppo per me, figurati girare la nazione se non peggio il mondo per un tour.” Confessai tutto. Le mie paure non potevano restare nascoste ancora a lungo.
-“Hay… Sai benissimo anche tu di essere capace di gestire tutto questo. Sei la persona più energica e ribelle che io abbia mai conosciuto, per non parlare della tua gentilezza e di tutte le tue altre qualità. E’ merito tuo se ho degli amici e se non sono rimasta sola in una città che non conoscevo per niente.” Sapevo che venire a parlare con Faith mi avrebbe aiutata.
Non per colmare il mio ego con complimenti ed elogi. Ma perché era capace di cambiare l’umore delle persone. Era in grado di strappare un sorriso anche alla persona più triste del mondo. Aveva delle capacità di persuasione incredibili e sapeva sempre qual’era la cosa giusta da dire nei momenti di bisogno. Ovviamente parlo di cose serie, perché quando quella ragazza non è seria, ne combina una dietro l’altra. Un po’ come me.
-“Grazie Faith.” Sorrisi abbracciandola.
Ero sicura di averla lasciata spaesata dal suo sguardo, ma solo sfogandomi e con una spinta da parte di una delle mie migliori amiche, adesso sapevo cosa dovevo fare. Ne ero sicura.
Fu così che dopo averla salutata, ritornai sui miei passi e una volta arrivata a destinazione, bussai alla porta in attesa di risposta.
-“Si, avanti.”
Entrai nell’ufficio di Dr. Luke e dopo averlo salutato, mi accomodai su una sedia.
-“Ho pensato alla sua proposta. Mi piacerebbe davvero tanto lavorare con lei ed incidere un disco, ma ho delle condizioni non negoziabili da chiarire.” Cominciai ferma e decisa.
-“Non posso prometterti nulla ma… sentiamo!” Rispose lui sempre sorridente.
-“Come ha detto lei, questo è uno dei miei sogni, che desidero realizzare da tanto. Ma ci sono tante altre cose che desidero fare, come ad esempio diplomarmi con i miei amici. Quindi vorrei chiederle di volare basso almeno fino al diploma. Non voglio perdermi tutte le belle esperienze che si vivono al liceo, lasciare i miei amici e il resto. Voglio finire il liceo come una normale adolescente, o almeno in parte e voglio la certezza di non dover abbandonare la mia famiglia per la musica.” Conclusi riprendendo fiato.
Dr. Luke mi guardò sorridendo e si mise a rovistare in un cassetto della sua scrivania, uscendone poi una pila di fogli spillati.
-“Questo è il modello base del contratto. Lo farò riadattare in base alle tue richieste e te lo spedirò direttamente a casa, così potrai farlo visionare ai tuoi genitori. Appena sarà tutto pronto, potremo cominciare a lavorare.” Concluse continuando a sorridere.

**

Non potevo crederci. Il mio più grande sogno stava per realizzarsi e non stavo più nella pelle. Dopo aver parlato con il produttore ero tornata a casa ed ero filata subito a letto perché il giorno dopo avevo scuola. Mi alzai con il sorriso e non riuscivo a togliermelo. Ero troppo felice. Sapere che finalmente la mia musica stava per diventare nota e che io avrei avuto la possibilità di crescere come artista mi mandava letteralmente in tilt. Dopo essermi preparata, uscii di casa e raggiunsi come sempre Jamie a casa sua per aspettare insieme che Justin ci passasse a prendere, ma quella mattina la situazione si rivelò ben diversa. Quando Justin uscì dal suo vialetto con la macchina, mi guardò con occhi spenti e poi andò via. Senza una spiegazione e senza una parola. Io e Jamie ci guardammo e solo allora capii cos’ era successo. Ero talmente presa da tutto il resto che lo avevo messo da parte e non gli avevo neanche chiesto scusa.
-“Emh… Vieni, prendiamo la mia macchina.” Le dissi a sguardo basso cominciando a camminare.
-“Hayley? Cosa è successo?” Domandò lei preoccupata mentre mi raggiungeva.
-“Niente, io… Te lo spiegherò più tardi. Adesso non mi va di parlare.” Risposi aprendo lo sportello della macchina.
Misi in moto e dopo essere uscita dal vialetto, partii dirigendomi verso casa di Faith. Dissi a Jamie di chiamarla e dirle di scendere e poco dopo arrivai, parcheggiando poi sotto casa sua.
-“Buongiorno ragazze! Come mai con questa macchina oggi? E Justin?” Troppe domande. Troppe domande per il mio povero cuore instabile.
Durante il tragitto spiegai loro cosa era successo e dopo una prima protesta di Jamie per non aver saputo prima del contratto, cominciarono a preoccuparsi per la situazione. Io e Justin non avevamo mai davvero litigato da quando stavamo insieme e dovevo ammetterlo. Era stata tutta colpa mia. Quando arrivammo a scuola, parcheggiai nel cortile e scendemmo dalla macchina. Mi guardai intorno ma di Justin nessuna traccia. L’unica cosa che saltava all’occhio erano tutti gli studenti che ci fissavano per merito della mia macchina. Notai anche Louren e le altre cheerleader in lontananza che spettegolavano sicuramente su di noi visti i loro sguardi.
-“Devo trovarlo. Io così finirò per impazzire.” Dissi alle mie amiche correndo verso l’ingresso.
Stavo percorrendo il lungo corridoio degli armadietti quando sentii un armadietto sbattere e un lamento pieno di rabbia in seguito. Mi voltai nella direzione del tonfo e vidi Justin prendersela con l’armadietto in modo stranamente violento. Mi portai involontariamente la mano sul cuore che mi stava facendo male per quella scena. Gli stavo facendo del male e mi stavo sentendo uno schifo per questo. Senza pensarci mi diressi a gran velocità verso di lui e cercai di bloccare il pugno successivo che stava per sferrare a quel povero armadietto tutto ammaccato e per fortuna ci riuscii.
-“Cosa c’è? Non hai già fatto abbastanza ieri?” Domandò apatico senza neanche guardarmi.
-“Io… Volevo scusarmi. Ho reagito male, ma solo perché ero spaventata. Non me lo aspettavo ed ero confusa e…” Parlavo a testa bassa. Non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi.
-“Ti prego, basta. Volevo solo fare una cosa carina per te, una sorpresa. Ma se queste sono le conseguenze, non preoccuparti. Non farò più niente. Chiamerò il produttore e gli dirò di lasciar perdere.” Mi interruppe mentre si avviava in classe.
-“Ho accettato.” Alzai la voce per farmi sentire e lui si fermò in mezzo al corridoio.
-“Cosa?” Fu quasi un sussurro il suo, mentre si voltava verso di me e tornava indietro.
-“Ho… Ho accettato.” Dissi a voce più bassa quando ormai mi aveva raggiunto.
-“Ma… Non capisco.” Ammise.
Gli raccontai tutto. Delle mie paure, dei miei desideri e di come il produttore aveva accettato senza obbiezioni tutto ciò che avevo chiesto. Pian piano vidi il sorriso comparire sul suo volto e il mio cuore prese a battere più velocemente.
-“Scusami, davvero. Non avrei dovuto trattarti in quel modo.” Mi fiondai tra le sue braccia sperando che mi perdonasse.
E ne fui sicura quando lui mi strinse a se e avvicinando le sue labbra al mio orecchio, mi sussurrò ‘Ti amo’.
 
 
 
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Spazio Autrice :D
Ed eccomi tornata dopo un'interminabile pausa! C'è stato parecchio movimento in questo periodo e scrivere è stato un pò complicato, così come pubblicare. Però alla fine ce l'ho fatta, yeeeee! Bene.... TADAAAAAN! Colpo di scena. Dopo essere tornata a casa, Hayley viene letteralmente richiesta da Dr. Luke, un noto produttore discografico. Lei non ne sapeva nulla perchè Justin voleva farle una sorpresa e al posto di essere contenta, che fa?? SI ARRABBIA! D: Alla fine si viene a scoprire che in realtà il motivo è un altro e la situazione, dopo essersi movimentata si ristabilisce. Personalmente quando Justin lascia Hay e Jamie a piedi sono scoppiata a ridere. Mi sono immaginata la faccia di Jamie che non sapendo niente si fa venire i complessi. AHAHAH... Comunque sia, che ve ne pare? La storia sta avendo un'altra grande svolta! La vita di Hayley sta per cambiare e chissà cosa succederà in seguito. Beh, io già lo so... Ma dettagli! 
Mi aspetto almeno qualche recensione u.u Dai che sono stata brava! Prrrrr :P
Non fate caso alla mia idiozia, oggi sono stranamente di buon umore ._.'' anche se oggi dovrei sapere se la mia di vita prenderà una svolta negativa o no. FATEMI GLI AUGURI!
Bene, per oggi è tutto gentaaah! Spero di ricevere qualche recensione, scherzi a parte. Ci tengo e lo sapete :)
Oh, e per chi sta seguendo "When my life is changed", sappiate che ho aggiornato! Sotto c'è il banner :D
Un saluto speciale a:  Kammy, Mary e Marina! Vi adoro ragazze <3

Vorrei ringraziare di cuore le persone che hanno recensito lo scorso capitolo, siete fantastiche! giorgia0026kidrauhlIla_Crazy32
 

Ringrazio tutte le persone che che hanno inserito la storia tra le preferite in questo periodo, vi adoro:
bjebeerBelieveFightMichaela Ponzetti_vavvabf_Alex_andra_18bledionaanharryslove

Ringrazio anche chi ha inserito la storia tra le seguite, grazie mille per il sostegno: iris199926Occhi blufra_smile_13KiKo97

Ringrazio anche chi ha inserito la storia tra le ricordate: Joi Believe

E infine, un ringraziamento va a tutte le persone che mi sostengono sempre! A tutti quelli che hanno già messo la storia tra le preferite, seguite e ricordate, a chi mi ha inserita come autrice preferita e sopratutto ai lettori silenzioni che mi seguono sempre!!
SIETE TUTTI FANTASTICI!

A presto <3
-Miry <3
   
 
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