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Autore: Herm87    07/03/2014    0 recensioni
È una prova. Non mi aspetto che piaccia a tutti.
Note: la narrazione è di Hermione,l'anno non è rilevante. :D
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Non so come, non so quando è non so perché ma mi trovavo nel piccolo bagno di casa mia. Nuda. E purtroppo non ero sola. Non lo guardavo direttamente in viso, non gli guardavo gli occhi di ghiaccio. Era quasi una massa sfocata che però mi faceva venire la farfalle nello stomaco. Non era il suo fisico o le sue movenze a farmi capitolare. Era semplicemente la sua presenza,capace di mandarti fuori di testa. Era il profumo che emanava, non classificabile ai miei sensi. Benché ci fossero molti specchi in quella stanza, non lo vidi mai. Ne mai vidi me. Era come essere miopi. L'udito è il tatto erano amplificati e al minimo spostamento d'aria,tremavo. Non so come,mi ritrovai nella doccia. Più grande di come fosse in realtà. Ero girata verso la porta della cabina, molto lontana dal muro. Il getto dell'acqua non mi toccava,ma avvertivo i piedi bagnati. Non mi girai. Non ne avevo bisogno. Non mi interessava neanche tanto. Perché interrompere il dolce oblio quando è così rilassante?Ci sarebbero stati altri aggettivi,forse, in grado di descrivere quella sensazione, ma al momento non mi interessava.Ad un certo punto avverto dei movimenti dietro di me. Un profumo intenso mi avvolge. Vorrei sprofondare ancora di più ma non mi ricordo come si fa. Rimango sospesa tra il precipizio e la cima. Tra luce e oscurità. Non mi serve girarmi. Non serve parlare. N'è altro. Solo stare ad ascoltare. Mi riprendo vagamente dal mio stato di trance quando sento dei piccolissimi schizzi infrangersi sulla mia schiena e sul collo lasciato scoperto dai capelli legati. Con un'estrema lentezza appoggio una mano sul vetro e ci poggio la testa sopra. Non sono eccitata. Beh,forse un po' si, ma non è quello il punto. Sono estremamente rilassata e in pace con me stessa e con gli altri. Dopo aver passato penso ore in quella posizione, faccio un passo indietro,desiderosa di avere un minimo contatto con quella creatura alle mie spalle. Basterebbe un semplice tocco, un sussurro, un'emozione malcelata. Ma appena poggio il piede a terra mi ritrovo nella mia camera da letto. Sono nel mio letto. Abbracciata al ragazzo. Nuda. Senza la minima voglia di fare altro. Forse neppure di dargli un bacio. Ho il braccio che passa sotto il suo collo e l'altra mano che gli accarezza il petto. Lui mi ha incatenato due possenti braccia attorno alla vita, come se non volesse più lasciarmi andare. Nascondo la testa nell'incavo del suo collo e inspiro il profumo che ho sentito nella doccia. Sento la mia tempia a contatto con la sua mandibola e la cosa non mi dispiace. Mi piace avere un contatto con i ragazzi. Non intimo. Non a fine erotico n'è tanto meno sessuale.No, il contatto fisico, innocente e casto. Sentire il corpo e il calore emanato da un altra persona mi da sicurezza e mi rilassa fino a farmi perdere la concezione del tempo e dello spazio. Il suo calore è invitante. E io lo sto assorbendo tutto. Sento che stringe ulteriormente la morsa. Posso sentire un suo dito percorrermi la spina dorsale lasciata scoperta per metà e mi mette i brividi. Fa sempre su e giù. Su e giù. Lo fa talmente tanto che penso si sia formato un solco. Mentre torna su, invece di continuare ad andare giù va al mio collo dove inizia un movimento analogo che mi manda in visibilio. Nonostante tutto questo non l'ho ancora guardato in volto. 
Presa da uno scatto, d'istinto alzo la testa e lo guardo. Benché lo stia guardando non lo vedo veramente, intravedo solo il biondo chiarissimo dei suoi capelli e la pelle pallida. Gli occhi sono la cosa che mi stupisce  di più. Sono brillanti. Grigio brillante, come il mare inesplorato durante una tempesta. Non ha espressione. Una maschera di informità impedisce di vederlo. Mi piego verso di lui e poggio le mie labbra dove dovrebbero trovarsi anche le sue. Le trovo. Sono perfette da baciare. Un tranquillo bacio a stampo mi ha fatto capitolare. Sento male alla testa. 


Mi sveglio e capisco che è stato solo un sogno. Sono nel mio letto a baldacchino ad Hogwarts. Guardando la sveglia e noto che sono le 4:34 del mattino. Decido di girarmi e di mettermi a dormire, ma non riesco a riprendere sonno. Ciò che ho sognato mi ha turbato profondamente. Non posso far altro che pensare a come sarebbe se capitasse veramente. Verso le 6:30 di quella domenica di marzo riesco a riaddormentarmi. Ma non riesco a continuare quel sogno tanto strano quanto bello. Non penso che saprò mai cosa volesse davvero significare, ma infondo i sogni sono lo specchio dei nostri desideri. E io il mio desiderio l'avevo a due tavoli di distanza, con una sciarpa verde-argento al collo.
  
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