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Autore: Adrenaline_    07/03/2014    1 recensioni
Queste gioie violente hanno fini violente.
Muoiono nel loro trionfo, come la polvere da sparo
e il fuoco,
Che si consumano al primo bacio.
Romeo e Giulietta, atto II, scena VI
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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To kill me.

Premetto che non sono una larry shipper
Leggendo vi accorgerete che questa breve one-shot è molto simile a 'To kill you',  volevo chiarire che ho chiesto ad Angelofnightmare il permesso di pubblicarne una parecchio affine ad essa. 


Queste gioie violente hanno fini violente.
Muoiono nel loro trionfo, come la polvere da sparo
e il fuoco,
Che si consumano al primo bacio.
                       Romeo e Giulietta, atto II, scena VI



Una promessa flaggellata dalla tua incompetenza.

Il desiderio di sfiorare le tue labbra, anche solo per errore.

La fantasia che mi ha portato a immaginare quel momento illecito.

Pensare, disdire i miei pensieri e poi ricascare in quelle filosofie sconsiderate. 

Immagginarti così vicino, ma talmente distante da tutto ciò che desidero. 

Ho atteso tanto prima che potessi protendere le braccia alla morte che, languida e dolcemente ingannevole, ha deciso di ospitarmi. 

Spero che un giorno tu possa imbatterti in queste poche righe e comprendere il motivo della mia fine malvagia, che la mia mente malata ha definito in ogni sfumatura. 

Il fardello di non poterti avere accanto mi è costato troppo caro, e sopportare era diventata un inguaribile tortura. 

Guardo il vuoto, ma ovunque sposto lo sguardo il tuo volto mi appare, sempre meno nitido. 

La tua risata, o meglio una copia storpiata di essa, mi rieccheggia nelle orecchie. 

Un sapore acido domina la mia bocca asciutta, desiderosa di assaporare in qualche modo la tua. 
Ma questo ora è poco importante. 

Louis vorrei solo che tu sappia quanto il mio amore folle per te sia stato rilevante e condannevole per me, per tutto ciò che è stata la mia esistenza che continuerà a dominare la tua. 

Ovunque andrò tu rimarrai presente nei miei ricordi, perchè le mie forze rimangono troppo deboli e succinte per combattere contro l'immane sforzo di dimenticarti. 

Non so spiegare in modo ragionevole ciò che mi passa per la testa, perchè essa a prescindere non ragiona. 

Mi chiedo come io abbia potuto anche solo sfiorare pensieri che mi legassero a te, alla tua vita, al tuo profumo. 

Tutti elementi indispensabili per me da ricevere quotidianamente, con una foga sempre più inarrestabile. 

Ora più che mai ripensando alla mia vita, troppo esigua per essere qualificata, mi accorgo che tu sei stato sempre presente.

Anche interdettamente hai reso la mia essenza travolgente, pura, diversa. 

La tua presenza era già più che sufficiente. 

Ora sono pronto a lasciarti, pronto ad affrontare qualcosa che non conosco ma che è diventata terribilmente attraente. 

La faccenda è semplice, tu hai causato la mia morte precoce? No, ti prego. Non devi pensare affatto questo; non devi darti colpa di qualcosa di naturalissimo, che doveva accadere per mio capriccio, per la mia insensata ossessione nei tuoi confronti. 

Ogni mio gesto è causato dalla mia ragione inesistente. 

In questi anni, dove ho potuto godere della tua presenza costante: sono stato per qualche motivazione a te sconosciuta continuamente freddo, scontroso, duro. 

Tu eri la motivazione, tu scatenavi il lato più oscuro di me. 

Ma questo è solo un dato di fatto che potrebbe trasparire da questa lettera; in realtà la faccenda è totalmente diversa, più complicata. 

Il motivo veritierio era che io, in un modo o nell'altro, ero trucidato dal dolore che mi causavano le serate passate in qualche pub scadente per bere, e dimenticare. 

Le mattine in cui svegliandomi mi rendevo conto di aver trascorso la notte in compagnia di qualche ragazza insignificante, questo per dimenticare. 

Le giornate sprecate in palestra per affrontare con amarezza un altro periodo lontano da te, per sfogare la mia rabbia su qualcosa a cui non avrei fatto del male, ciò per dimenticare. 

Queste frasi collocate malamente contengono una parola chiave, una parola che non sono riuscito ad applicare nella vita; dimenticare, dimenticarti. 

Questa era la motivazione! 

Forse, ora ovunque andrò riuscirò a liberarmi del tuo sorriso massacrante, delle tue labbra pericolose, dei tuoi occhi lumonosi, dei tuoi sguardi vivi simili a un colpo in pieno stomaco quelle poche volte  erano riservati a me. 

Impossibile dimenticare tutto ciò continuando a sostenere una vita vuota; presumo possibile ,per quel che mi riuscirà, da morto. 


 
Salve a tutte !!
Il motivo di queste poche, pochissime, righe se volete saperlo è sconosciuto anche alla sottoscritta. 
Una mia amica, che voi conoscerete meglio come Angelofnightmare, ha scritto una breve storia simile a questa. 
Con il suo permesso concessomi, ho deciso di pubblicare questa piccola one-shot in un impeto di ispirazione. 
La definirei una mia sorta di musa. 
Per cui non vorrei suscitare ne aggredimenti, ne vorrei che si mettesse assolutamente in giro la voce che io la copi perchè è totalmente FALSO. 
Ringrazio vivamente chi leggerà! 
Spero di aver regalato qualcosa di piacevole. xx
- Adriana
   
 
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