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Autore: Sofia_Ariel    08/03/2014    3 recensioni
E' arrivato, ed ha spazzato via tutto ciò che era davanti alla sua strada; il destino, così spietato, è stato il vero protagonista della storia, Merlino lo sapeva bene. Dopo la battaglia di Camlann, tutto è crollato, e le perdite più grandi le ha subite il cuore di Camelot. Bisogna provare ad andare avanti, un nuovo regno è nato, Albione. ora tutto è nelle mani di una regina, Ginevra, che non sarà sola: vicino a lei resteranno gli amici fedeli, i cavalieri più valorosi e.. una figura totalmente inaspettata!
Immergetevi in un mondo di rinascita, di speranza e fiducia per il futuro che verrà, le difficoltà più grandi verranno superate, perché ricordate "le storie che ci appartengono non finiranno mai, poiché faranno parte di noi per sempre."
Genere: Fantasy, Fluff, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Merlino, Principe Artù, Sir Leon, Un po' tutti | Coppie: Gwen/Artù, Merlino/Artù
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nessuna stagione, Nel futuro
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I quattro uomini si schierarono: Artù, Gareth ed Eliah tenevano le loro spade sguainate, pronte a colpire i loro nemici. Merlino invece era solo contro il potere di quelle terribili sacerdotesse. Per quanto il mago fosse potente, colpo dopo colpo, attacco dopo attacco iniziò a vacillare; ogni volta che lanciava loro un incantesimo più potente, tutte le dodici donne si riparavano respingendo l’incantesimo contro Merlino stesso. Tentò con tutte le forze un ultimo attacco, il più potente che potesse fare: la terra sotto di loro cominciò a tremare, e il mago cadde all’indietro.
<< Padre nooo! >> urlò Eliah.
Si distaccò dagli altri combattenti per assistere il padre. Improvvisamente sentì una carica esplodere dentro di sé, pareva che ogni forza vitale in quella stanza si concentrasse su di lui. Merlino sorrise. Eliah allungò una mano davanti a sé e si liberò di tutta quell’energia riversandola su quelle perfide avversarie. Padre e figlio iniziarono a duellare insieme, parandosi a vicenda e contrattaccando ogni volta. Lo scontro si fece sempre più incalzante, il ritmo accelerò tanto che il castello iniziò a tremare sempre di più sotto quell’incredibile potenza.
<< FERMATEVI! TUTTI! >>. Le sacerdotesse s’immobilizzarono a quelle parole, così come il re e lo stregone. La voce che avevano appena udito era impressa nelle loro menti da molto tempo, non l’avrebbero mai potuta dimenticare.
<< Morgana.. >> sussurrò Artù. << Com’è possibile che tu sia ancora viva? Dove sei?! Rivelati >> disse il re infuriato.
<< Portateli da me >> ordinò la strega.
<< Ma.. mia signora.. >> iniziò una di quelle sacerdotesse.
<< Obbedite. >> sentenziò Morgana.
I quattro uomini vennero scortati fino ad un grande altare che si trovava al centro di quella stanza, un altare bianco, al cui centro sorgeva uno spazioso catino d’oro riempito d’acqua. Riflesso in esso, vi era il volto della strega. Artù si riflesse in quello sguardo tormentato ed irrequieto, e riconobbe in quella figura la testardaggine e la fierezza della sua infelice sorellastra.
<< Morgana, dov’è Maelle? Portala qui da me >> chiese Artù con voce fiera, che lievemente tradiva la sua angoscia.
<< Non posso, lei è mia nipote. La voglio con me, voglio che continui a percorrere la strada che io le ho segnato. >>.
<< E’ mia figlia! Tu.. non ti rendi conto della follia che stai commettendo. E’ finita, tu sei finita, non hai più alcun potere, sei solo un’ombra.. Lei è viva e non puoi fare nulla per cambiarlo! >>.
<< Lei potrebbe essere la chiave per la mia rinascita! Lo capisci? >> sul volto di Morgana si dipinse un’espressione ancor più tormentata che le deformava il viso in modo patetico.
<< A volte rivedo qualcosa di te in lei >> continuò il re, << è testarda e combattiva proprio come lo eri tu. E’ leale, e preferirebbe la morte piuttosto che farsi umiliare.. e ha lo stesso buon cuore che avevi tu. Non capisci che è già la tua grande vittoria? Sii felice per noi, per lei,potrebbe essere l’inizio di una nuova fratellanza, il cambiamento che tanto desideravi, la pace. >>.
Morgana continuava a rivolgere quello sguardo pieno di angoscia a tutti i presenti, fin quando non si bloccarono in quelli di Merlino. Si fissarono a quel modo per vari istanti, finché il mago sussurrò << mi dispiace >>.
La strega sospirò rumorosamente e, ricomponendosi, disse semplicemente: << è finita, portate qui la ragazza >>.
Le dodici sacerdotesse si indignarono profondamente, e nessuna sembrò muoversi.
<< No, Morgana non è il momento dei ripensamenti, ce l’abbiamo quasi fatta! >>.
<< Portate qui la ragazza, ho detto >>.
<< No non può essere, non siete voi a parlare, noi.. non lo faremo! >> e, prima che i quattro potessero impedirlo i combattimenti ricominciarono.
<< Dobbiamo trovarla! >> urlò Eliah sottosforzo, quando vide una striscia di luce sul pavimento che conduceva ad una porticina all’altro capo della stanza.
<< Va, segui la via! >> lo incitò Merlino.
Il giovane si affrettò ad obbedire evitando i colpi di spada dei combattenti e i vari incantesimi, ed entrò nella nuova stanza passando per quella porticina malridotta. Il percorso di luce continuava, e il giovane la seguì finché non vide delle sbarre di ferro che celavano il corpo esangue di Maelle. Si avvicinò immediatamente a lei, vide la sua pelle tiratissima e pallida, quasi cadaverica, e gli occhi fuori dalle orbite, fissi in un punto lontano. Non gli parlava, era perfettamente immobile. Il giovane sentì che il fiato era debolissimo, così come il battito nel suo petto. La sollevò con tutte le catene che la appesantivano, ed insieme uscirono da quella prigionia per tornare nella sala dei combattimenti.
Appena Merlino li vide, urlò: << ORA! >>  e la terra iniziò a tremare: grosse pietre cadevano dal quel castello in rovina, un gran polverone si alzò, tant’ è che ormai tutto era diventato indistinguibile alla vista.
I primi ad uscire da quell’inferno furono Merlino ed Artù, seguiti immediatamente da Gareth. Passarono lentamente i secondi, ma dei due giovani neppure l’ombra. Il castello ormai era caduto in rovina. La stessa isola di Avalon iniziava a tremare per affondare in quelle gelide acque.
<< No.. non è possibile! Merlino.. >> il re guardò il suo amico, sembrava aver perso le speranze, quando dal buio delle macerie finalmente emerse la figura di Eliah che teneva Maelle tra le braccia. Artù corse da sua figlia e la prese su di sé.
<< Dobbiamo tornare immediatamente a Camelot, ha bisogno di cure >> disse Merlino, che non si era ancora rilassato del tutto.
<< Ce la farà? >> chiese preoccupato Eliah.
<< E’ forte, ce la farà >> rispose Artù continuando a cullarla senza staccarle gli occhi di dosso.

Era una bella giornata estiva: Eliah e Maelle erano seduti alle rive del lago di Avalon, godendosi quella tranquillità. Era stata lei a chiedergli di portarla in quel luogo, ed era la prima volta che ci tornava dopo aver vissuto quell’orribile incubo.
<< Stai bene? >> le chiese Eliah dopo averla osservata in silenzio fino ad allora.
<< Si.. stavo pensando a mia zia, Morgana, al fatto che dopotutto è stata una vittima anche lei. Sai, quando mi.. hanno torturata, sentivo la sua voce nella mia testa. Sapevo che era lei, mi consolava e non mi ha fatto perdere le speranze. Senza di lei forse non ce l’avrei fatta. Non so perché, ma credo che mi abbia voluto bene. >>.
<< Non dimenticare però che è anche colpa sua se hai dovuto sopportare quell’orribile prigionia. >>.
La ragazza annuì. Poi, improvvisamente si alzò e lentamente arrivò fino al limite della riva per toccare quelle acque limpide quanto ghiacciate con le dita. Ogni volta che lo faceva, sentiva come la presenza di sua zia che le scorreva tra le mani. No, dopotutto non l’avrebbe odiata, erano troppo simili, e come può una metà odiare ciò che la completa? Tornò a sedersi vicino ad Eliah e si fece circondare dalle sue braccia. Sospirò felicemente, godendosi ancora un po’ quella gioia che la circondava. Il sole stava lasciando il posto alla luna, e i due tornarono a palazzo. Il giorno dopo qualcosa di straordinario sarebbe accaduto: Maelle, avendo raggiunto la maggiore età, sarebbe stata proclamata principessa ereditaria del regno di Camelot e di quello di Avalon. Per una volta finalmente i due regni sarebbero stati uniti sotto un’ unica corona.
Eliah e Maelle, con la loro magia, potevano finalmente dare origine al nuovo regno, ad Albione.






 

Non riesco a credere di aver portato a termine questa mia prima fan fiction! E’ stato davvero bello entrare a far parte di questo meraviglioso mondo, scrivere mi ha aiutato moltissimo, e spero che anche voi, come me, vi siate appassionati alle avventure di Maelle e a tutti gli altri personaggi. Spero di non aver deluso nessun fan di questa splendida serie dando spazio a nuovi personaggi, e spero di aver descritto al meglio i comportamenti dei nostri amati Artù e Merlino. Grazie di cuore a tutti coloro che hanno seguito questa storia, e un grazie speciale va a coloro che l’hanno recensita (non sapete che gioia trovare i miei capitoli commentati!). Magari un giorno scriverò un’altra fan fiction a tema Merlin, ho già un’ idea carina, e se lo farò spero di trovarvi tutti con me in quella nuova avventura! Saluti a tutti lettori e ancora GRAZIE!

  
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