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Autore: _Zexion_    27/06/2008    2 recensioni
Era buffo come alla fine, Naruto fosse riuscito nel suo intento di riportarlo a casa. Ne avevano passate di cotte e di crude, ma alla fine, erano insieme.
Genere: Generale, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allua. Il vostro incubo peggiore è tornato XD
Eccomi qui con una cosa venuta all’improvviso, davvero, io spero almeno abbia un senso @@ Non so, forse alla fine davvero dovrei darmi all’ippica piuttosto che scrivere ff e soprattuto song fic. Non so, secondo me ha senso, ma potrebbe anche non averne. Decidetelo voi >< Spero vi piaccia ^^
La mia mente contorta oggi ha voluto darmi qualche idea, però…. Le mie mani non hanno voglia di scrivere. Fa caldo ç_ç e ho sonno ><
Spiegazioni: (spero servino) allora, ho messo malinconico perché dovrebbe avere quella intenzione. Dovrebbe XD Itachi, c’è ma non direttamente.
Potrebbe essere SPOILER per chi non legge le scans, ma non grande grande. Soltanto citato poco. Perciò siccome viene solo citato e non altro, essendo tutto inventato di sana pianta tranne due cose (proprio due) non ho messo spoiler.
E per finire, Nonostante sia tutta in prima persona, sono ricordi. Solo la fine, raccontata in terza persona parla del presente, per questo le frasi parlate sono in corsivo. Lo so è un casino, magari per questo farà schifo, ma volevo comunque avvisare ><
Ma bando alle ciance dai, sulle note di “Eccoti” di Max Pezzali, vi lascio alla ff ^^
Assie a tutti quelli che leggeranno ^^ (E a chi avrà il coraggio di recensire e mettere tra i preferiti sta cosa di natura dubbia XD)

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Era buffo come alla fine, Naruto fosse riuscito nel suo intento di riportarlo a casa. Ne avevano passate di cotte e di crude, ma alla fine, erano insieme.



Eccoti sai ti stavo proprio aspettando
ero qui ti aspettavo da tanto tempo
tanto che stavo per andarmene
e invece ho fatto bene

Solo come ormai da tanto tempo, aspetto qui sopra la montagna degli Hokage. Cosa sto aspettando?
Naruto, sto aspettando te. Da tanto tempo, non so più quanto, eppure tu non vieni mai.
Dove sei Naruto?
Finalmente però un giorno ti vedo, eccoti proprio lì, cammini verso di me. Mi guardi con gli occhi lucidi, e mi tendi la mano sorridendo.
Ti guardo per un attimo in silenzio, mi sento un bambino, ma mi alzo, afferrando la tua mano.
Torneremo a casa adesso Naruto?

sei il primo mio pensiero che
al mattino mi sveglia
l'ultimo desiderio che
la notte mi culla
sei la ragione più profonda
di ogni mio gesto
la storia più incredibile
che conosco
conosco

Lentamente riapri gli occhi, sentendo intorno a sé semplicemente il suono della macchina che segna il suo battito cardiaco.
Senti qualcosa sul viso, ti accorgi di avere una mascherina, probabilmente che ti consente di respirare ancora. Mugoli, sentendo tutte le ossa intorpidite.
All’improvviso però senie qualcosa muoversi al suo fianco e la prima cosa che scorgi è una zazzera bionda che sonnecchia. Lo guardi impassibile, come sempre.
Vedi che ti stringe la mano, anzi lo senti, e torni a guardare il soffitto senza lasciarla. No, non vuoi che quella mano ti lasci.

Sei in una stanza d’ospedale, ma pensi a come ci sei finito. Stavi attaccando Konoha, davanti a te c’era solo Naruto. Vi guardavate negli occhi dopo tanto tempo, lui con il suo solito sguardo sofferente. Ti chiedeva perché stavi facendo quelle cose, ti chiedeva semplicemente se era tutto finito.
Lo avevi guardato impassibile per un po’ e mormorato un flebile “sì” accingendoti ad attaccare per l’ultima volta, fino a quando non lo hai visto, un altro ninja che stava per uccidere Naruto. Ti sei catapultato su di lui, prendendo in pieno un kunai nel petto. Non ti rendi conto di com’è possibile che tu sia ancora vivo, ma rimembri ancora le ultime parole dette, mentre lui ti stringeva tra le sue braccia, e piangeva.

-Non è finita… Naruto…-

E sapevi che non lo sarebbe mai stato. Quella scena, tanto simile allo scontro contro Haku e Zabuza, solo che adesso eravate nemici, solo che quel combattimento doveva segnare la fine e non l’inizio.
Piano, richiudi gli occhi mormorando solo flebilmente quel nome ti aveva svegliato, che ti aveva riportato indietro.

-Naruto….-

eccoti come un uragano di vita
e sei qui non so come tu sia riuscita
prendermi dal mio sonno scuotermi
e riattivarmi il cuore

Senti Tsunade parlare con Naruto, qualcosa simile ad “è un miracolo”. Vieni a conoscenza del fatto che il tuo cuore si era fermato, mentre cercavano di salvarti e poi, quando Naruto aveva visto la linea diventare diritta, ha iniziato a urlare che non potevi lasciarlo solo, che dovevi restare perché ti doveva prendere a pugni.

Vedi Naruto ridacchiare ricordandolo, e si avvicina guardandoti.

-Basta spronarti no Teme?-

Lo fissi impassibile, mentre lui ride e ti ricordi di come è entrato nella tua vita, come un uragano spazzando via tutto quello che ti eri prefissato.
Lo vedi abbassare il capo scorgendo i tuoi occhi impassibili, e proprio in quel momento abbozzi un sorriso. Di quelli che nascondo dal cuore.

-Mi hai riattivato il cuore Naruto….-

sei il primo mio pensiero che
al mattino mi sveglia
l'ultimo desiderio che
la notte mi culla
sei la ragione più profonda
di ogni mio gesto
la storia più incredibile
che conosco

Dopo che ti avevano dimesso dall’ospedale, non sapevi cosa fare. Potevi tornare a casa tua sì, ma sapevi che comunque essendo un traditore non ti avrebbero lasciato da solo.
Ti avrebbero condannato a morte.
Avevi attaccato i capi del villaggio, li volevi morti, non era una cosa da poco.
Con tua grande sorpresa però avevano deciso solo di revocarti lo stato di ninja per un anno, nella quale saresti stato con qualcun altro che ti avrebbe sorvegliato.
E proprio mentre ti dicevi che era solo una seccatura tutta quella storia, lo avevi visto arrivare con la sua capigliatura spettinata bionda, col fiato corto per la corsa, gridando. Lo fissavi decisamente stupito, quando poi ha alzato il volto, sorridendo come non mai, un po’ strafottente ma anche dolce.

-Ne Teme, allora da oggi vivremo insieme eh?-

E nonostante tutto ti eri voltato, entrando in casa senza dire niente, nascondendo un altro timido sorriso. Forse, non era poi così male quella condizione.

eccoti anche ora che non sei in casa
tu sei qui mi parla di te ogni cosa
gli oggetti sembrano trasmettermi
l'amore nello sceglierli

Nonostante tutto, non puoi fare a meno di sentirti solo e perduto, mentre ti hanno recapitato quel messaggio, dicendo che la missione nella quale aveva preso parte Naruto era fallita, ed erano stati tutti dati per dispersi.
TI eri limitato a rientrare in casa, silenzioso come sempre senza dire nulla e sederti sulla poltrona, guardando il nuovo mobilio di casa Uchiha che lui ti aveva costretto a comprare perché “Quella casa era spoglia”.

Tutto ti ricordava di lui, di cosa aveva fatto quando lo avevano preso. Come quel singolo comodino preso perché:

-Non si sa mai Teme, metti caso che si rompe l’altro? Ne hai già uno pronto!-

E di come avevi preferito non chiedere perché l’altro avrebbe dovuto rompersi.
Di come su quel divano, vi eravate scambiati il primo timido bacio, o meglio, lui ti si era gettato addosso dopo l’ennesima litigata baciandoti e dopo che tu lo avevi guardato confuso, ti aveva detto:

-Non… non montarti la testa, ti ho baciato solo perché…. Perché avevi del ramen sulla bocca…-

E davanti a quell’espressione così tenera, quel rossore sulle guancie, gli avevi preso il volto tra le mani, baciandolo con più foga. Di come ti aveva guardato stupito, e tu avevi fatto quel ghigno che tanto ti apparteneva:

-Pensa un po’ Dobe, io ti ho baciato perché Ti Amo…-

E ti era saltato al collo felice, piangendo.

Fissi il vuoto, come fai da giorni, mentre i ricordi ti spiazzano. Erano solo due settimane che non avevi sue notizie, e il dubbio che non lo avresti più rivisto ti aveva reso un morto.
E in quel momento, la porta si era aperta, rivelando la solita zazzera bionda, il solito sorriso raggiante, tutto sporco, sicuramente appena uscito dall’ospedale dato che era tutto curato.

-Ehilà Teme! Sono tornato!-

eccoti finalmente sei arrivata
e sei qui non sai quanto mi sei mancata
speravo tu esistessi però non immaginavo tanto

Mai come allora avevi desiderato di prenderlo a pugni, ma ti eri limitato a guardarlo stupito, mentre lui sorrideva e invece che alzarti e prenderlo a pugni, avevi sentito le lacrime solcarti il volto.
L’ultima volta che avevi pianto, era stato quando avevi scoperto la realtà su tuo fratello.
Avevi iniziato a singhiozzare, e lui ti si era avvicinato allarmato.

-Scusa Teme…. Adesso sono a casa…-

Le parole che erano riuscite a consolarti, piangevi per la felicità, perché avevi temuto che tutto quello successo fosse stato un sogno, perché nemmeno Naruto sapeva quanto gli eri mancato, perché era davvero tornato a casa.

sei il primo mio pensiero che
al mattino mi sveglia
l'ultimo desiderio che
la notte mi culla
sei la ragione più profonda
di ogni mio gesto
la storia più incredibile
che conosco……

Un ragazzo moro se ne stava fermo, davanti ad una lapide. Il vento gli scompigliava leggermente i capelli, mentre la luce del tramonto lo illuminava con i suoi raggi.
La lapide, bianca, riportava lo stemma del clan Uchiha:

Qui giace Itachi Uchiha, eroe nell’ombra di Konoha.
Fratello amorevole, ninja valido, la sua memoria non verrà mai cancellata.


Era una tomba improvvisata, nel cimitero del clan Uchiha, vicino a quella dei genitori. Sasuke la osservava, solo lui sapeva la verità, solo lui e….

-Sasuke! Torniamo a casa? Si sta facendo tardi…-

Il moro annuì, dando una rapida occhiata alla tomba e al “NonTiScordarDiMe” posto davanti ad essa. Raggiunse il compagno di sempre, mentre entrambi si allontanavano da quel luogo, tornando a casa loro.

-Ne Teme, cos’hai detto a Itachi?-

Il moro lo guardò per un attimo, prima di sorridere lievemente, e avanzare con quel sorriso strafottente in volto.

-Non te lo dico!-

-Ehhh? Dai Temeeee!-

E mentre litigavano, sembrava che il tramonto rosso sorridesse all’indirizzo dei due. E il vento lieve, trasportò i petali di quel fiore vicino alla tomba, facendo un giro intorno ad essa, prima di posarsi ai suoi piedi.

“Sono tornato Itachi, come volevi, sono a casa…. Con la persona che amo più di tutte… non potrò portare alla vita di nuovo il clan Uchiha come forse tu desideravi, ma adesso…. Mi sono innamorato di Naruto, ma sai com’è…. Lui è il ninja più imprevedibile del villaggio della foglia…”

Sì, Sasuke poteva confermare che Naruto, era la storia più incredibile della sua vita.

FINE
  
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