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Autore: auroramyth    06/03/2014    2 recensioni
INTRO ORIGINALE DELL'AUTRICE: Questa è la storia di un incontro, il mio, improvviso e improbabile, inaspettato e traumatico, con una persona meravigliosa che mi ha cambiato la vita. È la storia di un amore, il nostro, forte e indissolubile, maturato velocemente, che ha colpito noi due come un fulmine a ciel sereno, che mi ha fatto risorgere dalle ceneri della mia vita, spenta, triste e dolorosa, e che ha illuminato da allora tutti i giorni della mia esistenza e scaldato la mia anima nera e tormentata come un accecante e scottante sole estivo!
“Bill, non sono brava in queste cose! Io sono fatta per stare da sola, lo capisci o no?!”, “Solo perché hai paura di tornare ad essere felice…”, la sua frase è come una stilettata dritta al cuore: ha dannatamente ragione, ma io non lo ammetterei mai con lui neanche morta!
...Scritta da Precious Star...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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... A Precious Star... Mi manchi, piccola!

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CAPITOLO 6
 
 
Un anno dopo.
Agosto 2014.
 
È una splendida giornata estiva e il sole della Germania è stranamente caldo e luminoso oggi.
I ragazzi sono in pausa per qualche giorno, poi ripartiranno in tour e chissà quando avrò la possibilità di vedere ancora Bill. Non siamo stati poi molto insieme quest’anno in realtà, visti i suoi innumerevoli impegni lavorativi, ma a me va bene così. Non credo nemmeno che riuscirei al averlo tutto il giorno che mi ronza attorno. Lo amo, sia chiaro, ma io sono uno spirito solitario e ho bisogno dei miei spazi.
Bill mi ha portato a fare una passeggiata sul lungo Elba e devo dire che ho gradito davvero molto la sua idea! È bellissimo qui. Il porto sembra magico oggi e i raggi del sole che si riflettono sull’acqua danno al paesaggio circostante un’aria incantata.
Ci rifugiamo in un piccolo bar dall’aspetto elegante e curato e ci accomodiamo ad un tavolino in un angolo, per avere un po’ di privacy. Finalmente Bill toglie gli occhiali enormi che gli coprono gran parte del viso e il cappuccio sulla testa a mascherare i capelli. Anch’io mi libero di occhiali da sole e borsalino di tessuto blu notte con i quali mi sono camuffata viso e capelli e finalmente possiamo guardarci negli occhi senza impedimenti o schermi.
Ordiniamo due tè freddi con tanto ghiaccio e foglioline di menta ad impreziosirne il gusto e mentre li sorseggiamo parliamo di molte cose: il suo tour, i miei esami, il suo gruppo, mia sorella, i suoi cani, la mia.
Ad un certo punto della nostra conversazione, per poco non mi strozzo con il tè:
“Vieni a vivere con me!”
“Come?”
“Trasferisciti da me…”
“E mia sorella?”
“Starà con noi anche lei! Ci sono tante stanze vuote nella casa mia e di Tom, c’è spazio anche per lei! Anzi, una di queste potrebbe addirittura diventare la sua sala da ballo per gli allenamenti a casa!”
“Bill…”
“Sì, magari proprio quella vicino alla nostra sala prove… lì le pareti sono tutte insonorizzate, quindi potrebbe ascoltare la musica a tutto volume senza disturbarti mentre studi!”
“Bill…”
“Ti prego, non dirmi di no! Odio vederti in quel buco di appartamento… oddio, è carino, certo, però tua sorella non ha nemmeno una stanza tutta per sé e deve dormine con te o sul divano quando da voi ci sono io! Sinceramente mi sento sempre parecchio in colpa quando la mattina la vedo lì…”
“Bill…”
“E poi la vostra vicina è proprio stronza! Insomma non puoi…”
“Bill!”, finalmente la sua parlantina, a volte logorroica, soprattutto quando nervoso, come in questo momento, si placa e presta la sua attenzione su di me.
Quando Bill punta il suo sguardo nel mio, io parlo: “Dove dovrei dormire io?”
“In camera mia o in un’altra stanza… come vuoi! Il terzo piano è di camere da letto vuote, per ospiti che non abbiamo mai…”
“Mia sorella?”
“Se tu dormi da me, può prendere la terza camera del secondo piano… vicino alla mia. Se tu vuoi una stanza tutta per te, potete prendervi tutto il terzo piano.”
“Allora dormirò con te…”
“Stai accettando?”, mi domanda sconvolto.
“Sì, sto accettando…”, Alla faccia dell’avere un animo solitario! Hai appena accettato, armi e bagagli, di trasferirti nella megavilla dei Kaulitz!, mi dice la voce della coscienza nel mio cervello. La ignoro.
“Cazzo, non sai quanto mi fai felice!”
“Ti amo!”
“Oddio…”
“Cosa?”
“È la prima volta che me lo dici, lo sai, vero?”, è vero! Me lo ha sempre detto lui, non l’ho mai fatto io, anche se indubbiamente lo amo da morire, perché non me la sono mai sentita o la mia ancora latente paura di lasciarmi andare ai sentimenti me l’ha impedito. Ma ora basta, è il momento di andare avanti, come dice sempre mia sorella. E magari sarà proprio Bill a farmi voltare pagina! Senza il magari…
“È la verità, perciò perché negarla o ometterla ormai?”
“Dio, la ragazza che amo ha appena accettato di venire a vivere da me e mi ha appena detto per la prima volta che mi ama… Cosa potrei volere di più dalla vita?!”
“Io non voglio niente di più di te…”
“E mi hai… Sono innegabilmente tuo!”
 
 
My Space: sono in imperdonabile ritardo! Sorry!!!!!!!! Finalmente gli esami sono finiti quindi posso dedicarmi ad aggiornare... Lascio a voi lettrici il penultimo capitolo di questa storia sperando di rivederci presto con il finale! A presto, girlzzz! Ringrazio infinitamente Chiara 723 per aver aggiunto questa storia tra le preferite, e _Vesper_ e Alice Varn per aver recensito il precedente capitolo e anche tutte voi che leggete soltanto e che non avete abbandonato questa storia nonostante la mia incredibile mancanza! Siete meravigliose! Grazie!

  
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