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Autore: Robin__and__Nami98    06/03/2014    2 recensioni
Un'avventura in un'isola misteriosa ambientata dopo Thriller Bark.
"Sanji non disse nulla, pose una mano sulla spalla di Robin, giocherellando con i suoi capelli neri e sfiorandole il collo."
"Zoro le contemplò ogni dettaglio del viso: gli occhi nocciola,le labbra rosa,il volto arrossato,la sua espressione sbigottita, assaporando e lasciandosi avvolgere da quel suo profumo."
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nico Robin, Sanji, Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole splendeva luminoso e caldo nel cielo estivo e le onde sciabordavano pigre sui fianchi della Thuosand Sunny. La Ciurma di Cappello di Paglia era in viaggio verso una nuova avventura e intanto si dedicava alle attività di tutti i giorni.
Robin e Nami erano distese sulle sdraio e parlavano allegramente insieme a Sanji, bevendo un the freddo che il cuoco aveva portato loro.
Usop stava intortando Chopper, raccontandogli le imprese che aveva compiuto e la renna ascoltava estasiata.
Rufy si introdusse furtivamente nella dispensa della nave alla ricerca di barili di carne sotto sale. Era sicuro che Sanji non si sarebbe accorto di nulla perché, sotto sua richiesta, Robin lo stava distraendo. Finalmente trovò quello che cercava: sei meravigliosi ed enormi barili di succulenta carne. Rufy fece un sorriso a trentadue denti, si sfregò le mani e incominciò a ingurgitare un barile dietro l'altro. Quando ebbe finito (cioè circa dieci secondi dopo) sospirò soddisfatto massaggiandosi la pancia divenuta enorme. Si alzò a fatica e fece per imboccare la porta, ma non riuscì a passarci, si era incastrato. Si dimenò nel tentativo di liberarsi, ma con scarsi risultati, così si aggrappò allungando le braccia all'albero che era di fronte alla porta e tirò con forza. Sentì la parete allontanarsi da lui e partì a gran velocità verso l'albero, sul quale si schiantò, portandosi dietro la cornice della porta. Tutti i membri della ciurma, sentendo quel fracasso, corsero a vedere.
Nami lo squadrò con occhi fiammeggianti,lo afferrò per il colletto della maglia e urlò -Tu...! Cos'hai fatto! Hai distrutto mezza nave!-
Robin ridacchiò, complice di quel disastro.
Sanji corse a controllare cosa mancava nella dispensa e, quando si accorse che tutta la carne era sparita, tirò un calcio a Rufy dicendo -Ti sei mangiato tutti i sei barili di carne! Ora come faremo finché non arriveremo alla prossima isola?-
Poi tornò trotterellando da Robin e Nami e disse sottovoce -Non preoccupatevi, ho una scorta di carne di riserva apposta per queste evenienze, vi preparerò pranzetti squisiti!-
Franky constatò che i danni alla nave erano di poco conto e in circa trenta secondi riparò tutto.
Usop,Chopper e Brook  osservarono sbalorditi il carpentiere e gli fecero numerosi complimenti. L'altro rispose che aveva fatto solo il suo dovere.
In quel momento arrivò Zoro con aria assonnata che disse, grattandosi la testa -Cos'è successo?-
Usop lo guardò con la bocca spalancata fino a terra e disse incredulo-Non ti sei accorto di nulla? Possibile che tu non abbia sentito tutto quel rumore!?-
-Quale rumore?-
Tutti lo guardarono malissimo.
-La solita testa di muschio- disse Sanji scuotendo le spalle.
-Hey, tu, come ti permetti?- urlò di rimando Zoro.
I due iniziarono a battibeccare in disparte.
Nami e Robin si diressero verso le loro sdraio e dopo essersi messe comode,Nami sfoderò una rivista di moda nuova di zecca.
-Rifatti gli occhi, cara Robin-
-Uh, hai sempre delle risorse nascoste tu!-
L'altra fece un'espressione furbetta e spalancò la rivista.
Il tempo trascorse tranquillo finchè, qualche ora dopo, Usop chiese -Avete visto Rufy? Non lo trovo da nessuna parte!-
-Probabilmente è andato a cercare qualcosa da mangiare- disse Nami.
Tutta la ciurma perlustrò la nave alla ricerca del capitano, ma non lo trovarono.
-Quel babbeo potrebbe essere caduto in mare- disse Sanji.
-Già, magari è morto- aggiunse Robin.
Nami ebbe un brivido-Ma sei sempre così pessimista tu?-
-Bisogna prendere in considerazione tutte le ipotesi...- rispose l'archeologa.
-Hey, aspettate, io sono una renna, posso trovarlo con il mio fiuto!-
-E non potevi pensarci prima!?- urlò Zoro.
Chopper iniziò ad annusare l'aria e corse fino alla polena, seguito da tutta la ciurma.
-Non vedo nessuno...non che io abbia gli occhi! Yohoho!- disse Brook.
-Eppure sento il suo odore...- mormorò Chopper sconsolato.
-Aspettate- disse Robin -Ojos fleur-
La ragazza fece fiorire degli occhi sulla polena per vedere se c'era Rufy.
-L'ho visto, è appeso a testa in giù-
Nami si mise in piedi sulla polena e, cercando di mantenere l'equilibrio, raggiunse Rufy e gli urlò -Si può sapere che ci fai qui!? Ti abbiamo cercato ovunque!-
L'altro aveva le braccia incrociate e un'espressione imbronciata.
-Mi sto annoiando- si lamentò, poi alzò le braccia -Voglio delle avventure!-
-Abbi pazienza, tra poco arriveremo da qualche parte, anzi guarda, c'è già un isola all'orizzonte!-
Rufy si mise in piedi e, tenendosi il cappello, urlò -Siii, isola misteriosa, stiamo arrivando!-
Finalmente attraccarono sulla spiaggia dell'isola Misteriosa. La sabbia era candida e fine, il mare si infrangeva leggero sul bagnoasciuga, poco più avanti si vedeva una foresta cupa e scura, che poco aveva da spartire con la spiaggia paradisiaca. Rufy si fiondò giù dalla nave e si guardò attorno esaltato.
-Ihihi! Guardate che roba!-
-Ma se non c'è niente!- disse Franky.
-Già, ci sono solo piante e alberi- concordò Nami.
Tutta la ciurma scese dalla neve, eccetto Usop.
-Io non mi sento tanto bene, penso che resterò qui a fare la guardia alla Sunny-
-Sei sicuro di voler rimanere... tutto solo?- disse Zoro.
-A pensarci bene mi sento già meglio, aspettatemi!-
-Ora che siamo qui cosa facciamo?- chiese Brook.
-Che ne dite di restare sulla spiaggia a pescare...- propose Usop.
-...e a prendere il sole?- aggiunse Nami.
-Nah, ho voglia di avventure- urlò Rufy -potremmo esplorare la foresta!-
E senza aspettare risposta corse verso il bosco.
-Rufy, aspettaci!- lo chiamò Zoro, ma ormai il ragazzo di gomma era già partito per la sua strada.
La ciurma si rassegnò e lo raggiunse nella foresta. Gli alberi erano fitti e scuri, la luce del sole filtrava tra le chiome disegnando ombre sul suolo.
-Brrr,che atmosfera inquietante -disse Nami sfregandosi le braccia per scaldarsi.
Continuarono a camminare addentrandosi sempre di più nell'isola.
-Ehiii! Man mano che si va avanti gli alberi diventano sempre più grandi!- disse Rufy sorridendo.
Nami si girò verso Robin e le sussurrò -Non trovi che ci sia qualcosa di strano?-
L’archeologa ci pensò su un attimo, poi rispose –Hai ragione, non sono soltanto gli alberi che diventano più grandi, anche i sassi, l’erba, i cespugli, persino gli insetti. Non sono loro che diventano più grandi man mano che si procede verso il centro dell’isola, siamo noi che ci stiamo rimpicciolendo!-
L’altra sussultò- Ne sei sicura!? Ehy,voi!-urlò chiamando gli altri -Fermi!!!!-
Robin spiegò la sua teoria al resto della ciurma.
-Sono d’accordo con te, guardate, siamo stati fermi eppure gli alberi sembrano più grandi di prima!- disse Sanji.
All’improvviso tutti rimpicciolirono in modo sempre più evidente fino a diventare alti un centimetro.
-Aaaaah! Siamo... siamo minuscoli!- disse Nami guardandosi le mani come se le vedesse per la prima volta.
-Siamo finiti! Non riusciremo mai ad andarcene da quest’isola- piagnucolò Usop.
-Ihiii! Mi sto divertendo un sacco!!- esclamò Rufy al settimo cielo.
-Ma come fai a divertirti in un momento come questo!?-
-­­Non avete l’impressione di essere osservati?- cambiò all’improvviso discorso Zoro.
-Uh? No, non mi pare... Io non mi sono accorto di nulla- commentò Franky.
-Nemmeno io!- aggiunse Brook.
Sanji fumava in silenzio e pensieroso la sua sigaretta, quando l’ebbe finita la buttò a terra e la spense col piede.
-Anch’io, in verità, ho avuto questa impressione...-
Si guardarono attorno e videro uno strano movimento dietro a dei fili d’erba, allora Robin fece fiorire una mano e smascherò un bambino che vi si nascondeva dietro. Il poveretto, sospeso per aria, si spaventò e cominciò ad urlare e a dimenarsi, finché Robin non lo lasciò cadere. Il bambino balzò subito in piedi e iniziò a scrutarli uno per uno, con aria scioccata, soffermandosi particolarmente su alcuni membri della ciurma. Avrà avuto all’incirca sette anni, aveva i capelli scuri un po’ mossi e gli occhi vispi e indossava una tunica bianca.
-Chi..chi siete?? Che..che cosa ci fate qui??- domandò balbettando.
La ciurma si scambiò qualche occhiata, perplessa. Quello strano bambino era già abbastanza terrorizzato e bisognava fare attenzione a non peggiorare la situazione.
-Beh ecco, noi...- provò a iniziare Nami, ma fu subito interrotta da Usop.
-Eheh, ebbene, io sono il grande, il coraggioso, l’intrepido e l’affascinante Capitano Usop! E sono, per l'appunto, il capitano di questa ciurma di pirati!-
Il ragazzino spalancò ancora di più gli occhi, sconvolto.
-Non dargli retta!- si intromise Rufy scaraventando Usop da un parte, poi si accucciò all’altezza del bambino e disse con un sorriso a trentadue denti –Il capitano sono io! Mi chiamo Rufy, sono fatto di gomma e diventerò il futuro Re dei Pirati!!- e dicendo questo si tirò la guancia sinistra, allungandola a dismisura.
Il nuovo arrivato rimase per un attimo impietrito, con un’espressione traumatizzata sul volto, poi cacciò un urlo e se la diede a gambe veloce come un fulmine.
-AIUTO! AIUTO! ALLARME! ALLARME!-  continuò a strillare agitando le braccia come un pazzo, per poi sparire tra la vegetazione.
-No fermo, aspetta! Non vogliamo farti del male!- lo chiamò il capitano della ciurma.
Allungò un braccio per cercare di acchiapparlo, ma il bambino era già scomparso dalla visuale.
-Inutile, ormai è andato- commentò Zoro.
-Razza di idioti!- sbraitò Nami, tirando un forte pugno sia a Rufy che ad Usop -Ma vi sembra il modo!? Quel bambino avrebbe potuto darci delle informazioni utili e voi lo avete spaventato a morte! Babbei!-
I due malcapitati si accasciarono a terra, con un enorme bernoccolo sulla testa.
-Chissà chi era...- mormorò Chopper guardando verso la direzione che aveva preso il bambino.
-Mh...- mormorò l’archeologa, pensierosa.
-Cosa c’è, Robin?- domandò Franky.
-Ecco...stavo pensando...se c’era un bambino qui, sicuramente non può essersi allontanato molto dai suoi famigliari, quindi da queste parti ci devono essere altre persone, forse c’è un villaggio-
-Si è vero...Hai ragione!- esclamò Nami.
-Beh, allora direi che sia il caso di andarlo a cercare! Di sicuro i suoi abitanti sapranno dirci qualcosa di più su questo posto e del perché siamo diventati minuscoli- disse Brook.
-Si, ma come facciamo a trovarlo?- chiese Usop.
-Già... qualcuno si ricorda da che parte è andato il bambino?- disse Zoro.
-No, però sento ancora il suo odore... basterà seguirlo e arriveremo a destinazione- sorrise Chopper.
-Grande Chopper, andiamo!- esclamò Sanji.
I pirati si incamminarono al seguito della renna, attraversarono parte della foresta e giunsero infine in vista del villaggio.
La cosa che spiccava di più del centro abitato era un grande tempio di marmo bianco posto al centro della città, su un’altura. Intorno c’erano altre costruzioni monumentali e man mano che ci si allontanava dal centro le abitazioni diventavano sempre più modeste.
-Wooow, incredibile!- esclamò Rufy guardandosi intorno entusiasta.
-Questa città sembra provenire direttamente dall’antica Grecia!- disse Robin colpita.
Mentre la ciurma ammirava il borgo, arrivò un gruppo di abitanti, dall’aria tutt’altro che amichevole, e li circondarono.
-Chi siete? Cosa volete?- domandarono minacciosi.
-Aaaah, vi prego, non fateci del male!- frignò Usop nascondendosi dietro a Rufy.
-Tranquilli, non vogliamo farvi niente di male, siamo capitati qui per caso- cercò di rassicurarli il ragazzo di gomma.
-No... non mi convince affatto questa storia! Qui c’è qualcosa di losco- grugnì un abitante.
-Stiamo dicendo la verità, dovete crederci!- rincarò Nami.
-Aaaah ,si, sono loro! Li riconosco! C’è anche il tizio che si allunga di cui vi parlavo prima! Sono pericolosi!- disse lo stesso ragazzino di prima, nascosto dietro una ragazza.
-Eheh, guarda chi si rivede!- lo salutò Rufy.
Il bambino si nascose ancora di più.
-Bah... io direi di farli subito fuori e di levarci il pensiero- disse un uomo.
-Già! Il cervo lasciatelo a me, ci farò un succulento arrosto!- sorrise una donna in carne, sfregandosi le mani soddisfatta e fissando Chopper.
-Io non sono un cervo! Sono una renna!- urlò il dottore.
-Fa lo stesso! Più o meno avranno lo stesso sapore!-
-Ma cosa dice!! Non se ne intende proprio di cucina!- sbraitò Sanji.
-FERMI TUTTI!- urlò una voce maschile, interrompendo le discussioni.
Gli abitanti, al suono di quell’ammonimento di azzittirono e si scostarono, lasciando passare un ragazzo.
Quest’ultimo aveva i capelli rossi e gli occhi verdi, sembrava reduce da una cruenta battaglia, infatti zoppicava ed era ricoperto di bende.
-Che sta succedendo qui?- chiese quello che si rivelò essere il capo del villaggio.
-Beh, ecco, il fatto è che... Insomma...- cercarono di spiegare gli abitanti.
-Questi pirati sono arrivati qui sull’isola, Aethalas- disse una ragazza dai capelli lunghi blu, la stessa dietro cui era nascosto il bambino.
-È vero! Sono pericolosi e cattivi!- piagnucolò il ragazzino –E pure brutti!- aggiunse guardando Usop.
-Hey!- esclamò il cecchino indignato.
-In base a cosa dici questo, Ciril?- chiese Aethalas.
-Io... io...- mormorò il bambino, non sapendo cosa rispondere.
-Devi smetterla di ingigantire le cose- lo ammonì la ragazza di prima.
Ciril abbassò lo sguardo, mortificato.
-Scusateci per la pessima accoglienza- disse Aethalas –Comunque...potete dirci chi siete e come mai siete venuti qui?-
-Mi chiamo Rufy e sono il capitano di questa ciurma di pirati. Stavamo navigando quando abbiamo visto quest’isola e abbiamo deciso di attraccare e di esplorare la foresta. Poi, all’improvviso, mentre stavamo camminando, ci siamo rimpiccioliti e poco dopo abbiamo incontrato lui- spiegò il ragazzo di gomma indicando Ciril.
-Capisco... –rispose il capo del villaggio.
-Voi avete idea del perché ci siamo rimpiccioliti?- chiese Nami.
Aethalas fece per rispondere, quando fu preso da una tosse convulsa, forse dovuta alle gravi ferite, che lo fece piegare in due.
-Oh, no!- accorse la ragazza dai capelli blu, sorreggendolo prima che cadesse a terra.
-Tranquilla, Daphne, sto bene- ansimò Aethalas.
Chopper si avvicinò preoccupato al ragazzo dicendo –Le tue ferite sono molto gravi, hai bisogno di cure e subito!-
-No, non preoccupart...- non riuscì nemmeno a finire la frase, poiché crollò a terra privo di sensi.
-Ah, presto un dottore! Ci vuole un dottore!- farfugliò Chopper girando su se stesso, poi si ricompose -Oh, ma sono io!-
Daphne afferrò la renna per le corna e iniziò a scuoterlo forte –Presto fai qualcosa! Fai qualcosa! Ti prego!-
-Si, dobbiamo subito metterlo a letto!-
-Ci pensiamo noi!- dissero gli abitanti, andando a soccorrere Aethalas e sollevandolo, dirigendosi poi verso una casa.
Chopper e gli altri li seguirono.
 













 






Note delle autrici

Ciao a tutti, ecco il primo capitolo della storia, fateci sapere cosa ne pensate! Fate tutte le considerazioni che ritenete necessarie, così potremo migliorare nel corso della storia! ^^

Robin                                                      Nami
   
 
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